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da wineless il 05 nov 2006 18:41


è vero, non arrovelliamoci con la formula del winellolessodelcasso! Leggiamo le recensioni! :lol:

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da caneciccio il 05 nov 2006 22:12


Anche per me il discrimine risulterà dal contenuto della recensione. Non sono d'accordo come linea generale a dire: non puoi dare 9 alla cucina di un'osteria, perchè 9 lo merita solo un ristorante che ti offre un altro tipo di elaborazioni culinarie rispetto al piatto di affettati e ai 2-3 tipi di pasta "tradizionale" che ti dà la prima.

Ripeto ragazzi, io vivo a Roma dove se dovessimo graduare così le votazioni la stragrande maggioranza dei "ristoranti" (a volte autoproclamatisi tali, ma a Roma non si guarda molto pel sottile) che campa offrendo gricia-amatriciana-carbonara-abbacchioscottadito-carciofoallagiudia si dovrebbe beccare SE VA BENE al massimo un 7-8.
E invece secondo me, se uno quel piatto visto e rivisto lo fa DAVVERO bene, se quella trattoria (perchè tale è nonostante l'ambiziosa insegna da ristorante così frequente qui...) cucina con maestria il proprio semplice repertorio, io il voto alto voglio poterglielo dare senza sentire alti lai "ooooooooomaalloraquantodovrestidareaXXX(cuoco di rinomato livello)"????
Nel testo della recensione poi scriveremo che CASPITA DE CATEGORIA de locale è....
(Non è che se sto recensendo benissimo l'Agriturismo a conduzione familiare con produzione propria di varie delizie e un prezzo onestissimo, possa sorgere il dubbio che lo voglia affiancare che ne so, alla raffinatezza che leggo sia nota caratteristica di un Tano, dai...).

da deloZio il 05 nov 2006 22:52


...

"ooooooooomaalloraquantodovrestidareaXXX(cuoco di rinomato livello)"????


Ma allora quanto "dare" ad un Locale di categoria equivalente che ancora non s'è visitato e che si rivelerà migliore di quelli così munificamente già valutati?

da wineless il 05 nov 2006 23:32


Intendi che se dai un 10 non si lascia margine di miglioramento?
Beh non credo che si debba per forza discriminare in termini numerici quando si tratta di eccellenza.
Non con una scala di valori così stretta.
Saranno entrambe esperienze all'apice della soddisfazione, perchè no?

Diverso se i voti fossero per esempio espressi in trentesimi. Allora si potrebbe giocare sul 26, 27, 28, 29... senza mai arrivare al massimo se non in un momento di euforia extra-corporea.
Ma visto che così non è, non condivido la presa di posizione di non voler dare mai il 10, perchè allora in soli due punti (8 e 9) vengono disperse decine di esperienze il cui valore è probabilmente ben diverso.

Insomma io intendo usare l'intera gamma di voti a disposizione per far capire meglio a chi legge che un posto è decisamente meglio dell'altro. Poi tra i vari 10, non importa quale mi ha dato di più, tanto sarebbero sottigliezze ampiamente oscurate dalla sensibilità personale del singolo.

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da Ospite il 06 nov 2006 10:12


kel666 ha scrittoe non trovo nemmeno necessaria la gestione in categorie...
l'importante è leggere il testo della rece, senza fermarsi ai voti e al rapporto qualità/prezzo (che sono cmq utlissimi)



a mio avviso la divisione in categorie non e' solo necessaria...di piu'.
altrimenti continueremo a fare indigigestione di cappelli dei puffi, equiparando agriturismi a ristoranti , pizzerie a wine-bar.


concordo in toto con il discorso di Wineless

da kel666 il 06 nov 2006 10:17


filo ha scritto a mio avviso la divisione in categorie non e' solo necessaria...di piu'.
altrimenti continueremo a fare indigigestione di cappelli dei puffi, equiparando agriturismi a ristoranti , pizzerie a wine-bar.


secondo me la suddivisione in categoria sarebbe molto utile, ma assolutamente non necessaria e così influente nel modo in cui uno giudica una recensione

del resto lo capisco di già dal testo se un posto è una pizzeria o un agriturismo o altro... la suddivisione sarebbe utile a quelli che non han voglia/tempo di leggersi la rece e necessitan un giudizio velocemente leggibile... che ritengo appunto molto utile, ma non necessario

mi permetto di cambiare idea a metà di una discussione
- UochiToki

da Ospite il 06 nov 2006 10:20


kel666 ha scritto
filo ha scritto a mio avviso la divisione in categorie non e' solo necessaria...di piu'.
altrimenti continueremo a fare indigigestione di cappelli dei puffi, equiparando agriturismi a ristoranti , pizzerie a wine-bar.


secondo me la suddivisione in categoria sarebbe molto utile, ma assolutamente non necessaria e così influente nel modo in cui uno giudica una recensione

del resto lo capisco di già dal testo se un posto è una pizzeria o un agriturismo o altro... la suddivisione sarebbe utile a quelli che non han voglia/tempo di leggersi la rece e necessitan un giudizio velocemente leggibile... che ritengo appunto molto utile, ma non necessario

punti di vista :D :D :D

io quando vedo un 6 al caffe' Groppi ed un 10 ad una pizzeria senza distinzione di gategorie ...brrr brrr rabbrividisco :D :D

e leggendo le recensioni i i bbbrrrividi continuano.

