eccomi! scusate il ritardo: problemi al pc e dal telefonino, il mangione diventa un vero strazio.
Sono stata all'inaugurazione del ristorante e ho provato la cucina di Filippo.
Conosco sia Filippo La Mantia che Alessandro Borghese: non c'entrano niente l'uno con l'altro.
Ho assaggiato sia la pasta con le sarde che la caponatina.
La caponata non ha un forte sapore acidulo come ci si aspetta, ma è consolatoria e a me personalmente è piaciuta.
La pasta con le sarde è una pasta con le sarde: il principale protagonista è la sarda non la cipolla o l'aglio, guai se fosse diversamente.
Non so dove abbia mangiato in Sicilia il mangione che ha cenato/pranzato da Filippo, ma anche domenica mi è stata preparata una pasta con le sarde senza cipolla e giuro che non ne ho sentito la mancanza.
Alla base della cucina di La Mantia c'è il pesto di agrumi: a qualcuno può piacere a qualcun altro no.
A me è piaciuto, ma comprendo che non è un gusto ruffiano, come non lo è tutta la sua cucina.
Non ho provato i secondi del suo ristorante quindi non so dire come fosse quel dentice, quale fosse il grado di freschezza, come fosse la cottura, ecc: c'è però un controsenso in quel che ha scritto il nostro mangione ed è il seguente.
Dice che c'era troppo olio nel "fritto".
La cucina unta e bisunta palermitana è famosissima: a me fa altrettanto schifo, per carità, ma in qualsiasi casa, vedi cibi immersi a sguazzare nell'olio.
In qualsiasi ricetta troverai scritto un bicchiere o mezzo bicchiere di olio per 4 persone
Filippo invece in qualsiasi ricetta dichiara 2/3 cucchiai, quindi mi sembra difficile che possa essere stato innaffiato nell'olio.
Ci può stare che il suo team abbia sbagliato qualcosa (non c'ero, non posso saperlo), ma in generale a me il suo genere (come suo genere e non come cucina siciliana tipica) piace.
Su Alessandro Borghese non voglio esprimermi: sarebbe ingiusto.