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da tpt il 19 mar 2008 11:02


la discussione era nata perchè si lasciava intendere che Gardini si fosse comportato in maniera poco corretta quando invece che ordinare una Borgogna senza chiedere la carta dei vini era stata una faciloneria del cliente.

A mio avviso, eh?

da primus il 19 mar 2008 11:24


Con la chiarezza non si ha nulla da perdere: niente sorprese per il cliente, niente contestazioni al momento del conto, un cliente soddisfatto che ritorna. Al limite si perde qualcosa nell'immediato perchè qualcuno rinuncerà alla grattata di tartufo o alla cucchiaiata di caviale, ma penso che il ritorno sarà sulla lunga distanza.



Questo riassume e risolve il "problema" alla perfezione.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da caneciccio il 19 mar 2008 11:43


Mi sembra di ricordare però che quando il buon sintra andò da tano nessuno disse che tano, a spolverar tartufo senza indicarne da nessuna parte neppur indicativamente il prezzo, fosse un ristoratore scorretto... 8)
Quanti pesi e misure, dunque? 8)

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Eat il 19 mar 2008 11:49


caneciccio ha scrittoMi sembra di ricordare però che quando il buon sintra andò da tano nessuno disse che tano, a spolverar tartufo senza indicarne da nessuna parte neppur indicativamente il prezzo, fosse un ristoratore scorretto... 8)
Quanti pesi e misure, dunque? 8)


Tano rispose dicendo che il prezzo del tartufo era presente nel menù e non nel sito.

da tpt il 19 mar 2008 11:55


caneciccio ha scrittoMi sembra di ricordare però che quando il buon sintra andò da tano nessuno disse che tano, a spolverar tartufo senza indicarne da nessuna parte neppur indicativamente il prezzo, fosse un ristoratore scorretto... 8)
Quanti pesi e misure, dunque? 8)


Errato, Canecì ....

Dalla replica di Tano si evince che il prezzo del tartufo, se pur non presente nel sito (per oscillazioni di prezzo di mercato) lo è invece nel menù.

8)

da Yoda il 19 mar 2008 11:55


Fante ha scritto
Yoda ha scrittoun dubbio sul fatto che il cucchiao possa essere a pagamento, dovrebbe quantomeno venire...


Yo, presumo anzi sono certo che Pri non s'aspettasse il regalo.Ma insisto, finiamola lì di difendere il ristoratore che raddoppia la cifra con un escamotage. Segnalalo e punto. Se poi uno si offende perchè si parla di soldi, fatti suoi.


E allora , forse, non e' nemmeno corretto , a posteriori, lamentarsi per l'importo.
Dopotutto , stiamo parlando di caviale e non di rape...
Princess ha una esperienza enorme in locali di tono...basta guardare le sue recensioni, e secondo me l'importo doveva attenderselo...
Poi, sono d'accordo con te quando dici che sarebbe corretto che i prezzi fossero indicati im modo chiaro e inequivocabile..

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Bob il 19 mar 2008 12:08


Siamo alle solite... :cry:
Se una cosa del genere venisse fatta dalla trattopria sotto casa (che può benissimo avere anche lei il caviale, soprattutto quello belga :twisted: :twisted: ) avreste invocato iNAS, il Sismi, il Vaticano...
Se a farlo è uno stellato, gli si trovano le giustificazioni "perchè, in fondo, è logico aspettarselo".
Un ...fischio! :evil:
Che costi un euro o cento euro, devo poterla vedere in modo chiaro sul menù. E quando dico "in modo chiaro", intendo
a) scritto di fianco al piatto: aggiunta di tartufo (o caviale, o funghi o altro) (spec. quantità) € XY
b) nel caso di più piatti che presentino possibilità di aggiunte, un asterisco di fronte alla obbligatoria voce "E' richiedibile l'aggiunta di tartufo, caviale o altro*) e, in fondo pagina, in grassetto, "*l'aggiunta di tartufo (spec.quantità) €XY"
Ma accidenti, i pizzaroli scrivono appositamente che la doppia mozzarella costa x, che la farcitura costa y, e che ogni aggiunta fuori dalla tipologia scelta costa z. Questi, chi sono per non farlo?
Mi spiace, ma è un atteggiamento che non sopporto.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da il_verza il 19 mar 2008 12:44


Bob ha scrittoChe costi un euro o cento euro, devo poterla vedere in modo chiaro sul menù. E quando dico "in modo chiaro", intendo
a) ...
b) ...



Pacifico: è nell'ordine delle cose, nessuno lo mette in dubbio. Il punto interessante, per mio conto, è un altro:
in assenza di tali doverose diciture, accettando un'offerta di Beluga, tu ti attenderesti 'na cucchiaiata a titolo gratuito?
Arriveresti al conto bello sereno, impavido... oppure friggeresti sulla seggiola? Io, che sono un povero di Successo, friggerei.
Lo ammetto non senza imbarazzo.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da primus il 19 mar 2008 15:00


il_verza ha scritto
Bob ha scrittoChe costi un euro o cento euro, devo poterla vedere in modo chiaro sul menù. E quando dico "in modo chiaro", intendo
a) ...
b) ...



