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da maxbor il 11 set 2009 12:54


Stampa estera scatenata dopo l'esilarante (almeno per me) conferenza stampa di ieri a fianco di un attonito Zapatero. :twisted:

El Pais: Umorismo machista ridicolo

Wall Street Journal: Lasci stare la stampa


http://www.repubblica.it/2009/09/sezion ... he-wsjhtml

da giugium il 11 set 2009 20:15


maxbor ha scrittoStampa estera scatenata dopo l'esilarante (almeno per me) conferenza stampa di ieri a fianco di un attonito Zapatero. :twisted:

El Pais: Umorismo machista ridicolo

Wall Street Journal: Lasci stare la stampa


http://www.repubblica.it/2009/09/sezion ... he-wsjhtml


El Pais: giornale di sinistra che ha peraltro collabora con Repubblica
Wall street Journal: è di Murdoch

La cosa che mi ridere/piangere è che pochi giorni fa Berlusconi ha detto delle cose gravissime e totalmente insensate, ma non ho sentito nessun politico ne nessun giornale dire nulla a riguardo, si vede che il gossip tira di più

da maxbor il 12 set 2009 11:00


Oggi a Bari si inaugura la Fiera del Levante, cerimonia che da sempre vede protagonista il Presidente del Consiglio in carica.
Lo stesso Berlusconi vi ha sempre presenziato.
Era quindi atteso alla Manifestazione anche quest'anno e un gruppo di ragazzi (dei burloni. :twisted: ) si era preparato a fargli una cornice di bambole gonfiabili. :D :D :D
Non sappiamo se per questo motivo, se invece Bari e la Puglia - terra di conquista del Pdl (42% alle Europee) e sua personale (vedi escort) - le ritenga oggi luogo poco opportuno da frequentare o se, infine, abbia preferito un richiamo affettivo (?) fatto è che oggi, delegando un suo ministro, all'impegno istituzionale ha preferito i funerali di Mike Bongiorno. :roll:
Oppure avrà avuto anche altro da fare a Milano? 8)

da giugium il 13 set 2009 09:25


maxbor ha scrittoOggi a Bari si inaugura la Fiera del Levante, cerimonia che da sempre vede protagonista il Presidente del Consiglio in carica.
Lo stesso Berlusconi vi ha sempre presenziato.
Era quindi atteso alla Manifestazione anche quest'anno e un gruppo di ragazzi (dei burloni. :twisted: ) si era preparato a fargli una cornice di bambole gonfiabili. :D :D :D
Non sappiamo se per questo motivo, se invece Bari e la Puglia - terra di conquista del Pdl (42% alle Europee) e sua personale (vedi escort) - le ritenga oggi luogo poco opportuno da frequentare o se, infine, abbia preferito un richiamo affettivo (?) fatto è che oggi, delegando un suo ministro, all'impegno istituzionale ha preferito i funerali di Mike Bongiorno. :roll:
Oppure avrà avuto anche altro da fare a Milano? 8)


E ha fatto bene...intanto perchè comunque era un amico personale e legato alla storia della sua azienda, e se anche non lo fosse stato sicuramente piaccia o non piaccia Bongiorno ha fatto una parte della storia d'italia, a differenza della fiera del Levante, di cui io sono venuto a conoscenza grazie al tuo topic e che oltretutto mi sembra una fiera assolutamente senza senso (come tutte le fiere aventi un contenuto ad minchiam)

da maxbor il 17 set 2009 16:47


Una pagina di inchiesta su Berlusconi sul Financial Time

"Sesso e celebrità, ecco il Silvio Show"

http://www.repubblica.it/2009/09/sezion ... tembrehtml

da maxbor il 02 ott 2009 19:33


A Porta a Porta processo ad Annozero (puntata d'autore :twisted: )

E già. Mentre Bruno Vespa poteva a suo tempo invitare Monica Levinski, Santoro non può oggi invitare Patrizia D'Addario. Grande esempio di coerenza.
Si rischia di essere accusati di anti-italianità.
Così mentre la Lega (vaneggia uno Stato della Padania, offende ripetutamente il tricolore, manda vaffa....Roma dai banchi del parlamento europeo, ecc.) partito palesemente antitaliano se la passa franca in quanto alleato di Berlusconi, coloro che - invece - criticano il premier, cioè colui che più di altri ha danneggiato in questi anni l'immagine nazionale, è accusato di disfattismo e antitalianità. :shock:
Ma và.......atteggiamenti del più bieco fascismo quando chi azzardava a criticare Mussolini veniva tacciato appunto di disfattismo e antitalianità. :roll:
E magari rischiava di finire come Matteotti. :( :evil: :shock:

http://www.repubblica.it/2009/10/sezion ... ref=search


Ribadito ieri lo scenario delle feste Palazzo Grazioli con le "povere" ragazze costrette a sorbirsi dapprima il filmino celebrativo e dopo una cena che - da quel che si è saputo - era alquanto frugale, tipo mensa: tagliatelle con funghi (...e panna? :twisted: ), hamburger e crostata di mele. :roll:
Poi seguiva il "terzo tempo" mentre sul balcone sventolava il tricolore. :oops:

da maxbor il 16 ott 2009 11:49


Oggi, dal sito di Repubblica:

IL CAVALIERE E LE RAGAZZE IN SARDEGNA
10.000 FOTO SONO A BOGOTA'

L'INCHIESTA. Gli scatti sono stati affidati all'agenzia Ecoprensa
per evitare il sequestro. Ma non tutti sono proibiti dal garante
Berlusconi e le ragazze in Sardegna
diecimila fotografie a Bogotà
DAL nostro inviato PAOLO BERIZZI

BOGOTA' - Al sesto piano di un vecchio palazzo della Candelaria, barrio centrale di Bogotà, ci sono 10 mila foto che riguardano Silvio Berlusconi, che ballano. La loro vita è affidata alla memoria di uno dei computer di Ecoprensa, l'agenzia colombiana alla quale l'estate scorsa, quando deflagrò lo scandalo sulla vita privata del presidente del consiglio, il fotoreporter Antonello Zappadu ha ceduto in blocco tutti gli scatti realizzati, dall'inizio 2007 a fine 2008, a Villa Certosa e all'aeroporto di Olbia. Scatti che ritraggono il capo del governo con ospiti, soprattutto femminili. Ragazze che vanno e vengono per partecipare alle sue feste. Molte inviate dal procacciatore di escort Gianpaolo Tarantini. Finito sotto la lente di due procure (Roma e Tempio Pausania, ma la prima sentenza dei giudici sardi è a suo favore) e del Garante della privacy, Zappadu dice che la "soluzione" colombiana, in principio, fu anche un modo per mettere quel materiale fotografico al sicuro. E così adesso è tutto qui, nella capitale della Colombia. Quelli custoditi nella "bacheca" di Ecoprensa sono file le cui immagini sono state pubblicate solo in piccola parte - sette - dal quotidiano spagnolo El Pais. Poi rimbalzate sui media di tutto il mondo. Berlusconi e il suo legale Niccolò Ghedini le definirono "innocue". Salvo chiederne il sequestro con una doppia denuncia: all'autorità giudiziaria e al Garante della privacy.

Repubblica ha avuto accesso alle migliaia di fotografie "sarde". Ed è entrata in possesso di quelle più significative. E' la prima volta che vengono diffuse. Lo permette una sentenza del garante (18 giugno 2009). Che blocca sì la maggior parte delle foto di Zappadu - poiché ambientate dentro Villa Certosa - ma non vieta "il trattamento e la diffusione di immagini raccolte all'interno del villaggio turistico" (il Country, che confina con il parco della Certosa e dove Berlusconi possiede un'abitazione), e "in luoghi pubblici" (aeroporto e spazio aereo). I documenti fotografici risalgono a prima che scoppiassero il caso D'Addario e l'inchiesta su Tarantini e il suo giro di prostitute, "ragazze immagine", soubrette ingaggiate per le serate del premier.

Eccole, dunque, le nuove foto. In una sequenza c'è il presidente del Consiglio con due ragazze nella residenza del Country. E' il 18 ottobre 2008. Il sipario sull'estate sarda di Tarantini alla corte di Re Silvio è calato. Ma la frequentazione tra i due prosegue, con feste e cene. Le ragazze. Una vestita di giallo, l'altra in rosa. Qualcuno ha pensato che la prima potesse essere Barbara Guerra, ex concorrente della Fattoria, già ospite del presidente a Palazzo Grazioli l'8 e il 16 ottobre assieme alla escort romena Ioana Visan (stando ai verbali, Tarantini le pagò in vista di un'eventuale prestazione sessuale, l'8 ottobre passarono entrambe la notte a palazzo). Ma lei smentisce: "Mai stata a villa Certosa". Il 18 agosto 2008 le ospiti di Berlusconi arrivano a Porto Rotondo in elicottero. Mentre le truppe russe puntano missili nucleari su Tiblisi, il velivolo a elica, flotta Mediaset, plana su Punta Lada. A bordo, almeno due giovani donne (una spunta dal finestrino). Che verranno accompagnate in una "dependance" della Certosa (quella sera il parco è invaso da ragazze). Dove attendono a lungo. Una stretta in un abitino, l'altra con jeans sbottonati. Il portico è lo stesso che fa da sfondo ad altri scatti (22 giugno 2008). Qui si vede Berlusconi che accompagna in casa cinque ragazze che lo seguono in fila indiana. Di fronte alla veranda, una piscina. Bagni di sole in topless sotto lo sguardo di un uomo in divisa. Lì e pure nella villetta del Country. Dove c'è un'altra vasca, arredata con sculture di nudi femminili. Che non sono solo di pietra. 3 e 16 agosto 2008: ancora ragazze in topless. Sono i giorni in cui a villa Certosa, assieme a decine di donne, fanno capolino Tarantini (con due amici accusati come lui di cessione di cocaina dalla Procura di Bari), l'"ape regina" Sabina Began e l'europarlamentare Licia Ronzulli ("E' lei che ci smistava nelle stanze", racconta a Repubblica Barbara Montereale, che a Porto Rotondo riceve dal premier una busta con 10mila euro). Nello stesso periodo Zappadu immortala l'ormai mitologico bacio saffico sotto la doccia (la foto fa parte del mazzo "vietato", che comprende pure un altro bacio tra donne al quale un divertito Berlusconi assiste nel 2007). Poi c'è il pacchetto-aeroporto. Si è detto delle ballerine e dei menestrelli che sbarcano dall'Airbus presidenziale. Repubblica rivelò il "passaggio" offerto alla "dama nera" Darina Pavlova, vedova di un milionario bulgaro e amica del Capo del governo. Ora spuntano altre foto. E' il 17 aprile 2008. Il giorno della visita in Sardegna di Putin. Il gruppo è composto da tre ragazze, tutte vestite di nero. Scendono da un aereo Mediaset. I carabinieri disposti in fila, come a volerle celare alla vista dei fotografi. Zappadu è lì.

