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da scogghi il 18 mar 2010 12:25


Quindi è un tuo vantaggio! perchè se non la tieni quel cliente non viene più :wink:

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da primus il 18 mar 2010 13:20


scogghi ha scrittoQuindi è un tuo vantaggio! perchè se non la tieni quel cliente non viene più :wink:


è un obbligo, non un vantaggio e ritengo che un cliente che non va più in un locale perchè non prende le carte, ha problemi.....oldani insegna :wink:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da scogghi il 18 mar 2010 13:44


Un obbligo??? Accetare le carte di credito??? :shock: :shock: :roll:

Il pesce in mare e la padella sul fuoco.....

da Cabrio il 18 mar 2010 14:06


scogghi ha scrittoUn obbligo??? Accetare le carte di credito??? :shock: :shock: :roll:




non è assolutamente un obbligo......ma purtroppo è una cortesia-obbligata , altrimenti capita come a detto Primus.

Vorrei vedere quanti utilizzerebbero la carta se la commissione ( dallo 0,50% all'1% circa) fosse addebitata a loro ( e negli utilizzatori mi ci metto pure io )!!!!!

la carta è uno di quei mezzi ( il credito) che ha portato al nostra società all'instabilità economica odierna.

Trent'anni fà uscivi e spendevi quello che potevi......ora c'è la carta di credito e molti si lasciano prendere la mano ( tanto pago a metà del mese prossimo).....risultato....una valanga di " vorrei ,ma non posso.....però lo faccio lo stesso" ed a metà mese lacrime di coccodrillo perchè non si riesce ad onorare il debito accumulato........................................................e si perche più che Carte di Credito ...sono Carte di DEBITO !!!!!!!! :D

da santippe28 il 18 mar 2010 15:12


comunque per i negozianti che espongono le etichette delle carte di credito con cui sono convenzionati , è un obbligo accettarle , anche per pagamenti piccoli . Se rifiutano io mi incazzo e denuncio il fatto alla VISA o ad American Express, che dopo aver fatto il c.. al negoziante , possono anche togliergli la convenzione.
Non è vero che la carta di credito sia una comodità solo per il cliente , perchè è vero che ha un costo , però il commerciante , sa che anche quando gli rifilano una carta <falsa , VISA and company pagano e lui non ci smena.
Neppure io amo la carta di credito , però il futuro va sempre più nella direzione della moneta elettronica , meglio uscire con una o più carte di credito che con i contanti.

da primus il 18 mar 2010 15:18


scogghi ha scrittoUn obbligo??? Accetare le carte di credito??? :shock: :shock: :roll:



obbligo indiretto.

Come oramai per i dipendenti è un obbligo indiretto averla, visto che oramai le aziende pagano con bonifico.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 18 mar 2010 21:10


Primus, dopo di questa, rinuncio.
Ma ci sei, o ci fai? :lol: :lol:
Se non riesci a capire che l'utilizzatore del servizio è l'esercente e non il cliente, allora sei irrecuperabile.
Obbligo di qui, obbligo di là....
Ma scusa: per il cliente, cambia qualcosa pagare in contanti o con la carta? (O, peggio, con assegno?) NO.
Per l'esercente, cambia, un cliente con carta o senza carta? CRIBBIO, se cambia! Uno senza carta magari non entra o, comunque, non spende. Uno con la carta, sì.
Vuoi non tenere una carta? E fallo, se ti pesa: ma poi non lamentarti se incassi di meno.
E quanto al finanziamento.....
Chi è che prende i soldi? L'esercente. In attesa di cosa? Del saldo del cliente alla finanziaria.
Se non lo sai, questo si chiama "finanziamento". Io Tarzan, tu Jane.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da primus il 18 mar 2010 21:17


Bob ha scrittoMa scusa: per il cliente, cambia qualcosa pagare in contanti o con la carta?

Per l'esercente, cambia, un cliente con carta o senza carta? CRIBBIO, se cambia! Uno senza carta magari non entra o, comunque, non spende. Uno con la carta, sì.

