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La ricevuta fiscale

da tpt il 17 mar 2010 17:10


Qualche sera fa ho avuto ospite a cena un amico che lavora abitualmente in Italia e che si trovava qui in Svizzera in trasferta.

Mi raccontava che la società per la quale lavora rimborsa al massimo 40 euro per singolo pasto. Ecco che durante la sua permanenza in territorio elvetico gli è capitato di cenare spendendo di piu'.

Come si è comportato? Ha chiesto al ristoratore di poter avere due ricevute: una da presentare in azienda e da pagarsi con carta di credito aziendale ed una seconda, per l'importo extra, che ha saldato con la sua carta di credito personale.

Mi faceva notare che in Italia ci sono ristoratori che fanno un mucchio di storie.

A me sinceramente non è mai accaduto (a dire il vero non ho mai presentato note spese in vita mia) ma mi è capitato di pranzare in locali dove quando chiedi il conto separato cosi' che ognuno paghi per se storcono il naso.

Che ne dite? Mai capitato?

E se si, quali possono essere le ragioni del ristoratore?
Ultima modifica di tpt il 17 mar 2010 17:22, modificato 1 volta in totale.

Re: La ricevuta fiscale

da Yoda il 17 mar 2010 17:22


tpt ha scrittoQualche sera fa ho avuto ospite a cena un amico che lavora abitualmente in Italia e che si trovava qui in Svizzera in trasferta.

Mi raccontava che la società per la quale lavora rimborsa al massimo 40 euro per singolo pasto. Ecco che durante la sua permanenza in territorio elvetico gli è capitato di cenare spendendo di piu'.

Come si è comportato? Ha chiesto al ristoratore di poter avere due ricevute: una da presentare in azienda e da pagarsi con carta di credito aziendale ed una seconda, per l'importo extra, che ha saldato con la sua carta di credito personale.

Mi faceva notare che in Italia ci sono ristoratori che fanno un mucchio di storie.

A me sinceramente non è mai accaduto (a dire il vero non ho mai presentato note spese in vita mia) ma mi è capitato di pranzare in locali dove quando chiedi il conto separato cosi' che ognuno paghi per se storcono il naso.

Che ne dite? Vi è mai accaduto?


Una cosa e' dividere il conto per il numero dei commensali facendo si' che una semplice operazione matematica risolva il problema. Un'altra e' essere al tavolo in 10 e pensare che ognuno paghi esattamente quello che ha mangiato e bevuto.
E' un'assoluta follia. Se facessi il ristoratore, mi incazzerei come una biscia a cui si sia pestata la coda.
Peraltro, trovo la cosa di una tristezza indicibile...

Anche il tuo amico, avrebbe potuto saldare il tutto con la card aziendale e poi, conguagliare di tasca sua al rientro in sede la differenza su quanto speso, presentando la ricevuta di importo superiore...
A volte le soluzioni per non incasinare chi lavora sono cosi' semplici... :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
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da tpt il 17 mar 2010 17:35


Non penso che nessuno si diverta per principio a far perdere del tempo a chi sta alla cassa, ci mancherebbe altro.

Il problema è di altra natura.

Esempio: se esco con gli amici la sera nessuno si sognerebbe mai di chiedere di suddividere il conto in base a quel che si è mangiato. Si esce per stare insieme ed è evidente che nessuno si mette a contare con il bilancino di precisione il "chi/che cosa". Anzi, spesso paga uno solo per tutti ed arrivederci alla prossima.

Diverso è il discorso quando in pausa pranzo vai al ristorante con i colleghi, ad esempio. C'è chi si rimpinza e chi rimane leggero. Capita persino di essere a tavola con chi ordina due pizze farcite e due birre e chi prende una margherita ed un'acqua minerale. Certo, starebbe al buonsenso di chi ha mangiato per due dire "guarda che io pago doppio" ma come ben sai non sempre è cosi, ed inoltre se gli amici te li scegli, putroppo i colleghi di lavoro no.

