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Corte dei Pandolfi di maxbor

da silbusin il 11 nov 2008 23:13


Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
lo staff


Replica alla recensione Corte dei Pandolfi di maxbor del 27.10.2007

Complimenti per il sito e per l'iniziativa sicuramente molto interessante.
Purtroppo il mio ristorante ha ottenuto una pessima recensione, non posso che prenderne atto per cercare di migliorare nel mio lavoro. Il fatto che la recensione sia negativa, ovviamente mi dispiace, rientra nei "rischi del mestiere" anche perchè fortunatamente si è liberi di esprimere le proprie opinioni. Nulla questio, quindi, circa il giudizio espresso relativo a cucina, ambiente, servizio (fortunatamente in tanti non la pensano come il nostro sfortunato ospite).
Ho però da fare serie obiezioni di duplice natura:
1- nella recensione ci sono inesattezze su importanti dati di fatto: -in primo luogo si indica come prezzo medio per una cena euro 50. questo è inaccettabile perchè da noi il prezzo medio è di 35 euro. solo con un menù tutto di mare e/o bevendo una bottiglia di vino di fascia medio alta si può spendere la cifra indicata dal recensore. da noi nessuno prende tre portate più il dolce perchè i piatti sono particolarmente abbondanti e quasi tutti sono pensati per essere piatti unici con spiccata attenzione per verdure e ortaggi presenti in quasi tutte le portate. Gli antipasti sono poi calibrati per due persone. -in secondo luogo le indicazioni del recensore sui piatti serviti sono totalmente inesatte. ci appare francamente strano che un recensore, per altri aspetti così attento e puntuale, poi non ricordi cosa ci fosse nei piatti che ha mangiato. d'accordo, non gli sono piaciuti...ma non per questo è legittimato ad inventare ricette::)). nel dettaglio : -gli spaghetti "misto verde" non contengono cicoria riccia bensì zucchina, sedano, basilico, rucola selvatica, parmigiano. - escludo categoricamente che nel nostro antipasto di verdure ci siano stati sedano e cicoria riccia...semmai cicoria di campo. Generalmente il piatto contiene cinque o sei varietà di verdure. - mai servito i salumi che sono citati (chiedo scusa se non sono stati indicati con precisione al tavolo, la circostanza è strana perché chi lavora in sala è esperto professionista).
2- oltre alle inesattezze sui dati di fatto, ciò che abbiamo meno apprezzato è il tono canzonatorio che permea tutta la recensione, il tutto risulta particolarmente offensivo. le espressioni come "nuova meta gastronomica" "alla moda" "l'avreste mai immaginato" "masochista" "più forma che sostanza"(relativamente a piatti non assaggiati) ecc.. sono inaccettabili e gratuite. come è possibile poi far passare la frase relativa alla cameriera che va in bagno? ...che senso ha? il mio ristorante non è una nuova meta gastronomica alla moda, opera ormai da sette anni con discreto successo (riconosciuto anche da numerosa stampa internazionale non assoldata). le persone che ci lavorano sono persone serie e non certo improvvisate, non dei furbacchioni incompetenti come lascia intendere la vostra recensione. ci dispiace che il nostro lavoro non sia stato gradito,(legittime le valutazioni sull'ambiente, l'impostazione della cucina, il servizio…conosciamo e cerchiamo di superare alcuni nostri difetti e per altri versi è questione di gusti), ma non accettiamo di esser offesi e non accettiamo vengano dette falsità. Non abbiamo pretese di alta cucina, ma siamo certi di offrire ogni sera prodotto fresco e di qualità avendo come linea conduttrice una idea di ristorazione che in tanti fortunatamente apprezzano (servizio informale e cordiale prodotto fresco, piatti semplici e digeribili).
Fermo restando il sacrosanto diritto di critica chiediamo vengano eliminate dalla recensione le espressioni gratuitamente offensive e che venga indicato un prezzo medio aderente alla realtà.
cordiali saluti
michele d'ambrosio, titolare e chef di corte dei pandolfi

Abbiamo pubblicato la replica del sig. D'Ambrosio, secondo la sua volontà, senza apportare alcuna modifica alla recensione di Maxbor poiché la contestazione al punto 1, ovvero la non rispondenza alla realtà della cifra indicata, si spiega con le stesse affermazioni del sig. D'Ambrosio: il prezzo medio è di 35 euro, ma il cliente ha speso 50 vini compresi (presumiamo, sarà lo stesso Maxbor a chiarire questo fatto, in caso di errore provvederemo a modificare il prezzo). Quanto al punto 2, non abbiamo letto nella recensione alcunchè di offensivo e scorretto e quindi, pur comprendendo il disappunto del ristoratore, riteniamo di non dover intervenire. Che poi anche le cameriere debbano andare in bagno all'occorrenza ci sembra abbastanza comprensibile e non necessariamente infamante.
Il Direttore Editoriale
Ultima modifica di silbusin il 22 nov 2008 18:37, modificato 2 volte in totale.

da silbusin il 12 nov 2008 23:23


Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
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Ulteriore replica del ristoratore.

