Zolletta ha scritto@ Vgaber: credo che un minimo di esperienza bisogna farsela... Visto che valutiamo dei ristoranti e i voti son uguali per tutti i tipi di ristoranti, bisogna capire qual'è "il limite massimo" e da li si scende, spero di essermi spiegato...
Zollettino,
potrebbe essere corretta la tua affermazione se però il sito si chiamasse 'ilnababbo.it' o se fosse sempre possibile classificare alcune esperienze alte come 'formazione' o crescita gastronomica che dir si voglia.
Mi piace mangiare sperimentando, talvolta, cose che a casa non saprei nemmeno preparare, ma mi piace anche provare a replicare cose di cui prima non conoscevo l'esistenza, e non sempre quale punto di partenza scelgo un pranzo o una cena fuori: a volte capita io comperi libri che valgono ben oltre un 'bel ducento' di pappa, altre che io chieda, osservi per giungere spesso alla conclusione che alcuni grandi, a certi prezzi, non mi avranno mai
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Senza considerare i recensori 'categorici': quelli che frequentano solo agriturismo, o etnici (appro, che fine fecero tiger e trottolina dududu?), o osterie del tempo perduto....perchè mai dovrebbero limitarsi e relativizzare?
O ancora che dovresti accumulare esperienza e tra 40 anni (in caso contrario, non sapresti che ciò che era massimo ieri non lo è anche domani) recensire tutto in botta unica.
Tutti i ristoranti sono uguali, ma alcuni ristoranti sono più uguali degli altri....
ps: bonariamente, ma credo che la maggior esperienza monetizzabile tu abbia fatto ultimamente sia stata capire che spendere 75 euro per un vino che ne vale parecchio meno della metà, non sia cosa buona e giusta. Massimo rispetto, soprattutto perchè i dindini spesi erano i tuoi, ma confesso che io altro che 8 avrei dato a servizio e maitre
miiiii, quanto ho scritto: per i pigri, leggere a righe alterne, il discorso fila comunque