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Il luogo di Aimo e Nadia di messapo

da Eat il 09 mar 2009 10:31


Resto basito di fronte all'inqualificabile comportamento del sommelier descritto in questa recensione.

Complimenti, invece, a messapo per avere chiesto il prezzo del vino, personalmente mi faccio sempre molti problemi, quando invece dovrebbe essere naturale sapere quanto si pagherà.

da vgaber il 09 mar 2009 11:12


Senza voler mettere in dubbio la credibilità di nessuno, ma siamo davvero sicuri che sia andata proprio così, o che magari non si sia trattato di semplice impressione? :roll:

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da Bob il 09 mar 2009 11:52


In efffetti, ilsommelier viene rimproverato per qualcosa che NON ha fatto, piuttosto che per qualcosa che fatto: Manca (nb) di gentilezza.
Detto questo, continuo a trovare insopportabile che i sommelier consiglino un vino non proprio cheap senza dirne prima il prezzo.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Avvomarco il 09 mar 2009 11:54


a parte il comportamento del sommelier, certamente assai criticabile se le cose sono andate così, questa a me sembra una segnalazione, non una recensione. A parte i famosi spaghetti col cipollotto non so cosa hanno mangiato, anche se tutto era buono, ecc.

Anche il ristorante, situato in una brutta via e in un brutto palazzo, mica ho capito se è bello o no...

da tpt il 09 mar 2009 11:59


Quel che mi domando è questo: mediamente in un ristorante zurighese (e senza andare ad ordinare vini di chissà quale pregio) una bottiglia costa più o meno la metà di un pasto completo per una persona.

Ecco che facendo lo stesso calcolo, una bottiglia da 100 euro consumata ad una cena da 170 euro/a persona ci può anche stare.

Mi spiego meglio: hai voluto la Ferrari? Ora non hai i soldi per la benzina?
:roll:

Idem quando ti viene proposta la grattatina di tartufo bianco, idem quando ti viene proposta l'aggiunta di caviale, idem per la bollicina come aperitivo.

Temo che alcuni ristoratori partano dal presupposto che una volta letto il menù affisso fuori dal locale tu ti debba aspettare balzelli, frizzi e lazzi adeguati al valore dei singoli piatti.

E' un'usanza che non mi piace ma se ci pensate è la stessa cosa che accade se andate in crociera: prezzi a persona a partire da ..... (spendi di più se rimani a casa) ... eppoi ecco le mance al personale di bordo, ecco che le bevande sono escluse, come le gite ....

Ed ovvio, non puoi durante uno scalo andare all'Esselunga a comprarti due bottiglie di coca-cola per i bambini ... vietato!

Ed a fine crociera il conto non somiglia neppure lontanamente a quello che era il budget iniziale.

Vogliamo parlare dell'adeguamento carburante quando ordini un viaggio? E di tutti i balzelli per cui se in un catalogo un viaggio di costa 3.000 euro in realtà lasci all'agenzia dove prenoti almeno 3.400 euro perchè sono escluse le tasse, i visti, ecc ...

Eppure si sa che queste cose sono necessarie: non puoi viaggiare senza visto, non puoi andare in crociera e morire di sete, non puoi andare al ristorante prevenuto ... finisce il relax ed il piacere.

da Paulyste il 09 mar 2009 12:08


tpt ha scrittoMi spiego meglio: hai voluto la Ferrari? Ora non hai i soldi per la benzina?
:roll:


Questa volta non ti seguo. Non ti sembra di essere un poco oltranzista? Perché uno che ama la buona cucina deve per forza amare anche i buoni vini (e che peraltro si trovano a prezzi anche di gran lunga inferiori)?

da Eat il 09 mar 2009 12:09


Forse ho letto male.

Data per scontato che al momento non ho motivo per mettere in dubbio la veridicità di quanto scritto, io ho capito che il sommelier era gentilissimo, poi ha cambiato completamente atteggiamento perchè il cliente non ha accettato la proposta di una bottiglia di vino da 100 euro.

