Pilaciù ha scrittoAmpio .parcheggio sterrato, che risente dei giorni di pioggia e risulta
un campo minato di pozzanghere e fango. Le mie scarpe ringraziano.
A me sa di balle girate già da prima di arrivare, poi magari aveva le scarpette nuove
e se le è sporcate di fango... ma ti capita anche in certi agriturismi persi nei boschi.
Capitolo calzature: senza scadere nel venale
(da panico, i prezzi attuali!), un primo step di maniacalità
è il lucidarle forsennatamente; curarne amorevolmente
le suole, segue subito d'appresso: macchie,
usura, dannatissimo chewingum... come tale, i patemi dell'utente mi giungono leciti e comprensibili;
personalmente, vado ben oltre.
Aneddoto: pavone, spiano
.un paio particolarmente pregevole per una serata a teatro;
all'ingresso
. saluto un tramonto di fuoco, un piovasco di Primavera m'attende all'uscita.
Manco
fosse Venezia: marciapiedi allagati, avvallamenti stagnanti, rivoli
.di rena, mista
a
.guano e cicche di sigaretta, intralcian il passo. La gente attorno sospira, io sbianco:
lescarpenuovelescarpenuovelescarpenuovelescarpenuove...
ODDIO LE SCARPE NUOVE!
A mali estremi... rifilata una scusa agl'amici, attendo con finta disinvoltura
.che gli altri
spettatori defluiscano per la loro strada. Allora e solo allora, mi levo le scarpe; le riparo
sotto al cappotto, raggiungo in punta di calze l'automobile. Pochi euro di filato buttato,
suole dilette immacolate...
È ridicolo, sì, lo so; il padrone, l'oggetto, chi appartiene a cosa... ma che me ne frega?!
Ho preferito di gran lunga apparire ridicolo agl'occhi di un qualche passante sconosciuto
al
.ritrovarmi poi a casa
. pieno sì di "dignità", ma con il cuoio
. irrimediabilmente allagato.
Aggiungo: lo farei di nuovo
Chioso: 'na
seratina fiacca