"Raccontavo lo stile di vita del premier", spiega. Ora in Colombia piovono richieste anche curiose. Alcuni scatti voleranno in Israele. Un'agenzia di Tel Aviv utilizzerà le immagini di Berlusconi con le sue "girls" per pubblicizzare una catena di hotel. Un ritratto non proprio rituale per il leader di una delle prime otto nazioni del mondo.

© Riproduzione riservata (16 ottobre 2009) Tutti gli articoli di politica



QUESTE LE IMMAGINI:

http://www.repubblica.it/2006/.05/galle ... osa/1.html



Il premier in Bulgaria
"SONO BUONO E GIUSTO"

Il premier a Sofia con il premier bulgaro, Boiko Borisov
"Riformare le pensioni? Ne parleremo prossimamente"
Berlusconi: "Sono troppo buono
ma certa stampa mi calunnia"
Incontro con Fini, passi avanti su giustizia e Regionali


Berlusconi e Borisov
ROMA - "La cosa migliore è essere amati e io faccio di tutto per essere amato, non solo dai media ma da tutti. Io sono troppo buono e giusto e vorrei che me lo riconoscessero". Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa a Sofia con il premier bulgaro, Boiko Borisov, torna a commentare il suo difficile rapporto con le stampa e con le critiche che gli vengono rivolte. "Se la critica dei media - spiega il Cavaliere - resta nel confine della moderazione è utile perché si può usare per colmare le mancanze, se supera certi livelli e diventa calunnia non fa piacere ed è un boomerang per chi le fa. Se è eccessiva e calunniosa alla fine avvicina la gente a chi è calunniato". Comunque, nonostante gli attacchi, il Cavaliere non nasconde l'ottimismo. E sbandiera i consueti sondaggi: "Il mio gradimento in questo momento è Al 68,7%".

Alleanza. Nessun problema, giura il premier, all'interno della coalizione. Il rapporto è "ottimo" e "l'alleanza è solida" perché è basata sulla "condivisione di valori, programmi e dalla preoccupazione ad una opposizione come quella che ci troviamo in Italia. Andiamo avanti". Parole pronunciate all'indomani della cena con il leader della Lega, Umberto Bossi, e dopo il pranzo con il cofondatore del Pdl, Gianfranco Fini.

Con Fini passo avanti su giustizia e regionali. Il faccia a faccia tra Berlusconi e Fini è servito ai due leader per fissare alcuni punti fermi. Come l'accordo sul Veneto, dove il via libera di Fini, Bossi e Berlusconi a un candidato del Carroccio sembra una certezza. Si delinea il quadro delle candidature anche nelle altre regioni. Il Piemonte dovrebbe essere assegnato al Pdl e il nome più accreditato è quello di Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa. In Liguria potrebbe correre, a sorpresa, un esponente della Lega. Altrimenti, per il Carroccio potrebbe esserci l'Emilia Romagna. Il punto più delicato resta la scelta dei candidati per Lazio e Campania. Una delle due regioni spetterà a un 'finiano' e fino a sera si rincorrono le voci. Se dovesse essere il Lazio, allora spetterebbe a Renata Polverini. Ma per alcuni, Fini pensa alla Campania. Per sciogliere il nodo, previsto sabato un incontro a Palazzo Grazioli fra Berlusconi e tutti i deputati campani.

Il capitolo giustizia. Alla presenza di Giulia Bongiorno e Nicolò Ghedini, Fini e Berlusconi hanno spaziato per quasi un'ora su uno dei temi più delicati dell'agenda di governo. Ottenuta la rassicurazione del premier sul fatto che i pm non saranno sottoposti al controllo dell'esecutivo, i quattro hanno concordato sulla necessità di avviare un percorso di riforma, senza escludere l'ipotesi di separare le carriere dei magistrati.

