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Osteria al Giardino di Riccardocomo

da miciagilda il 30 mar 2010 12:59


Sono tremenda, lo so...odiosa, insofferente, precisina.

Però.... innanzitutto io non so come sia un vino "stoppaccioso".

E poi non capisco come possa un rognone intonarsi all'ambiente... ("...dell'interno che rispecchia il giardino d'ingresso") ...???

E ancora: i nomi propri di persona non vanno mai con l'articolo davanti (l'Ambra) mentre si dice LA mia Mamma (familiare, non "mia Mamma") oppure si può dire "mia madre" (senza il LA davanti).

E infine, per "merluzzo di ottima fattura" si intende un pesce con curve accattivanti o ci si riferisce alla sua (misteriosa) preparazione?

Sono polemica?
Sono una nostalgica della lingua italiana!

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

Re: Osteria al Giardino di Riccardocomo

da capohog il 30 mar 2010 13:01


miciagilda ha scrittoSono tremenda, lo so...odiosa, insofferente, precisina.

Però.... innanzitutto io non so come sia un vino "stoppaccioso".

E poi non capisco come possa un rognone intonarsi all'ambiente... ("...dell'interno che rispecchia il giardino d'ingresso") ...???

E ancora: i nomi propri di persona non vanno mai con l'articolo davanti (l'Ambra) mentre si dice LA mia Mamma (familiare, non "mia Mamma") oppure si può dire "mia madre" (senza il LA davanti).

E infine, per "merluzzo di ottima fattura" si intende un pesce con curve accattivanti o ci si riferisce alla sua (misteriosa) preparazione?

Sono polemica?
Sono una nostalgica della lingua italiana!



Adoro i gatti! Mao :wink:

96 cubic inch of good vibs

da miciagilda il 30 mar 2010 13:26


...d'altronde...dopo averci commosso col calore di una "stufa materna", terrorizzati con "carni che dilagano sugli altri tavoli", eroticamente turbati con "la signora che ci propone i tavoli; in cucina, la sorella." e messi in guardia circa "piatti che forse devono essere assestati"...

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da tpt il 30 mar 2010 13:54


Già una volta la nostra Butter ci invito' ad un minuto di silenzio per la morte della lingua italiana.

Temo ora il cadavere si sia rivoltato nella tomba. :oops:

da gerp il 30 mar 2010 22:01


...e poi, nelle ultime dieci recensioni che ho letto c'era sempre qualcosa che "si scioglieva in bocca", espressione che trovo inadatta quasi come la parola "attimino".

Mangiare è un diritto, digerire è un dovere. [Marcello Marchesi]

da miciagilda il 31 mar 2010 09:14


gerp ha scritto...e poi, nelle ultime dieci recensioni che ho letto c'era sempre qualcosa che "si scioglieva in bocca", espressione che trovo inadatta quasi come la parola "attimino".


Vero, non l'avevo notato!
E c'è un'altra cosa che mi "perplime": è sempre ingolosito da qualcosa che poi non ordina, oppure ha delle "sorprese" trovando i vini di Montevecchia nella lista, e siccome ricorda che erano "stoppacciosi"...li ordina!
Boh... non capisco...
Qualcuno mi ha suggerito che forse è perchè ha il braccino corto e alla fine sceglie in funzione di quello.
Può darsi.
O magari è mammà che decide le ordinazioni per lui e L'Ambra...


(la mia perfidia non ha limiti, oggi...)

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da MEB il 31 mar 2010 12:13


[quote="miciagilda..."la signora che ci propone i tavoli; in cucina, la sorella.".....[/quote]

ah ah ah ah ah ah ah ah ... ma era un fuori menu' la sorella o cosa ?

da MEB il 31 mar 2010 12:14


[quote="miciagilda..."la signora che ci propone i tavoli; in cucina, la sorella.".....[/quote]

ah ah ah ah ah ah ah ah ... ma era un fuori menu' la sorella o cosa ?

da miciagilda il 31 mar 2010 13:26


MEB ha scritto[quote="miciagilda..."la signora che ci propone i tavoli; in cucina, la sorella.".....


ah ah ah ah ah ah ah ah ... ma era un fuori menu' la sorella o cosa ?[/quote]

Boh, non saprei...gliel'ha offerta con "grazia antica"... vedi tu!

