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A proposito di vini biodinamici ( ma non solo )

da Fante il 25 mag 2006 11:21


Carissimi,
il vostro poliedrico Fante ha deciso di chiedere un parere sui vini ottenuti da coltivazioni biodinamiche al CICAP Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale , gruppo del quale sono un grande ammiratore, per le finalità e i membri che lo compongono.
Ecco il risultato:

Gentili Membri del Cicap,
faccio parte di un'associazione con interessi gastronomici.
Ultimamente veniamo a contatto con accaniti sostenitori dei vini provenienti da coltivazioni biodinamiche. Ho letto qualcosa qua e là ma volevo sapere se avete fatto o c'è qualche studio che ne attesti l'effettiva validità o se è la solita ridicola speculazione sull' omeopatia.
Vi ringrazio anticipatamente

Risponde Silvano Fuso

Caro Marco,

mi verrebbe da dirLe: "La seconda che ha detto!". L'agricoltura biodinamica ha infatti ben poco fondamento. La invito a leggere questa mia risposta sull'argomento.

Un cordiale saluto.

da http://www.vialattea.net/esperti/parano ... namica.htm

L'agricoltura biodinamica fu fondata dal filosofo austriaco Rudolf Steiner (1861-1925) negli anni venti. Steiner è noto per essere stato il padre della cosiddetta antroposofia, disciplina pseudo-scientifico-filosofica, fortemente intrisa di elementi esoterici ed occultistici. Steiner si occupò di molti settori: dalla psicologia all'educazione, dall'arte all'economia fino a includere la medicina. Non sorprende quindi che tra i suoi interessi compaia anche l'agricoltura. Già questo atteggiamento tuttologico suscita dei fondati sospetti circa la validità di quanto da lui elaborato.
Steiner si interessò di agricoltura negli ultimi anni della propria vita e nel 1924, a Koberwitz, tenne un ciclo di otto conferenze il cui tema principale era la salute della terra, il mantenimento e l'accrescimento della sua fertilità con lo scopo di migliorare la qualità degli alimenti destinati all'alimentazione umana.
Gli obiettivi che l'agricoltura biodinamica si propone non sono molto diversi da quelli dell'agricoltura tradizionale e possono essere sintetizzati nei seguenti tre punti:

1) mantenere la fertilità della terra;

2) mantenere le piante in buona salute per consentire loro di resistere alle malattie e ai parassiti;

3) aumentare la qualità degli alimenti prodotti. Per il raggiungimento di tali scopi Steiner si limita a dare indicazioni di massima.

