grasderost ha scrittoGrandissima chimera, però.......

Non penso: in Inghilterra, dove stavano messi peggio di noi l'hanno risolto. Certo ci sono delle differenze: lì il problema era più che altro sociale, qui l'abbiamo fatto diventare politico permettendo che il mondo ultras restasse una zona franca al di fuori delle leggi (e quindi molto appetibile da gruppi di facinorosi di varia provenienza).

Ciò che mi fa veramente rabbia è continuare a sentire i presidenti delle società lamentarsi per divieti e restrizioni al tifo organizzato: sembrano totalmente ciechi

complimenti Strini.....esatto. I presidenti (tutti) conoscono uno ad uno i "tifosi" dei gruppi organizzati. Li fanno entrare sempre e fanno finta di niente....perche'?...perche' c'e' un giro di soldi!!!
Gli ultra' sono solo teppisti e non fanno parte del mondo del calcio!
poi io vado allo stadio con una bottiglietta di acqua e mi fanno buttar via il tappo (tanto ne ho due!!!) e loro entrano con i razzi, scooter, tombini.....

Credo che i, tristemente noti, fatti di domenica abbiano poco a che vedere con il calcio. Si è voluto ancora una volta dare la colpa allo sport, ma quei ragazzi potevano essere tifosi, così come non aver mai visto una partita. Da un autogrill all'altro di un'autostrada è difficile capire chi hai di fronte e cosa sta succedendo. Un ragazzo di 28 anni è morto; a ucciderlo un poliziotto che le perizie hanno collocato a una distanza variabile dai 70 ai 200 metri. A dividerli 4 corsie di autostrada. Doveva essere uno sparo intimidatorio, sparato in aria; è invece è stato sparato ad altezza d'uomo. Perchè? Doveva intervenire la mano armata della legalità per sedare una "rissa" tra tifosi violenti? Strano: Gabriele ha trovato la morte mentre era seduto in macchina e l'auto aveva già ripreso la propria corsa verso il campo da gioco. La rissa, se così si può chiamare, si era già autosedata. Da condannare allo stesso modo le reazioni di ultras di uno o dell'altro colore sportivo che hanno inscenato una vera e propria guerriglia urbana nelle strade della capitale. Chi deve pagare: paghi e a caro prezzo

Sono d'accordo con voi, senza dubbio si può e si deve fare più di qualcosa: in Inghilterra il problema è stato azzerato ma qui in Italia il fenomeno ultrà sembra avere altre matrici (politiche ed economiche).

Io personalmente sono poco ottimista ed è per questo che parlo di chimera, aggiungo un però perchè la speranza di un calcio ancora bello e da tifare veramente, è il mio sogno di sportivo.

In tutto questo chi deve pagare, deve davvero pagare.

grasderost ha scrittoSono d'accordo con voi, senza dubbio si può e si deve fare più di qualcosa: in Inghilterra il problema è stato azzerato ma qui in Italia il fenomeno ultrà sembra avere altre matrici (politiche ed economiche).

Il primo passo è quello di ammettere che il problema esiste: a quel punto le soluzioni ci sono, anche se non piacevoli. In Inghilterra tutti i tifosi devono stare seduti al loro posto, se ti alzi a dai in escandescenze vieni immediatamente accompagnato al posto di polizia. Gli ultras NON ESISTONO: esistono solamente gli spettatori di un evento sportivo, che siano seduti in curva o in tribuna centrale le regole devono essere esattamente le stesse.
E' inutile a mio parere chiudere una curva per una domenica e la domenica dopo ricominciare a comportarsi come sempre... se cominci a chiuderla fino a quando le regole vengono accettate da tutti, vedi che poi magari qualcosa ottieni. Però devi essere disposto a vedere lo stadio vuoto, magari per un anno intero.

La signora Thatcher, dopo l'Heysel, impedì per tre anni (mi pare) che tutte le squadre inglesi, esclusa la nazionale, partecipassero a competizione europee. La stampa e le televisioni la sostennero, i club mugugnarono ma stettero zitti.
Gli hooligans non sono scomparsi (specie quando vanno in trasferta all'estero) ma in Inghilterra non c'è uno stadio con la recinzione. Il pirla che dette un buffetto a Dida è stato arrestato e condannato, ancor prima dell'autorità, dalla stessa società a non varcare for ever i cancelli dello stadio.
Il primo problema da affrontare è quello di vendere gli stadi alle società: una volta che ne sono proprietarie sicuramente ci starebbero più attente e il servizio d'ordine ricadrebbe in gran parte su di loro.
Giudizio per direttissima ed esclusione delle attenuanti che fanno scattare la condizionale.
Operazione di intelligence da parte delle forze dell'ordine: riescono ad infiltrare la mafia e i terroristi e non riescono a infiltrare i banali teppisti/delinquenti da stadio? (purtroppo e pur vero in Italia c'è la sindrome del servizio segreto deviato e quindi...).
Mi spiegate come fa un tombino di ghisa ad entrare in uno stadio?
Poi bisognerebbe non fermarsi. Il giocatore che simula ed eccita lo stadio espellerlo (ci vuole la moviola in campo; c'è il falco nel tennis, negli States addirittura c'è la decisione dell'arbitro che viene annunciata al pubblico, cosa si aspetta a metterla anche nei campi di calcio - Zidane insegna).
L'arbitro che sbaglia ed eccita gli stadi va sospeso per tre/quattro partite: se non fosse stato un cialtrone l'idea di Biscardi della patente a punti agli arbitri non era male.
Nello stesso tempo bisogna proteggere il valore economico dei giocatori: perchè all'estero vi sono delle facilitazioni economiche (vedi Spagna e Inghilterra) sensibili per la compra-vendita dei giocatori e in Italia no? Si eviterebbero le farse delle plus valenze e si toglierebbe l'alibi alle società nella gestione economica.
Ci vuole un ministero dello sport e non un ministero della cipria con fondi e prerogative di azione diretta; deve possedere, senza sconfinamenti con altri ministeri, capacità di intervento: davanti a business di centinaia e centinaia di milioni di euro non si può pensare di avere una Melandri-like alla guida di tale ministero.
Ma...ci vuole la volontà di farlo.
Mi taccio.