Pacifico: è nell'ordine delle cose, nessuno lo mette in dubbio. Il punto interessante, per mio conto, è un altro:
in assenza di tali doverose diciture, accettando un'offerta di Beluga, tu ti attenderesti 'na cucchiaiata a titolo gratuito?
Arriveresti al conto bello sereno, impavido... oppure friggeresti sulla seggiola? Io, che sono un povero di Successo, friggerei.
Lo ammetto non senza imbarazzo.





Io, che sono un povero di Successo


Bella questa :D


All'occorrenza posso farla mia?? :oops:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da primus il 19 mar 2008 15:02


Prendo spunto...........

meglio essere poveri e di successo o ricchi ma anonimi??
:shock: :shock:

mi sento molto Marzullo oggi.......


Immagine

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Bob il 19 mar 2008 15:31


primus ha scritto in assenza di tali doverose diciture, accettando un'offerta di Beluga, tu ti attenderesti 'na cucchiaiata a titolo gratuito?
Arriveresti al conto bello sereno, impavido... oppure friggeresti sulla seggiola? Io, che sono un povero di Successo, friggerei.
Lo ammetto non senza imbarazzo.





[/quote]
Il fatto è che non l'accetto: chiedo prima. Anzi, prima faccio lo scherzoso, dicendo "ullalà...un momento, prima che debba poi chieder il mutuo...sa, sono un povero di successo, io.."
Poi, quandeo NON LA TROVO NEL MENU', mi concedo qualche critica sarcasticamente seccata, del tipo:" non la vedo: no, grazie, allora. E non mi sembra corretto proporre senza specificare..."
Io, poi, non ho successo nemmeno come povero.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da silbusin il 19 mar 2008 16:01


caneciccio ha scrittoMi sembra di ricordare però che quando il buon sintra andò da tano nessuno disse che tano, a spolverar tartufo senza indicarne da nessuna parte neppur indicativamente il prezzo, fosse un ristoratore scorretto... 8)
Quanti pesi e misure, dunque? 8)

un par di palle (di lontrino): quando tano era nell'altra location sul menu era ben scritto il prezzo del tartufo al grammo. sintra in quella occasione o non vide o disse una bugia.
questo per dovere di chiarezza.
anche dalla fulvia a suo tempo vi erano i prezzi dei piatti con il tartufo e senza: non ho avuto nessuna difficoltà ad escluderli ritenendo fuori di melone pagare quei prezzi (non è colpa della fulvia ovviamente ma del mercato folle del tartufo - precisazione pleonastica ma necessaria per evitare commenti da simpa-mangione :evil: )

da il_verza il 19 mar 2008 16:04


Bob ha scritto
il_verza ha scrittoaccettando un'offerta di Beluga, tu ti attenderesti 'na cucchiaiata a titolo gratuito?


Il fatto è che non l'accetto: chiedo prima.


:)
Risposta esatta: è quello che farebbe la maggior parte della gente, no?!
Rifiutare per prudenza i più riservati, rilanciare di richiesta i più smaliziati... appunto per questo,
son rimasto affascinato da tanta nonchalance:

Il gentile cameriere si avvicina dicendo: "con la prossima portata c’è la possibilità di aggiungere il caviale sopra".
Naturalmente acconsentiamo...


WOW!
Al dì là dell'atteggiamento professionale del ristoratore, indiscutibilmente sbagliato, mi attendevo il medesimo distacco
pure nel commentare la scena finale. In sostanza, è tutto qui: se ci si lancia senza una rete di protezione sotto,
può starci pure di sbucciarsi il ginocchio. E' giusto? Sbagliato? Siam qui a discuterne...


Unoacui ilcaviale nonl'hanno maiproposto'78 :cry:

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da Fante il 19 mar 2008 16:13


E discutiamone

Mi chiedo
Se il cameriere suggerisse con la prossima portata c’è la possibilità di aggiungere il caviale sopra, - e abbassando il tono - ma per correttezza avverto lorsignori che ci sarebbe una discreta variazione nella richiesta per il menù sarebbe tanto disonorevole? Offensivo? Perchè mai se son disposto a spendere 200 euro per una cena dovrei non battere ciglio se ne spendo 300?

Decido io come dove e con chi spendere i miei soldi.

