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da Ospite il 15 giu 2006 12:51


Fante Gump ha scritto
montefollonico ha scritto Ma perche vietarli, non sono per niente dannosi!!!????!!!! sempre e solo legno.....


Assolutamente d'accordo.
La differenza non è tra vini bio e non, ma tra vini buoni e non.
Concetto difficile da digerire?


sicuri che nonsiano dannosi SICURAMENTE ???? ci sono studi a riguardo ???

e' vero che il legno e' usato con le barriques..se non ricordo male per stabilizzare il colore e permettere al vino di respirare nell'invecchiamento...ma se il vino non deve piu' invecchiare (trucioli velocizzano il procedimento) a cosa serve il legno se non esclusivamente a modificare profumi e sapori del vino ????

Concordo sul segnalare la pratica in etichetta ..ma attualmenye e' obbligatorio ????

da Fante il 15 giu 2006 13:05


filo ha scrittosicuri che nonsiano dannosi SICURAMENTE ???? ci sono studi a riguardo ???


Domanda lecita.
Visto l'utilizzo del medesimo legno per le botti, direi che non ci sono dubbi sulla sua innocuità. E' più facile avvelenarsi con l'alcol del vino.

E nessuno vuole difendere l'uso del truciolato.

Continui a evitare la domanda. Solo il vino bio è buono ?

Che poi ci siano aziende spudorate ( abbiamo ancora in memoria il metanolo ), non è una novità. Non c'era bisogno del bio.

E ricordiamo che nel 2002 ci fu una massiccia operazione dei Carabinieri che ha smascherato un sacco di aziende bio solo nel nome.

Non dimentichiamo un altro aspetto. Una grande azienda conosciuta è sempre più controllata di una piccola azienda. Chi garantisce che davvero tutti applichino quella rivoluzione che sostengono. Tu?

da silbusin il 15 giu 2006 14:31


Fante ha scrittoNon c'era bisogno del bio.
E ricordiamo che nel 2002 ci fu una massiccia operazione dei Carabinieri che ha smascherato un sacco di aziende bio solo nel nome.


una sola precisazione: quando si parla di bio nel vino è utile distinguere sempre tra bio-logico e bio-dinamico.
In quest'ultima categoria si possono certo ottenere buoni prodotti: quello che rende perplessi è la parte "fantasia". Tanto che attualmente ci sono i seguaci steineriani e altri molto più moderati.
In realtà ogni molecola di un liquido è "energizzata" ed ha un contatto fisico/chimico mutevole con ogni altra molecola. Non è una novità. Da qui però a voler fare un disciplinare con incluse pratiche di tipo esoterico ce ne passa.
Nell'ultima degustazione a cui ho partecipato, Ziliani ha di fatto confermato quanto diceva fante: il vino che state bevendo è buono o no?
bella la spiegazione su internet: http://www.vino-biologico.it/pag.php?no ... iodinamico

da Fante il 15 giu 2006 14:41


silbusin ha scrittoIn realtà ogni molecola di un liquido è "energizzata" ed ha un contatto fisico/chimico mutevole con ogni altra molecola.


:shock: ....e quindi?

da Ospite il 15 giu 2006 14:48


Visto l'utilizzo del medesimo legno per le botti, direi che non ci sono dubbi sulla sua innocuità.


io non direi che siano la stessa cosa....se per fare il vino alcuni ritengono migliore le botti (grandi o piccole) o utilizzare trucioli di legno in emulsione.

Se i trucioli vengono utilizzati per vini giovani ..mi viene da pensare che, eliminato la motivazione invecchiamento, servano solo a correggere difetti del vino.

E poi...qualcuno mi sa dire se la regolamentazione sull'obbligatorieta' di riportare in etichetta il trattamento e' gia' in vigore ????
Altrimenti come al solito non si mette in condizione il consumatore non-esperto di poter riconoscere un prodotto dall'altro.


Comunque tornando alla domanda di fante (ho gia' risposto in altro topic) io sono per il vino buono non costruito esclusivamente in cantina che mantenga forte il legame con la terra che lo ha prodotto.

Mi sto appassionando agli autoctoni....sto imparando a conoscere i biodinamici...ma non sono integralista.

da Fante il 15 giu 2006 15:00


filo ha scrittoio sono per il vino buono non costruito esclusivamente in cantina che mantenga forte il legame con la terra che lo ha prodotto.


