Non ho aperto prima questo topic solo per per scaramanzia ma a promozione avvenuta voglio condividere una gioia e un evento un evento che se qualcuno lo scorso agosto me l’avesse presagito l’avrei preso per visionario.
Delle retrocesse, mentre il Torino (ora a difficili play-off) e la Reggina (salva solo all’ultima giornata) non nascondevano i loro programmi per un immediato ritorno nella massima serie il Lecce si impose una cura draconiana. Venivano fatti partire tutti i calciatori di maggior tasso tecnico ma con ingaggi elevati; chi per scelta societaria (Tiribocchi, Caserta, Castillo, Esposito, Ariatti) chi addirittura in fuga (Cacia, Edinho).
A De Canio viene proposto un contratto quinquennale con programma in tempi medio - lunghi per la costruzione di una squadra da ricostruire nel tempo mattone dopo mattone. Il tecnico accetta la scommessa.
Le spese vengono ridotte all’osso, infatti i calciatori con ingaggio più elevato si attestano a 200.000 euro, qualcosa in più per il mister. Si aggiunge però un ricco premio promozione.
Dopo un avvio in rodaggio il Lecce si rivela la squadra più quadrata e continua. Si piazza a novembre in testa alla classifica e lì vi termina il campionato.
Un vero miracolo calcistico che merita alcune considerazioni.
1) La Società non ha mai messo pressione consentendo che si lavorasse in assoluta tranquillità.
2) De Canio ha dimostrato di meritare la fiducia riposta (viene anche nominato manager inglobando i compiti dell’esonerato direttore sportivo Angelozzi) sia per capacità tecnica che psicologica.
3) La squadra diventa un gruppo solido e affiatato nonché fiducioso dei propri mezzi.
4) Naturalmente i reduci dalla serie A (Rosati, Fabiano, Angelo, Munari, Giacomazzi, Vives, Schiavi) non sono poi tanto scarsi e nel campionato cadetto si fanno valere.
5) Si azzeccano quasi tutti gli arrivi, sia in prestito che a titolo definitivo (Ferrario, Mesbah, Marilungo, Corvia, Lovieo e Di Michele).
6) Infine un po’ di merito si deve anche riconoscere allo staff medico e atletico visto che gli infortuni muscolari sono stati quasi inesistenti.
Per me, fra Inter e Lecce, una stagione dalle emozioni indimenticabili e spero
ripetibili.
A Lecce si ritorna in Serie A con una maggiore fiducia e con la speranza, questa volta, di riuscire a mettersi alla fine almeno tre squadre alle spalle, magari il Bari e altre due.