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da ossimorosa il 17 dic 2008 11:28


Ottima e dettagliata spiegazione ketto. Si capisce bene cosa intenda quando parla di delusione da mancate attenzioni.
E grazie capohog, afferrato in pieno il concetto che volevo esprimere

da ketto il 17 dic 2008 11:28


Strini ha scrittoCiao e benvenuto ketto,
Scusa la critica, ma ero restato sconcertato al pensiero che Aimo (che adoro) potesse servire un tartufo men che perfetto. :cry:

grazie a tutti per l'accoglienza..
strini capisco la tua simpatia per aimo e capisco che il mio giudizio in una serata più "fortunata" sarebbe potuto essere magari un "8" (giusto per ribadire la stima verso il ristorante).. ma come diceva qualcuno.. se uno chiede tanto (oltre 200 euro) deve dare tanto e con regolarità..

anche il tartufo non di qualità eccezionale ci può stare in una serata.. ma solo se nel complesso l'esperienza è positiva..

una piccola nota simpatica.. il mio amico straniero a fine pasto mi ha anche chiesto se questa (come letto sulla guida) fosse cucina tipica italiana.. :D

mi ha un pò spiazzato perchè in effetti qualche piatto lo è.. qualche piatto un pò meno.. la coda di toro di sicuro no.. il sublime spaghetto al cipollotto forse un pò di più.. (anche se magari la tradizione italiana fosse semrpre a questi livelli)..
cosa dire sul pacchero ripieno di pesce con sugo di calamari spillo? questo piatto mi ha entusiasmato.. ma secondo voi possiamo considerarlo tipico perchè gli ingredienti sono quelli tipici della cucina italiana.. oppure è un piatto creativo? le due descrizioni possono coesistere? immagino di si..

io ho "politicamente" detto che è cucina italiana perchè si basa sui nostri principi base.. materie prime eccellenti.. condimento semplice e di qualità (olio extravergine, pomodoro, uso di spezie pressocchè nullo, ecc.)
ma non è tradizionale nel senso di legata ad una zona specifica o che a casa noi italiani mangiamo normalmente così..

pur essendo un grande appassionato della buona tavola non ho dimestichezza con il linguaggio tecnico.. ho dato una descrizione sbagliata? esiste una separazione netta tra cucina tradizionale e creativa? c'è un termine specifico per definire una cucina che è si creativa, ma basata su ingredienti tradizionali della nostra cucina? (e che non strizza l'occhio alle tendenze del momento? siano queste spezie, azoto, o quant'altro)

da ossimorosa il 17 dic 2008 11:39


ketto ha scrittoio ho "politicamente" detto che è cucina italiana perchè si basa sui nostri principi base.. materie prime eccellenti.. condimento semplice e di qualità (olio extravergine, pomodoro, uso di spezie pressocchè nullo, ecc.)
ma non è tradizionale nel senso di legata ad una zona specifica o che a casa noi italiani mangiamo normalmente così..


Trovo che sia una spiegazione semplice ma convincente.
Un fondo di verità, quando si esalta la dieta mediterranea, dovrà pur esserci! :wink:

da Falcade il 17 dic 2008 12:29


Rivisitata, forse è il termine che stai cercando....... :wink: :wink: :wink:
ma alla fine ti sei dimenticato della carta dei vini........ :roll: :roll: :roll: che pignolo che sono....... :D :D :D :D
Ps. complimenti per la tua spiegazione....... chiara e pacata da vero gentiluomo della forchetta..... :wink: :wink: :wink:

da silbusin il 17 dic 2008 13:14


Mystralina ha scrittoQuando leggo di recensioni del genere mi viene da ridere.
Sanno solo di spocchia.