Pensioni. "Non ritengo di dovermi esprimere, perchè il tema riguarda ministeri con precisa responsabilità nella compagine di governo e ci siamo detti di mettere la questione prossimamente all'ordine del giorno". Berlusconi commenta così le ipotesi di riforma delle pensioni. Rilanciate dal governatore di Bankitalia Draghi e frenate dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

Nuclare. "Paghiamo tutti i giorni il ritardo che abbiamo, mentre la Francia è andata avanti nella costruzione di centrali nucleari. Abbiamo intenzione di recuperare il tempo perso". Il premier ribadisce che il governo andrà avanti sul programma riguardante il nucleare.

Milan. "Non abbiamo mai avuto intenzione di cedere il Milan che, peraltro, non appartiene alla sfera economica di famiglia ma alla sfera degli affetti". Il club, dunque, non cambierà padrone. Forse allargherà la rosa: "Speriamo che Beckam arrivi al più presto"

(15 ottobre 2009) Tutti gli articoli di politica


Infine questo il DOCUFILM

http://tv.repubblica.it/.dossier/.10-do ... 8530?video

da maxbor il 04 gen 2010 10:23


Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Del resto se uno ama circondarsi di belle donne perchè detestarlo?
Questa volta, tra l'altro, non si tratta di qualche escort inviata per omaggio da un Tarantini qualsiasi ma dell'innocente invito a una bella deputata alto atesina a festeggiare il compleanno con lui.
Ecco allora arrivare ad Arcore Michela Biancofiore con al seguito una torta dove è riprodotto il famoso gesto del dito medio mostrato da Berlusconi ai contestatori in un comizio a Bolzano.
Gesto che, com'è noto, per la sua classe e signorilità è usualmente utilizzato all'occasione dai grandi premier occidentali da Obama, a Sarkozy, dalla Merkel a Brown, ecc. :oops:

http://www.repubblica.it/2009/12/sezion ... fiore.html


Buone veline a tutti! :twisted:

da silbusin il 04 gen 2010 19:38


Max, come avrai visto, non ho mai detto una minima parola su questo tuo rincorrere con MarioLino una specie di mini-beautiful di Repubblica. Se MarioLino lo capisco (ci sono esperienze che cambiano veramente una vita modificandone il carattere), a te proprio non "ci arrivo", avendoti conosciuto di persona come uomo allegro, cordiale ed equilibrato.
Tra le altre cose considero Repubblica un giornale fascista (in buonissima compagnia con altri, ovviamente).
Senza volere hai fatto il vuoto attorno a te: anche coloro che potevano essere d'accordo dopo un po' si sono stufati. Non sei più in grado di parlare d'altro? A me dispiace, sei liberissimo di fare ciò che ti piace, ma rifletti un attimo prima di passare tutto il 2010 a suonare come un vecchio 78 giri con la puntina di ottone.
Giuro che non aggiungerò, come ho già fatto, parola alcuna a quanto scritto oggi; solo uno spunto di riflessione. Un felice anno nuovo.

da maxbor il 05 gen 2010 11:20


silbusin ha scrittoMax, come avrai visto, non ho mai detto una minima parola su questo tuo rincorrere con MarioLino una specie di mini-beautiful di Repubblica. Se MarioLino lo capisco (ci sono esperienze che cambiano veramente una vita modificandone il carattere), a te proprio non "ci arrivo", avendoti conosciuto di persona come uomo allegro, cordiale ed equilibrato.
Tra le altre cose considero Repubblica un giornale fascista (in buonissima compagnia con altri, ovviamente).
Senza volere hai fatto il vuoto attorno a te: anche coloro che potevano essere d'accordo dopo un po' si sono stufati. Non sei più in grado di parlare d'altro? A me dispiace, sei liberissimo di fare ciò che ti piace, ma rifletti un attimo prima di passare tutto il 2010 a suonare come un vecchio 78 giri con la puntina di ottone.
Giuro che non aggiungerò, come ho già fatto, parola alcuna a quanto scritto oggi; solo uno spunto di riflessione. Un felice anno nuovo.