Pochi? Tanti? Non importa. 1, 2, 3 stelle, mezza stella o una punta di stella, io posso andare in un ristorante e decidere se per me vale la pena o meno spendere certe cifre. Non sono obbligato certo a spendere 100 euro di una bottiglia perchè il degustazione mi costa per esempio 120.

da tpt il 09 mar 2009 12:09


Pauly, non ho detto sia giusto, la mia era solo un'analisi ... tant'è che ho modificato il mio messaggio perchè mi sono resa conto poteva essere frainteso. Mi perdoni? :oops:

da Eat il 09 mar 2009 12:18


tpt ha scrittoTemo che alcuni ristoratori partano dal presupposto che una volta letto il menù affisso fuori dal locale tu ti debba aspettare balzelli, frizzi e lazzi adeguati al valore dei singoli piatti.



Credo che sia proprio questo il punto.

A mio avviso se proponi un vino da 100 euro, apri la carta dei vini e punti il ditino in modo che il cliente veda il costo, senza dover chiedere esplicitamente la cosa (magari con ospiti seduti al tavolo).

Purtroppo si danno troppe cose per scontate e noi clienti ci facciamo spesso troppi problemi nel chiedere il costo.

Certo che se anche andare al ristorante diventa uno stresss...

da Paulyste il 09 mar 2009 12:20


tpt ha scrittoPauly, non ho detto sia giusto, la mia era solo un'analisi ... tant'è che ho modificato il mio messaggio perchè mi sono resa conto poteva essere frainteso. Mi perdoni? :oops:


Ci mancherebbe altro :wink:
La revisione del tuo messaggio mi convince. Forse qui però quello che più conta (tu sai che sul tartufo sono d'accordo) è che è inaccettabile - se vero - il comportamento del sommelier, a prescindere dal fatto che è di cattivo gusto consigliare vini di quel prezzo senza proporre un'altra scelta. Non dico che ti debbano consigliare il vino più conveniente in lista (ma ripeto: a Villa Crespi è praticamente successo; da Tano idem), però sarebbe corretto dire: "Le consiglio questo o questi vini... (partendo dal basso); se vuole qualcosa di ancor migliore (a scelta se dire: "ma con un prezzo più elevato") Le consiglio invece questo o questi altri vini..."

da luc83 il 09 mar 2009 12:20


bè tpt se vai in crociera e ti tocca mettere l'abito elegante al ristorante può indossare sia un abito di sartoria da migliaia di euro come uno preso in un outlet scontatissimo...

così come puoi prendere un vino da 100 euro o uno da 50... :wink:

forse mi è uscito bene un esempio evvai....

da Bob il 09 mar 2009 12:25


E' la solita vecchia storia, il solito argomento.
E, al solito, commento allo stesso modo.
IO vado al ristorante, IO decido il menù, IO decido quale vino mi posso permettere o, pure, decido che voglio bere. Il ristoratore non deve desumere una beata mazza. E mi deve trattare allo stesso modo sia che io ordini acqua di rubinetto, o una bottiglia da collezione, soprattutto se parliamo di ristoranti non propriamente economici.
Ma prendiamo il mio caso, come esempio.
Non capisco granché di vini.
Per me, un ipervino è sprecato.
Però, mi piace mangiar bene.
Il giorno che decidessi di andare da Aimo, cosa faccio? Mi devo aspettare una cifra assurdamente (per me) più elevata solo perchè ho l'obbligo di ordinare un vino costoso? Ma scherziamo?
Poi, tpt, non so il ristorante di Zurigo, ma qui credo che l'equazione vino= metà del pasto non ci stia.Uno consuma in due UNA bottiglia ( e, a mio vedere, già beve molto). In un ristorante a 50' euro (medio livello) deve prendere una bottiglia da 50 euro? A me non sembra proprio il caso, o,meglio, non sembra necessario.
E comunque, 100 euro a bottiglia è un prezzo alto sotto qualunque cielo (tra l'altro, siamo al 60%, non al 50).
Detto questo, comunque, se quanto riportato è esatto, l'argomento del topic è il cambio di trattamento a fronte di una richiesta più modesta, e questo se reale, è inqualificabile.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da tpt il 09 mar 2009 12:34


Il mio calcolo prevedeva che in un ristorante da 50 euro a cranio il vino possa costarne 25. Questa la prima precisazione.

Riguardo il resto: hai perfettamente ragione, se le cose sono andate effettivamente così come narrate nella recensione, il comportamento del personale di sala non è stato all'altezza del locale, si è dimostrato rozzo.

Io cercavo di sottolineare come, sbagliando, si diano per scontati da parte di chi ti vende un prodotto che i balzelli possano stravolgere il conto stesso.

