Forse ho esagerato a definire "sostanzioso" lo sconto (15 euro, da 365 a 350, più le grappe offerte). Hai ragione sul prezzo medio, noi abbiamo bevuto relativamente poco ed eravamo cinque. In due mangiando dall'antipasto al dolce, con una bottiglia media o qualche calice, si arriva facilmente a 80 euro.
Li vale?
Per me, dopo una sola visita in cui però ho assaggiato un po' di tutto, sì. Veramente buoni i piatti di pesce presi da uno di noi, foie gras così lo trovi solo in Francia, senza dubbio la migliore trippa alla romana che ho mai mangiato (questa da urlo), molto buoni gli altri piatti, tutti abbondanti.
Pagare 15 euro un primo, sia pure una carbonara? Venerdì ho visto a 15 euro un piatto di spaghetti con le vongole da Anema e Cozze all'interno del centro commerciale Porte di Roma
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Pagare 22 euro una trippa? Se è fatta solo con la parte scelta dello stomaco, è talmente abbondante che devo lasciarla, me la abbinano benissimo con un Lagrein, è superiore alle altre che ho mangiato, sì. Certo, fosse costata 20 o 18 non sarebbe stato uno scandalo, ma la mia (personalissima) soddisfazione arriva a giustificare i 22.
Quello su cui vince Arcangelo è il mix fra la piacevolezza intima dell'ambiente e la professionalità del servizio, oltre alla notevole piacevolezza del patron.
Essere serviti da Arcangelo in effetti fa la differenza, mi sono divertito parlando di cibo, e di vino con quello che penso essere il sommelier. Non mi è sembrato un atteggiamento di facciata (come quello falsissimo che mi è invece capitato alla Galleria di Sopra di Albano, che a breve verrà recensita). Il patron più che offrire coccole riesce a interessare alla sua cucina, cosa che capita raramente.
Posti buoni che ho provato, con 60 euro bevande escluse? Glass (divertente, ma un filo meno "solido", secondo me), il Giuda (lasciamo perdere il servizio, volevo dargli una seconda possibilità 2 settimane fa ma il tentativo di prenotazione è stato tragicomico), Iolanda (in arrivo rece, mi è piaciuto molto, ma dopo 6 mesi di vita ha già prezzi più alti di Arcangelo), Uno e Bino (purtroppo defunto, questo non lo batteva nessuno), Roscioli (inclassificabile, secondo me è più caro di Arcangelo). Dovrei riprovare il Tino, che, a dispetto del GR, ha un rapporto q/p fuori dal normale...
Mai provato il Ceppo, ma se ne parlava a tavola perchè due dei presenti c'erano appena stati. Lo descrivevano come un ristorante "di rappresentanza", un po' ingessato, con porzioni ridotte e pochi piatti veramente da ricordare (un primo con ciauscolo e funghi (?) e un maialino al miele). Se mi dici che vale lo metto in lista.
PS Il menu romano a 50 euro, che mi sono dimenticato nella recensione, è molto conveniente