Personalmente che governi la destra o la sinistra (come realizzate in Italia) poco incide e poco può cambiare la mia vita di tutti i giorni. Entrambe poco possono darmi e poco possono togliermi. Questo dal punto di vista economico e dei servizi.
Diverso è il discorso sulla libertà di opinione sulla quale, secondo me (infondatamente?), il governo Berlusconi cerca di intervenire facendo leva su quello che definirei una sorta di "vittimismo molesto".
Su questo non derogo e lotterò fino a quando avrò salute e vita.
Erano circa tre mesi che non c'erano notizie per questo topic.
Pensavo che il premier non dico che avesse messo la testa a posto ma, quanto meno, svolgesse la sua vita privata con maggiore prudenza e riservatezza. Mi sbagliavo.
Il grottesco festeggiare ad Arcore il compleanno di una bella deputata del Pdl con una torta che definire di cattivo gusto è un eufemismo è stata una scenetta che ho ritenuto dover postare.
Che il link rivenga dal sito di Repubblica è casuale, la vicenda è stata riportata da diverse testate.
Concordo che la cosa poco può importare ai più, almeno sul Mangione. Infatti di politica posterò (finalmente abilitato) su un altro forum alquanto più frequentato. Ciò non toglie che qui ci siano già stati quasi un centinaio di contatti; tante persone, ritengo bipartisan, che hanno voluto curiosare un post dal contenuto inequivocabile.
Comunque hai ragione è sprecato postare argomenti che poco interessano. In verità medito di lasciar perdere anche sport e cinema, visto che siamo sempre i soliti quattro gatti a starvi dietro. Devo prendere atto che il Mangione è un forum monotematico.
Aggiungo un'ultima cosa, con la massima sincerità.
Ho vissuto il fascismo solo sui testi scolastici e non ero mai ruscito a capire quale meccanismo aveva portato tanto consenso a quel regime che aveva tolto alla nazione pace e libertà. Berlusconi è riuscito a farmelo capire. E' l'unica cosa di cui posso ringraziarlo.
Buon anno anche a te Sil.

da maxbor il 28 ott 2010 08:25


Silvio e le feste "bunga bunga"

L'INCHIESTA

RUBY, LE FESTE E IL CAVALIERE
"La mia verità sulle notti ad Arcore"
La minorenne marocchina fu fermata per un furto, mentre era in Questura intervenne Palazzo Chigi: "Rilasciatela, è la nipote di Mubarak".
La ragazza racconta il rituale del "bunga bunga", esclude di aver fatto sesso con il premier. Indagati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

di PIERO COLAPRICO e GIUSEPPE D'AVANZO su repubblica.it


MILANO - Alla questura di Milano, nello stanzone del "Fotosegnalamento", c'è solo Ruby R., marocchina. Dire "solo" è un errore, perché Ruby è molto bella e non si può non guardarla. Se ne sta sulla soglia, accanto alla porta, e attende che i due agenti in camice bianco eseguano il loro lavoro, ma è come se occupasse l'intera stanza. E' il 27 maggio di quest'anno, è passata la mezzanotte e i poliziotti hanno già fatto una prova: la luce bianca, accecante, funziona alla perfezione. La procedura è rigorosa, nei casi in cui un minorenne straniero viene trovato senza documenti: finiti gli accertamenti sull'identità, se non ha una casa o una famiglia, sarà inviato, dopo aver informato la procura dei minori, in una comunità. È quel che gli agenti si preparano a fare, perché Ruby ha diciassette anni e sei mesi (è nata l'11 novembre del 1992) e all'indirizzo che ha dato, in via V., non ha risposto nessuno. Era anche prevedibile: ci abita un'amica che, dice Ruby, è una escort e se ne sta spesso in giro. All'improvviso, il silenzio dello stanzone si rompe. Una voce si alza nel corridoio. E, alquanto trafelata, appare una funzionaria.
Chiudete tutto e mandatela via!, è il suo ordine categorico. Gli agenti sono stupiti. L'altra, la funzionaria, è costretta a ripetere: basta così, la lasciamo andare, fuori c'è chi l'aspetta!

Non è che le cose vanno sempre in questo modo, in una questura. La ragazza non ha i documenti. Per di più, il computer ha sputato la sua sentenza: l'anno prima Ruby si è allontanata - era il maggio del 2009 - da una casa famiglia a Messina, dove vivono i suoi. Anche il motivo per cui è finita in questura non è una bazzecola: è accusata di un furto che vale i due stipendi mensili dei poliziotti.

Le cose sono andate così. Qualche sera prima, una ragazza che ama la discoteca, Caterina P., va in un locale con due amiche. Ballano sino a tardi. Quando lasciano il "privé", si ritrovano insieme a Ruby R. e tutt'e quattro s'arrangiano a casa di Caterina. La mattina dopo, mentre Ruby dorme come un sasso, o così sembra, le tre amiche vanno a fare colazione al bar sotto casa. Al rientro, Ruby non c'è più, e chi se ne importa. Ma mancano anche tremila euro da un cassetto e qualche gioiello. Caterina maledice se stessa. Non sa da dove sia piovuta quella ragazzina, non sa dove abita, non sa dove cercarla. Il caso l'aiuta. Il 27 maggio il sole è tramontato da un pezzo e Caterina passeggia in corso Buenos Aires, quando intravede Ruby in un centro benessere. Chiama subito il 113 e accusa la ladra. La volante Monforte è la più vicina e la centrale operativa la spedisce sul posto. Ruby viene presa e accompagnata al "Fotosegnalamento". Con una storia come questa, ancora tutta da chiarire, come si fa a lasciarla andare?