Beh, ti diverti con poco. Come frascolo.
La spiegazione data da ketto è coerente con quanto scritto nella recensione. E la recensione è piana, tranquilla, senza livore, ma pervasa da un doloroso stupore di incocciare una serata storta. Perchè doloroso? Perchè si conclude con una carta di credito regolarmente addebitata a 200 euro cadacranio.
Il che non fa ridere nessuno, credimi.
Poi basta pestare la coda ai gatti e si vede subito come finisce...vero santippe28? 8)
un beso mystralina. :D

da ketto il 17 dic 2008 13:40


Falcade ha scrittoRivisitata, forse è il termine che stai cercando....... :wink: :wink: :wink:

ottimo, grazie.. e come diresti in inglese?? :D (revisited non mi suona benissimo.. ma magari sbaglio)

Falcade ha scrittoma alla fine ti sei dimenticato della carta dei vini........ :roll: :roll: :roll: che pignolo che sono....... :D :D :D :D
Ps. complimenti per la tua spiegazione....... chiara e pacata da vero gentiluomo della forchetta..... :wink: :wink: :wink:


grazie per la stima e, chiarite le mie buone intenzioni, specifico volentieri sulla carta (amo discutere di vino)

io adoro il vino.. e lo bevo in maniera consapevole da 15 anni.. e questo mi ha permesso di formarmi un buon bagaglio di conoscenze sia sui vitigni e sulle varie zone.. sulle varie annate.. e infine.. aspetto non secondario. sui prezzi :D

primo appunto sulla carta: ricarichi esagerati.. sia sui vini di fascia bassa che sui nomi blasonati.. se posso capire che in un ristorante del genere un vino da 10 euro venga proposto a 30 o anche 40 euro (ci sta.. perchè il servizio è sempre lo stesso).. difficilmente comprendo come un vino da 25 possa superare i 100 euro (che so uno zanella).. uno da 30/50 possa superare i 200 euro ( barolo di mascarello) .. o come un biondi santi possa superare i 500 euro.. e così via.. (chiedo venia se non ricordo perfettamente i prezzi). ricarichi superiori al 300/400% anche su vini non economici rendono difficile la scelta... anche a chi sa che in certi ristoranti è giusto pagare più del solito..

secondo appunto.. troppi vini "commerciali".. nel variegatissimo mondo del vino ci sono produttori, sia storici che emergenti, totalmente trascurati nonostante facciano altissima qualità.. e non abbiano nulla da invidiare (se non il blasone ed il prezzo che ne consegue) ai produttori più noti.. che a volte si cullano sugli allori e campano di rendita.. dei produttori meno conosciuti al vasto pubblico ma che fanno grande qualità ho visto solo delle rare tracce..
capisco che per il tipo di clientela che un ristorante del genere ha, paghi di più avere una carta fatta di grandi nomi.. fra l'altro il tutto reso ancor remunerativo se si servono annate scarse.. (un biondi santi di annata scarsa costa molto poco.. ma il turista che non conosce le annate lo paga come un vino top italiano).. cito biondi santi perchè nel tavolo di fianco al mio altri ospiti del locale bevevano il vino in questione..
non ne faccio una colpa al sommelier.. che mi ha fatto un'ottima impressione.. immagino sia un semplice discorso economico (e lungi da me l'intento polemico.. so che far qualità costa.. e che con un ristorante così non si diventa ricchi)

terzo appunto: la profondità delle annate..
noi appassionati amiamo le "caratteristiche" che madre natura conferisce ai vini in base alle varie annate.. e non è solo un discorso di prezzo.. tutti sappiamo che l'annata influisce sul prezzo in maniera considerevole (specie per i vini francesi).. ma non dobbiamo dimenticarci quanto possa influire sull'annata.. se io amo un vino in un certo tipo di annate (fresche piuttosto che calde, ecc.) non è detto che se quell'annata non c'è mi debba accontentare dell'annata sbagliata.. (per alcuni vini si.. per altri semplicemente no.. preferisco bere altro..
amo il fiano di avellino nelle annate calde.. perchè ho notato che in queste annate ha una minore acidità, e maggior complessità ed eleganza.. 1997 e 2003 sono le mie annate preferite.. ma in queste annate non amo il barolo (forse il mio vino italiano preferito) perchè perde le sue caratteristiche tipiche di austerità e freschezza.. e così via..
quindi vedere il buon vino ma solo nell'annata sbagliata è un discpiacere (specie se il prezzo non ne tiene conto).. è come mangiare un frutto non maturo al punto giusto.. o una pietanza non cotta (o cucinata) in maniera corretta..

però riconosco che alla fine una chicca l'ho trovata.. un vino della valtellina di un produttore meno conosciuto (dire minore sarebbe scorretto).. in un'annata strepitosa.. Sassella "rocce rosse" di Ar.Pe.Pe. 1996. non conoscevo l'annata per il vino in questione e il sommelier mi ha rassicurato che fosse ottima e che la scelta era più adeguata, visto il menù, rispetto al montepulciano che era in ballottaggio..