Ed ecco che talvolta capita questa esigenza.

Riguardo il tuo discorso di rimborsare la differenza in ufficio a chi presenti la nota spese, ti assicuro che ad esempio in alcune aziende non è possibile. Semplicemente perchè l'ufficio personale si rifiuta. E' brutto lo so. Ma in alcuni casi si tratta di un problema di tipo fiscale. Se allego le pezze giustificative e l'importo che mi viene rimborsato è inferiore ecco che potrebbero venir fuori problemi di tipo contabile. Idem per i movimenti della strisciata della carta di credito aziendale (l'estratto conto deve essere "a pari" con le note spese di chi l'ha utilizzata).

Ripeto: non penso ci sia nessuno tanto odioso da divertirsi a incasinare il povero ristoratore ma talvolta si tratta proprio di un'esigenza.

Non so neppure se il ristoratore puo' rifiutarsi o meno. Davvero.

E' che penso: se dieci persone entrassero tutte insieme nel ristorante e ti chiedessero tavoli singoli, tu ristoratore saresti probabilmente nei casini perchè sprecheresti dei posti a sedere, giusto?

Ecco, entriamo tutti insieme, unendo un paio di tavoli ci fai stare tutti ed hai anche altri posti disponibili per eventuali altri clienti e, ci spiace ma abbiamo bisogno di conti separati.

Sembra tanto grave?

E riguardo le doppie ricevute per un singolo pasto? E' tanto un casino strisciare due volte la carta?

da silbusin il 17 mar 2010 19:34


A Milano è normalissimo che nei ristoranti (tipo quelli attorno alla Rgione Lombardia) a cui affluiscono centinaia di impiegati, spesso in folti gruppi, ognuno paga la sua parte tranquillamente con carta, contanti, bancomat, ecc. e il ristoratore rilascia la ricevuta ad ognuno senza alcun problema.
Non esiste regolamentazione che obblighi il ristoratore per il singolo cliente a spezzare una ricevuta. Se lo fa è un piacere ad un cliente che gli crea in quel momento fastidio oltre al fatto che sta rilasciando due ricevute fiscali per un'unica prestazione (sulla quale la GDF potrebbe avere qualcosa da ridire). Quindi i ristoratori italiani (!) (potrei raccontarti molti episodi di ristoratori esteri compresi gli svizzeri di Ginevra che sono scortesi, pasticcioni e furbetti) fanno benissimo a brontolare.
Il fatto che i colleghi escano assieme a mangiare non è l'occasione per una rimpatriata, è la normale routine. Quindi ognuno paga il suo. Non portatemi l'esempio del supermercato perchè non c'entra con questo caso.
Non parlatemi di fante perchè non sono sessualmente preparato. 8)


non sono ac-cul-turato e delizioso come quella sagoma di fante?

da tpt il 17 mar 2010 19:59


Non so sinceramente cosa accade a Ginevra ma qui si ha uso differente (e non solo nella Svizzera tedesca ma anche in Germania): il cameriere chiede all'atto dell'ordinazione come verrà diviso il conto. E' prassi nel caso di tavolate numerose.

In ogni caso, io non parlavo di certo di obbligo da parte del ristoratore. Ci mancherebbe altro: mi rendo conto che possa causare problemi.

Ma mi chiedevo se esiste un sistema "casereccio" per evitare problemi sia al ristoratore che al cliente. Ad esempio il problema nota spese non è un problema da poco, credimi.

So che esistono dei computerini che svolgono questa azione ma presumo abbiano il loro costo.

Ho visto con i miei occhi (a Dublino) una cameriera disegnare il tavolo e dividere un foglio in settori dove poi ha segnato l'ordine dividendo il tutto per i rispettivi commensali. Ridicolo ma efficace. 8)

da Cabrio il 17 mar 2010 20:12


nel mio caso non c'è nessun problema a dividere il conto in due ricevute e fare due strisciate di carta.......quello che interessa alla Finanza è che tutto quello che incassi si registrato....poi che siano 10 o 15 ricevute non fà differenza.

