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da silbusin il 23 mar 2011 09:15


Carizzimi, plaudo al composto e coerente atteggiamento di zimmerman di cui ho validato la recensione inserendola per il "primo piano" in home page. ho aspettato ad intervenire sperando che il recensore si facesse vivo proprio per non apparire difensore d'ufficio.
la recensione è condotta con grande equilibrio e con la consapevolezza di dissentire su una cucina di un bistellato pieno di orpelli come la divisa di Gheddafi: i piatti vengono ampiamente descritti e i giudizi motivati.
ovviamente i rilievi de i mangioni sul forum ci stanno (se no il forum a cosa serve?), ma personalmente la trovo un esempio non "di lesa maestà" ma di "rispettosa delusione" a fronte di un'elevata aspettativa.
avercene di queste recensioni.

p.s. pensate che non siano state respinte, come da regolamento per i neorecensori, cappelli arancione o rossi per questo e altri stellati mono-bis-tris?

da Paulyste il 23 mar 2011 09:55


Ci mancherebbe altro! Io e Ste abbiamo trattato Cracco molto peggio :lol: A questo punto trovo quasi che i voti di Zimmermann, a fronte dell'esperienza gastronomica, siano stati fin troppo generosi. Lo sgomento non era per la recensione, come subito sottolineato ben scritta, ben motivata, ecc., ma per l'ipotetica discesa dal cielo dell'Olimpo di uno degli sieffs più amati su ilmangione.

da Incoma il 23 mar 2011 10:23


Secondo me l'equilibrio va a farsi benedire quando si decide di abbassare uno o più voti per il timore che l'algoritmo produca un cappello blu non voluto (o se ne alza qualcuno per fargli produrre un blu fortemente voluto).

La trovo una grave scorrettezza metodologica. Si parte dall'idea che la rece deve risultare verde nel mare di blu per evidenziare un disagio percepito e si "addomesticano" i voti piegandoli a tale giudizio? A questo punto, se tale logica è accettata e condivisa, si fa prima a dare ai recensori la possibilità di inserire direttamente il colore del cappello finale e si abolisce l'algoritmo.

Non avrei avuto nulla da obiettare, vista la recensione, se avesse assegnato 5 alla cucina e una coppia di 9 o 10, da quel che si legge a giudizio stesso del recensore strameritati, per servizio ed ambiente. A parità di risultato sarebbe stata ineccepibile, e molto più coerente, autentica e credibile.

Premesso che ho condiviso appieno numerose recensioni di Zimmerman trovandomi in piena sintonia con i suoi giudizi su decine di ristoranti anche da me frequentati, anche stavolta non ho nulla da eccepire alla qualità della recensione in termini di argomentazioni del giudizio espresso sulla cucina, trovandole precise e circostanziate, ma la conclusione col giochino dei voti addirittura dichiarato esplicitamente è a mio avviso peccato non veniale, ma capitale, tanto da rendere una bella recensione immeritevole di un primo piano, proprio perchè l'esempio che ne deriva è che è cosa buona, giusta e desiderata a livello editoriale fare le alchimie coi voti pur di addomesticare l'algoritmo al proprio volere.

Se così è, ripeto, premettendo che se è questione che è già stata dibattuta in passato me ne scuso anticipatamente, meglio levare l'algoritmo e far dare il voto finale direttamente, ed in maniera trasparente, al recensore.
Ultima modifica di Incoma il 23 mar 2011 10:32, modificato 1 volta in totale.

da Paulyste il 23 mar 2011 10:32


Sono d'accordo, ma non sarei così rigido e severo... questo perché è vero che il cappello verde, in una marea di blu, appare spesso agli occhi dell'utente come una cosa negativa, anche quando sostenuta da ottimi voti. Essendo capitato a Zimmermann di "penalizzare" involontariamente la Madia di Licata, capisco ora che egli non abbia voluto "premiare" involontariamente Villa Crespi dopo essersi trovato come si è trovato.

da Incoma il 23 mar 2011 10:42


PaulySte ha scrittoSono d'accordo, ma non sarei così rigido e severo... questo perché è vero che il cappello verde, in una marea di blu, appare spesso agli occhi dell'utente come una cosa negativa, anche quando sostenuta da ottimi voti. Essendo capitato a Zimmermann di "penalizzare" involontariamente la Madia di Licata, capisco ora che egli non abbia voluto "premiare" involontariamente Villa Crespi dopo essersi trovato come si è trovato.


