SERIE A, “CLASSIFICA ALLA MOVIOLA”: LA JUVE AVREBBE 13 PUNTI IN PIÙ, L’INTER 6 IN MENO – CONDIZIONATO DAGLI ARBITRI IL 52% DELLE PARTITE – LE “BOLLICINE” AVVELENATE DI GAZZONI FRASCARA…


1 - ARBITRI: JUVE REGGINA MILAN ROMA E LAZIO LE PIU' PENALIZZATE…
(Agi) - Juventus prima a 54 punti, Roma seconda a 52, Inter terza a 47 a seguire Milan, Fiorentina Atalanta Reggina, Samp, Napoli e Lazio decima a 28 punti. Questa la classifica VirtualClass alla 21/ma giornata "depurata" dalle "sviste" dei nostri fischietti, stilata dall’Osservatorio sugli errori arbitrali che nei precedenti report si era avvalso della collaborazione di Adiconsum.

In situazioni di gol/non gol - sostiene la relazione - sono stati spostati virtualmente 156 punti: avvantaggiata l’Inter (+6 punti), danneggiate Juve (-13), Reggina (-12), Milan (-7), Roma (-7) e Lazio (-5). Secondo la societa’ Make Tailored Advertising dagli errori arbitrali in situazioni da gol/non gol sono stati falsati i risultati di 108 partite (52% del totale), molto peggio del campionato scorso quando le partite falsate furono il 41%. Nell’analisi di VirtualClass risultano impiegati finora 31 arbitri. Di questi, ben 27 (l’87%) hanno commesso errori sulle situazioni da gol-non gol rilevate, avendo arbitrato una media di 7,6 partite ciascuno. I quattro che non hanno commesso errori, invece, hanno diretto soltanto 5 partite in totale.

A tutela del tifoso di calcio, dello scommettitore e dell’ordine pubblico, spesso a rischio anche per un cattivo arbitraggio, ancorche’ in buona fede, l’Osservatorio sugli errori arbitrali - prosegue la nota - continua a proporre alternative per l’adozione della moviola in campo con modalita’ controllate, cosi’ da avvantaggiarsi del replay senza rallentare il gioco: 1)Possibilita’ per ciascuna squadra di chiedere il replay un numero fisso e limitato di volte per tempo di gioco (es. 1 /squadra).

Il replay verrebbe giudicato dallo stesso arbitro in campo attraverso una postazione ai bordi; 2)Istituzione dell’Arbitro di Replay che, su richiesta dell’arbitro in campo, gli fornisca il suo referto sulla specifica situazione giudicando da una postazione di replay esterna; 3)Idem, ma con l’Arbitro di Replay che giudichi autonomamente, intervenendo nel gioco quando lo ritiene necessario; 4)Qualsiasi combinazione delle precedenti alternative. In tutti i casi il pubblico verrebbe esposto alle decisioni arbitrali attraverso i maxi schermi dello stadio. Secondo i gia’ citati studi dell’Osservatorio sugli Errori Arbitrali nel Calcio, l’adozione della moviola in campo per giudicare azioni da gol/non gol puo’ permettere la riduzione degli errori arbitrali fino all’80%, lasciando il rimanente 20% in una situazione di incertezza tale, comunque, da salvaguardare la decisione e la credibilita’ dell’arbitro.

Questo il prospetto della classifica virtuale "depurata" dagli errori arbitrali secondo la ricerca.
Squadra Punti Differ.
1 Juventus 54 +13
2 Roma 52 +7
3 Inter 47 -6
4 Milan * 40 +7
5 Fiorentina 34 -3
6 Atalanta 31 +2
7 Reggina 30 +12
8 Sampdoria 28 0
9 Napoli 28 +1
10 Lazio 28 +5
11 Udinese 27 -6
12 Genoa 26 -2
13 Palermo 26 -2
14 Catania 23 0
15 Siena 21 +1
16 Livorno * 20 -1
17 Parma 19 0
18 Empoli 16 0
19 Cagliari 16 +2
20 Torino 16 -5


In totale 16 squadre su 20 (80%) con punti diversi dalla classifica reale: le piu’ avvantaggiate risultano l’Inter e l’Udinese cui andrebbero tolti 6 punti, il Torino con 5 punti di troppo, la Fiorentina con 3 e Genoa e Palermo con 2. Andrebbero restituiti invece, nella classifica virtuale, 13 punti alla Juve, 12 alla Reggina, 7 a Milane Roma e 5 alla
Lazio.


2 - GAZZONI, IN UN LIBRO 'LA DISFATTA DI UN SISTEMA'…
(Agi) - Un’unica persona fisica e’ tra le parti offese del processo a calciopoli che si sta celebrando a Napoli. Si tratta di Giuseppe Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna calcio, che a causa dello scandalo sportivo ha visto il proprio patrimonio dilapidarsi e la popria attivita’ implodere. Oggi Gazzoni e’ la voce narrante che snocciola fatti e momenti di una storia non troppo lontana, un "io" protagonista che ripercorre le tappe della disfatta, prima ancora che del proprio microcosmo imprenditoriale, dell’intero sistema calcistico. Succede in una manciata di pagine che chi le ha fisicamete buttate giu’, ossia il giornalista Ivan Zazzaroni, non lo definisce neanche un libro, bensi’ un "pamphlet".

Dato alle stampe da Libero (il quotidiano di Vittorio Feltri), il volume intitolato "La Rete" e’ stato presentato questa mattina a Milano da Zazzaroni, Gazzoni e il vicedirettore di Libero, Gianluigi Paragone. E qui Gazzoni ha puntellato il discorso delle tesi portanti del suo j’accuse: l’asse Torino-Milano per "spartirsi l’accesso alla Champions League, dove ci sono i soldi veri", per il quale "il Milan aveva alle spalle Berlusconi mentre la Juve, che non poteva piu’ contare sul mecenatismo degli Agnelli a causa della difficile situazione della Fiat pre-Marchionne, traffico’ con gli arbitri"; le "liberatorie dei calciatori regolarizzate con assegni post-datati e rinnovati alla scadenza";

l’"iva mai pagata che generava immense liquidita’"; i dubbi salvataggi di alcune squadre, come Lazio, Parma, Messina e Reggina, operati ora dalla politica, ora dalla magistratura; il ruolo da "papa laico" del calcio italiano di Luciano Moggi, il "gran patteggiatore", verso il quale "c’era un atteggiamento reverenziale", per cui "non si muoveva foglia, per un certo gruppo di direttori sportivi, senza che non venisse interpellato"; le trattative per portare Franco Carraro alla guida della Lega. Gazzoni illumina i fili delle marionette e Zazzaroni, che gli ha dato voce, ha fatto notare che "finalmente qualcuno dice come truffavano, ha avuto il coraggio di dire come stanno le cose e lo ha potuto fare perche’ non ha scheletri nell’armadio".



Dagospia 05 Febbraio 2008