Scendono le tenebre sulla lotta per lo scudetto e, forse, anche sul mio Lecce.
Nulla è cambiato al vertice, ma solo apparentemente.
L'Inter vista contro la Lazio è sembrata devastante mentre Juve e Milan vincono due partite, più abbordabili, che non sarebbe stato scandaloso avessero pareggiato

Beretta imposta il solito Lecce che gioca per il pari, neppure le numerose e importanti assenze bianconere lo stimolano a tentare qualcosa di più, alla fine arriva la giusta - per certi versi - punizione. Gara comunque pesantemente condizionata dall'arbitraggio. Juventus da rivalutare a ranghi più completi.

La Sampdoria perde una partita "imperdibile" anche se ha avuto la sfortuna di subire una valutazione negativa su una centimetrica situazione di fuorigioco. Temo che stenti a riprendere il ritmo dello scorso campionato e probabilmente non ha un organico attrezzato per il doppio impegno con l'Uefa. L'anno scorso in una situazione simile si trovò l'Empoli e sappiamo com'è andata a finire. La prossima gara di Reggio Calabria sarà un test salvezza.

Siparietto arbitrale e giornalistico.......
Orsato (secondo me l'unica importante promessa dell'attuale scenario arbitrale) ha arbitrato benissimo. Dimostra un immenso senso tattico e tanta sagacia. Potrebbe ammonire Mauri nei minuti finali ma applica la regola non scritta del buon senso. Sulla punizione contestata applica semplicemente il regolamento. Italo Cucci (Rai) e Corrado Sannucci (Repubblica) che forse lo ignorano oppure poco attenti lo "massacrano" ingiustamente.
A Lecce troppe decisioni dubbie sono state pro-juve. Pierpaoli ha risparmiato a Le Grottaglie e soprattutto a Chiellini (che sarebbe stato espulso) delle evidenti ammonizioni. L'assistente D'Agostini ferma Castillo per un inesistente fuorigioco e sulla ripartenza nasce l'azione della rete di Amauri. Piccole cose che non si vedono in moviola ma che determinano i risultati.
Che dire? Mi è sembrato di vedere il clone di Racalbuto.
A Milano Gervasoni (designazione censurabile perchè l'anno scorso arbitrò la stessa partita altresì con qualche problema) non fischia il rigore per il fallo di mano di Kaladze (recidivo). E' vero che il braccio non va verso il pallone ma è molto largo. In verità erano larghi entrambi (destro e sinistro), mi è sembrata quasi una chiusura da portiere. La casistica (Collina l'ha dimenticata?) in questi casi prevede il rigore. La cosa, però, che mi ha fatto girare di più le balle è stata la mancata espulsione di Gattuso per l'indegna sceneggiata di protesta. I casi sono due (o entrambi?): 1) Alle nuove leve arbitrali mancano gli attributi; 2) Piccoli sudditi crescono.
Sulla Gazzetta dello Sport Luca Calamai (Lecce) e Andrea Schianchi (Milano) li promuovono sulle loro pagelle. Ma questo è un altro capitolo.

Termino con una battuta ascoltata in un Bar. Un tizio, commentando gli "strani" forfait di Del Piero e Ronaldinho per affaticamenti muscolari, ha detto: "Avevano ricevuto una soffiata e temevano l'antidoping".