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Cracco di PaulySte

da capohog il 18 mag 2009 11:28


Bella rece, precisa e minuziosa che dona un quadro un po' sconsolante di Cracco, soprattutto se raffrontata con quelle dell'anno scorso di altri mangioni ... "affidabili".
Soprattutto il personale...che la crisi stia mordendo anche lui ed è costretto a tagliare?Si tratta solo di una fase di stanca e/o eccessiva ricerca? :roll:

96 cubic inch of good vibs

Re: Cracco di PaulySte

da Eat il 18 mag 2009 14:00


Bellissima la recensione, complimenti per a PaulySte per non essersi fatto condizionare dal nome e dal blasone.

P.S. A questi livelli e questi prezzi non sono possibili però certe "pecche", o sbaglio?

da santippe28 il 18 mag 2009 14:33


bravo Pauly, complimenti davvero per la rece e, soprattutto per l'assenza di sudditanza psicologica . :wink:

da tpt il 18 mag 2009 14:53


Effettivamente il training al cameriere, in diretta, da Cracco, non è tollerabile.

Già questo fatto, mi farebbe storcere il naso.

da Paulyste il 18 mag 2009 16:17


Grazie mille, anche a nome di Ste, per i complimenti. Effettivamente la delusione è stata forte tanto per la cucina quanto per gli aspetti di "contorno" come ambiente e soprattutto servizio. E quale piacevole sorpresa, invece, sabato trovare la perfezione in tutti gli aspetti in un ristorante fuori città come l'Anteprima a Chiuduno (di cui arriverà a breve la recensione): il mio intento, facendo una sorpresa a Ste, era di bilanciare l'esperienza prossima al negativo avuta la settimana precedente da Cracco e direi che il mio desiderio è stato esaudito. Dato non trascurabile è che abbiamo speso 120 euro in meno che da Cracco, peraltro non facendoci mancare nulla (aperitivo, vino, altro vino, vino da dolce, caffé e Porto finale, fronzoli che da Cracco non avremmo potuto concederci). In assoluto a Cracco avremmo potuto dare dei voti negativi, ma sarebbero stati voti "vendicativi"... abbiamo perciò preferito dare dei voti discreti e un rapporto q/p scarso. Oggettivamente abbiamo speso anche di più o cifre simili in un ristorante, però in questi casi esigo di tornare a casa potendo dare soltanto 10-10-10 o qualcosa di simile. Quello che Cracco ha offerto è stato davvero troppo poco, purtroppo. A presto, Paul

da chefalfio il 18 mag 2009 19:06


PaulySte ha scrittoGrazie mille, anche a nome di Ste, per i complimenti. Effettivamente la delusione è stata forte tanto per la cucina quanto per gli aspetti di "contorno" come ambiente e soprattutto servizio. E quale piacevole sorpresa, invece, sabato trovare la perfezione in tutti gli aspetti in un ristorante fuori città come l'Anteprima a Chiuduno (di cui arriverà a breve la recensione): il mio intento, facendo una sorpresa a Ste, era di bilanciare l'esperienza prossima al negativo avuta la settimana precedente da Cracco e direi che il mio desiderio è stato esaudito. Dato non trascurabile è che abbiamo speso 120 euro in meno che da Cracco, peraltro non facendoci mancare nulla (aperitivo, vino, altro vino, vino da dolce, caffé e Porto finale, fronzoli che da Cracco non avremmo potuto concederci). In assoluto a Cracco avremmo potuto dare dei voti negativi, ma sarebbero stati voti "vendicativi"... abbiamo perciò preferito dare dei voti discreti e un rapporto q/p scarso. Oggettivamente abbiamo speso anche di più o cifre simili in un ristorante, però in questi casi esigo di tornare a casa potendo dare soltanto 10-10-10 o qualcosa di simile. Quello che Cracco ha offerto è stato davvero troppo poco, purtroppo. A presto, Paul


Aspettative esaudite!! ve l avevo detto che era divertente la cena e tu avevi un pò paura per il tipo di cucina,..... sono contento che ti sia piaciuto :lol:

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Parakarro il 18 mag 2009 19:33


bellissima recensione! :D

capisco la delusione.... sopratutto quando versi 390 euro in un fondo che non ti ha soddisfatto...