un vino eccellente.. saporito ed elegante.. è un vino che in enoteca (cantine isola, via paolo sarpi) costa 27 euro (pari annata).. in carta era a 60 euro.. se consideriamo che l'isola (un posto che io amo) non ha dei ricarichi bassi (per usare un eufemismo).. è facile ipotizzare un ricarico di 350/400% (vino che costa 15/18 venduto a 60). azzardo perchè il vino vecchio costava molto meno.. ma è spesso caro quanto l'annata nuova perchè i prezzi nel frattempo sono aumentati..
caro.. ma ci può stare.. perchè il vino era buonissimo.. era l'annata giusta.. e il sommelier era molto carino e gentile.. mi ha consigliato con garbo e con il sorriso.. è stato attento a versare il vino sempre al momento giusto.. così' come al momento giusto e garbatamente mi ha chiesto se volevo un'altra bottiglia di vino.. io lo farei maitre :D :D :D

da Falcade il 17 dic 2008 14:38


Sui ricarichi dei vini, vi sarebbe da parlare ore e ore........ è un mondo talmente ampio, che si può dire tutto, senza aver spiegato nulla..... come il vino d'altronde....... :D :D :D . Comunque detto ciò, ti invito a fermarti e a scrivere su questo forum, perchè mi sembri una persona particolarmente acculturata nel mondo dell'enogastronomia e pertanto potresti arricchire notevolmente questo forum con i tuoi interessanti scritti........ complimenti ancora come detto dal Gattaccio spelacchiato e anziano qua sopra, per la tua pacatezza.... Paolo

da ketto il 17 dic 2008 16:28


silbusin ha scrittola recensione è piana, tranquilla, senza livore, ma pervasa da un doloroso stupore di incocciare una serata storta. Perchè doloroso? Perchè si conclude con una carta di credito regolarmente addebitata a 200 euro cadacranio.
Il che non fa ridere nessuno, credimi.
Poi basta pestare la coda ai gatti e si vede subito come finisce...vero santippe28? 8)
un beso mystralina. :D

:D :D :D
silbusin mi hai fatto troppo ridere..

e tieni presente che in molti casi il "doloroso" stupore (personale e della carta di credito) è raddoppiato.. se, come in quella sera, si è in dolce compagnia :wink:


ringrazio falcade e voi tutti per l'accoglienza.. è un piacere partecipare alle vostre discussioni.. avere dei toni pacati per di più ad una "prima" occasione è d'obbligo.. e aiuta ad evitare fraintendimenti.. che troppo spesso sono l'unica vera causa di discussioni inutili (su un forum.. in un ufficio.. o in generale).
amo la categoria dei ristoratori e dei vignaioli.. (specie quelli bravi :D).. perchè ci regalano grandi emozioni.. tutti vanno incoraggiati.. ma quella sera da aimo è andata semplicemente male.. era giusto dirlo nella recensione.. niente di più.. e son contento che abbiate colto il mio spirito..
ciao a tutti e a presto..

da Mystralina il 17 dic 2008 18:49


silbusin ha scritto
un beso mystralina. :D


Prima o poi tutti sti baci li pretendo davvero! Però prima devo legare e mettere la museruola a Fulvio (il mio compagno). ;)

Per tutto il resto io segno, eh!! il conto arriva sempre dopo l'ammazzacaffè ;)

<br>Ipse dixit: "Siamo ciò che mangiamo... quindi anche il maiale è verdura"

da balcone il 17 dic 2008 19:15


Bè che dire, spiegazione eccellente per quanto riguarda la recensione, inoltre condivido pienamente ( pur non avendo la tua cultura enologica ) quanto da te affermato sui vini. :wink:

da corona il 18 dic 2008 01:25


benvenuto a Ketto!
Solo un paio di cose: perchè se devi dare un voto alla cucina tieni conto della stima che hai del ristoratore? Cioè, Aimo ti da una sola, ma tu lo stimi e quindi la sufficienza la concedi? Senza polemica, vorrei soltanto capire come chi scrive le recensioni sui locali formula i propri voti.
Sul discorso vini sono abbastanza d'accordo con te, anche se i ricarichi da quel che dici sono veramente fuori di testa, ma se tengono in carta Zanella è davvero uno sfacelo!