E quanto al finanziamento.....
Chi è che prende i soldi? L'esercente. In attesa di cosa? Del saldo del cliente alla finanziaria.


dopo queste 3 righe mi arrendo. :?
anzi vado a farmele 3 righe :cry:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Cabrio il 18 mar 2010 21:34


Bob ha scrittoPrimus, dopo di questa, rinuncio.
Ma ci sei, o ci fai? :lol: :lol:
Se non riesci a capire che l'utilizzatore del servizio è l'esercente e non il cliente, allora sei irrecuperabile.
Obbligo di qui, obbligo di là....
Ma scusa: per il cliente, cambia qualcosa pagare in contanti o con la carta? (O, peggio, con assegno?) NO.
Per l'esercente, cambia, un cliente con carta o senza carta? CRIBBIO, se cambia! Uno senza carta magari non entra o, comunque, non spende. Uno con la carta, sì.
Vuoi non tenere una carta? E fallo, se ti pesa: ma poi non lamentarti se incassi di meno.
E quanto al finanziamento.....
Chi è che prende i soldi? L'esercente. In attesa di cosa? Del saldo del cliente alla finanziaria.
Se non lo sai, questo si chiama "finanziamento". Io Tarzan, tu Jane.


Caro Bob è qui che ti sbagli.......i soldi della finanziaria li prende il titolare della carta per comprarci quello che vuole da un paio di scarpe ad una cenetta .......è per questo che le chiamo carte di Debito......nel momento che io titolare di carta faccio una spesa con strisciata ,istantaneamente mi creo un DEBITO con la società emettitrice.........il commerciante non ha assolutamente attivato debiti con nessuno!!! :D

da luc83 il 18 mar 2010 22:01


anche perchè altrimenti tutti pagherebbero con il bancomat e non con la carta...

Re: La ricevuta fiscale

da cico140976 il 22 mar 2010 10:39


Yoda ha scritto
cico140976 ha scritto
primus ha scritto
che devi fare...bisognerebbe fare come i benzinai che sotto certi importi solo contanti.


Dubito ASSAI che questo sia legale........

:

Bah...io dubito che sia legale il contrario semmai..
Mi risulta che la moneta corrente sia l'Euro e non le cartoline di plastica. Accettare la carta di credito e' una cortesia che viene prestata a un qualsiasi acquirente, ma non certo un obbligo.



Mi ero perso il seguito della discussione.... :shock:

Comunque riguardo questo, ha ben spiegato santippe:

comunque per i negozianti che espongono le etichette delle carte di credito con cui sono convenzionati , è un obbligo accettarle , anche per pagamenti piccoli .


:wink:

**********************************
Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

**********************************
Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

da Bob il 22 mar 2010 10:50


Cabrio ha scritto E quanto al finanziamento.....
Chi è che prende i soldi? L'esercente. In attesa di cosa? Del saldo del cliente alla finanziaria.
Se non lo sai, questo si chiama "finanziamento". Io Tarzan, tu Jane.


Caro Bob è qui che ti sbagli.......i soldi della finanziaria li prende il titolare della carta per comprarci quello che vuole da un paio di scarpe ad una cenetta .......:D[/quote]
Forse hai ragione: anche se, in senso strettamente tecnico, chi, in tutto il passaggio, ha in mano del denaro che proviene dalla finanziaria è l'esercente e non il cliente. Ogni tanto dico una castroneria giusto per sfatare quell'aura di infallibilità che mi circonda da tempo immemorabile....
Però, io sono sempre Tarzan, e Primus è sempre Jane. :wink: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 22 mar 2010 10:53


Bob ha scritto
Cabrio ha scritto E quanto al finanziamento.....
Chi è che prende i soldi? L'esercente. In attesa di cosa? Del saldo del cliente alla finanziaria.
Se non lo sai, questo si chiama "finanziamento". Io Tarzan, tu Jane.


Caro Bob è qui che ti sbagli.......i soldi della finanziaria li prende il titolare della carta per comprarci quello che vuole da un paio di scarpe ad una cenetta .......:D

Forse hai ragione: anche se, in senso strettamente tecnico, chi, in tutto il passaggio, ha in mano del denaro che proviene dalla finanziaria è l'esercente e non il cliente. Ogni tanto dico una castroneria giusto per sfatare quell'aura di infallibilità che mi circonda da tempo immemorabile....
Però, io sono sempre Tarzan, e Primus è sempre Jane. :wink: :lol:[/quote]

E fante cita?

