Visto ieri al Cinema "NOTTURNO BUS"
Fra i film usciti questa settimana mi avevano suscitato un certo interesse "L'estate di mio fratello" e "Le ferie di Licu".
Nonostante l'abbondanza di sale gli stessi sono stati ignorati nella mia città e provincia..
Dovrò allora aspettare se e quando usciranno in noleggio oppure l'eventuale programmazione di sky
Ripiego su questo propagandatissimo film (trailers televisivi, pubblicità con intere pagine dei quotidiani, recensioni accattivanti). Tutte cose che non mi ncantano. C'è, però, quale co-protagonista, uno degli attori italiani da me preferiti.
Quel VALERIO MASTRANDREA, già apprezzato, fra gli altri, nel misconosciuto e massacrato, oltre ogni demerito, "L'anno prossimo vado a letto alle 10" di e con il simpaticissimo Angelo Orlando; il bellissimo, ma trascurato, "Tutti giù per terra" di Davide Ferrario (con splendide musiche dei C.S.I.) e un piacevole "Orizzonti degli eventi" di Daniele Vicari, anche qui con le graffianti musiche di Massimo Zamboni.
Lo stesso, inoltre, ha avuto il coraggio, che non tutti hanno, di calcare con successo il palcoscenico teatrale (fra tutti "Il Rugantino").
Al suo fianco c'è la sopravalutata, secondo me GIOVANNA MEZZOGIORNO che, ben districatasi nelle parti di moglie isterica (L'Ultimo Bacio) o turbata (La Finestra di Fronte), qui nei panni della donna fatale, frana miseramente trascinandosi, in parte e purtroppo, il comunque più bravo Valerio.
Il livello della sceneggiatura mi richiama i gesti del buon Pazzaglia (a Indietro Tutta di Renzo Arbore). Stucchevole, per dirne una, la ripetitività dell'errore di nome.
La storia si dipana su un micro-chips dal valore tanto elevato quanto misterioso che finisce nelle improbabili mani di alcuni balordi.
Due disperati (Mastrandrea e la Mezzogiorno) si incontrano dando vita a un rapporto contraddittorio.
La tragicommedia si svolge senza patos fra violenze più o meno gratuite e rari momenti d'ilarità. Il finale, dolce-amaro, perde l'ultima occasione per dare un valore meno contraddittorio alla storia.
VOTO 5
cioè se prendessi un depresso e lo portassi a vedere un ciclo con quello, e il Sapore della Ciliegia, poi sarebbe configurabile come istigazione al suicidio eh....
