Non vado a cena da Cracco da un pezzo ormai, ma vedo che certe brutte abitudini non sono per nulla cambiate... A cominciare dai sottopiatti ancora firmati Cracco-Peck (!!!) (che nell'autunno 2007, al tempo della mio primo pranzo, risultavano già sbeccati...
) o da quei tristissimi centrini industriali (lisi anch'essi) adoperati come orpello ai suddetti sottopiatti, per non parlare poi della spiacevolissima sensazione di incuria/trascuratezza generalizzata nella cura/manutenzione dell'ambiente... Tutte cose che in un ristorante "normale" non peserebbero in modo preponderante nella valutazione d'insieme, ma in un bistellato che ambisce pure ai tre macarons, non si possono vedere certe cose! Nella recensione in questione si legge:
...tavoli imbanditi impeccabilmente: non potrebbe essere diversamente. Luce moderata, tovaglie sul rosato, poltroncine comode, posateria e bicchieri impeccabili. Tutto è perfetto, curato nei minimi dettagli.
Francamente lodi ingiustificate rapportate all'ambiente che ho visitato io. Un ambiente da 7,5 massimo volendo essere estremamente buoni.
Al contrario i pregi (in verità pochi) del locale, sembrano essere spariti completamente. Primo fra tutti lo storico caposala Davide Ostorero che, lasciando il timone della sala alla spocchia di Cracco e al """discutibile""" primo sommelier Gardini, ha segnato il declino inesorabile della relazione con la clientela (se non altro la parte degli avventori comuni...). Ricordo infatti una grande attenzione sotto la regia di Ostorero: aggiunta/cambio di piatti, portate a sorpresa, riempitivi per il commensale dal menù più corto, gentili omaggi ecc. anche a clienti assolutamente non abituali.
Passiamo alla cucina. Sono sempre riemerso dal locale di via Hugo con quest'impressione: discontinuità assoluta caratterizzante una cucina avente il solo scopo di stupire, nella maggior parte dei casi senza cognizione di causa, l'avventore.
A piatti molto buoni, anche ottimi, Cracco alterna preparazioni senza senso (alcune eseguite pure con imperizia tecnica). Spero per lei, che lucia21 abbia avuto l'estrema fortuna di imbroccare 4 piatti facenti parti della prima categoria, altrimenti il 10 alla cucina è fuori luogo.
Per quel che concerne il rapporto q/p, la discussione è vecchia come il mangione.it . Io stesso non ho avuto remore ad etichettare con un rapporto q/p ottimo pranzi da 200 e passa Euro a cranio, ma in modo assolutamente giustificato e seguendo la linea illustrata da Paulyste, ne parlavamo qui .
http://www.ilmangione.it/forum/viewtopic.php?t=9541
200-250 euro a persona per un menù degustazione di più portate, a livelli di ottima cucina in bistellati, comprensivi di beveraggi ed extra, possono anche portare il recensore ad un giudizio ottimo in presenza di assoluta eccellenza.
In questo caso un q/p ottimo, per 4 singoli piatti a 411 Euro in due (senza vini ecc!!) mi pare a dir poco esagerato;
se si conosce la cucina di Cracco, fuori dal mondo!