Filo 100% 8)

da silbusin il 15 giu 2006 15:02


Fante ha scritto
silbusin ha scrittoIn realtà ogni molecola di un liquido è "energizzata" ed ha un contatto fisico/chimico mutevole con ogni altra molecola.

:shock: ....e quindi?

quindi ogni sostanza è biodinamica.
Il prof Palumbo dell'Università di Napoli ha fatto una bella lezione sull'acqua: ogni molecola è in movimento interno (nucleo, protoni, elettroni, ecc), ha un legame fisico con un'altra molecola e così via; un'immaginaria catena sempre in movimento, se questa viene alterata anche temporaneamente da una molecola esterna, ecc....(non voglio tediare ma intendeva dare una spiegazione logica all'omeopatia).
sul biodinamico vale quanto ormai si dice da più parti, caro il mio fantolino: utilizzo il meno possibile di sostanze e tecniche che possano alterare le proprietà organolettiche.
ma, ripeto, da qui ad accettare l'importanza della disposizione dei pianeti ce ne passa.
in conclusione: se ridimensioniamo quanto affermato da Joly e lo riconduciamo al rispetto del territorio, del ciclo di fertilità dei terreni, del non utilizzo di sostanze chimiche dannose, del privilegiare le coltivazioni "manuali", biodinamico why not ?

da montefollonico il 15 giu 2006 15:04


Ancora precisazioni:
non esiste obbligo di inserire alcunchè sulle etichette.
Truciolo o legno è la stessa cosa, sempre della stessa materia prima si tratta.!!!!!!!
I biodinamici sono ,a seconda da che parte si guardino, solamente, o un atto di fede, o una grande bufala. Non sono regolamentati..... :?
I vini biologici sono un invece un'altra cosa. Da prendere seriamente in considerazione. e non da confondere assolutamente con i biodinamici che su questo ci marciano....
Il parlare di vitigni autoctoni è un altra cavolata che fa sorridere il vero ambiente scientifico: il significato di autoctono e alloctono in questo caso deve essere riferito ad un preciso momento temporale, sennò niente potrà essere considerato autoctono.
Saluti e cerchiamo sempre di informarsi di più. montefollonico

da Fante il 15 giu 2006 15:15


ogni molecola è in movimento interno ha un legame fisico con un'altra molecola e così via; un'immaginaria catena sempre in movimento, se questa viene alterata anche temporaneamente da una molecola esterna

Rimane una molecola d'acqua.

da silbusin il 15 giu 2006 15:18


giusto Monty! autoctono deriva da autos cioè stesso e chthon cioè terreno.
qualsiasi sostanza base inserita ex-novo in una sede e sviluppatasi in essa diventa autoctona.
almeno in termini strettamente filologici e tecnici.
il tempo zero è l'elemento di comparazione, rispetto ad un ipotetico tempo 1, 2, ecc.

da Ospite il 15 giu 2006 15:18


Il parlare di vitigni autoctoni è un altra cavolata che fa sorridere il vero ambiente scientifico: il significato di autoctono e alloctono in questo caso deve essere riferito ad un preciso momento temporale, sennò niente potrà essere considerato autoctono.


Lasciando da parte la filosofia...spiegati meglio non capisco, dalle tue parole mi sembra di capire che l'unico vitigno considerabile autoctono sia il primo nato sulla terra ed esattamente nel luogo in cui dopo il big bang improvvisamente e' germogliato :lol: :lol: :lol:

io credo che un vitigno presente in una zona diciamo da 1000 anni siamo ragionevolmente considerabile autoctono.

sono ignorante e non posso portare a testimonianza testi scentifici... :lol: :lol:

da Greedy il 15 giu 2006 15:19


Fante ha scrittoogni molecola è in movimento interno ha un legame fisico con un'altra molecola e così via; un'immaginaria catena sempre in movimento, se questa viene alterata anche temporaneamente da una molecola esterna

Rimane una molecola d'acqua.