Testo: gentile redazione, grazie per aver pubblicato la mia replica. prometto che questo sarà l'ultimo mio messaggio, non sono tipo così litigioso. leggendo però la postilla che segue la mia replica mi preme chiarire qualche punto: il sig.maxbor ha speso 30 euro a persona (non 50) egli però presume che per una cena completa se ne spendano appunto 50, ed è questa la cifra che è riportata nella scheda del ristorante (una cifra del genere scoraggia persone che potrebbero venire a trovarci) ribadisco, da noi si spendono mediamente 35 euro bevande incluse. non conosco le dimensioni dello stomaco del sig.maxbor ma da noi "mediamente" con due portate ed un dolce si è più che apposto. se nell'articolo non avete trovato nulla di offensivo, bene così. se però il sig. maxbor ritiene di poter giudicare i piatti che vede destinati ad altri tavoli ed "intuire" che siano "più forma che sostanza" e se sostiene falsamente di aver mangiato solo cicoria riccia allora io, senza conoscere ne lui ne la sua "dolce metà" posso, senza offenderli, definirli persone presuntuose ed irrispettose oltre che pessime forchette. il resoconto della serata offertoci dal sig.maxbor è lontanissimo dall'essere una recensione di buon livello. esempi tra i tanti: si può dire di non aver gradito il riso al vapore in accompagnamento alle verdure (perchè ad esempio sciapo, scotto,ecc,,) non che è degno di un mediocre ristorante cinese. si può dire di non aver apprezzato che il primo di mare fuori menù costasse più di un promo vegetariano...senza aggiungere l'espressione "l'avreste immaginato". chiaramente non ci offende il fatto che sia scritto che una cameriera vada in bagno ma ci è oscura la motivazione che ha spinto il nostro amico max a riportarlo in recensione . cordiali e definitivi saluti scusatemi ancora per il disturbo. se ritenete pubblicate anche questo.

da silbusin il 22 nov 2008 18:28


Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
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Replica di maxbor.


"Prendo atto della piccata relica del ristoratore che, dopo più di un anno, si è accorto della mia recensione del suo locale. La stessa, infatti, è del 2007.
Andando nei particolari respingo preliminarmente l'accusa di aver utilizzato toni canzonatori o ironici precisando:
1) Aver definito il locale "alla moda" non credo sia offensivo, semmai può essere un complimento;
2) Il fatto che un primo proposto "fuori menu" abbia un costo più elevato è un evento purtroppo non infrequente in numerosi ristoranti.
Probabilmente se ne avessi conosciuto preventivamente il prezzo non lo avrei ordinato. E' pertanto solo una constatazione dire che avrei potuto immaginare ciò che ho poi ritrovato sul conto;
3) Non è stato affatto piacevole cenare accompagnati dal via vai di clienti che entravano e uscivano dal bagno cui si accedeva dalla nostra sala che, tra l'altro, è stata all'uopo occasionalmente utilizzata anche come sala di attesa!
Aver aggiunto che il bagno è stato usato dalla cameriera è motivato dal fatto in centinaia e più frequentazioni di ristoranti è la prima volta che ho visto utilizzare il bagno dei clienti dal personale in servizio;
4) Non metto in dubbio la professionalità della medesima, è però avvenuto che non è stata in grado di dare alcuna delucidazione sulla tipologia e la provenienza dei salumi nonchè sul vino servito;
5) La vicinanza dei tavoli ha il piccolo vantaggio di poter adeguatamente valutare i piatti che vengono man mano serviti. La mia allusione si riferiva a una "tagliata" che, pur ben contornata, era costituita da una ridotta quantità di carne. Per questo mi sono permesso di utilizzare in proposito l'espressione "più forma che sostanza".
6) Non posso escludere di aver potuto percepire, nel misto di verdure, la cicoria al posto della rucola. Sono entrambe verdure a foglia verde dal retrogusto amarognolo che alla cottura si attenua. Anche se così fosse stato cambia poco alla qualità o al valore dei piatti;
7) Poco soddisfatti dell'antipasto e del primo abbiamo deciso di non prendere il secondo. La mia compagna non ha voluto saperne di prendere il dessert mentre io, un po' per gola, un po' per curiosità, ho deciso di ordinare un dolce che per quanto preceduto poteva risultare, come è poi stato, "a rischio". Mi sono pertanto autodefinito masochista. L'ho detto a me stesso, non ad altri!
8) Non è colpa mia se a Lecce e nel Salento, in ottimi ristoranti, ai prezzi degli antipasti della "Corte dei Pandolfi" si possono avere pregiate carrellate di terra e di mare. Non è, ancora, colpa mia se ai prezzi dei primi della "Corte dei Pandolfi", e anche a meno, altrove vengono serviti, ad esempio, sontuosi primi ai frutti di mare. Non è, ulteriormente, colpa mia se al prezzo del dessert della "Corte dei Pandolfi" , e anche a meno, in molti altri posti sono offerti eccellenti dolci di propria produzione o provenienti dalle migliori pasticcerie.
Lo chef-proprietario mi è sembrato in particolare molto preoccupato dalla mia indicazione che un pasto completo nel suo locale non costa 50euro.
Preoccupazione superflua poichè sono tra i recensori che dettagliano il conto pertanto i lettori possono valutare il costo di ogni singolo aspetto. Non c'è bisogno che gli stessi siano dei ragionieri per constatare che aggiungendo alla mia cena un secondo, 1/2 dessert e una bottiglia di vino, anche di fascia non elevata, i 50 euro si raggiungono e si superano.
Da parte mia ritengo che, qualità a parte, aver pagato 30 euro per un antipasto, un primo, un bicchiere di vino e 1/2 dessert costituisca un prezzo più milanese che salentino.
Per terminare faccio presente di ritenere offensive alcune espressioni usate sulla mia persona quali: "non conosco le dimensioni dello stomaco del sig. maxbor" e "senza conoscere ne lui ne la sua dolce metà posso, senza offenderli, definirli persone presuntuose e irrispettose oltre che pessime forchette".
Un saluto a tutti i "mangioni".

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