I suoi seguaci hanno poi completato i fondamenti su cui si basa questa tecnica agricola.
All'interno dell'agricoltura biodinamica si trovano pratiche culturali senz'altro efficaci quali il "sovescio", ovvero la sepoltura di particolari piante a scopo fertilizzante e la "rotazione delle colture". Quest'ultima pratica è perfettamente ragionevole in quanto vi sono piante che arricchiscono il terreno di elementi nutritivi, mentre altre lo impoveriscono.
A fianco a tecniche sensate, tuttavia, nell'agricoltura biodinamica convivono altre pratiche decisamente bizzarre e senz'altro più vicine alla magia che non all'agricoltura razionale. Ad esempio, una pratica ritenuta di fondamentale importanza consiste nello spruzzare il terreno con "preparati biodinamici", ottenuti da letame, polvere di quarzo o sostanze vegetali, in diluizione omeopatica.
Questo significa che vengono utilizzate diluizioni talmente spinte che nel preparato finale non rimane più nessuna traccia della sostanza di partenza. Inoltre l'irrorazione del terreno con tali preparati deve seguire un vero e proprio rituale (movimenti circolari, tempi determinati, ecc.). Un altro elemento che rende l'agricoltura biodinamica una tipica pseudoscienza è l'estrema importanza attribuita alle cosiddette "forze cosmiche". Si ritiene cioè che la buona riuscita di una coltura dipenda dalla posizione degli astri e viene pertanto rispettato rigorosamente un calendario i cui fondamenti sono molto simili a quelli dell'astrologia.
Nonostante ciò che affermano i suoi sostenitori, nessuno ha mai dimostrato che l'agricoltura biodinamica possa ottenere risultati migliori dell'agricoltura razionale. L'energia vitale, cui fa riferimento il lettore che pone la domanda, è un tipico concetto pseudoscientifico, retaggio di una cultura prescientifica e assolutamente privo di ogni fondamento. Prive di fondamento risultano pure le presunte prove della sua esistenza, cui il lettore fa riferimento. Gli studi cristallografici da lui citati si riferiscono a quella tecnica chiamata "cristallizzazione sensibile". Secondo tale tecnica sarebbe possibile individuare il grado di energia vitale osservando la forma dei cristalli ottenuti facendo evaporare una soluzione di una determinata sostanza. Il processo di cristallizzazione è in buona parte casuale e pretendere di misurare l'energia vitale osservando la forma dei cristalli non è molto diverso dal pretendere di predire il futuro osservando la disposizione delle foglie del tè in fondo a una tazza. Quello che preoccupa è che recentemente qualche pseudo-medico ha cominciato a usare questa tecnica a scopo diagnostico, osservando la cristallizzazione di fluidi biologici.
Per quanto riguarda i fotoni, nonostante vi sia qualcuno che sostenga l'esistenza dei cosiddetti "biofotoni", che caratterizzerebbero l'energia vitale, occorre dire che non esiste nessuna prova scientifica della loro esistenza. Per concludere, quindi, non esiste neppure la necessità di fornire un'interpretazione delle differenze tra i prodotti dell'agricoltura biodinamica e tradizionale, poiché tali differenze non sono mai state dimostrate.
O meglio: una differenza c'è. Se l'agricoltura di tutto il pianeta venisse convertita in biodinamica la fame nel mondo aumenterebbe drammaticamente.
Ultima modifica di Fante il 25 mag 2006 11:29, modificato 1 volta in totale.

Re: A proposito di vini biodinamici ( ma non solo )

da Stroliga il 25 mag 2006 12:46


Fante ha scrittoCarissimi,
il vostro poliedrico Fante ha deciso di chiedere un parere sui vini ottenuti da coltivazioni biodinamiche al CICAP Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale , gruppo del quale sono un grande ammiratore, per le finalità e i membri che lo compongono.


a me son sempre sembrati degli ***, a dire il vero , *** al pari di alcuni di quelli che si rivolgono con fanatismo a certe terapie non convenzionali; solo dei fanatici su due fronti opposti.

Fante ha scritto o se è la solita ridicola speculazione sull' omeopatia.

:shock: :shock: :shock:

mi sembra di capire che non lavori alla Legnani, vero?

[size=7]ma dove lavori?

modificato da Admin il 25 Maggio 2006

Re: A proposito di vini biodinamici ( ma non solo )

da Fante il 25 mag 2006 14:13


Stroliga ha scrittoa me son sempre sembrati degli ***, a dire il vero , fanatici ***


da http://www.cicap.org/enciclop/at100439.htm#5

Membri Onorari
Rita Levi Montalcini, Neurologa Premio Nobel
Carlo Rubbia, Fisico Premio Nobel
Garanti Scientifici
Silvio Garattini, Farmacologo, Dir. Ist. "Mario Negri", Milano
Margherita Hack, Astrofisica, Università di Trieste
Tullio Regge, Fisico,Politecnico di Torino
Giuliano Toraldo di Francia, Fisico, Università di Firenze
Aldo Visalberghi, Pedagogista,Università di Roma
Inoltre, al CICAP aderiscono molti altri nomi autorevoli della scienza e della cultura, tra cui: Piero Bianucci (giornalista), Umberto Eco, (semiologo, scrittore), Luciano de Crescenzo (scrittore), Andrea Frova (fisico), Piergiorgio Odifreddi (matematico), Danilo Mainardi (etologo), Tiziano Sclavi (scrittore), Roberto Vacca (ingegnere, futurologo) e tanti altri.

Alla faccia degli ***.....

da Fante il 25 mag 2006 21:05


Stroliga ha scrittoma non ritenevo la parola molto più offensiva del contenuto di quanto detto dal Grande (molto GRANDE mi sembra di aver capito) Fante.


