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MASO CANTANGHEL DI SAST

da Ospite il 30 mar 2006 21:23


Saluto il mio amicone, nipotastro in armi, SILVIO da TRENTO 133° CORSO.
Preparatevi. Avete finito. Vi spezzerà le reni. :D

Son lieto di averti tra noi e che il MASO CANTANGHEL sia ritornato ai livelli dei tempi migliori. Io purtroppo, nell'ottobre 2004 (ero con ALDO) ho dovuto accusare una ferita mortale al mio cuore gastronomico.

Più che altro mi colpì la stanchezza e la poca voglia di fare cucina.
Considera che non è proprio dietro l'angolo per me e quando capito (capitavo) in zona è sempre un punto di riferimento. Speriamo bene.
Ciao
LA MAX 61°

da blurake il 06 apr 2006 16:54


Caro Max61°
il Maso Cantanghel è uno dei pochi locali che amo nel circondario di Trento. Sono stata a cena da loro l'autunno scorso e come sempre mi hanno piacevolmente soddisfatta. Non so se avessere avuto qualche defaillance in passato ma sicuramente ora sono tra i migliori che conosca.
Se ci torno faccio la rece.
Ciao ciao

"Non possono piacere nè vivere a lungo versi scritti da bevitori d'acqua..." ( Anthèlme Brillat - Savarin)

da Ospite il 06 apr 2006 21:10


blurake ha scrittoCaro Max61°
il Maso Cantanghel è uno dei pochi locali che amo nel circondario di Trento. Sono stata a cena da loro l'autunno scorso e come sempre mi hanno piacevolmente soddisfatta. Non so se avessere avuto qualche defaillance in passato ma sicuramente ora sono tra i migliori che conosca.
Se ci torno faccio la rece.
Ciao ciao



Blurake, sfondi una porta aperta! La Sig.ra Gius è una grande cuoca, ma l'ultima volta, torno a ripetere molto amaramente, ho dovuto constatare un netto calo della qualita con un incremento del prezzo dei vini.
Nulla mi fa più piacere (in termini enogastronomici) del sapere che tu ti sei trovata bene. Per molti anni è stato il mio locale ideale. Menu imposto- cucina a vista ed al momento- prodotti propri-fantasia legata a prodotti poveri (tipo D'O per intenderci) manipolati con maestria- Vini da sballo e gelato alla nocciola mai mangiato cosi da altre parti. Ambiente incredibile.
Speriamo bene.
Ciao e grazie per l'intervento. Metti una rece,
LA MAX 61°

da blurake il 07 apr 2006 11:59


Ho vissuto a Trento 10 anni e non ho trovato posto migliore, hai ragione. Verace, genuino, di qualità, stupendo...Spero la tua ultima esperienza sia stata un caso isolato. Per me il gelato alla nocciola dei Gius rimane pur sempre il miglior gelato alla nocciola del nord - est!!!!
Ci tornerò presto per una verifica a questo punto...ciao alpino

"Non possono piacere nè vivere a lungo versi scritti da bevitori d'acqua..." ( Anthèlme Brillat - Savarin)

da bruno125 il 12 giu 2006 18:08


Concordo con Max61, ma...qualcosa è cambiato citando Nicholson.
Allego uno scritto composto a Pasqua.
Un saluto con simpatia a tutti i "gourmets".

"Doors"


Pomeriggio di Pasqua: sto entrando in un locale, quando una voce mi chiama. E’ una bella Signora e dice che è contenta di vedermi, di farmi gli auguri di Pasqua. Resto sconcertato ma poi ricordo…
Lucia Gius ero sempre abituato a vederla col suo grembiule bianco da cuoca, nel suo piccolo regno alle porte di Trento: il “Maso Cantanghel”. Ci andavo spesso una volta, adesso manco da un po’. Cena solo di sera, alle 20: menù unico di stagione. Cosa avrà adesso? Penso capretto, asparagi del fiume e forse i “bruscandoli” (luppolo selvatico), erbette di prato: alla fine il suo inimitabile gelato alla crema di nocciola…
Lucia Pavin: la sua amica. Il suo ristorante è anche la sua bella dimora di Galliera Veneta. E’ stata allieva di Paul Bocuse a Lione . Mi sovviene la sua sala da pranzo, composta da solo sei tavoli tondi ed apparecchiati con eleganza; il suo unico ed inimitabile “uovo al tartufo”. Quegli splendidi occhi chiari dallo sguardo limpido e sereno mi ricordavano i laghetti alpini d’alta montagna. Non tradivano i suoi dolori passati: una cuoca, anche se grande e appassionata come lei, è prima di tutto una donna, una sposa e una madre…
Alma Gius: sua figlia Lucia aveva appreso la passione per la cucina fin da bambina nella sua vecchia Locanda “Port’Aquila”. “Locanda”, un nome che evoca atmosfera, accoglienza, cucina autentica: profumi e sapori perduti della vecchia Trento (“la vecia Trent”). Da lei si incontravano tutti: gli avvocati del vicino Palazzo di Giustizia, studenti e professori delle scuole adiacenti al suo locale, operai, impiegati. Fumo, vapori, voci, chiacchiere: e lei che usciva ogni tanto dalla sua cucina a salutare…
Tre storie di donne che parlano di sacrifici, di passione: Cucina e Amore.
Mi avvio alla macchina, l’accendo: parto per la mia destinazione.

Le tre porte, lentamente, si chiudono…

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