HO fatto la stessa osservazione direttamente al recensore via mail (dato che è un amico).
Ora gli dico di venire sul forum a rispondere.
Se ha voglia...

Secondo me chi fa ristorazione ad un certo livello e volendo soprattutto attestarsi ad un buon livello di servizio e qualità dovrebbe ritenere essenziale studio e ricerca di un valore aggiunto altrimenti c'è solo appiattimento di gusto e livellamento verso il basso o la mediocrità. In un panorama molto vario come quello della ristorazione torinese, inserito in uno ancor più complesso e variegato, ossia quello piemontese, è da suicidi, a livello commerciale e di marketing, fare una gran pubblicità anche su riviste di settore e poi uniformarsi alla media.
Quando un locale non mi stupisce nè mi soddisfa, penso di essere libero di dare un'insufficienza, anche se alcuni piatti li ho trovati discreti o addirittura buoni.
Inoltre per eseguire bene carne cruda, agnolotti, coniglio e panna cotta forse basta anche solo dilettarsi un po' di cucina..casalinga.
Infine, se i clienti non cominciano ad essere un po' più selettivi ed esigenti come possono fare progressi i ristoratori?
Mi dispiace sempre non mangiare come nelle mie aspettative quindi non godo a dare insufficienze ai ristoranti.
Ciao e grazie per avermi dato lo spunto per dare qualche spiegazione in più alla mia recensione.
Ciao

marcolac ha scrittoCiao e grazie per avermi dato lo spunto per dare qualche spiegazione in più alla mia recensione.
Ciao

Se tale spiegazione, assolutamente condivisibile e apprezzabile, fosse stata messa in calce alla recensione, questa sarebbe stata completata alla perfezione!

Ciao!

grazie per la spiegazione: quoto cico