Riceviamo e pubblichiamo integralmente. Lo staff
Replica alla recensione di allemma
Il locale era effettivamente un ex negozio (pastificio) che noi abbiamo ristrutturato e abbiamo destinato a Ristorante. Al momento dell'apertura il locale aveva una sala e una saletta per un totale di 40 coperti. Circa due anni fa abbiamo ristrutturato ed ampliato il nostro Ristorante (con gusto ed eleganza come evidenziato dal cliente) ricavando nei locali sottostanti altre tre sale e quindi attualmente possiamo contare complessivamente 60 coperti: risulta quindi un Ristorante adatto sia a "cene romantiche" che a "rimpatriate fra amici"
Vorrei puntualizzare che il giorno 10 agosto tale Ristorante era chiuso per ferie (inizio chiusura per ferie: 6 agosto);
- Nei menù degustazione (di pesce e di carne) si possono trovare gli stessi piatti che offre "la carta" ma chiaramente le porzioni sono diverse. I suindicati menù degustazione sono rimasti due da più di due anni;
- Mancanza di camerieri storici del locale: in ogni esercizio commerciale presumo succeda che il personale si licenzi: a noi è successo con il cameriere che era con noi da molti anni! Per quanto riguarda il secondo cameriere puntualizzo che ha sempre svolto il servizio in sala mia moglie, la quale in questi ultimi mesi è assente per maternità.
- Al punto entrée = focaccina, preciso che da più di due anni questa non viene più data; per quanto riguarda lo spumante la bottiglia dello stesso viene sempre presentata in tavola ed è ben visibile l'etichetta quando lo spumante brut viene versato nel flùte.
- trittico di antipasti= tre antipasti: nel nostro Ristorante è buona norma usare sempre pesce fresco e pertanto non ci possono essere "gamberi non freschi"
- Primo: gli spaghetti alle vongole non risultano inclusi nei nostri menù da più di sei anni. Le vongole e le cozze, presenti in altri piatti, non sono congelate (vengono presentate sgusciate)
- Secondo: branzino… il branzino è al cartoccio con favette, lardo e pecorino e non penso possa assomigliare ad un "merluzzo in acquetta rossa"
- Questione vino: "la Falanghina" è stata nella nostra carta dei vini fino a metà settembre; il greco di Tufo ha un costo non superiore ai 20 euro: il tutto si può verificare controllando la "carta dei vini".
- Distillati di Morozzo: non abbiamo mai proposto alla nostra clientela tali distillati. E' invece consuetudine offrire alla nostra clientela un assortimento di ricercata pasticceria (da noi prodotta) a fine pasto.
Per quanto riguarda la mia figura, che viene indicata con ironia come "titolare/cuoco/cassiere/sommeiller", posso dire che non è raro, nel campo della ristorazione, trovare questo tipo di figura e io ritengo di svolgere queste molteplici mansioni sempre con serietà e professionalità senza improvvisazioni.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento, ringrazio anticipatamente per l'attenzione e porgo cordiali saluti.