21/04/2005 - Oca Ciuca - La buca lè no straca….
Se la sa no da panscèta!
Grande serata di formaggi dalla sciura Fulvia!
Presenta Gabriel Omar Batistuta. In realtà era la sua prima esperienza da relatore, ma l’argentino, smessi i panni di calciatore e appese le scarpe al chiodo, ha chiaramente manifestato l’intenzione di diventare un produttore di formaggi nella sua terra d’origine. Adesso è in stage di 1° livello in Lomellina, ma ci ha confessato di avere il sogno di ritirarsi un giorno sul Cerro Aconcagua delle Ande ad allevare con passione poche decine di capre (ha già un contratto di fornitura che lo lega a Rinaldo dal 2018 al 2026, il procuratore è sempre quello dei tempi della Fiorentina).
Attendiamo all’ingresso di essere presenti tutti, intanto facciamo la gradita conoscenza degli amici portati da silbusin, nessun nickname, ma visi decisamente simpatici. Rinaldo e co. scaldano i motori sulla griglia di partenza. Qualcuno poco lontano confabula “quello è il gruppo dei mangioni!”, io penso: “quasi quasi gli faccio Bu!”, ma lascio perdere.
Ah, ecco che arrivano i due piccioncini, “sfiga di king, non gioco più!”, e silbusin se la terrà tutta la sera (gli altri ceneranno con le dita sempre incrociate) aspettando di poterla girare all’amico competitivo. Ci sediamo.
Collaudo così i morbidi cuscini, troppo comodi, come temeva il sadico Rinaldo che infatti lascerà il locale prima di noi. Ogni commensale trova il suo topo portafortuna, si tratta di un’idea della Fulvia, allo stesso modo dei biscotti cinesi l’oracolo porterà a tutti il proprio messaggio. Qualcuno si rifiuta di infierire sul roditore di pane, deirdre invece si lascia andare, ma ingoia irrimediabilmente anche la profezia (non sappiamo se l’ha poi recuperata a casa), king legge “ciao re di picche, stupami una bottiglia che me la porto a Villa Crespi sabato prossimo! LA MAX61°”, e attonito sorride. Intanto srotolo il mio: “Buono sconto per una cipolla caramellata al D’O. Valido sino al 06/05/2005.” D’oh! Mentre sento più in là ancora silbusin “Tu vinci ogni male, ti dice Ho Chi Ming, ma oggi non vale, hai la sfiga di king!”. Rossana dal bancone scuote il capo.
Entrata
Arriva la prima portata, calice con “carote crude e spuma di Caprino alle erbe” e ai suoi piedi “ sedano crudo con crema di Zola naturale”. Sono in preda allo sgomento, due cibi così diversi proposti nello stesso piatto! E se una carotina mi si suicida nella crema di Zola quale spaventosa reazione chimica potrebbe scatenarsi?
A fatica mi riprendo dal terrore e finisco con la scarpetta collettiva, al tavolo di fianco sono sempre più spaventati dagli associati del nostro sito.
Antipasto
Cestino croccante con misticanza, lardoncini croccanti e tronchetto di capra
Terrina di formaggio di Capra e pere Williams
Ancora un accostamento azzardato, certo che qui abbiamo materie prime di gran pregio, altro che peperoni, gallina e vitello!
Tagliere di Formaggi
Il clou della serata, come già detto illustrato dal nostro bomber sudamericano, presenta una scala di sapori in crescendo, dal caprino più delicato fino ad arrivare all’erborinato definitivo. Batigol spiega: “dei primi tre si mangia tut…, ma a lei signorina non è stato servito?”, riferendosi a deirdre. E lei senza scomporsi: “shi, umpf, in effetti… crunch, non me l’hanno dato!”, ma la noce l’ha tradita, il goleador si ricorda di quando in ritiro giocava all’indianata con la frutta secca in camera di Rui Costa e l’ammonisce “no no, non si fa! Ha mangiato prima il Vezzena del Crosta di pane, come il nostro amico Carlo Longhi alla moviola può ora mostrarci”.
Dessert
Un interessante rivisitazione della famosa torta allo yogurt “Cameo”, qui denominata “Cheese cake di Caprineve ai frutti di bosco.” Dolce gradito e appropriatamente esaltato dai vapori olivastri-salamoiosi del Torcolano di Breganze con il quale Rossana stava lavando il pavimento.
In preda ai suddetti fumi concludiamo la serata con i canti degli alpini (a tal proposito ringrazio Max per il prezioso e pratico bigino donatomi) mentre tutti gli altri ospiti se ne vanno pian piano riservandoci occhiatacce di ribrezzo.
Nota positiva per i bagni, pulitissimi e profumatissimi, almeno quando ci sono entrato, dopo non saprei...
Ci alziamo, deirdre si avvicina minacciosamente alla cucina intimando alla sciura Fulvia di confezionarle un pacchetto contenente la cena di Michaela e marito, che hanno dato forfait a Rinaldo all’ultimo minuto preferendogli una pizza alla vicina Darsena, nonché due etti di pancetta per tener fede all’idioma proverbiale del contesto gastronomico.
Dunque saldiamo il conto sicuramente onesto di 30 euro a testa e i patron, svigoriti, possono finalmente darci commiato rimandandoci alla prossima serata a tema: “Come mangiare tanto mantenendo la linea… di cucina”.
[ Si tratta di una storia inventata, ogni riferimento a fatti, persone o pietanze reali è puramente casuale ]