96 cubic inch of good vibs

da Luca75 il 23 mar 2010 01:45


Esulando dal "cui prodest"...
Io preferirei pagare in contanti. Ma, dato che pago io, trovo poco elegante tirare fuori le carte da 50 sotto gli occhi della mia ospite. Così se andassi alla cassa a pagare, non sfuggirebbe la cifra all'ospite.
Che a sapere che l'esercente preferisce i contanti....
In linea teorica, e senza istigare a delinquere (diciamo per pura statistica), quanto è probabile che pagando in contanti ci scappi lo sconticino se ci si scorda di chiedere la ricevuta?

da vgaber il 23 mar 2010 11:08


Luca75 ha scritto (diciamo per pura statistica), quanto è probabile che pagando in contanti ci scappi lo sconticino se ci si scorda di chiedere la ricevuta?

seriously? :shock: :shock: :shock: :shock:
esci a cena (cosa di cui oggettivamente non hai bisogno), ne spendi 100 a capoccia ma se ti fan pagare 90 senza ricevuta male non fa? :shock: :shock: :shock: :shock:.
Molto democraticamente: lo sconticino sul voluttuario mi sembra una bischerata.

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da fulvia il 23 mar 2010 11:46


Molto democraticamente: lo sconticino sul voluttuario mi sembra una bischerata.
[/quote]


....Guarda...tu non hai idea di quanti, ti chiamino al tavolo discretamente e con aria da Carboneria ti sussurrano..."...Pago in contanti..." sfregando pollice ed indice..... :P :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da Luca75 il 24 mar 2010 02:26


Ma sì... In fondo, in fondo l'avidità è un sentimento che pervade profondamente il vorace mangione... Mai chiedere lo sconto; mai lasciare intendere che lo si desidererebbe!
Certo è che, se la carta di credito è gradita sia al cliente che al ristoratore, allora usare la carta è molto più comodo per tutti.
E stavolta lo dico davvero per aprire un discorso filosofico, invece che per ammiccare alla genovesità di Primus: non capisco vgaber cosa tu intenda per "lo sconticino sul voluttuario". Perchè un vestito, una vacanza, una bottiglia di vino o un elettrodomestico non sono beni voluttuari? O vogliamo instaurare dei ranghi di voluttuarietà? E' meno bischero chiedere lo sconto su un vestito o sul cibo?
Se poi mi si vuol dire che, in generale, qualcuno possa trovare poco signorile chiedere o proporre uno sconto, lo capisco eccome! Quindi se Fulvia vuol dire che vive con fastidio chi contratta lo sconto, o se Vgaber si sentirebbe in imbarazzo a proporlo al ristoratore, lo capisco; e fondamentalmente lo condivido.
Ma di qui a dire che chi vuole trattare sia bischero ce ne passa (non mi riferisco al trattare sulla fattura :wink: ). Potrebbe apparire più bischiero chi paga di più? :lol:

da fulvia il 24 mar 2010 02:46


[
se Fulvia vuol dire che vive con fastidio chi contratta lo sconto, o se Vgaber si sentirebbe in imbarazzo a proporlo al ristoratore, lo capisco; e fondamentalmente lo condivido.


....No, non lo vivo con fastidio.....mi fa solo sorridere perchè quando dico "Grazie, le preparo la ricevuta.....cambiano tono e mi porgono la carta di credito..... :P :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da tpt il 24 mar 2010 09:52


In definitiva trovo che il sistema delle carte di credito arricchisca soprattutto la società che le emette.

Sia il ristoratore che il cliente ne trae sia benefici che svantaggi:

- per l'esercente: si vede decurtare una parte del guadagno, di contro è sicuro della copertura, evita assegni cabrio, denaro falso ed anche di essere rapinato. Inoltre in alcuni casi la carta incentiva il cliente a spendere di piu'.

- per il cliente: paga a fine mese, evita di perdere tempo a prelevare, vive piu' sicuro senza contanti in tasca. Di contro è incentivato a spendere di piu'.

da primus il 24 mar 2010 11:04


Bob ha scritto Ogni tanto dico una castroneria


OGNI TANTO??? :shock:
:lol: :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

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