wineless ha scrittoVolevo solo evidenziare che un locale che non dà libera scelta all'avventore ma impone un unico menu fisso ha una forte limitazione di fondo (ok lo fanno anche allo Showroom, ma ad un terzo del costo, con i vini compresi e con il menu che cambia ad ogni settimana!).

Lo fa anche un famoso ristorante di Barcellona...

wineless ha scrittoE poi una curiosità, c'è scritto 110 vini esclusi, ma poi il costo della cena è risultato il medesimo, pur avendo consumato più nettari. Sconto o svista?

Leggile bene le recensioni... C'è scritto che un generoso commensale ha portato e offerto pregiate bottiglie per allietare le libagioni...

The Dude ha scrittoLo fa anche un famoso ristorante di Barcellona...

Lo faccio anch'io quando "ho gente a cena" (e me ne "bullo")...

http://www.caffegroppi.it/menu.htm
http://www.caffegroppi.it/vini.htm

Macs ha scrittoLeggile bene le recensioni... C'è scritto che un generoso commensale ha portato e offerto pregiate bottiglie per allietare le libagioni...

ecco, hai risposto alla mia curiosità, trattasi di svista (mia), come detto non entro nel merito della rece in quanto non mi interessa leggerla interamente, ho solo dato una scorsa e avevo visto che i vini c'erano.

Rimane per me scandalosa una scelta gestionale del genere, troppo comodo avere prezzi così alti (soggettivamente alti, per carità) e sapere sempre cosa e quanto si deve preparare in cucina.
Vale però sempre la regola per la quale finché la gente ci va e lo sostiene va bene così.

wineless ha scritto

Macs ha scrittoLeggile bene le recensioni... C'è scritto che un generoso commensale ha portato e offerto pregiate bottiglie per allietare le libagioni...

ecco, hai risposto alla mia curiosità, trattasi di svista (mia), come detto non entro nel merito della rece in quanto non mi interessa leggerla interamente .

Io invece le tue rece le leggo con interesse.... ma tant'è

wineless ha scrittoRimane per me scandalosa una scelta gestionale del genere, troppo comodo avere prezzi così alti (soggettivamente alti, per carità) e sapere sempre cosa e quanto si deve preparare in cucina.
Vale però sempre la regola per la quale finché la gente ci va e lo sostiene va bene così.

Nel merito del menù a prezzo fisso :
io ho scritto che può sembrare un'azzardo e ne ho chiesto conto direttamente al cuoco.
In primis al momento della prenotazione avvisa che si tratta di cena a prezzo fisso e con menù preorganizzato fatti salve eventuali intolleranze o idiosincrasie.
Poi sostiene che da quando ha deciso di abbandonare il menù alla carta ha riscontrato un maggion numero di clienti e ,contrariamente a quanto io immaginassi, un maggior numero di presenze femminili.
Infine dalle poche parole scambiate a fine cena mi sono fatto l'idea di un cuoco molto poco convenzionale e molto poco interessato alle regole del mercato e della comunicazione.
In sostanza "questa è la mia cucina dovendo fare tutto da solo questi sono i costi e chi vuole provarla sta alle mie regole"

E ti devo dire che raramente ho gustato una cucina così particolare e raffinata.
Alcuni piatti sono concepiti per essere mangiati " in un sol boccone" nel senso letterale del termine perchè è l'insieme di tutti gli ingredienti che ne determina la grandezza.

A mio avviso a questo livello di qualità 110 euro sono spesi bene!

Io non ho pagato per i vini ma c'è una lista molto fornita e la possibilità di una degustazione a bicchiere che segue tutto il menù a 50 euro.
Nick

trifola61 ha scritto...la possibilità di una degustazione a bicchiere che segue tutto il menù a 50 euro...

URCA!

grande recensione....

eccola qua!

trifola61 ha scrittoIo invece le tue rece le leggo con interesse.... ma tant'è

urca sembra che l'abbia interpretata come una cosa personale... non è affatto così!
Anch'io leggo le tue recensioni con interesse, solo che questa volta era smorzato dal fatto che una soluzione di questo tipo non mi sta bene e quindi non ho curiosità di provare il locale in questione.
Scusami se sono stato frainteso!

Per il resto prendo atto della filosofia dello Chef, ed ovviamente non avendo provato il karma non mi spingo oltre con le considerazioni.

wineless ha scritto

trifola61 ha scrittoIo invece le tue rece le leggo con interesse.... ma tant'è

urca sembra che l'abbia interpretata come una cosa personale... non è affatto così!

Scusami se sono stato frainteso!

Ok OK nessun problema non avevo colto l'essenza!!!