caspiterina che ricarico pesantino nel far pagare 70 euretti il rosè Le marchesine.... :shock:

da Paulyste il 18 mag 2009 21:06


chefalfio ha scrittoAspettative esaudite!! ve l avevo detto che era divertente la cena e tu avevi un pò paura per il tipo di cucina,..... sono contento che ti sia piaciuto :lol:


Piu' che divertente, e' stata ottima (e bella) cucina, resa interessante dal dialogo con lo chef, raffinata dall'eccellente servizio e dall'ambiente ben studiato...e... si', anche divertente grazie all'alcol che abbiamo ingerito 8)

Tornando a Cracco, come si chiedeva l'amico Capohog: vuota sperimentazione? L'impressione sembra essere quella: un conto e' dare importanza ANCHE al fattore estetico, ANCHE all'aspetto tecnico, ANCHE all'aspetto della ricerca di nuovi abbinamenti, un altro conto e' invece dare quasi soltanto quello trascurando il dato fondamentale, che e' il gusto, il godimento papillare. A questo punto sono bravi tutti ad essere Carlo Cracco: prendo mezzo calameretto spillo (dal miglior fornitore ovviamente), una begonia dal mio terrazzo e dei semi di calendula, li metto insieme in un piatto dopo averli vagamente cucinati con un vapore lontanamente profumato di salvia e il gioco e' fatto :roll:

da capohog il 18 mag 2009 21:55


PaulySte ha scritto: ...vuota sperimentazione? L'impressione sembra essere quella: un conto e' dare importanza ANCHE al fattore estetico, ANCHE all'aspetto tecnico, ANCHE all'aspetto della ricerca di nuovi abbinamenti, un altro conto e' invece dare quasi soltanto quello trascurando il dato fondamentale, che e' il gusto, il godimento papillare.....

Bella domanda, tanto da aprirci un topic...
quanto pesa il fattore estetico, quello tecnico e quello della ricerca in un piatto per voi?
Qualche volta un piatto estremamente concettuale ( e sto aspettando la tua rece su Anteprima Paul :wink: ) può sopperire alla miglior pietanza al mondo servita stile sbobbazza in un piatto pieno di ditate?
Ed inoltre: l'emozione che mi da il carré di capretto con le sue interiora servito a Miramonti l'altro è qualitativamente la stessa emozione che mi possono dare gli spaghetti con le arselle mangiate con gli amici "della panza" di quel di Firenze? O dovrei adottare dei metalinguaggi diversi a seconda della cucina e della situazione?
O il linguaggio deve rimanere lo stesso ma a seconda della situazione devono cambiare i parametri (vecchia querelle)?
:?
Come disse Oliviero Toscani, ai posters l'ardua sentenza :wink:

96 cubic inch of good vibs

da donAttilio il 19 mag 2009 00:31


PaulySte ha detto :

. . . . Effettivamente la delusione è stata forte tanto per la cucina quanto per gli aspetti di "contorno" come ambiente e soprattutto servizio. . . .

- - - - - - - - . . . . . . . - - - - - - -


Vorrei soffermarmi sul servizio - a prescindere dalle numerose pecche commesse dal personale di Cracco - e sottolineare l'elevata e raffinata tua capacità descrittiva in merito.

Purtroppo, sono molti a trascurare i "particolari" - positivi o negativi - del servizio, considerandolo di poca rilevanza nel contesto della piacevolezza della sosta gastronomica.
Tu sei stato puntuale . . . quindi sono compiaciuto :wink:

da Paulyste il 19 mag 2009 14:59


E quindi grazie anche al nostro don. E' chiaro che un'ottima cena non può sembrare meno ottima sul metro del servizio e dell'ambiente (con eccezione di casi estremissimi). Però l'uno e l'altro partecipano, anche potentemente, nel ricordo di una cena. In questo il Pescatore o Villa Crespi, ma anche l'Anteprima recentemente visitato, sono maestri: che bello sentirsi coccolati e "riveriti" e al contempo non trovarsi in imbarazzo! o almeno non essere considerati unicamente in quanto clienti portatori di soldi. Comunque le pecche del servizio non erano tanto "dettagliate", nel senso che balzavano all'occhio per la loro costanza. Ahinoi.

