forse sono un caso raro io, ma a me piace praticamente tutto, quindi non è un problema trovare poca scelta o un menu fisso. anzi, secondo me chi fa una cucina "di ricerca" dovrebbe concentrarsi in pochi piatti e approfondire il proprio percorso, senza dovere per forza accontentare tutti. poi naturalmente chi si siede a quei tavoli sa che tipo di esperienza aspettarsi. quanto alla golosità, ti assicuro che (a parte il piatto di pomodoro, piuttosto estremo anche per me) era tutto non solo ricercato ma anche molto gustoso e buono da mangiare. giuro.
forse le descrizioni non rendono (i nomi dei piatti e/o le mie osservazioni), ma in effetti è stato anche questo che mi ha molto sorpresa: come dicevo nell'altro topic i piatti erano superiori alle aspettative, e lo erano proprio nel gusto. la fragola ad esempio era straordinaria: era semplicemente fragola sotto forma di granita (ma molto fine, dolce, saporita) e condita con qualche goccia di olio all'arancia. i primi poi erano molto "riconoscibili" e rassicuranti nel gusto (e anche nell'aspetto), nonostante la particolarità di alcuni ingredienti. la tecnica in questo caso, come anche nel caso di uliassi secondo me, è solo uno strumento, ma se non te la racconta lui non te ne accorgi nemmeno quanto sia complessa: i piatti
sembrano molto semplici. altro esempio, il diaframma: era tagliato sottile e semplicemente arrotolato intorno ad uno stecco ed arrostito da un solo lato, restando quasi crudo dall'altro. sembrava "tagliata"...