la situazione è così perchè si vuole che sia così, o meglio non si vuole che cambi

come al solito nel nostro paese

francamente mi stò disamorando sempre più del calcio, champions leage esclusa

quanto all' incidente è incredibile che un poliziotto corra pistola in mano sparando a scena aperta

se beccava qualcuno alla guida ne morivano anche di più

i fatti di domenica hanno molte sfaccettature:

- un poliziotto ha sparato a vanvera uccidendo un innocente, che non stava facendo nulla e che poteva essere chiunque

- l'innocente ha smesso di essere "uno qualunque" quando qualcuno (i giornalisti? i suoi amici? chi è stato???) ha diffuso la notizia che si trattava di un tifoso, da lì si è scatenato l'inferno

- i teppisti, che svuotano la loro miserrima inferiorità culturale in atti violenti, hanno fatto quel che sappiamo partendo da quel pretesto.

personalmente, fermerei il calcio fino a data da destinarsi, minimo per due anni.

a riapertura dei cancelli, consentirei ad un adulto di entrare in uno stadio solo se accompagnato da un minore di 14 anni.
le facce terrorizzate dei bambini coi genitori allo stadio di milano mi hanno fatto ripensare a quant'era bello, quando eravamo piccoli, avere dei "beniamini" da seguire e ammirare nelle loro imprese sportive: lo sport va restituito a chi ne apprezza in modo innocente il valore sociale e umano.

...quindi il problema e' facile da risolvere....convocare tutti i presidenti e fargli capire di smetterla di fare i buffoni...tutti!!!!
Mi ripeto, le societa' conoscono personalmente tutte le persone delle curve. E' solo una questione economica.
Come fanno ad entrare certi striscioni?
poi fanno i tornelli...ma va a ciapa' i rat!.....come ha fatto un tombino a passare il tornello??

butter_fly ha scritto
personalmente, fermerei il calcio fino a data da destinarsi, minimo per due anni.

per quanto personalmente possa essere d' accordo con te, e non solo io, sai bene che ciò non è possibile e soprattutto non succederà

ciò che fa muovere il mondo sono i piccioli* ed il calcio ne fa girare svalangate


*si nota che stò seguendo assiduamente la fiction su canale 5 sul capo dei capi....?!

sì sì tello, lo so che non succederà... lasciami crogiolare nella mia utopia dell'italiaintelligente

butter_fly ha scrittosì sì tello, lo so che non succederà... lasciami crogiolare nella mia utopia dell'italiaintelligente

Penso invece che il problema di questi imbecilli, non tifosi, perchè di questo si tratta debba essere affrontato come tale. Ogni scusa può essere presa per infrangere vetrine, incendiare cassonetti ed auto, quando non scatenare vere e proprie guerre tra "bande rivali" o contro le forze dell'ordine. Questo con lo sport ha poco o nulla a che vedere e temo che chiudere le curve non risolverebbe affatto il problema. Sono delinquenti e vanno trattati da delinquenti. Se non li mandi allo stadio vanno a fare gli imbecilli altrove ma continano sempre e comunque imperterriti a dimostrare la loro idiozia nelle gradinate di un campo di calcio, come fuori dagli stadi, come negli autogrill (spesso li devastano), come sui treni, come nei centri cittadini. Ora questo poliziotto ha indubbiamente fatto una cosa grave, enorme. Ma questo ha dato il la ad una rivolta idiota che al limite poteva essere rimandata ma non evitata. Sino a quando questi personaggi una volta identificati (fuori o dentro lo stadio poco importa) non vengono messi ramazza alla mano a pulire, ad aggiustare ciò che rompono tanto che qualcuno li prende a calci nel didietro a due a due sino a quando non diventano dispari, tutto ciò continuerà ad accadere. Se non fosse presa a prestito una partita di calcio inventerebbero qualsiasi altra scusa.

pizza ninja: adottami e portami in sguizzera

Butter, se vieni qui ed apri un ristorante diventi famosa, garantito!