Nessuna rigidità o severità, figurati, è solo per capire meglio, essendo un quasi neofita, come sia più corretto muoversi di fronte a situazioni analoghe: più di una volta nel recensire mi sono poi trovato a posteriori di fronte ad un cappello colorato che ha suscitato in me qualche perplessità riguardo all'allineamento con la percezione reale di godimento del posto, ma ho sempre ritenuto di non dovermene preoccupare più di tanto convinto che alla fine faccia monto più testo la recensione vera e propria, in termini di voti e contenuti, che non il colore di un cappello.

Resto quindi sorpreso nel veder modificare i voti assegnandi per "pilotare" il colore del cappello e soprattutto nel vedere (mi par di capire) tale pratica validata ed approvata in termini editoriali. Se così è ed ho ben inteso avrò cura di adattarmi a tale costume, pur non ritenendolo a prima vista particolarmente "trasparente".

Il tutto, ovviamente, con un ampio sorriso sulle labbra, imprescindibile quando si discetta di questioni piacevoli come il mangiare&bere, che per iscritto è difficile comunicare per chi come me non ama condire di faccine i post...

da silbusin il 23 mar 2011 11:56


@incoma dire che le cose da te scritte mi perplimono, mi va un po' stretto. la linea editoriale valida e condivide le "belle recensioni", non giudica i meccanismi mentali del recensore che agisce secondo la propria sensibilità.
recensore che ha la sola colpa (ma quale colpa?) di aver con sincerità e disagio avvertito della sua metodologia di giudizio per evitare, sempre a suo giudizio, un voto finale non aderente a quanto si proponeva. sbagliato? giusto? è ovviamente motivo di discussione, ma non si può non evidenziare la "trasparenza" di averlo comunicato.
che l'algoritmo possa non piacere e al limite essere modificato sta nel divenire delle cose (io stesso sono dell'idea, da quel tempo, che un'insufficienza alla cucina dovrebbe automaticamente portare ad un cappello negativo), ma individuare scorrettezza e opacità intellettuale "connivente" nella linea editoriale, appare veramente, a mio personale parere e nel rispetto dell'altrui pensiero, sopra le righe. IMHO obviously.

da Incoma il 23 mar 2011 12:44


silbusin ha scritto@incoma dire che le cose da te scritte mi perplimono, mi va un po' stretto. la linea editoriale valida e condivide le "belle recensioni", non giudica i meccanismi mentali del recensore che agisce secondo la propria sensibilità.
recensore che ha la sola colpa (ma quale colpa?) di aver con sincerità e disagio avvertito della sua metodologia di giudizio per evitare, sempre a suo giudizio, un voto finale non aderente a quanto si proponeva. sbagliato? giusto? è ovviamente motivo di discussione, ma non si può non evidenziare la "trasparenza" di averlo comunicato.
che l'algoritmo possa non piacere e al limite essere modificato sta nel divenire delle cose (io stesso sono dell'idea, da quel tempo, che un'insufficienza alla cucina dovrebbe automaticamente portare ad un cappello negativo), ma individuare scorrettezza e opacità intellettuale "connivente" nella linea editoriale, appare veramente, a mio personale parere e nel rispetto dell'altrui pensiero, sopra le righe. IMHO obviously.


Trovo anch'io encomiabile e plaudo alla trasparenza del recensore nel comunicare la metodologia di giudizio che ha portato ad assegnare certi voti, trasparenza senza la quale non saremmo qui a discutere.

Nell'ambito della discussione se ciò sia giusto o sbagliato (parlerei di soggettivamente condivisibile o meno, giusto o sbagliato mi sa troppo di assoluto categorico) credo di aver espresso chiaramente il mio parere, e non ho problema ad accettare, pur non condividendoli, pareri discordanti.

Sono d'accordo che a tal riguardo la proposta di far generare un giudizio non positivo se il voto alla cucina non è sufficiente mi pare ottima, dal momento che evita al recensore disallineamenti acrobatici tra voto pensato e voto espresso per far "tornare i conti" sul giudizio complessivo della serata, che poi è di fatto ciò che non condivido come metodologia.

Riguardo alla questione del primo piano ritengo esaustivo il tuo chiarimento: "la linea editoriale valida e condivide le "belle recensioni", non ... i meccanismi mentali del recensore che agisce secondo la propria sensibilità.".