da ketto il 18 dic 2008 11:44


corona ha scrittobenvenuto a Ketto!
Solo un paio di cose: perchè se devi dare un voto alla cucina tieni conto della stima che hai del ristoratore? Cioè, Aimo ti da una sola, ma tu lo stimi e quindi la sufficienza la concedi? Senza polemica, vorrei soltanto capire come chi scrive le recensioni sui locali formula i propri voti.
Sul discorso vini sono abbastanza d'accordo con te, anche se i ricarichi da quel che dici sono veramente fuori di testa, ma se tengono in carta Zanella è davvero uno sfacelo!

ciao corona,
e grazie anche a te per l'accoglienza..

come dicevamo è sempre difficile sintetizzare tutto in un voto e riuscire a dare il giusto peso a tutte le variabili.. ma poichè alla fine bisogna farlo.. credo che anche tenere a mente il lavoro del ristoratore ed il fatto che Aimo e Nadia facciano qualità da tanti anni (e l'affetto e la stima di cui godono anche su questo forum lo testimonia) sia doveroso.. a patto però dal non farsi condizionare.. né in un verso.. né nell'altro..

così come non bisogna per forza dire che si è mangiato bene e chiudere un'occhio (e talvolta più) per il rispetto del blasone (la stima e l'ammirazione dei clienti va guadagnata giorno dopo giorno).. non bisogna neanche accanirsi troppo perchè la serata non è stata all'altezza delle aspettative e della fama del luogo.. (diciamo che non appartengo alla categoria di chi pensa che in un ristorante non si possa sbagliare nulla).

ma, soprattutto, non dimentichiamo che in alcuni piatti ho visto l'eccellenza vera.. di questo si deve tener conto.
sono campano. il pesce di qualità ed in qualsiasi variante è al centro della nostra cucina.. (specie quella di eccellenza). ti assicuro che i paccheri ripieni di pesce e sughetto di calamaretti spillo erano da brivido.. questi.. aggiunti allo spaghetto al cipollotto (che dopo tanti anni riesce sempre ad emozionare) hanno aiutato a recuperare parzialmente la delusione degli altri piatti.. così come la gentilezza e carineria del sommelier (strano ma a volte una persona con semplici gesti riesce davvero a trasmettere buone sensazioni) hanno compensato le disattenzioni del maitre

sintetizzando ho cercato di esser "critico" verso la serata non all'altezza.. ma con giudizio.. e col senno di poi, visto il seguito con piacevole chiacchierata sul forum, credo ancora di più di aver fatto bene :D

sinceramente non avevo mai partecipato al forum perchè credevo che, soprattutto per ristoranti con "tante" recensioni, una nuova aggiunta.. per di più di uno sconosciuto.. potesse fare "solo" numero.. noto con piacere che non è così.. per cui ben volentieri approfondirò con voi le mie (e le vostre) future esperienze..

da stefano66m il 18 dic 2008 12:31


Il tartufo mediocre da Aimo e Nadia è una coltellata al cuore, un trauma da cui è dura riprendersi... :cry: :lol:
Avendo apprezzato in più di una occasione la loro maniacale ricerca di ingredienti straordinari, dall'olio siciliano che ti danno da "pucciare" col pane a una fetta di mortadella che si scioglieva in bocca, la caduta sul prezioso tubero mi provocherebbe una stizza ben superiore a quella del simpatico Ketto.. :)

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da ketto il 18 dic 2008 17:33


stefano66m ha scrittoIl tartufo mediocre da Aimo e Nadia è una coltellata al cuore, un trauma da cui è dura riprendersi... :cry: :lol:
Avendo apprezzato in più di una occasione la loro maniacale ricerca di ingredienti straordinari, dall'olio siciliano che ti danno da "pucciare" col pane a una fetta di mortadella che si scioglieva in bocca, la caduta sul prezioso tubero mi provocherebbe una stizza ben superiore a quella del simpatico Ketto.. :)

Stefano concordo su tutta la linea..
è stato proprio "doloroso", come diceva qualcuno prima.. :D

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