Oltretutto l'indiscutibile esperienza di Pri mi fa pensare che l'accaduto è stato anomalo

da silbusin il 19 mar 2008 16:15


A suo tempo allegai la documentazione amministrativa che prevede l'obbligatorietà per ogni esercizio di esporre sul menu o sulla porta di ingresso o su altro supporto ben visibile, i prezzi. Ogni variazione degli stessi va segnalata.
Se in latteria c'è caffè 0.90 €, caffè con panna 1,20 €, perchè non ci deve essere pannacotta 3 €, pannacotta con caviale 103 €?
Poi l'errore di princess nasce evidentemente proprio dalla sua esperienza (non difendo nessuno perchè anna è in grado di difendersi benisimo da sola): avrà pensato..."l'aggiunta mi costerà tot, evvai!" non certamente 100 euro a testa. A Natale all'Esselunga vendevano il caviale iraniano 100 grammi 275 euro (andava prenotato). Il cucchiaio porta circa 20-25 grammi di sostanza. Insomma un etto di caviale 500 euro. Un bel ricarico non c'è che dire.
La chiarezza scritta nell'offerta è l'unico mezzo elegante per non apparire volgari approfittatori.

da butter_fly il 19 mar 2008 16:21


io continuo a non vedere nulla di disonorevole nello:
- scrivere/dire a voce la variazione di prezzo in caso di beluga/tartufo/ecc aggiunti
- chiedere eventuali variazioni di prezzo per l'aggiunta di blablabla, ma solo come seconda opzione: deve essere il ristoratore, a qualsiasi livello, a chiarire i propri prezzi.
la cosa stupefacente dunque non è la variazione di prezzo (visto mai quanto costa il beluga? è una follia...) ma il fatto che il ristoratore non abbia avvertito i clienti i quali, in buona fede ma anche ingenuamente, non immaginavano uno scostamento tanto notevole.


da butter_fly il 19 mar 2008 17:22


silbusin ha scritto...Il cucchiaio porta circa 20-25 grammi ...

:shock: ah... era solo un cucchiaio? gulp... :evil:


da il_verza il 19 mar 2008 17:43


silbusin ha scrittoLa chiarezza scritta nell'offerta è l'unico mezzo elegante per non apparire volgari approfittatori.


Per un'aggiunta di Beluga ch'oscillasse tra 20-25 gr (ipotetici: magari eran molto meno, solo l'autrice potrebbe far luce sulla faccenda), 50 € a porzione non mi sembrerebbero uno sproposito. O meglio: è quanto mi aspetterei/sarei disposto a sborsare; 30 € a porzione li giudicherei più benevolmente, questo è ovvio... come pare ovvio che in certi posti sembri valere il teorema "le 50 o le 80, oppure nulla!"... ma continuo a pensarla alla stessa maniera: 140 € a testa, per quel menu, non mi paiono astronomici. :roll:
Fermo restando che il ristoratore dovrebbe/non avrebbe... sul punto, ritengo, siamo tutti d'accordo.

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da johnleg il 20 mar 2008 00:39


primus ha scrittoPrendo spunto...........

meglio essere poveri e di successo o ricchi ma anonimi??
:shock: :shock:

mi sento molto Marzullo oggi.......


Immagine


:lol: ricchissimi,sanissimi e molto anonimi!!!!!
Mi aggancio a questa frase per "entrare" nel dibattito.
Io come cliente molto attento,per ovvi motivi,al rapporto qualità/prezzo non prendo mai niente che non sia chiaramente "prezzato";cioè mi astengo anche dai piatti fatti pagare a peso.Questo perchè ricordo ancora un Lupacante (tipo di aragosta)mangiato all'Isola D'Elba nei lontani anni '80 che costò al mio incauto commensale qualcosa come 50.000 lire. Con un costo medio di una cena completa che si aggirava sulle 30- 40.000 lire; e all'epoca non era poco!
E,sempre da cliente,concordo pienamente sul fatto che il ristoratore che espone i prezzi anche di aggiunte per ovvi motivi costose,alla fine pur vendendo 2 hg di caviale in meno,acquisterà maggior fiducia e stima da parte della clientela.
Infine non dimentichiamoci che esistono molte persone,espertissime magari di tematiche nucleari,che possono non immaginare il "surplus" richiesto per 20grammi di caviale. E quindi ....... :shock: :roll:

da tpt il 21 mar 2008 12:09


johnleg ha scritto
E,sempre da cliente,concordo pienamente sul fatto che il ristoratore che espone i prezzi anche di aggiunte per ovvi motivi costose,alla fine pur vendendo 2 hg di caviale in meno,acquisterà maggior fiducia e stima da parte della clientela.
Infine non dimentichiamoci che esistono molte persone,espertissime magari di tematiche nucleari,che possono non immaginare il "surplus" richiesto per 20grammi di caviale. E quindi ....... :shock: :roll:


Mi trovi concorde su tutta la linea, ma non su questo tuo ultimo assunto.

A mio avviso invece, è proprio la chiarezza dei prezzi esposti a spingere clienti che altrimenti mai e poi mai si azzarderebbero ad accettare un'aggiunta di caviale.

Potrebbe infatti essere che (magari non spesso, eh?) tante persone abbiano desiderio di togliersi uno sfizio una volta tanto, ma non sapendo appunto quanto costa loro questo sfizio, desistano.

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