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Recensione
arancione di
evachent:
http://www.ilmangione.it/recensione.php ... ione=16796
Una recensione indubbiamente
ben scritta, espressa in ciò con
ottima retorica argomentativa.
A mio parere, il
fulcro dell'esperienza rivelatasi sfortunata si situa nell'
orario d'arrivo dell'utente
...il placcaggio dello chef (sono le 13.26) riesce per un pelo
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senza prenotazione e con la
Sala vuota, non stupisce che lo Staff abbia tentato di sottrarsi all'accoglienza:
“A pranzo apriamo solo su prenotazione”. E noi di rimando “Sì, ma non c’è scritto sulle nostre guide, ne abbiamo due!”.
Ancora: “Certo ma l’abbiamo deciso quest’anno”. D’accordo, dobbiamo addestrarci per la preveggenza e comunque
abbiamo fame. Onore: la cucina riapre per noi!
Il seguito è abbastanza prevedibile:
poca lena da una parte...
Oltre all’espressione del tipo “guarda cosa mi tocca fare” sul viso della cameriera, il servizio si rivela
frettolosamente freddo e piuttosto disattento. Memorabile l’aria diabolica al nostro tentativo di ordinare
degli spaghetti di Nola: “Ma sono per due e ci mettono venti minuti!”. Ehm, messaggio ricevuto.
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Ai dessert la cameriera si lancia in una offerta irrifiutabile: “Facciamo un misto?”.
Nel senso che il punto di domanda era apparente, quindi vada per il misto
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Sauvignon Maciste Fumé di Gini. Al posto del 2001 arriva uno stagionato ed evolutissimo 1999
che viene aperto in sordina sul tavolo di fianco al nostro e posizionato a lato di un bellissimo
secchiello in argento per il ghiaccio... vuoto, no comment.
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delusione parzialmente immotivata dall'altra.
Bilancio della giornata gastrofantozziana, considerando la spesa di 75 euro a testa, decisamente triste.
Da riprovare a cena, con test preventivo sull’umore dei gestori, perché la cucina non è poi così male.