Diverso è il caso di conti divisi al centesimo......il ristoratore non si può rifiutare ,l'unico inconveniente è l'attesa per depennare ogni singola portata dal conto totale ed alla fine controllare che qualcuno non si dimentichi qualche consumazione fatta...........insomma una gran perdita di tempo.Ma anche a questo c'è una soluzione( un pò cara però).....dotarsi di sistema d'ordinazione con palmari......in questo caso il computer alla cassa rende la vita molto più semplice!!!!!! :D :D

Re: La ricevuta fiscale

da primus il 17 mar 2010 20:35


Yoda ha scritto
Un'altra e' essere al tavolo in 10 e pensare che ognuno paghi esattamente quello che ha mangiato e bevuto.
E' un'assoluta follia.


ehhhhh sapessi quante volte....in 4 a pranzo, 90 € totali...4 FATTURE DIVERSE E 4 CARTE DI CREDITO DIVERSE.

Quello che da più fastidio sono le 4 carte, non le 4 ricevute. Le fai che ti costa? Stan li aspettano e quando c'e' tempo si fanno

che devi fare...bisognerebbe fare come i benzinai che sotto certi importi solo contanti.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Parakarro il 17 mar 2010 20:43


Cabrio ha scritto...quello che interessa alla Finanza è che tutto quello che incassi si registrato....poi che siano 10 o 15 ricevute non fà differenza.


non ne sarei così sicuro :roll:

da primus il 17 mar 2010 20:50


Parakarro ha scritto
Cabrio ha scritto...quello che interessa alla Finanza è che tutto quello che incassi si registrato....poi che siano 10 o 15 ricevute non fà differenza.


non ne sarei così sicuro :roll:


conta parecchio che cacchio c'e' scritto su una ricevuta.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Cabrio il 17 mar 2010 22:16


primus ha scritto
Parakarro ha scritto
Cabrio ha scritto...quello che interessa alla Finanza è che tutto quello che incassi si registrato....poi che siano 10 o 15 ricevute non fà differenza.


non ne sarei così sicuro :roll:


conta parecchio che cacchio c'e' scritto su una ricevuta.


esempio ...... tavolo da tre che chiede tre ricevute da un singolo coperto per un totale di € 90,00 ai fini fiscali è uguale ad una ricevuta da tre coperti per un totale sempre di 90 eurini. :D

Un'altro vantaggio del palmare è che a tutte le ricevute/fatture allego il dettaglio di quanto ordinato/pagato !!!! :D

Re: La ricevuta fiscale

da cico140976 il 17 mar 2010 22:57


primus ha scritto
che devi fare...bisognerebbe fare come i benzinai che sotto certi importi solo contanti.


Dubito ASSAI che questo sia legale........

Mi è capitato una volta di fare 10 euro di benzina alla mia moto e di accorgermi di non aver con me il contante. Ho pagato con carta di credito e il gestore ha protestato. Non ho fatto altro che mettere in moto e dire, beh, arrivederci, facendo come per andarmene.....

Mi ha detto va bene, per questa volta accetto la carta :roll:

**********************************
Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

**********************************
Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

Re: La ricevuta fiscale

da primus il 17 mar 2010 23:20


cico140976 ha scritto
primus ha scritto
che devi fare...bisognerebbe fare come i benzinai che sotto certi importi solo contanti.


Dubito ASSAI che questo sia legale........

Mi è capitato una volta di fare 10 euro di benzina alla mia moto e di accorgermi di non aver con me il contante. Ho pagato con carta di credito e il gestore ha protestato. Non ho fatto altro che mettere in moto e dire, beh, arrivederci, facendo come per andarmene.....