Non mi sembra d'essere stato offensivo.
In altri contesti ho domandato a gente ben più informata di me delucidazioni sul vino biodinamico, chiedendo se non fosse il caso di parlare semplicemente di vini fatti più o meno bene.
Avevo l'impressione che il biodinamico fosse un by-pass per evitare un mercato molto ampio e competitivo, creandone uno nuovo, confezionato ad arte.

ps: non penso ci sia bisogno di scusarsi per il termine audace. Credo sia chiaro a tutti che il tuo intervento colorito fosse solo spontaneo. Un tantino viscerale, forse, ma non cattivo :wink:

da runnik il 12 giu 2006 12:16


Ieri stavo discutendo con un amico sul tema biodinamico. A me sembrerebbe che nella cosa ci sia piu' fumo che arrosto, mentre lui difende a spada tratta i Biodinamici dicendo che sono l'unico modo per garantirci la continuita' della tipicita' enologica. Mah... se cosi' fosse non dovremmo nemmeno berlo il vino (qualunque) per come fatto oggigiorno... il vino dei romani non era mica quello che beviamo noi oggi. Pero' devo dire che la discussione e' interessante. La cosa che mi lascia perplesso e' che a sentir il mio amico sembrerebbe che tutti i produttori, salvo ai biodinamici, stiano uccidendo la terra. In realta' credo che ottimi produttori, con grande rispetto alla bio sostenibilita' ci siano e ci siano sempre stati.

da Fante il 12 giu 2006 12:35


runnik ha scrittoIn realta' credo che ottimi produttori, con grande rispetto alla bio sostenibilita' ci siano e ci siano sempre stati.


In effetti ho chiesto più volte agli amanti dei vini biod. se non fosse semplicemente più giusto dividere tra produttori attenti o produttori senza scrupoli.

da runnik il 12 giu 2006 15:38


Fante ha scritto
runnik ha scrittoIn realta' credo che ottimi produttori, con grande rispetto alla bio sostenibilita' ci siano e ci siano sempre stati.


In effetti ho chiesto più volte agli amanti dei vini biod. se non fosse semplicemente più giusto dividere tra produttori attenti o produttori senza scrupoli.


Ecco perche' secondo me, i vini biodinamici sono una ca..ta pazzesca...

da Fante il 12 giu 2006 15:47


runnik ha scrittoEcco perche' secondo me, i vini biodinamici sono una ca..ta pazzesca...


92 minuti d'applausi :D

da bruno125 il 14 giu 2006 11:57


Buongiorno a tutti!
Preciso che non mi ritengo un grande esperto.
Ma così, a braccio, sui vini preferisco la legge dei "piccoli numeri".
Così, alle cento milioni di bottiglie dell'impero di Mondavi o al vino di Pinocchio, recentemente autorizzato dai nostri grandi esperti di Bruxelles io preferisco le ottomila bottiglie di Angiolino Maule in quel di Gambellara.
Un caro saluto a tutti : "gourmands" e "gourmets".

da Stroliga il 14 giu 2006 13:54


Anch'io non sono un'esperta,
ma sono stata ad un pranzo in cui abbiamo avuto l'opportunità di
gustarci 11 vini di Angiolino Maulè, e perdipiù in sua compagnia.
Devo dire che ne sono rimasta affascinata, affascinata dai vini e dal personaggio.

da Fante il 14 giu 2006 14:11


Angiolino Maulè è il presidente del gruppo Vini Veri?
Si continua a evitare la domanda. Non voglio sapere per chi "tifate". Voglio sapere se secondo voi, con la vostra esperienza, potete dire a ragion veduta se il vino biodinamico sia effettivamente sempre più buono di un metodo di coltivazione che rispetti il terroir ma che non segua una certa filosofia.
Poi che uno preferisca seguire una determinata condotta, perchè è quella che si avvicina di più al proprio modo di essere, per carità.

Io ad esempio consumo prodotti solo di zone industriali nuclear-chimiche.

da Ospite il 14 giu 2006 14:18


Ex presidentee fondatore ex per la precisione.


Per stroliga.....personaggio angiolino : e meno male che parla poco.......

