La domanda clou è di fante.
"Perchè la cucina italiana è la migliore del mondo e la ristorazione no?"
Ma è la domanda clou non tanto per le possibili risposte, quanto perchè pone l'accento su quello che noi, in questo sito, recensiamo.
Noi, fondamentalmente, recensiamo la cucina.
Il che è (provocatoriamente) sbagliato.
Un "buon" ristorante non necessariamente ha una cucina eccelsa (anche se, ovviamente, non può avere una cucina cattiva).
Faccio un esempio.
Su una via di accesso a uno dei tanti paesi della cintura Nord di Milano c'è una trattoria (non dico il nome nè do altre indicazioni per motivi presto evidenti).
Tu ci entri, e, per la folle cifra di una dozzina di
euro (eur
o, maledizione , euro, singolare, la piantate di chiamarli euri? Non esiste il plurale, euro è indeclinabile! Gnurant.....
) ti mangi un solido pasto di pastasciutta bella al dente e ben condita, trippa o lesso ben fatti, pane fresco e un vino sfuso che non ti lascia acidità. In più, ti godi la compagnia di un centinaio di avventori, impiegati, operai, magnaccia, prostitute, travestiti, trans, delinquenti vari, rappresentanti di commercio che chiacchierano tutti a voce alta dei fatti loro.
E' un "buon" ristorante? Bè, "bello" certamente no, ma buono...io ci vado spesso, quando passo da quelle strade. I tovaglioli sono di carta, ma la tovaglia è sempre pulita (anche se non stirata), piatti, posate e bicchieri pure.
Ora, se chiamiamo "buono" un ristorante in cui noi stessi torniamo, ci accorgiamo che un mucchio di posti da noi stesi bollati con voti modestissimi sono invece posti che usufruiscono di una nostra seconda, terza, quarta ed ennesima visita. Sono i nostri ristoranti abituali, quelli in cui portiamo magari l'amico per una cena frettolosa ma decente. Poi, l'amico legge il mangione, e ci legge una votazione da 6-5-6, e si chiede se sei scemo e lui, quella volta, è stato solo fortunato.
Perchè, in fondo, ci ha mangiato...."bene"? La usiamo questa parola, anche se un po' a sproposito?
Il guaio è che, nella (peraltro giusta) ottica di dare una valutazione reale a un ristorante, molti di noi (IMHO) hanno perso un poco il senso delle proporzioni, e cercano il pelo nell'uovo, dimenticandosi di guardare se l'uovo è fresco o no.
Parliamoci chiaro: quanti di noi guardano attentamente la marca delle posate con cui stanno mangiando? Io, certamente no. Guardo se sono pulite, questo sì. Ma la marca....
Il succo di tutto quanto è che ci sono fattori che, in un'ottica non professionale, possono tranquillamente cadere nel dimenticatoio perchè ininfluenti a fronte del carattere generale di ciò che viene offerto. La recensione di Primiballi ne è il migliore esempio.
Questi fattori (che non prescindono mai da una cucina almeno decente) sono di volta in volta l'ambiente e il servizio.
In questi anni di appartenenza al sito, mi sono radicato in alcune convinzioni: da un lato, ci sono minimi irrinunciabili, che bocciano a priori un ristorante per quanto eccelso possa essere in altri fattori. Dall'altra, i "massimi" sono estremamente fluttuanti e opinabili. E derivano da una delle tre categorie in cui va inserito un ristorante.
Ma questo è un altro topic......