Pero' queste sono regole del sito ed ognuno recensendo applica quanto gli/le consiglia la coscienza e l'esperienza.

:D :D

da deloZio il 06 nov 2006 12:28


quanto "dare" ad un Locale di categoria equivalente che ancora non s'è visitato e che si rivelerà migliore di quelli così munificamente già valutati?

Intendi che se dai un 10 non si lascia margine di miglioramento?


Esemplifico

- Visito la Trattoria “A”: ottima la cucina, buono il vino, spesa contenuta. Voto 10.
- Un domani visito la Trattoria “B”, risulta migliore in tutto: che voto posso attribuire, 10?
- A distanza di tempo, visito nuovamente la Trattoria “A”, trovandola indubbiamente migliorata: 10?

Dovrei forse scrivere “Fidatevi di quest’ultima Recensione, nelle precedenti ho pasticciato con i Voti?”.

Ammetterei d’aver cambiato opinione? Di aver sbagliato le mie classificazioni?
Oppure accomoderei le cose, affiancando i tre 10 come se niente fosse?
Conserverei onestà intellettuale o “deloZio” sarebbe più importante?

Probabilmente, non riuscendo ad essere obiettivo, rinuncerei alla Recensione,
come avviene nei casi in cui provo simpatia personale per Chef, Patron o Staff.

Poi, naturalmente, sempre un passatempo rimane...


A mio parere

solo chi ha maturato MOLTA esperienza può permettersi d’elargire 10 alla Cucina mantenendo appieno la propria affidabilità;
ognuno è liberissimo di farlo, ma preferisco fidarmi di chi, nel mentre accumula la propria esperienza, si limita a 7 e 8, 4 e 5.


Inoltre, pure la TERRITORIALITA’ assume per me importanza.

Prendendo ad esempio due recensori che leggo volentieri, “Caneciccio” è ferrata su Roma e dintorni, conosce i Locali
e può utilmente paragonarli; un “8” da lei assegnato in tali zone m’ispira pertanto fiducia. Se però lo stesso voto lo attribuisse
ad un Locale situato nei pressi di Firenze, in presenza di una recensione meno entusiasta di “Montefollonico” propenderei per la
valutazione di Questi: nessun personalismo o anzianità in questo, bensì acclarata maggiore cognizione dell’offerta in zona.

“Montefollonico” m’ispirerebbe comunque grande fiducia anche in trasferta occasionale nella Capitale; eppure, disponendo di
un ventaglio di proposte che il suddetto non saprebbe probabilmente eguagliare, “caneciccio” manterrebbe il vantaggio
di una migliore visione d’insieme, qualificata e indicativamente più completa.

Esempio fatto in buonafede: Se “montefollonico” è romano e “caneciccio” toscana, mi sono fregato da solo.

da caneciccio il 06 nov 2006 12:55


Grazie mio caro DeloZio.....anche se, fidati, sono una romana anomala, sufficientemente ferrata su Roma ma certamente meglio ferrata su Milano :D ma ognuno ha le proprie perversioni :D :roll:

da Ospite il 06 nov 2006 13:15


deloZio ha scritto
quanto "dare" ad un Locale di categoria equivalente che ancora non s'è visitato e che si rivelerà migliore di quelli così munificamente già valutati?

Intendi che se dai un 10 non si lascia margine di miglioramento?


Esemplifico

- Visito la Trattoria “A”: ottima la cucina, buono il vino, spesa contenuta. Voto 10.
- Un domani visito la Trattoria “B”, risulta migliore in tutto: che voto posso attribuire, 10?
- A distanza di tempo, visito nuovamente la Trattoria “A”, trovandola indubbiamente migliorata: 10?

Dovrei forse scrivere “Fidatevi di quest’ultima Recensione, nelle precedenti ho pasticciato con i Voti?”.

Ammetterei d’aver cambiato opinione? Di aver sbagliato le mie classificazioni?
Oppure accomoderei le cose, affiancando i tre 10 come se niente fosse?
Conserverei onestà intellettuale o “deloZio” sarebbe più importante?