Una molecola stressata però ... avere un legame fisico è un impegno, morale e spirituale, non puoi più uscire al bar con le altre molecole e farti due birre per esempio, sennò la tua molecolina si arrabbia e ti fa dormire sul tappo di sughero... bisogna considere l'insieme delle cose e capire che ogni molecola, quando instaura un rapporto fisico con le altre molecole poi non è più la stessa, guarda 25 com'è ridotto e capirai cosa intendo ....

Lo so che "a buon intenditor, poche parole", ma parlavo a Fante e ho dovuto usarne molte.

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da silbusin il 15 giu 2006 15:20


Fante ha scrittoogni molecola è in movimento interno ha un legame fisico con un'altra molecola e così via; un'immaginaria catena sempre in movimento, se questa viene alterata anche temporaneamente da una molecola esterna
Rimane una molecola d'acqua.

si sempre acqua ma secondo Palumbo è diversa perchè ha cambiato la sua forma di energia....il fatto è o ci si crede o non ci si crede.
io sono per il secondo atteggiamento.

da ilForchetta il 15 giu 2006 15:22


Fante ha scrittoogni molecola è in movimento interno ha un legame fisico con un'altra molecola e così via; un'immaginaria catena sempre in movimento, se questa viene alterata anche temporaneamente da una molecola esterna

Rimane una molecola d'acqua.


appunto, mica viene alterata... sempre H20 rimane... o diventa H2Trucioli3O?

(so ignorante, ma ce provo...)

ops, arrivato tardi... io non ce credo.

da ilForchetta il 15 giu 2006 15:24


ma che cazpita è la sua forma d'energia? ma che vor dì????

vitigni autoctoni

da montefollonico il 15 giu 2006 15:33


Vedi Filo che ci arriviamo:
esempio la vernaccia di san gimignano (Siena), è autoctona o no?????
E' arrivata in Toscana nel medioevo.....
Perchè dobbiamo dare dei tempi?, dobbiamo vedere invece la compabilità del singolo vitigno con l'ambiente in cui è stato introdotto, e da qui stabilire una TERRITORIALITA', sennò dobbiamo sempre ricordarsi che le noste viti sono alla fin fine AMERICANE :) . Saluti Montefollonico

da Ospite il 15 giu 2006 15:41


sennò dobbiamo sempre ricordarsi che le noste viti sono alla fin fine AMERICANE . Saluti Montefollonico


solo il piede della vite e per combattere dei parassiti...gli innesti sono sempre stati fatti con vitigni che per consuetudine definiamo autoctoni se presenti nel territorio da ....anni troviamo noi un limite convenzionale.


o mi sbaglio

da montefollonico il 15 giu 2006 15:49


non svicolare :) , e non soffermarti sulle mie battute/provocazione, affrontiamo il quesito:
un vitigno che si integra perfettamente con il territorio, anche se introdotto recentemente, perchè devo demonizzarlo?? e non assurgelo a vitigno "territoriale".!!!
Mettere una banale barriera temporale non ci aiuta e non ne verremo mai a capo.
Territorialetà: vedere se un vitigno è adatto , tutto qua.
Monty

da silbusin il 15 giu 2006 15:51


alberto ha scrittoma che cazpita è la sua forma d'energia? ma che vor dì????
se in un determinato ambiente ci sono un miliardo di molecole queste sono in un loro equilibrio (omeostasi; è lo stato che la natura cerca sempre di mantenere), ma ogni molecola è tenuta assieme e si muove con le altre (a livello molecolare) in un ambiente entropico energetico.
se io introduco una molecola, quindi un miliardo più una, l'equilibrio si altera e poi ritorna a posto, ma diverso (c'è una molecola in più) e cmq l'energia è diversa, c'è stato un cambiamento e di questo ne rimane traccia. da qui la teoria della "memoria" dell'acqua.
applicala al concetto omeopatico e vedi che una ratio scientifica è stata trovata (io l'ho banalizzata): è una teoria alla quale la comunità scientifica medica non crede (o almeno la stragrande maggioranza).

alby: fatti una canna, vedrai che capisci.

Re: vitigni autoctoni

da Ospite il 15 giu 2006 15:54


sennò dobbiamo sempre ricordarsi che le noste viti sono alla fin fine AMERICANE :) . Saluti Montefollonico[/quote]

Scusa se intervengo per precisazione: i vitigni della valdaosta anche loro sono americani?

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