La 15a giornata si conclude con alcuni verdetti importanti.
Il Milan si lancia come decisa pretendente allo scudetto. Quest'anno ha il passo dei forti, trova il gol facilmente, quando in difesa rischia ci pensa Abbiati (che quest'anno ha sbagliato solo - e comunque non era poi così facile - contro il Madrid, poi è stato perfetto), gode di qualche aiutino e soprattutto ha ritrovato il miglior Ibra, un centrocampo solido e liberato dai gatti di marmo (Seedorf e Pirlo) che possono essere centellinati per quanto possono dare. Merito ad Allegri che sinceramente mi ha stupito. L'unico rilievo che si possa fare è che a prescindere da quello che dicono i dirigenti rossoneri (ma non potrebbe essere altrimenti), fossi nel popolo rossonero farei gli scongiuri e chiederei come pensierino natalizio salute totale a Ibra fino alla fine del campionato.
L'Inter si conferma vittima e prigioniera degli infortuni. A contarli sono già 43. Ma come è possibile? Benitez si è arrabbiato settimana scorsa dicendo che è casualità. Ma 43 infortuni sono casualità? La verità è che qualsiasi squadra senza gente come Julio Cesar, Maicon, Samuel, Chivu, Milito e con altri giocatori appena convalescenti o acciaccati come Stankovic, Cambiasso e Motta farebbe troppa fatica. Facciamo un giochino e togliamo al Milan in pianta stabile Abbiati, Nesta, T.Silva, Gattuso, Boateng, Ibra e Robinho....
Nonostante tutto la stagione ancora vede la squadra nerazzurra in corsa su più fronti. Anche in campionato, a patto di trovare da Gennaio quella continuità che è mancata e di recuperare al top gli infortunati. Il Milan comunque sarà, alla parti dell'Inter, impegnato in Champions con un avversario forte e a differenza degli anni passati, lo scudetto non sarà una lotta a due, ma ci sono tante squadre che potranno togliere e togliersi punti a vicenda. Attenti alla Juve. Nulla di eccezionale come singoli, ma squadra compattissima e difficile da affondare. Non a caso ha battuto il Milan nel suo miglior momento. Ottimo anche il Napoli di Mazzarri che se non si lamenta ottiene sicuramente di più dai suoi. A posteriori, gran fesseria dell'Inter non aver comprato Cavani a 18 mln di Euro. Già vale almeno 30. Anche da centravanti si sta rivelando uno dei giocatori più forti d'Europa e ha solo 23 anni. Tempo un paio di stagioni e lo vedremo all'estero in qualche grande.
Tornando alla squadra nerazzurra, adesso c'è l'impegno del mondiale per club, buono più per il prestigio che per l'effettivo valore. Qualcuno ai tempi della vittoria milanista disse che era la Coppa dell'Amicizia,

diciamo che per coerenza di pensiero, lo pensai all'epoca e continuo a pensarlo...
Infine, forse il tormentone-sciopero è giunto al termine. Tutto ciò lascia l'amaro in bocca ai tifosi, che si sentono presi per il culo e alle società, che speravano di risparmiare qualche milioncino di euro di stipendi...