In risposta a Capohog... parlare dell'argomento implicherebbe uno di quei classici topic a fiume: non voglio addossarmi questa responsabilità! Meglio parlarne con un bicchiere di vino in mano mentre cucini la beccaccia che tieni in freezer 8)

da capohog il 19 mag 2009 15:19


Ahime la beccaccia è già.... terra alla terra :wink:
però ben venga l'occasione per tornare ad ...incrociare un calice :wink:

96 cubic inch of good vibs

da ketto il 05 giu 2009 10:43


capohog ha scritto
PaulySte ha scritto: ...vuota sperimentazione? L'impressione sembra essere quella: un conto e' dare importanza ANCHE al fattore estetico, ANCHE all'aspetto tecnico, ANCHE all'aspetto della ricerca di nuovi abbinamenti, un altro conto e' invece dare quasi soltanto quello trascurando il dato fondamentale, che e' il gusto, il godimento papillare.....

Bella domanda, tanto da aprirci un topic...
quanto pesa il fattore estetico, quello tecnico e quello della ricerca in un piatto per voi?
Qualche volta un piatto estremamente concettuale ( e sto aspettando la tua rece su Anteprima Paul :wink: ) può sopperire alla miglior pietanza al mondo servita stile sbobbazza in un piatto pieno di ditate?

per me l'estetica conta se fa da corredo ad una grande cucina.. l'ultima volta che son stato da cracco ho mangiato un'insalata al "profumo" di ostriche.. ed in effetti ho pensato che si fosse spinto un pò troppo in là con i suoi esercizi stilistici..
però è giusto anche spezzare una lancia in favore del buon Carlo.. che spesso regala cene che sono delle vere e proprie esperienze.. e che non fanno rimpiangere la pur amata sbobba da trangugiare con gli amici.. che non va messa in contrapposizione.. perchè a tutti piace variare..

il punto secondo me è un altro.. ovvero che purtroppo per avere una certa visibilità, specie sulle guide, mantenere standard qualitativi elevati è una condizione necessaria ma non sufficiente..

bisogna anche esser bravi ad intercettare le tendenze del momento.. riuscire in qualche modo a soprendere, ecc. ecc.
si badi bene, non sto dicendo che questo sia giusto. è una mia semplice constatazione.. e qui penso ad altri ristoranti che pur facendo cucina di altissimo livello e con costanza, sono scarsamente considerati dalle guide (ovviamente non da noi appassionati mangioni) .. ed hanno di conseguenza minor visibilità e minor clientela internazionale.. e spendacciona in generale..

sono stato molte volte da cracco, ed ho sempre notato che ben più della metà dei commensali è straniera.. gente che decide dove cenare leggendo le guide.. e che magari è portata più a fare confronti con altri chef creativi internazionali.. che non a valutare la genuinità di un prodotto "locale" (giusto per fare un esempio di qualcosa che invece può stare più a cuore ad un appassionato mangione)
anche a pranzo c'è un grosso giro di clientela business.. gente del mondo della finanza, della moda, ecc. ecc. persone che probabilmente non scelgono dove mangiare in base alla sola qualità del cibo, all'eccellenza tecnica nella preparazione di un piatto, e così via..

è ovvio che per accontentare una così vasta schiera di avventori (cosa necessaria per far stare in piedi economicamente un ristorante del genere) bisogna avere doti di "equilibrismo" culinario non indifferenti.. e fare alta qualità non è sufficiente.

sintetizzando le mie varie esperienze da cracco devo direi che le soddisfazioni superano di gran lunga le delusioni di fronte a certi piatti.. così come il giudizio negativo del buon Pauly sul servizio non troverà pienamente concordi i frequentatori abituali.. la sua brutta esperienza è innegabile.. ma personalmente devo dire che a parte il sommelier (che non mi sta molto simpatico, per usare un eufemismo) ho sempre notato gentilezza e professionalità..

lungi dal voler scusare cracco, o dal dire che merita solo voti altissimi.. da un ristorante di questo livello (e di prezzo) è giusto e doveroso pretendere il massimo e non essere indulgenti se ci sono stati errori.. ripeto.. il mio voleva solo essere un invito a mettere in un giusto contesto un'esperienza che a guardare i voti di Pauly sembra disastrosa..

da Paulyste il 05 giu 2009 10:52


Disastrosa no, altrimenti davo voti negativi o rimandavo al prossimo appello. E questa è una cosa che cerco sempre di evitare, pur considerando che l'altro ieri sia stato costretto a farlo ben quattro volte (su nove interrogati). :evil:

Capisco le perplessità, ma è un'opinione. In ogni caso sul servizio non nego affatto la gentilezza, ma a mio avviso le "sviste" - dal punto di vista della professionalità - sono state troppe...