Mi ha detto va bene, per questa volta accetto la carta :roll:


a Pavia parecchi distributori hanno il cartello ben esposto...minimo mi pare 15 euro

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Cabrio il 17 mar 2010 23:54


.vado un attimo OT.....ma qualcuno mi potrebbe spiegare perchè chi accetta carte di credito vede pagare una percentuale????
Mi spiego meglio.......la carta è un metodo di pagamento che facilita il pagante ( che quindi sfrutta un servizio) e penalizza l'esercente/professionista( che paga una percentuale) :roll: ......di solito i sevizi non li dovrebbe pagare chi li utilizza e non chi li accetta???? :roll:

da Bob il 18 mar 2010 00:50


Cabrio ha scritto.vado un attimo OT.....ma qualcuno mi potrebbe spiegare perchè chi accetta carte di credito vede pagare una percentuale????
Mi spiego meglio.......la carta è un metodo di pagamento che facilita il pagante ( che quindi sfrutta un servizio) e penalizza l'esercente/professionista( che paga una percentuale) :roll: ......di solito i sevizi non li dovrebbe pagare chi li utilizza e non chi li accetta???? :roll:

Se ci pensi bene, chi la utilizza è, paradossalmente, l'esercente. E' lui che riceve un finanziamento dalla società che gestisce la carta.
Inoltre, chi si presume che tragga un utile da tutta l'operazione (oltre alla finanziaria, ovvio), è sempre l'esercente.
Il pagante può decidere di uscire a fare compere, e portarsi dietro il contante, ma, se ha una carta di credito in tasca, può darsi che faccia una spesa anche se non era uscito con quell'intenzione, o può essere che faccia una spesa anche per un importo superiore a quello del contante che ha in tasca, cosa che non farebbe in altro modo..
Non facilita il pagante, facilita l'incassante. O almeno, così viene considerata.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

Re: La ricevuta fiscale

da Yoda il 18 mar 2010 09:53


cico140976 ha scritto
primus ha scritto
che devi fare...bisognerebbe fare come i benzinai che sotto certi importi solo contanti.


Dubito ASSAI che questo sia legale........

:

Bah...io dubito che sia legale il contrario semmai..
Mi risulta che la moneta corrente sia l'Euro e non le cartoline di plastica. Accettare la carta di credito e' una cortesia che viene prestata a un qualsiasi acquirente, ma non certo un obbligo.
Chi deve affrontare un esborso, a mio giudizio dovrebbe preventivamente accertarsi dell'accettazione o meno delle Carte. :roll

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da nebbiolo75 il 18 mar 2010 09:56


A volte mi viene da ridere sentendo tutti questi episodi di 'trasfertisti'.

Io ho fatto trasferte per 7 anni di seguito e mi sono capitate più o meno tutte le cose possibili fra cui un collega che era consulente e che durante una tavolata di 20 persone volle pagare per forza al centesimo quello che aveva mangiato lui, dicendo (anzi sbraitando) che alla sua ditta che lo rimborsava non voleva far pagare anche la nostra parte (comportamento idiota, irritante sia per noi commensali che per il ristoratore)

Anche io ho un massimale da parte della ditta. Se vado a forfait sono 40 euro giornalieri (quindi se non mangio, intasco comunque 40 euro) oppure sono 60 ma con la fattura (e non ricevuta) da presentare. Ora, se io andassi a mangiare fuori per la ditta e presentassi una fattura di 80 che succede? La ditta mi rimborsa 60, ma lei ne detrae 80, sbaglio? Quindi anche il tuo amico che ha la carta aziendale, una volta che paga un tot in più e glielo ridà alla ditta, quest'ultima detrae il totale per intero, non certo i 40 euro e basta.

Come dice Yoda, spesso la gente si fa le seghe mentali con gli scontrini (e pure gli uffici amministrazioni delle varie ditte sono in un vuoto cosmico quando vai fuori dai binari).