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

grazie dell'attenzione ma...

da riccardocomo il 17 set 2010 08:48


grazie per aver avuto il tempo e la pazienza di leggere una mia recensione, sig.ra Miciagilda (davvero un bel nomignolo). Le critiche sono sempre utili per migliorare e farò tesoro delle eventuli mancanze d ame dimostrate. Devo aggiungere qualcosa in merito alla lingua italiana. Credo che la codifica di questa debba essere usata pedissequamente 'a tempo debito'. In una recensione di ristorante penso di esser libero di utlizzare l'articolo (forma dialettale) davanti al nome proprio di persona in quanto rappresenta un modo per rendere più aderente la recensione alla personalità il mio scritto. Laura Pariani (che immagino lei conosca non fosse altro perché arrivata nella finale del Campiello e per non scomodare lo scontato Camilleri) ha scritto molti libri nei quali l'anima dialettale si è conformata a quella linguistica ed ha ottenuto altissimi risultati. Non voglio arrivare a tanto con una recensione, e nemmeno ne sono in grado, ma il mio articolo continuo ad usarlo, in questi casi: la cucina è spesso dialettale.
Il termine stoppaccioso è una reminescenza di quando ero piccolo (non mi ricordo di quali cartoni animati); quando ero, invece giovane, frequentavo Montevecchia e, le assicuro, il termine e il vino di allora si abbracciano moltissimo. E' un termine errato, lo so, ma in tono e mi piace molto. Lei non condivide questo uso, affari suoi: viva in pace nella sua 'normalità'.
Giro per ristoranti 'normali' e, a differenza di tempo fà, cerco di non bere Sassicaia a tavola (una volta lo facevo, non posso più: che ci devo fare cara mia? fortunata lei che può).
A Filippi. Anzi: a Filippo. (sa, reminiscenze arcaiche di poveri)

da riccardocomo il 17 set 2010 08:51


... perdono per una virgola andata fuori posto: non avevo riletto, purtroppo; è un altro dei difetti che ci si trascina dalla gioventù, sa la fretta...
errata corrige: ...ero, invece, giovane...

da miciagilda il 17 set 2010 09:10


Caro RiccardoCampiello, temo che riuscirò a vivere in pace solo quando mi avrà alfin svelato come può un rognone intonarsi all'ambiente dell'interno che rispecchia il giardino d'ingresso.

Fino ad allora per me sarà il tormento.

Re: Osteria al Giardino di Riccardocomo

da primus il 17 set 2010 09:19


miciagilda ha scrittoSono polemica?
Sono una nostalgica della lingua italiana!


in questo contesto un filino, ma solo un filino, ridicola. Solo in questo contesto è....... :roll:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: grazie dell'attenzione ma...

da balcone il 17 set 2010 09:27


riccardocomo ha scrittograzie per aver avuto il tempo e la pazienza di leggere una mia recensione, sig.ra Miciagilda (davvero un bel nomignolo). Le critiche sono sempre utili per migliorare e farò tesoro delle eventuli mancanze d ame dimostrate. Devo aggiungere qualcosa in merito alla lingua italiana. Credo che la codifica di questa debba essere usata pedissequamente 'a tempo debito'. In una recensione di ristorante penso di esser libero di utlizzare l'articolo (forma dialettale) davanti al nome proprio di persona in quanto rappresenta un modo per rendere più aderente la recensione alla personalità il mio scritto. Laura Pariani (che immagino lei conosca non fosse altro perché arrivata nella finale del Campiello e per non scomodare lo scontato Camilleri) ha scritto molti libri nei quali l'anima dialettale si è conformata a quella linguistica ed ha ottenuto altissimi risultati. Non voglio arrivare a tanto con una recensione, e nemmeno ne sono in grado, ma il mio articolo continuo ad usarlo, in questi casi: la cucina è spesso dialettale.
Il termine stoppaccioso è una reminescenza di quando ero piccolo (non mi ricordo di quali cartoni animati); quando ero, invece giovane, frequentavo Montevecchia e, le assicuro, il termine e il vino di allora si abbracciano moltissimo. E' un termine errato, lo so, ma in tono e mi piace molto. Lei non condivide questo uso, affari suoi: viva in pace nella sua 'normalità'.
Giro per ristoranti 'normali' e, a differenza di tempo fà, cerco di non bere Sassicaia a tavola (una volta lo facevo, non posso più: che ci devo fare cara mia? fortunata lei che può).
A Filippi. Anzi: a Filippo. (sa, reminiscenze arcaiche di poveri)