Probabilmente, non riuscendo ad essere obiettivo, rinuncerei alla Recensione,
come avviene nei casi in cui provo simpatia personale per Chef, Patron o Staff.

Poi, naturalmente, sempre un passatempo rimane...


A mio parere

solo chi ha maturato MOLTA esperienza può permettersi d’elargire 10 alla Cucina mantenendo appieno la propria affidabilità;
ognuno è liberissimo di farlo, ma preferisco fidarmi di chi, nel mentre accumula la propria esperienza, si limita a 7 e 8, 4 e 5.


Inoltre, pure la TERRITORIALITA’ assume per me importanza.

Prendendo ad esempio due recensori che leggo volentieri, “Caneciccio” è ferrata su Roma e dintorni, conosce i Locali
e può utilmente paragonarli; un “8” da lei assegnato in tali zone m’ispira pertanto fiducia. Se però lo stesso voto lo attribuisse
ad un Locale situato nei pressi di Firenze, in presenza di una recensione meno entusiasta di “Montefollonico” propenderei per la
valutazione di Questi: nessun personalismo o anzianità in questo, bensì acclarata maggiore cognizione dell’offerta in zona.

“Montefollonico” m’ispirerebbe comunque grande fiducia anche in trasferta occasionale nella Capitale; eppure, disponendo di
un ventaglio di proposte che il suddetto non saprebbe probabilmente eguagliare, “caneciccio” manterrebbe il vantaggio
di una migliore visione d’insieme, qualificata e indicativamente più completa.

Esempio fatto in buonafede: Se “montefollonico” è romano e “caneciccio” toscana, mi sono fregato da solo.


tutto ok, condivisibile.

il problema nasce se butti tutto in un unico calderone...diventa difficile districarsi e dare il giusto peso a tutto.
Pero' questa e' la scelta del sito..poi ognuno si regola come crede non basta a mio avviso leggersi la rece ed in base al prezzo ed a quanto descritto cercare di intuire il tipo di locale.

Pero' così e' se vi pare !!!

da Greedy il 06 nov 2006 13:29


deloZio ha scritto“Montefollonico” m’ispirerebbe comunque grande fiducia anche in trasferta occasionale nella Capitale; eppure, disponendo di
un ventaglio di proposte che il suddetto non saprebbe probabilmente eguagliare, “caneciccio” manterrebbe il vantaggio
di una migliore visione d’insieme, qualificata e indicativamente più completa.

Esempio fatto in buonafede: Se “montefollonico” è romano e “caneciccio” toscana, mi sono fregato da solo.



Tutto molto giusto, ti faccio però un paio di domande ...

Quanti utenti ha il sito? X
Quanti utenti leggono (e/o scrivono) sul forum? Molti meno di X
Tu come sei venuto a conoscenza del fatto che caneciccio è romana e che Monty è toscano?

Ora, non è importante la percentuale di persone che dal sito passa al forum e lo legge, possa essa essere anche del 100%, il succo è che il sito si regge da solo, ergo, un parametro di giudizio delle recensioni non può essere evincibile dai post scritti sul forum.

Ora, per capirci, il tuo ragionamento regge, ma se un utente visita il sito, senza leggere il forum, può benissimo non sapere nulla di chi scrive la recensione, non avendo quindi quel paramentro di giudizio a cui tu sopra dai importanza: l'origine territoriale del recensore. Indi per cui, la territorialità, come la possiamo giudicare?

Da qui nasce un suggerimento: Potremmo inserire, nella scheda riassuntiva del recensore che appare a fianco della recensione, l'origine dello scrivente.

G.

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da ilForchetta il 06 nov 2006 13:30


Al di là di queste considerazioni, a voi non capita di trovarvi in difficoltà nell'assegnare i voti?

Io trovo facile descrivere l'esperienza e darne una valutazione discorsiva, senza la gabbia dei numeri. Poi, al momento di trasformare tutto in un valore, ho sempre mille indecisioni che mi portano a dare il voto in modo un po' leggero, senza volere assegnargli un'importanza che non ritengo abbia.

Ecco perché dico che vale la pena leggere la recensione e prendere numeri e cappelli come semplice indicazione generale per indirizzare a grandi linee il lettore.

In quest'ottica, mi pare che le cose si semplifichino molto.

da silbusin il 06 nov 2006 14:14


Una sola considerazione.
Dopo circa tre anni mi sono reso conto che nelle mie prime recensioni davo i voti sballati. Non avevo termini di paragone.
Oggi mi sembra, ripeto mi sembra, di dare dei voti più corretti, ma non ne sono mai completamente sicuro.
Leggere le opinioni di altri recensori sullo stesso locale mi è utilissimo.
Poi anch'io cerco di dare i voti in assoluto e non in relativo. Ad una pizzeria non darò mai 10.
Ma questa è un'altra storia.
silbusin

da caneciccio il 06 nov 2006 14:27


Greedy scrive:
Da qui nasce un suggerimento: Potremmo inserire, nella scheda riassuntiva del recensore che appare a fianco della recensione, l'origine dello scrivente.