da ketto il 05 giu 2009 12:14


PaulySte ha scrittoDisastrosa no, altrimenti davo voti negativi o rimandavo al prossimo appello. E questa è una cosa che cerco sempre di evitare, pur considerando che l'altro ieri sia stato costretto a farlo ben quattro volte (su nove interrogati). :evil:

Capisco le perplessità, ma è un'opinione. In ogni caso sul servizio non nego affatto la gentilezza, ma a mio avviso le "sviste" - dal punto di vista della professionalità - sono state troppe...

non fraintendermi Pauly.. non ho perplessità sulla tua recensione.. l'ho letta e mi sembra condivisibile.. se si va per la prima volta e si ha la tua esperienza è giusto esprimerla in maniera chiara..
e concordo sul criticare atteggiamenti che non sono accettabili (quella del cameriere rimproverato è davvero brutta)..
l'unica cosa su cui non concordo è la franciacorta.. ma questo è un altro discorso.. :D

ho solo pensato che il punteggio da te dato sebbene corretto per la singola esperienza sia troppo basso per questo ristorante "in generale". tutto qui.
ho voluto pertanto mettere in prospettiva la tua valuazione con un'esperienza un pò più ampia.. la mia.. non gli dò sicuramente l'eccellenza.. ma alla luce dei punteggi visti sul forum.. 7 è un voto troppo basso per il ristorante "in generale"


apro una piccola parentesi.. sono piuttosto nuovo.. quindi mi scuso se non ho ancora compreso bene "come" esprimere un punteggio in questo forum..
quando si tratta di ristoranti "importanti", di giudizi che possono dar luogo a dibattiti.. cerco di non fare una rece dopo 1 sola visita.. in modo da poter esprimere un'opinione più corretta possibile.
un pò come quando si discute di vino.. con un assaggio ci si fa un'idea.. ma un giudizio più critico necessità di più di un assaggio

da Paulyste il 05 giu 2009 12:46


Personale opinione è che la singola visita deve bastare. E nel caso di ristoranti come Cracco concedersi più visite prima di esprimere un giudizio, specie se si è rimasti inizialmente delusi, diverrebbe proibitivo. Comunque l'equità del giudizio sul Mangione mi sembra essere garantita dall'apporto di tutti i recensori, con tutta la disparità dei loro gusti, delle loro preferenze, delle loro possibilità economiche, più che dalla calibratezza assoluta di ogni singola recensione. Ovviamente sappiamo che questo vale più per alcune zone d'Italia (specie la Lombardia e Milano) che per altre.

da Eat il 05 giu 2009 12:47


ketto ha scrittoho solo pensato che il punteggio da te dato sebbene corretto per la singola esperienza sia troppo basso per questo ristorante "in generale"


Credo proprio che il voto dovrebbe essere riferito alla singola esperienza, non al voto generale sul ristorante.

Se vado in un locale e mi trovo male, sai cosa mi importa se tutti gli altri si sono trovati da Dio? :D

da chefalfio il 05 giu 2009 12:57


Eat ha scritto
ketto ha scrittoho solo pensato che il punteggio da te dato sebbene corretto per la singola esperienza sia troppo basso per questo ristorante "in generale"


Credo proprio che il voto dovrebbe essere riferito alla singola esperienza, non al voto generale sul ristorante.

Se vado in un locale e mi trovo male, sai cosa mi importa se tutti gli altri si sono trovati da Dio? :D


In effetti ch si trova male le prima volta è difficile che ci torna la seconda sopratutto a certe cifre
Poi da ristoratore dico che la serata sfigata capita però sai già a priori che il cliente che non si trova bene lo perdi

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da Paulyste il 05 giu 2009 13:08


Sì, certo, la serata sfigata può capitare a te e chi conosce la tua bravura può chiudere un occhio per quella volta. Ma a Cracco, a Santini, Cannavacciuolo, Berton e altri non possono permettersi la sfiga; se dimezzassero i prezzi, allora sì

da chefalfio il 05 giu 2009 13:40


PaulySte ha scrittoSì, certo, la serata sfigata può capitare a te e chi conosce la tua bravura può chiudere un occhio per quella volta. Ma a Cracco, a Santini, Cannavacciuolo, Berton e altri non possono permettersi la sfiga; se dimezzassero i prezzi, allora sì


Infatti non si tollera a quella cifra nessun errore giustamente

chefalfio42

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