Grande, il cartone animato in questione è Asterix ! Per precisione le 12 fatiche ! Ma quante ne so......... 8)

... ma anche ...

da riccardocomo il 17 set 2010 10:23


Avendo alfine smussato qualche angolo dialetticamente e dialettalmente amaro, vedo di spiegare anche l’oscuro arcano del rognone, dell’ambiente e della sorella in cucina.
Io ho 50 anni per cui ho vissuto l’epoca delle famiglie che trascorrevano i mezzogiorni nelle trattorie. Erano ambienti che diventavano familiari con l’assidua frequentazione. Tutt’ora passo alcune ore liete presso una trattoria di non elevato profilo dove richiedo di pranzare sotto il ‘Brughel’; un quadro di pessima fattura con piccole persone, grandi cavalli, carrozze, ghiaccio indefinibile. Ma è il ‘mio fiammingo’ da quando ero piccolo. Adoro quella schifezza di quadro.
La trattoria ‘il giardino’ ha mobili di antica fattura, soffitti decorati come si usava una volta. Quella stessa volta in cui mangiavo il rognone, la cervella e l’unico pesce conosciuto nelle nostre lande negli anni ’60, il merluzzo fritto. Ho trovato il rognone intonato al mobilio del locale. Lo so che l’arcano è oscuro per chi non mi conosce o è giovane (molto: lo sono anch’io) ma qui mi riallaccio alla ‘sorella in cucina’. Nel recensire io uso un mio stile che può essere dettato dalla fretta, foriera di stupidaggini, chiedo venia (ma c’è di peggio) ma veltroniamente (ma anche) di difficile interpretazione. A volte, quindi, mi rifaccio, anziché allo stile, alle recensioni che si leggono sui pessimi libri di recensione dove queste frasi fatte sono a migliaia.
Avessi la buona volontà di leggere le mie ultime recensioni ‘su Grado’, noterai che ho prestato maggiore attenzione allo stile (ma l’articolo determinativo davanti al nome proprio, rimane; anzi, a ottobre inserirò alcuni crotti ticinesi e troverai molte ‘riservazioni’, ‘azioni’ che ti faranno sobbalzare ma in quelle lande si usa così e io mi adatto).
N.B. Invece che a Filippi, spero di incontrarvi sul lago.

nuovo n.b.

da riccardocomo il 17 set 2010 10:26


ho mancato l'aggancio con il giardino. I posti di cui sopra, avevano sempre un pergolato (normalmente di uva americana). Si mangiava la 'rustisciada' che comprendeva il rognone.

da miciagilda il 17 set 2010 10:47


Riccardocomo, adesso smetto di fare la gigiona e ti parlo seriamente.

Ho qualche goccia di sangue umbro nelle vene e sono cresciuta imparando ad apprezzare l'ironia e il sarcasmo: mi rendo conto che non a tutti piacciono e che spesso non vengono interpretati per quello che sono.

Il sarcasmo è un umorismo caustico per chi lo subisce e perciò brucia, ma non per questo cela cattiveria o disprezzo personale.

