Divoro spesso le recensioni scritte, sia da semplici clienti che da celebri gastronomi, riguardanti Dal Pescatore della famiglia Santini.
Daniela70, avvezza all'alta ristorazione, della sua cena, non condivide note sulla tecnica usata in cucina che avrei letto ben volentieri, ma invece ci trasmette tutta la sua emozione, è quasi commossa per la bontà, i ricordi sopraggiunti la riportano ad alcuni pranzi in famiglia.
Lo stile è un po quello dei film mielosi sugli innamorati, tanto criticati, che però ci fermiamo a guardare.
Promuovo Daniela per la spontaneità e per aver condiviso la sua esperienza, ma su una cosa fatico a stare in silenzio

Rapporto qualità/prezzo buono

Rispetto e stima per chi da decenni gestisce un locale, dando molto spazio anche alla tradizione, mantenendo la cucina ad altissimi livelli, e dando così lustro alla ristorazione italiana nel mondo, ma per favore, non ditemi che 200€ per 3 portate (antipasto, primo e dolce), merita di giudicare buono il rapporto q/p, siamo a quasi 70€ a portata.
Forse ne avrete già discusso, ma a questi prezzi, ha ancora senso, o meglio (abbasso le mie richieste, il senso è una cosa troppo difficile da individuare) ha ancora un'utilità parlare di rapporto qualità/prezzo? l'unico aggettivo che mi viene in mente per definirlo è imbarazzante.