In effetti la scelta del Caffe Groppi è estrema e può avere un effetto dissuasivo in alcuni ,come nel tuo caso, ed è un peccato perchè,lo ripeto, si tratta di una cucina davvero eccellente che meriterebbe maggiore attenzione e maggiori riconoscimenti.
Nick

Rimane per me scandalosa una scelta gestionale del genere, troppo comodo avere prezzi così alti (soggettivamente alti, per carità) e sapere sempre cosa e quanto si deve preparare in cucina.



Adri, questa è una leggenda metropolitana che va un pochino ridimensionata.
I costi alti sono dati dalla materia prima di un certo tipo, e in questo caso mi pare che ci siamo, e non è detto che sapendo prima cosa e quanto si deve preparare, ciò contribuisca a far calare i prezzi.
Mangiare certi prodotti alla carta o in un menù guidato, non cambia molto il prezzo.

Su questo Stefy hai perfettamente ragione: se io metto un antipasto a 16, un primo a 22 e un secondo a 34, dessert a 12, un caffè 4 vedi che sfioro i 90 €. Se ci aggiungi un'acqua 4 €....
Se poi come capita ti "offrono" l'aperitivo di Champagne 8 € con appetizer vedi che non andiamo molto lontano.
La scelta di Barbaglini non è di adesso: nel 2003 aveva il menu a 90 €. La scelta, come si dice, ha pagato bene. Non è un cavaliere senza macchie e senza paura, come qualcuno cerca di far credere, bensì un uomo intelligente, preparato, capace di valorizzare una cucina di alta qualità e che ha fatto una scelta commerciale azzeccata. Se non avesse avuto il supporto favorevole di giornalisti enogastronomi sarebbe fallito, o meglio, sarebbe tornato al tradizionale.
E' sicuramente un posto da tenere ben presente, comunque.
A presto.

110€vini esclusi

un locale che non dà libera scelta all'avventore ma impone un unico menu fisso ha una forte limitazione di fondo

scandalosa una scelta gestionale del genere, troppo comodo avere prezzi così alti e sapere sempre cosa e quanto si deve preparare in cucina.

...

ne ho chiesto conto direttamente al cuoco. In primis al momento della prenotazione avvisa che si tratta di cena a prezzo fisso e con menù preorganizzato

In sostanza "questa è la mia cucina dovendo fare tutto da solo questi sono i costi e chi vuole provarla sta alle mie regole"

A mio avviso a questo livello di qualità 110 euro sono spesi bene!

Conosco il “Caffè Groppi” solo di fama;

se m’è comunque concesso d’intervenire, trovo valide basi di ragionamento in entrambe le argomentazioni riportate.


- 1 -

Ciò che disturba pure me non è tanto la cifra richiesta, quanto il non poter arbitrariamente determinare il costo d’un mio ipotetico pasto.
Invidio gli appassionati più “scaltri” che riescono a contenersi nella comanda, degustando così a buone cifre in ottimi Ristoranti: ritengo perciò
l’asserragliarsi “a quota 110” indice di poca ospitalità verso Chi vorrebbe assaggiare detta Cucina senza dover sborsare in media 250 € a coppia.


- 2 -

D’altronde, è onesto non sottacere che un menu degustazione equivalente a quello testé recensito, allorché proposto in Ristoranti più blasonati,
comporterebbe una spesa ben più sostenuta, dai “canonici” 140 € fino alle spaventose punte di 300; chiederne 110 è dunque accettabile, ma
solo se dette preparazioni soddisfano realmente una buona varietà di differenti tipologie gustative: se oltre alla negazione d’arbitrio si chiede
pure d'interpretare/capire la Cucina [e non solo di goderne], è possibile incorrere in cocenti delusioni.

ecco, la recensione di Anna (e le sue foto decisamente poco accattivanti) sono una ragione in più per non cadere nella "tentazione" del karma...

...

Perfettamente d'accordo: in questo caso, fotografie quanto mai opportune.

non sono daccordo.
a parte il pane che, apparentemente potrebbero sembrare 2 panini industriali ma non lo sappiamo con certezza, e la pernice il resto sono preparazioni ben eseguite....chiaramente alla vista...poi il sapore non so....in più leggendo la recensione mi sembrano un pò striminziti il 6 all'ambiente definito veniamo accolti dal sommelier che, gentilmente, si prende cura dei nostri soprabiti e ci accompagna nell’unica sala ancora vuota, dall’aspetto elegante ed intimo. ...Bella la mise en place, corredata da un’orchidea e completata da elegante cristalleria.
....e anche il 6 alla cucina ove, se non ho interpretato male, non sono state gradite appieno 2 massimo 3 portate su 12.

se oltre alla negazione d’arbitrio si chiede pure d'interpretare/capire la Cucina [e non solo di goderne], è possibile incorrere in cocenti delusioni.

...

temo di trovarsi di fronte ad un ristorante con alto supporto di marketing...

Sembra che a Natale l'avventura del Caffè Groppi si concluda.

Qualcuno può confermare la notizia (le mie sono solo umili voci di corridoio)?