Non ho mai parlato di opacità o scorrettezza intellettuale, se ho dato ad intenderlo non era assolutamente nelle mie intenzioni.

da Paulyste il 23 mar 2011 17:59


Ad ogni modo la mia solidarietà va a Zimmermann anche per la delusione avuta lo scorso anno da Ciccio Sultano (Duomo, Ragusa Ibla)... se solo avessi mandato subito la recensione! Io ci sono stato dieci giorni dopo con Ste e abbiamo avuto esattamente le tue stesse impressioni :roll: :evil:
I piatti erano tutti buoni o buonini, ma tanto "evanescenti" che già il giorno dopo nessuno dei due si ricordava molto della cena. Presi appunti subito, ma la delusione fu tale che mi passò del tutto la voglia di scrivere...

da zimmerman il 23 mar 2011 18:54


Prendendo spunto dalle gentili parole di PaulySte,voglio aggiungere che un ristorante pluristellato ed incensato da critica e media non assicura a tutti un'indimenticabile esperienza gustativa,mi è accaduto anche altre volte in Italia ed ancor più in Francia,ma ho la sensazione che ci sia una certa renittenza a dire non di aver mangiato male,cosa difficile,ma di non aver mangiato poi tanto bene nel timore di passar per incopetenti,inchinandosi alla notorietà e non al proprio gusto.Sto esagerando?Comunque, quando dò un giudizio voglio sia mio e non di un'algoritmo e pur privilegiando ,anch'io lo scritto,penso che il cappello sintetizzi in modo più diretto il giudizio complessivo per i lettori frettolosi,forse i più numerosi.Ed il voto per me più significativo,quello della cucina,è sempre quello che deve essere,ma non mi piace che un 9 porti ad un cappello verde e tanto meno un 7 ad uno blu,come temevo in questo caso ed in questo caso sì mi sarei sentito scorretto nei confronti di chi ha la bontà di leggermi.

da adem il 23 mar 2011 20:08


zimmerman ha scritto... un ristorante pluristellato ed incensato da critica e media non assicura a tutti un'indimenticabile esperienza gustativa ... ho la sensazione che ci sia una certa renittenza a dire non di aver mangiato male,cosa difficile,ma di non aver mangiato poi tanto bene nel timore di passar per incopetenti,inchinandosi alla notorietà e non al proprio gusto ... quando dò un giudizio voglio sia mio e non di un'algoritmo e pur privilegiando ,anch'io lo scritto, penso che il cappello sintetizzi in modo più diretto il giudizio complessivo per i lettori frettolosi


Sono d'accordo su tutto.

La mia personale perplessità, leggendo la recensione, deriva(va) dal lungo elenco di piatti lasciati in quanto sgradevoli. Nella mia unica visita avevo avuto l'impressione, invece, di una cucina un po' "piaciona" che mirava ad accontentare un po' tutti osando poco.
Dalla tua recensione invece emergono, ben descritti, diversi piatti sbagliati sia nell'esecuzione sia nella concezione, circostanza che stona totalmente con la mia esperienza.

In ogni caso preferisco una voce fuori dal coro rispetto all'ennesima recensione elogiativa (come sarebbe risultata la mia, che infatti ho ritenuto inutile scrivere)

da rinco il 23 mar 2011 20:48


La mia esperinza e'stata neutra,lasciandomi a livello d'emozioni poco o niente, il picco senza dubbio nella pasticceria,il piccione a mezza cottura con la capasanta mi ha fatto restare molto perplesso.

da Paulyste il 23 mar 2011 20:49


La pasticceria la comprano in un piccolo negozio di Stresa, non te l'hanno detto? :lol:

da rinco il 23 mar 2011 20:54


PaulySte ha scrittoLa pasticceria la comprano in un piccolo negozio di Stresa, non te l'hanno detto? :lol:



No, :lol: ma senza dubbio di alta qualita' che e' quello che alla fine conta.Ciao Paul

da luc83 il 24 mar 2011 00:08


zimmerman ci sta assolutamente che non ti sia trovato bene, ci mancherebbe. Leggendo la tua recensione però "stridono" i voti alla cucina, al servizio ed il rapporto qualità prezzo, il risultato che desideravi (cappello verde) poteva uscire anche con 6 alla cucina, 8-9 al servizio e rapporto qualità prezzo scarso.

Il tuo scritto rimane assolutamente piacevole e scorrevole. :D

da zimmerman il 24 mar 2011 01:37


Anche se la cucina di Cannavacciuolo è lontana dai miei gusti e almeno quella sera ho notato qualche "distrazione "non mi sento di disconoscerne l'evidente buona tecnica e la buona materia prima e penalizzarla con un 6 solo perchè non ha incontrato il mio gusto.In quanto a l'uso maldestro delle valutazioni per arrivare al cappello verde sono d'accordo ma sono dovute all'ansia da algoritmo e dal fatto che non è una mia abituale "metodologia"di valutazione che mi porterrebbe a padroneggiare con disinvoltura il bilanciamento dei voti.Scusatemi se sto diventando noioso e ripetitivo ma cerco di spiegarmi.

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