Luc, mi sta bene scegliere la bottiglia da 50 euro in crociera, ma se mio figlio ha sete perchè fa caldo, dopo una settimana di crociera io finisco con lo spendere 300 euro in bottigliette d'acqua, e le mance non sono un modo per ringraziare il personale di bordo che si è dimostrato gentile ed affidabile sopra le aspettative ma una spesa obbligatoria che ti viene inserita nel conto finale senza neppure ti venga chiesta conferma.

da butter_fly il 09 mar 2009 12:39


boh, venerdì sera io e altri 4 mangioni siamo stati proprio da aimo e nadia. il primo vino costava 74 euro, il secondo poco più: è tanto ma non una cifra estrema. il sommelier ce li ha "raccontati" e serviti in modo impeccabile: mi riesce difficile attribuire l'atteggiamento qui descritto a quella persona.


da capohog il 09 mar 2009 12:46


In effetti, condivido le perplessità di Butter_Fly, mi sembra molto strano un simile comportamento da parte di un sommelier lavato con tutte le acque come mi è apparso esserlo quello di A&N. Questo comportamento non mi sembrerebbe in linea con la filosofia del luogo comunque. Poi più che una recensione anche a me sembra una segnalazione e basta...

96 cubic inch of good vibs

da Eat il 09 mar 2009 12:53


butter_fly ha scrittoboh, venerdì sera io e altri 4 mangioni siamo stati proprio da aimo e nadia. il primo vino costava 74 euro, il secondo poco più: è tanto ma non una cifra estrema. il sommelier ce li ha "raccontati" e serviti in modo impeccabile: mi riesce difficile attribuire l'atteggiamento qui descritto a quella persona.


Nella recensione infatti si parla di un cambio di atteggiamento solo dopo il "rifiuto" del vino da 100 euro.

Avete anche voi chiesto un vino di costo inferiore a quello proposto?

da butter_fly il 09 mar 2009 12:58


Eat ha scritto
butter_fly ha scrittoboh, venerdì sera io e altri 4 mangioni siamo stati proprio da aimo e nadia. il primo vino costava 74 euro, il secondo poco più: è tanto ma non una cifra estrema. il sommelier ce li ha "raccontati" e serviti in modo impeccabile: mi riesce difficile attribuire l'atteggiamento qui descritto a quella persona.


Nella recensione infatti si parla di un cambio di atteggiamento solo dopo il "rifiuto" del vino da 100 euro.

Avete anche voi chiesto un vino di costo inferiore a quello proposto?


no: in entrambi i casi abbiamo scelto noi il vino indicandolo al sommelier, che ce l'ha prontamente servito e minuziosamente illustrato nelle sue peculiarità.


da silbusin il 09 mar 2009 13:25


Tranne prova contraria, il recensore dovrebbe essere affidabile 8) .
L'unica cosa che emerge da questa breve recensione è l'irritazione per un comportamento che in uno stellato non è tollerato viste le cifre molto elevate che si pagano. E' un atteggiamento diffuso che ho notato in molte altre recensioni sparse qua e là per l'Italia.
E quindi non si da 5 ma 3. Esagerato? Può darsi. Ma quando si spendono decinaia di euro un certo tipo di cliente non perdona nulla. IMHO

da Bob il 09 mar 2009 14:04


Bè, il voto molto basso,a fronte di una carenza eclatante, ci sta.
Io vedo il prezzo alto non solo come una misura del livello, ma anche come il pagamento di un'assicurazione che tutto sia perfetto. Più alto è il prezzo, e meno sono disposto a tollerare. Ergo, qualunque mancanza viene ingigantita. Se poi la mancanza è grave, allora scatta anche la (giusta) vendetta....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da johnleg il 10 mar 2009 17:22


[quote="Bob"] Più alto è il prezzo, e meno sono disposto a tollerare. Ergo, qualunque mancanza viene ingigantita.

.......o perlomeno sottolineata :)
E' quello che ho cercato di "comunicare" anche con l'ultima recensione bolzanina.
Mi rendo conto che sono cose trite e ritrite (e sto anche andando un po' fuori tema)ma vorrei insistere su questo aspetto:sono dispostissimo ad adattarmi ad un servizio semplicissimo-purchè gentile- e non faccio lo "schifato" se il bagno del ristorante-purchè pulito- ha la lavatrice di casa annessa,però al momento del conto deve ricordarsene anche il ristoratore.

quattro ruote spostano il corpo,
due muovono l'anima
(Riders Italian Magazine)

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