Mi è anche capitato di andare a mangiare con altre persone di altre ditte e tutti quanti eravamo in trasferta. Lì per forza di cose dovevamo avere ognuno la nostra ricevuta, ma a parte l'episodio idiota del consulente, non ci siamo mai sognati di chiedere una ricevuta al centesimo. Chiediamo sempre la voce 'pasto unico' o 'menù concordato' e via con il totale diviso le persone a tavola.

Altre volte però è capitato che i ristoratori hanno il bellissimo software per gestire gli ordini....e qui si apre un capitolo a parte. Ci è capitato che non riuscivano a farci il totale diviso le persone che eravamo, dovevano mettere una persona per singolo tavolo e via dicendo....vogliono fare i fighi e poi non sanno usare ciò che hanno nelle mani. Oppure 'non riesco a dividere la bottiglia di vino, quindi qualcuno di voi se la deve accollare'.... :cry: che pianto di persone...

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da primus il 18 mar 2010 10:20


Bob ha scrittoSe ci pensi bene, chi la utilizza è, paradossalmente, l'esercente. E' lui che riceve un finanziamento dalla società che gestisce la carta.
Inoltre, chi si presume che tragga un utile da tutta l'operazione (oltre alla finanziaria, ovvio), è sempre l'esercente.
Il pagante può decidere di uscire a fare compere, e portarsi dietro il contante, ma, se ha una carta di credito in tasca, può darsi che faccia una spesa anche se non era uscito con quell'intenzione, o può essere che faccia una spesa anche per un importo superiore a quello del contante che ha in tasca, cosa che non farebbe in altro modo..
Non facilita il pagante, facilita l'incassante. O almeno, così viene considerata.


Ma che stai a dì, ah Bobbe?? :lol: :wink: senza polemica e con immutata stima e anche un filino di attrazione sessuale :lol: ....

Intanto credo sia fuori discussione che chi ultilizza la carta è senza dubbio il cliente. Per l'esercente è solo un costo ed una grandissima scocciatura.

L'utile da tutta questa operazione l'ha solo il cliente che paga ieri sera e glieli tolgono il mese prossimo. Io i soldi di tutto l'incasso di ieri sera (solo carte) lo sai quando li prendo? MARTEDI'.

Il fattore psicologico degli acquisti inpulsivi da carta di credito è una realtà, ma per lo shopping in centro. Chi decide di andare al ristorante carta o contanti è i stess, ha già deciso.

In tema di facilitazioni, è utile per entrambi ovvio. Ma per noi resta un costo, L'ENNESIMO, ed una grandissima scocciatura.

Poi che noi riceviamo un finanziamento dalla società che gestisce le carte..boh....non l'ho mica capita.....

Fidati, per una volta :D

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Giorg76 il 18 mar 2010 10:30


vado spesso in trasferta. ho incontrato difficoltà a avere la ricevuta separata sia in Italia che all'estero.
Di solito però basta far presente la necessità di avere ricevute separate al momento dell'ordinazione e le cose filano lisce.

da scogghi il 18 mar 2010 10:58


primus ha scrittoIntanto credo sia fuori discussione che chi ultilizza la carta è senza dubbio il cliente. Per l'esercente è solo un costo ed una grandissima scocciatura.


Chi ti obbliga a tenerla?

primus ha scrittoIn tema di facilitazioni, è utile per entrambi ovvio. Ma per noi resta un costo, L'ENNESIMO, ed una grandissima scocciatura.


Perchè non fanno tutti come Oldani?

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da primus il 18 mar 2010 12:18


scogghi ha scritto
Chi ti obbliga a tenerla?



Perchè non fanno tutti come Oldani?


Mi obbliga il cliente a tenerla, fosse per me la toglierei domani. Non faccio come Oldani perchè mi chiamo Bruzzone di cognome, e non Oldani.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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