Grande pranzo da quel che mi è arrivato .

da Ospite il 14 giu 2006 14:40


Stroliga ha scrittoAnch'io non sono un'esperta,
ma sono stata ad un pranzo in cui abbiamo avuto l'opportunità di
gustarci 11 vini di Angiolino Maulè, e perdipiù in sua compagnia.
Devo dire che ne sono rimasta affascinata, affascinata dai vini e dal personaggio.


Quale degli 11 ti è più vicino.................e della garganega in anfora cosa ne dici?

da ilForchetta il 14 giu 2006 14:52


Interessanti le questioni sui biodinamici. vero è, però, che i dubbi sulla loro reale integrità sono sempre più di moda, ultimamente.

Sinceramente, mi sento d'accordo su chi sostiene che sono solo un'enorme operazione di marketing. Di produttori di vini seri ce ne sono molti, ma sembra che gli unici a potere godere di questo status siano quelli che producono sti benedetti biodinamici (aprola che, tra l'altro non significa un tubo).

da Ospite il 14 giu 2006 15:02


intanto le istituzioni..reggono il gioco dei produttori biodinamici.....accettando e regolanmentando i vini al trucciolato di legno.




ah ah ah ah ah....e noi discutiamo di biodinamici.......ah ah ah ah ah

da Stroliga il 14 giu 2006 15:09


desire ha scrittoPer stroliga.....personaggio angiolino : e meno male che parla poco.......

Grande pranzo da quel che mi è arrivato .


La parte migliore per me è stata, oltre alla compagnia, senz'altro quella dei vini.
Angiolino Maulè lo definerei un uomo asciutto e preciso, con delle forte convinzioni personali e non di gruppo, o di gregge che dir si voglia, con una passione che lo guida e lo lega alla terra, mani che lavorano assieme al cervello e al cuore ........e non mi sembra una cosa da poco.

desire ha scritto
Stroliga ha scrittoAnch'io non sono un'esperta,
ma sono stata ad un pranzo in cui abbiamo avuto l'opportunità di
gustarci 11 vini di Angiolino Maulè, e perdipiù in sua compagnia.
Devo dire che ne sono rimasta affascinata, affascinata dai vini e dal personaggio.


Quale degli 11 ti è più vicino.................e della garganega in anfora cosa ne dici?


Senz'altro il Pico 99.
La garganega in anfora non l'ho proprio capita, ma è la prima anfora che degusto e ripeto che non sono assolutamente un'esperta.
Un parere da profana: l'ho trovata piatta e non sono riuscita a trarne nessuna emozione se non quella sensazione di non riuscire a comprendere.

Tu protesti dirmi qualcosa di più di quei vini?

da Stroliga il 15 giu 2006 07:54


desire ha scrittoEx presidentee fondatore ex per la precisione.


Per stroliga.....personaggio angiolino : e meno male che parla poco.......

Grande pranzo da quel che mi è arrivato .



invece tu cosa mi dici dei vini e del resto?

ciao
Licia

da runnik il 15 giu 2006 10:51


filo ha scrittointanto le istituzioni..reggono il gioco dei produttori biodinamici.....accettando e regolanmentando i vini al trucciolato di legno.

ah ah ah ah ah....e noi discutiamo di biodinamici.......ah ah ah ah ah


Amen! Parole sante!! saggezza! quoto al 100%

da montefollonico il 15 giu 2006 12:38


Alcune precisazioni:
il truciolato non è altro che una variante del barricato
Stesso risultato solo ottenuto in tempi più accellerati.
SI TRATTA SEMPRE DI SOSTANZE CEDUTE DAL LEGNO AL VINO.
E sono le stesse.
Falso perbenismo, dietro forse interessi di produttori di barriques eccetera, eccetera??
Il problema che andrebbe affrontato è barriques si barriques no.
Tuttavia è giustissimo che venga messo in etichetta l'utilizzo o meno dei trucioli.
Ma perche vietarli, non sono per niente dannosi!!!????!!!! sempre e solo legno.....
Meditiamo.....Montefollonico

da Fante il 15 giu 2006 12:45


montefollonico ha scritto Ma perche vietarli, non sono per niente dannosi!!!????!!!! sempre e solo legno.....


Assolutamente d'accordo.
La differenza non è tra vini bio e non, ma tra vini buoni e non.
Concetto difficile da digerire?

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