Per carità Nerone...l'ultima volta m'hai abbruciato mezza Roma...
Tu hai fatto la cosa giusta: hai LETTO la recensione, hai RAGIONATO sulla stessa e hai tratto le TUE conclusioni. La recensione sbagliata o giusta che sia ti ha comunque permesso di farti una tua idea. Ed è quello che conta.
Lo diciamo da sempre: non è il colore del cappello che serve solamente ma le parole scritte dal recensore.

Sì, ma allora se il colore del cappello deve fuorviare, a che serve? A me è capitato di fare una ricerca e di ordinarla per valutazione e ho cercato solo cappelli verdi e cappelli blu, contando di selezionare posti validi. Un cappello verde che deve identificare un'esperienza molto positiva, non può alla fine dei giochi segnalare una cena quasi-deludente. Anche a me è capitato con una recensione recente: L'osteria del Vicolo Nuovo di Imola, non c'è corresponsione con quanto descrivo e con un cappello verde.

Vecchia storia dibattuta per mesi ogni anno. NON esiste uno schema di valutazione sicuro. Purtroppo le valutazioni sono soggettive. E in questa soggettività ci sta un po' tutto.
Dopo più di 15.000 recensioni il sistema ha comunque dimostrato di reggere. Poi sicuramente ci sono le eccezioni.
Vedi egli per esempio....

ma se mettessimo un cappello azzu...


...


A

R

G

H

H

H

H

!

...

silbusin ha scritto Tu hai fatto la cosa giusta: hai LETTO la recensione, hai RAGIONATO sulla stessa e hai tratto le TUE conclusioni. La recensione sbagliata o giusta che sia ti ha comunque permesso di farti una tua idea. Ed è quello che conta.
Lo diciamo da sempre: non è il colore del cappello che serve solamente ma le parole scritte dal recensore.

Quindi, a rigor di logica, ad un cappello non dovrebbe essere abbinato un giudizio di merito (ottimo, molto positivo, ecc), perché il simbolo esprime solamente il risultato di un algoritmo e non un giudizio che il recensore ha espresso. Mi sembra semplice: se il cappello è frutto di una media (ponderata), la sua spiegazione dovrebbe riferirsi a questa media e non a parole che tentino in qualche modo di tradurla. Per fare un esempio: Cappello verde significa media (ponderata) tra 6,5 e 8 e non "giudizio globalmente molto positivo", che è poi spesso falso.
No? Sbaglio?

strini, tu quoque, porcoimmondo?




Siorre e siorri, in carrozzaaaa! Riparte la Giostra dell'algoritmo, nevvero? Venghino, venghino!

silbusin ha scrittoVedi egli per esempio....

Mò, egli che c'azzecca?

simoncina ha scritto

silbusin ha scrittoVedi egli per esempio....

Mò, egli che c'azzecca?

nel senso che appunto uno pensa di aver scritto una recensione "giusta" e poi salta fuori il pirlacchione (detto in senso affettuoso, neh?) che dice che non va bene...in fondo sempre di pastasciutta si tratta

Inchiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!ammo'????

Basta dai...
ridurre immediatamente i cappelli a tre colori:

Blu = discreto/buono/ottimo
Bianco= neutro/non do' giudizi
Rosso = statevene a casa vostra e fatevi una pastina che è meglio

wineless ha scrittoma se mettessimo un cappello azzu...


...


A

R

G

H

H

H

H

!

...

uhm..... mi sa che questa l'ho già sentita..........
mmah....
mi sbaglierò...........

Yoda ha scrittoInchiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!ammo'????

pensa che è dal 2004 che se ne discute...
gli Admin lo hanno detto più volte: o così o così...tiremm innanz...


P.S. Strini in questo caso ha l'intelligenza di fante.

silbusin ha scrittonel senso che appunto uno pensa di aver scritto una recensione "giusta" e poi salta fuori il pirlacchione (detto in senso affettuoso, neh?) che dice che non va bene...in fondo sempre di pastasciutta si tratta

A me pare il paragone non ci stia. Nel caso della recensione, io recensore racconto come è andata a cena l'altra sera e posso dire bene o male, secondo le mie valutazioni e i miei volti, vorrei assegnare alla recensione un cappello che collimi con quanto detto e, a volte, non è così. Poi, io recensore, credo di aver appena scritto il capolavoro recensorio del secolo e arriva il forumista di turno che dice che fa accapponare la pelle, va beh, ci sta...(io rimango dell'idea del capolavoro), ma qui si parla di due giudizi di due soggetti diversi. Nel caso della recensione è lo stesso individuo che pare non si metta d'accordo con se stesso.

Ci sta eccome! Se pensi quante volte abbiamo letto: "ma come? dici buono e poi dai 6 alla cucina...". Oppure: "hai speso 200 euro in uno non stellato e mi dici rapporto qualità/prezzo ottimo?"
Potrei citartene a bizzeffe. (per fante: bizzeffe non significa fare le bizze con la lettera f significa moltissime).
E' sempre lì il problema: a NOI pare di essere stati coerenti, ad altri no. E' l'annoso problema di definire con un voto una sensazione.
Pare che wineless si sia suicidato con una dose di pici all'aglione dopo aver visto riprendere la discussione sull'algoritmo...

silbusin ha scrittoPare che wineless si sia suicidato con una dose di pici all'aglione dopo aver visto riprendere la discussione sull'algoritmo...

Il discorso è come la moda, è ciclico...ritorna sempre! Aglione? Wineless, baciamoci...

simoncina ha scrittoIl discorso è come la moda, è ciclico...ritorna sempre! Aglione? Wineless, baciamoci...

Ho fatto una pennichella, ovviamente con aria ben...condizionata, e mi è venuta un'idea.
(N.B. Le idee migliori mi vengono a letto... .

Il colore del cappello facciamolo mettere al recensore.
Elementare Watson.

Qualche settimana fa ho fatto una recensione di un locale da cui stare bene alla larga (cucina 4 - servizio 5 - ambiente 6 - q/p scarso) e l'algoritmo l'ha colorata "ocra".
Avrei indicato io il meritato cappello "rosso" ed era tutto ok .

ilForchetta ha scrittostrini, tu quoque, porcoimmondo?

Non parlavo dell'algoritmo.

A volte mi viene anche a noia sentir ripetere per la duemillesima volta che a fronte di una recensione non "molto positiva" il risultato sia "molto positiva". Perdonatemi e tiriamo avanti... ci si sente alla quattromillesima, con lo stesso discorso, come sempre. Baci