Gli agenti lo chiedono alla funzionaria. La funzionaria scuote il capo. Dice: di sopra (dove sono gli uffici del questore) c'è il macello, Pietro Ostuni (è il capo di gabinetto) ha già chiamato un paio di volte e vedete (il telefono squilla) ancora chiama. E' la presidenza del Consiglio da Roma. Dicono di lasciare andare subito la ragazza, pare che questa qui sia la nipote di Mubarak, non ci vogliono né fotografie, né relazioni di servizio. Tutti adesso guardano la ragazza. "E chi è Mubarak?", chiede un agente. Il presidente egiziano, spiega con pazienza la funzionaria. Che intanto risponde all'ennesima telefonata del capo di gabinetto, per poi dire: forza ragazzi, facciamo presto, Ostuni ha detto a Palazzo Chigi che la ragazza è già stata mandata via.




L'ultimo affaire o scandalo che investe Silvio Berlusconi nasce dunque tra il primo piano e il piano terra di via Fatebenefratelli 11, in una notte di fine maggio. Ha come protagonista una minorenne, senza documenti, accusata di furto. E come canovaccio ha una stravaganza: la ragazza viene liberata per l'energica pressione di Palazzo Chigi, che sostiene sia "la nipote di Hosni Mubarak". Che cosa c'entra la presidenza del Consiglio con una "ladra"? E perché qualcuno a nome del governo mente sulla sua identità? Quali sono stati gli argomenti che hanno convinto la questura di Milano a insabbiare un'identificazione, in ogni caso a fare un passo storto? Le anomalie di quella notte non finiscono, perché ora entra in scena un nuovo personaggio. Attende Ruby all'ingresso della questura.

E' Nicole Minetti e ha avuto il suo momento di notorietà quando, igienista dentale di Silvio Berlusconi, a 25 anni è stata candidata con successo al Consiglio regionale della Lombardia. Nicole sa del "fermo" di Ruby in tempo reale da un'amica comune. Fa un po' di telefonate, anche a Roma, e si precipita all'ufficio denunzie. Chiede di vedere la ragazza. Pretende di portarsela via. Dice che Ruby ha dei problemi e lei se ne sta occupando come una sorella maggiore, ma non riesce a superare il primo cortile della questura. Soltanto quando Palazzo Chigi chiamerà il capo di gabinetto, la situazione si farà fluida e il procuratore dei minori di turno, interpellato al telefono, autorizzerà l'affidamento di Ruby a Nicole e - ora sono quasi le tre del mattino del 28 maggio - le due amiche si possono finalmente allontanare.

Che cosa succede dopo lo spiegherà Ruby, ma in un interrogatorio che avviene due mesi più tardi: a luglio, quando l'affaire sminuzzato in questura si materializza. Prima al tribunale dei minori e, subito dopo, alla procura di Milano, dinanzi al pool per i reati sessuali. Una volta in strada Nicole, sostiene Ruby, chiama Silvio Berlusconi: è stato Silvio a dirle di correre in questura; è stato Silvio a raccomandarsi di tenerlo informato e di chiamare appena la cosa si fosse chiarita. Ora che è finita l'emergenza, Nicole spiega, ride alle carinerie del premier e poi passa il telefono direttamente a Ruby. Silvio mi dice così: non sei egiziana, non sei maggiorenne, ma io ti voglio bene lo stesso. Da allora non l'ho più visto, ma in questi mesi ci siamo sentiti ancora per telefono.

Ora bisogna spiegare quali sono i rapporti di Ruby con Silvio Berlusconi e non è facile, perché il loro legame viene ricostruito in un'indagine giudiziaria che deve chiarire (lo ha fatto finora soltanto parzialmente e in modo non esaustivo o definitivo) quando la giovanissima Ruby dice il vero e quando il falso. E' un'inchiesta (l'ipotesi di reato è favoreggiamento della prostituzione) in cui il premier non è indagato, anche se gli indagati ci sono e sono tre: Lele Mora, Nicole Minetti, Emilio Fede. Anzi, il premier potrebbe diventare addirittura parte lesa, perché prigioniero di un ricatto, vittima di una calunnia o addirittura perseguitato da un'estorsione.

Per evitare gli equivoci molesti disseminati in questi giorni, conviene dire subito che dinanzi ai pubblici ministeri Ruby esclude di aver fatto sesso con il capo del governo. Come confessa di aver mentito a Berlusconi: gli ho detto di avere ventiquattro anni e non diciassette. Nicole sapeva che ero minorenne e poi anche Lele, Lele Mora, lo ha saputo. Ruby però racconta delle sue tre visite ad Arcore, delle feste in villa e delle decine di giovani donne famose o prive di fama - molte escort - che vi partecipano. La minorenne fa entrare negli atti giudiziari un'espressione inedita, il "bunga bunga". Viene chiamata in questo modo l'abitudine del padrone di casa d'invitare alcune ospiti, le più disponibili, a un dopo-cena erotico. "Silvio (lo chiamo Silvio e non Papi come gli piacerebbe essere chiamato) mi disse che quella formula - "bunga bunga" - l'aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano".