Si è riso (non solo io) di certe tue frasi così come si è riso tutti e da sempre di tante altre cose e a spese di tanti recensori (talvolta con vera crudeltà da parte di molti, ora redenti).

Non prendere troppo sul serio cose che sono nate e muoiono leggére.

Tu scrivi come ti pare, io pure (errori e ridicolaggini compresi) e certo l'obiettivo non è quello di offendere ma semplicemente di sorridere.



Mi fa piacere che il mio "nomignolo" ti piaccia: è in onore della dolcissima gatta che vedi nella foto, ereditata dai miei genitori alla loro morte (e quindi per me particolarmente preziosa) e morta anche lei prematuramente e in modo straziante per un tumore al cervello pochi anni fa.
Non passa giorno che non la ricordi con l'occhio lucido.

da Yoda il 17 set 2010 10:57


miciagilda ha scrittoRiccardocomo, adesso smetto di fare la gigiona e ti parlo seriamente.

Ho qualche goccia di sangue umbro nelle vene e sono cresciuta imparando ad apprezzare l'ironia e il sarcasmo: mi rendo conto che non a tutti piacciono e che spesso non vengono interpretati per quello che sono.

Il sarcasmo è un umorismo caustico per chi lo subisce e perciò brucia, ma non per questo cela cattiveria o disprezzo personale.

Si è riso (non solo io) di certe tue frasi così come si è riso tutti e da sempre di tante altre cose e a spese di tanti recensori (talvolta con vera crudeltà da parte di molti, ora redenti).

Non prendere troppo sul serio cose che sono nate e muoiono leggére.

Tu scrivi come ti pare, io pure (errori e ridicolaggini compresi) e certo l'obiettivo non è quello di offendere ma semplicemente di sorridere.



Mi fa piacere che il mio "nomignolo" ti piaccia: è in onore della dolcissima gatta che vedi nella foto, ereditata dai miei genitori alla loro morte (e quindi per me particolarmente preziosa) e morta anche lei prematuramente e in modo straziante per un tumore al cervello pochi anni fa.
Non passa giorno che non la ricordi con l'occhio lucido.


Ollalla'...la buona vecchia Miciagilda ha cominciato finalmente a stravaccarsi sul divano, leccarsi il pelo e ritirare gli artigli.... 8) 8)

Per quanto riguarda la conversione di "quei forumisti"...fossi in te pero' starei sempre sul chi va la'... Qui, da sempre, boia chi molla....

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da riccardocomo il 17 set 2010 11:03


mi prendi oltre che per la gola per i ricordi (e dai che la cucina, guarda caso, si rifà alla cultura personale).
Amo i gatti (quando ero piccolo sono arrivato ad averne cinque contemporanemante ma vivevo in casa e non in appartamento); ora mi devo adattare ad accudire il gatto di mia sorella che fortuna sua ne ha uno, un po' selvatichino ma sempre gatto e quindi simpatico.
Amo anche l'Umbria: credo non lascerei mai la mia Lomazzo se non per l'Umbria o Istanbul. Ho avuto la fortuna di trascorrerci alcune vacanze fortunate ma anche (e dài, Veltroni) qualche periodo di lavoro a Nocera (sfortunatamente durante il terremoto).
Mica (ahi! il dialetto! ma ho fatto un corso con l'associazione filologica milanese) me la prendo, anzi! quale occasione per discorrere; non mi faccio pregare per parlare e, come avrai visto, non molto a caso: riesco a mettere insieme il rognone con un armadio d'altri tempi.

da donAttilio il 17 set 2010 11:03


Bravo Riccardocomo :wink: , hai giustamente come dici, "un tuo stile" . . . anche se devo condividere alcuni rilievi effettuati da colleghi Mangioni, dicendoti che sei "enigmatico" .

In ogni caso, in riferimento alle recensioni, preferisco il tuo "supportato e documentato enigmatismo"(a richiesta), alle "molteplici banalità" (gratuite), descrittive ambientalienogastronomiche che si leggono in tante rece.

prosit :lol:

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