NOOOOOOOO Non sono d'accordo....io me la cavo molto meglio in Padania che in Latinia.....
Su che il sito va bene così e mica l'utente medio legge che, che ne so, la Pizzeria Spontini ha preso un cappello verde e penserà mai, leggendo le recensione, che è uguale al cappello verde dell'Oca no???? Dai su.... l'utente medio è + sveglio di così..

da Strini il 06 nov 2006 14:40


A mio modestissimo parere tutti relativizziamo, chi più chi meno e, dirò di più, è indispensabile con una votazione in decimi senza categorie. Se io dessi 10-10-10 alla mia migliore esperienza culinaria, dovrei per forza dare massimo 5-5-5 ad un'ottima esperienza in un'ottima pizzeria, con q/p ottimo: risultato? Cappello arancione, voto neutro, quindi sbagliato.
Possiamo comunque mettere regole, paletti e quant'altro, possiamo votare in trentesimi o centesimi, ma sempre voti relativi avremo, come fanno chiaramente notare le problematiche sollevate da Delozio...

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Greedy il 06 nov 2006 15:02


caneciccio ha scrittoGreedy scrive:
Da qui nasce un suggerimento: Potremmo inserire, nella scheda riassuntiva del recensore che appare a fianco della recensione, l'origine dello scrivente.

NOOOOOOOO Non sono d'accordo....io me la cavo molto meglio in Padania che in Latinia.....***
Su che il sito va bene così e mica l'utente medio legge che, che ne so, la Pizzeria Spontini ha preso un cappello verde e penserà mai, leggendo le recensione, che è uguale al cappello verde dell'Oca no???? Dai su.... l'utente medio è + sveglio di così..



*** Ok, ma tu sei un caso particolare, non rappresenti la media.
Semmai le elementari
:twisted: :oops: 8)

Io credo invece che un sito, per esser fatto bene, deve essere a prova di idiota, ovvero chiunque entri e si colleghi, deve essere in grado di usare il materiale e trarne il massimo beneficio. L'utente medio, IMHO, è più tonto di quanto si possa pensare ....

G.

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

da silbusin il 06 nov 2006 16:34


Greedy ha scritto L'utente medio, IMHO, è più tonto di quanto si possa pensare ....
G.

perchè hai voluto scoprirci? :shock: pazza, era un segreto tra di noi.... 8)

da ilForchetta il 06 nov 2006 16:53


http://ilmangione.it/rec_utente.php?nick=29490000

Utente Greedy, attendibilità Media. :shock:

...ops.... :wink:


si schersa, eh?

da MarioLino il 06 nov 2006 19:55


wineless ha scrittoRibadisco, mentalmente tutti ci rapportiamo alle aspettative ed alla spesa, insomma il voto rispecchia il grado di soddisfazione per quella singola visita. Bob, Mariolino, dove siete? (intanto grazie kel666 per la comprensione)


Per me i voti sono relativi allla fascia di prezzo a cui appartiene il locale, alla zona in cui si trova, al tipo di cucina, ecc. In parole povere il mio voto considera moltissimo la concorrenza, ovvero è una misura del mio grado di soddisfazione. Se così non fosse dovrei dare di base ZERO a tutti i ristoranti cinesi italiani, perchè nulla hanno a che vedere con un buon ristorante cinese. Che poi io in Cina non ci sono mai neanche stato... quindi cosa mai nè posso sapere COME mangiano i cinesi??

E' chiaro che per dare voti assoluti bisognerebbe avere una conoscenza TOTALE del panorama gastronomico MONDIALE. Il che mi pare francamente impossibile.

I voti di C-S- A esprimono un grado di soddisfazione, quindi qualcosa di intrinsecamente RELATIVO, perchè condizionato da mille fattori, anche magari il desiderio inconscio di stroncare un ristoratore antipatico o di premiarne un altro molto gioviale o di contraddire un altro mangione o di avallare un altro mangione molto accreditato e fare comunella con lui.

da wineless il 06 nov 2006 21:26


Evviva! 100% per il Sommo.


E se come dati aggiuntivi del recensore mettessimo una spunta "voti assoluti/voti relativi", così da visualizzarlo poi in ogni sua rece?
Ovviamente servirebbe una legenda, perchè come avete ricordato la maggioranza non legge il forum e avrebbe un grande punto interrogativo su come interpretare il dato.

Adry =^_^=


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