Ruby è stata interrogata un paio di volte a luglio, è però in un interrogatorio in agosto che esplicitamente comincia a raccontare meglio i suoi rapporti con Berlusconi, Fede, Mora e Nicole Minetti. Conviene darle la parola. Sostiene Ruby che poco più di un anno fa - era ancora in Sicilia - conosce il direttore del Tg4. Emilio Fede è il presidente e il protagonista della giuria di un concorso di bellezza. Come già è accaduto nell'autunno del 2008 con Noemi Letizia, il giornalista, 79 anni, è amichevole e affettuoso con Ruby. Si dà da fare per il suo futuro, presentandole Lele Mora. Le dice che Lele l'avrebbe potuta aiutare, se avesse avuto voglia di lavorare nel mondo dello spettacolo. Non è che la minorenne rimugini più di tanto quest'idea che estenua e tormenta quante ragazzine senz'arte né parte. E' un'opportunità, non vuole perderla. Taglia la corda. Arriva a Milano. Cerca subito Lele.

Per cominciare, Mora la indirizza in un disco-bar etnico, ospitato in un sotterraneo sulla via per Linate. Ruby è una cubista. Dice: niente di trascendentale, anzi, la cosa più eccentrica che faccio è la danza del ventre, che ho imparato da mia madre. Dal quel cubo colorato, Milano è ancora più magnifica e scintillante. Manca tanto così alla trasformazione di Ruby R.. Ancora uno o due passi e la sua vita può farsi concretamente fortunatissima, soprattutto se c'è di mezzo il frenetico attivismo di Emilio Fede.



E' il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Ruby ha 17 anni e novantacinque giorni. Arriva a Milano dalla povertà e dalle minestre della comunità. In quel giorno, dedicato agli innamorati, entra ad Arcore, a Villa San Martino: è un bel colpaccio, per chi a tutti gli effetti può essere definita una "scappata di casa". La minorenne la racconta, più o meno, così: mi chiama Emilio e, dice, ti porto fuori. Non so dove, non mi dice con chi o da chi. Passa a prendermi con un auto blu. Salgo, filiamo via scortati da un gazzella dei carabinieri verso Arcore. Non entriamo dal cancello principale, dove c'erano altri carabinieri, ma da un varco laterale. Vengo presentata a Silvio. E' molto cortese. Ci sono una ventina di ragazze e - uomini - soltanto loro due, Silvio ed Emilio.
(Ruby fa i nomi delle ospiti. C'è intero il catalogo del mondo femminile di Silvio Berlusconi: conduttrici televisive celebri o meno note, star in ascesa, qualcuna celeberrima, starlet in declino, qualche velina, più di una escort, due ministre, ragazze single e ragazze in apparenza fidanzatissime, e Repubblica non intende dar conto dei nomi).

A Ruby quel mondo da favola resta impresso, anche per un piccolo dettaglio davvero degno di Cenerentola. Cenammo, ricorda, ma non rimasi a dormire. Dopo cena, andai via. Alle due e mezza ero già a casa. Con un abito bianco e nero di Valentino, con cristalli Swarovski, me l'aveva regalato Silvio. La seconda volta, continua il racconto di Ruby, vado ad Arcore il mese successivo. Andai con una limousine sino a Milano due, da Emilio Fede, e da lì, con un'Audi, raggiungemmo Villa San Martino. Silvio mi dice subito che gli sarebbe piaciuto se fossi rimasta lì per la notte. Lele mi aveva anticipato che me lo avrebbe chiesto. Mi aveva anche rassicurato: non ti preoccupare, non avrai avance sessuali, nessuno ti metterà in imbarazzo. E così fu. Cenammo e dopo partecipai per la prima volta al "bunga bunga". (Questo "gioco", onomatopeico e al di là del senso del grottesco, viene descritto da Ruby agli esterrefatti pubblici ministeri milanesi con molta vivezza, addirittura con troppa concreta vivezza. Si diffonde nelle modalità del sexy e maschilista cerimoniale che è stato raccontato da Mu'ammar Gheddafi e importato tra le risate ad Arcore. Ruby indica che cosa si faceva e chi lo faceva - un lungo elenco di nomi celebrati e popolari, in televisione o in Parlamento).

Io, continua Ruby, ero la sola vestita. Guardavo mentre servivo da bere (un Sanbitter) a Silvio, l'unico uomo. Dopo, tutte fecero il bagno nella piscina coperta, io indossai pantaloncino e top bianchi che Silvio mi cercò, e mi immersi nella vasca dell'idromassaggio. La terza volta che andai ad Arcore fu per una cena, una cosa molto ma molto più tranquilla. Quando arrivai Silvio mi disse che mi avrebbe presentata come la nipote di Mubarak. A tavola c'erano - sostiene - Daniela Santanché, George Clooney, Elisabetta Canalis.

Dice il vero, Ruby? O mente? E' il rovello degli investigatori. Che hanno un quadro appena abbozzato sotto gli occhi: giovani donne, che Ruby definisce escort, sono contattate dal trio Lele, Emilio e Nicole per partecipare alle feste di Villa San Martino, dove qualche volta i party si concludono con riti sessuali che sono adeguatamente ricompensati dal capo del governo, con denaro contante o gioielli. Quanto è credibile il racconto di Ruby? Per venirne a capo, l'inchiesta deve innanzitutto dimostrare che la minorenne abbia davvero conosciuto Silvio Berlusconi e sia stata davvero ad Arcore. Ruby offre quel che le appaiono incontrovertibili conferme.
Mostra i gioielli avuti in regalo da Silvio Berlusconi: croci d'oro, collane, orecchini, orologi e orologi con brillanti (Rolex, Bulgari, Dolce&Gabbana, ma anche altri dozzinali con la scritta "Meno male che Silvio c'è" o con lo stemma del Milan), haute couture, un'auto tedesca. Ruby sostiene di aver ricevuto dal capo del governo più di 150mila euro (in contanti e in tre mesi) e soprattutto una promessa: Silvio assicurò che mi avrebbe comprato un centro benessere e mi invitò a dire in giro che ero la nipote di Mubarak. Così avrei potuto giustificare le risorse che non mi avrebbe fatto mancare.

Non c'è dubbio che ci sia un'incongruenza: nonostante la leggendaria generosità di Berlusconi, tanto denaro contante, tanti gioielli e promesse appaiono sproporzionati all'impegno di tre soli incontri. Ma qualche riscontro diretto alle parole di Ruby é stato afferrato. Il suo telefonino cellulare il 14 febbraio è "posizionato" nella "cella satellitare" di Arcore. Un paio di gioielli in suo possesso - è vero anche questo - sono stati acquistati da Silvio Berlusconi. Le indagini hanno accertato anche quanto rasentava l'incredibile: e cioè che le giovani donne ospiti di Villa San Martino, come alcuni degli indagati, usano, nei loro colloqui, l'espressione gergale e arcoriana del "bunga bunga".

Sono conferme ancora insufficienti? Il capo del governo e gli indagati sono a conoscenza dell'indagine fin da quella prima notte di maggio in questura e la monitorano passo passo. Il premier, descritto molto inquieto, ha affidato a Nicolò Ghedini la controffensiva. Da settimane accade questo. Una segretaria di Palazzo Chigi convoca le giovani ospiti del premier in un importante studio legale di via Visconti di Modrone per affrontare, con Ghedini, la questione delle "serate del presidente". Le ospiti di Villa San Martino non si sorprendono dell'invito, prendono nota con diligenza dell'ora e dell'indirizzo. Sono indagini difensive che, come è accaduto in altre occasioni - per il caso d'Addario, ad esempio - vorranno dimostrare che Silvio Berlusconi non ha nulla di cui vergognarsi; che quelle serate non hanno nulla di indecente o peccaminoso; che quella ragazza, la Ruby, è soltanto una matta o, forse peggio, una malandrina che sta ricattando il premier, magari delusa nel suo avido sogno di facile ricchezza.

Nonostante la sua contraddittoria provvisorietà, questa storia non ha solo a che fare con l'inchiesta giudiziaria, forse già compromessa da un'accorta fuga di notizie. Sembra più importante osservare ciò che si scorge di politicamente interessante: Berlusconi c'è "ricascato". E qui incrociamo una questione che non ha nulla a che fare con il giudizio morale (ognuno avrà il suo), ma con la responsabilità politica. Dopo la festa di Casoria e le rivelazioni degli incontri con Noemi Letizia allora minorenne, dopo la scoperta della cerchia di prosseneti che gli riempie palazzi e ville di donne a pagamento, come Patrizia D'Addario, questo nuovo progressivo disvelamento della vita disordinata del premier, e della sua fragilità privata, ripropone la debolezza del Cavaliere. Il tema interpella, oggi come ieri, la credibilità delle istituzioni. Il capo del governo è ritornato a uno stile di vita che rende vulnerabile la sua funzione pubblica. Le sue ossessioni personali possono esporlo a pressioni incontrollabili.

Qualsiasi ragazzina o giovane donna che ha frequentato i suoi palazzi e ville e osservato le sue abitudini può, se scontenta, aggredirlo con ricatti che il capo del governo è ormai palesemente incapace di prevedere. Dove finiscono o dove possono finire le informazioni e magari le registrazioni e le immagini in loro possesso (Ruby racconta che spesso "le ragazze" fotografavano con i telefonini gli interni di Villa San Martino)? Quante sono le ragazze che possono umiliare pubblicamente il capo del nostro governo? È responsabile esporre il presidente del Consiglio italiano in situazioni così vulnerabili e pericolose per la sicurezza dell'istituzione che rappresenta?

(28 ottobre 2010)

da primus il 28 ott 2010 10:01


ma non vi siete ancora rotti i coglioni di parlare di Berlusconi?

Eh che palle...... 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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