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da santippe28 il 29 set 2008 17:22


Come un musulmano deve andare in pellegrinaggio alla Mecca o un cristiano a Gerusalemme ? :wink:

da BUZZY il 29 set 2008 18:09


Nessun pellegrinaggio ma meglio una volta alle Calandre che dieci in pizzeria a mangiare prodotti surgelati e dolci confezionati

da butter_fly il 29 set 2008 18:14


BUZZY ha scrittoNessun pellegrinaggio ma meglio una volta alle Calandre che dieci in pizzeria a mangiare prodotti surgelati e dolci confezionati


straquoto! :D


da santippe28 il 29 set 2008 18:17


BUZZY ha scrittoNessun pellegrinaggio ma meglio una volta alle Calandre che dieci in pizzeria a mangiare prodotti surgelati e dolci confezionati


Questo è il meglio per te , ma il meglio in questo caso è relativo non solo al gradimento personale ed alle scelte individuali , ma anche alle possibilità economiche. Ci sono famiglie che magari e sottolineo magari , riescono ad andare in pizzeria una volta al mese e si sentono felici di poterlo fare , ma che non potrebbero recarsi alle Calandre tutti insieme neppure una volta l'anno. Comprendo tuttavia il tuo punto di vista che , sia pure solo in parte , mi sento di condividere e comprendo che un'esperienza alle Calandre , possa , per taluni , anche assumere un significato mistico o filosofico.

da higlander il 30 set 2008 03:45


Purtroppo come reddito non potrei permettermi certe spese al livello "Calandre" e quasi tutti i suoi simili bi/tri stellati ma.... la tentazione è molto forte!
Purtroppo ci sono mooooolti NON stellati che presentano conti facilmente oltre i 100 euri, senza offrire nessuna cura verso il cliente, nè verso il piatto, solo grandi numeri (di clienti e di denaro) e grandi abbuffate di cibi banalissimi.
Personalmente se mangio e bevo bene, in un ambiente gradevole (che può essere la raffinatezza di un pluristellato o il rustico "giusto" di una bella Osteria), il conto lo guardo relativamente e me ne esco soddisfatto, se al contrario mangio male, fosse anche una pizza da 5 euro, mi incazzo SUL RAPPORTO QUALITA'/PREZZO (che, proprio perchè è un rapporto, può essere sbilanciato verso il prezzo se la pizza fa schifo, o essere ottimo se sei stato alle Calandre dove hai speso 300 euro, ma hai mangiato strabenissimo.
In un sito come questo, di "mangioni", che spero siano sempre sapienti, mi sarei aspettato una discussione sulla "moralità" di una spesa tipo "Calandre", ma assolutamente MAI sull'opportunità di quella spesa.
Per noi "mangioni" quel tipo di meta dovrebbe essere l'obiettivo di un anno di lavoro: concedersi uno/due stellati all'anno e rinunciare magari ad uno/due giorni di ferie estive al mare o invernali in montagna... e non venitemi a fare discorsi del tipo," ma non possiamo permetterci neppure le ferie" o amenità del genere.
Se stiamo parlando di ristorazione, se siamo appassionati di enogastronomia, se ci piace andare al ristorante vuol dire che qualcosina possiamo permettercelo o che comunque siamo disposti a qualche rinuncia per poterci gustare le nostre passioni, stare dietro ai nostri hobby gustativi.
Se qualcuno intende contestare il mio reddito basta guardare il mio profilo: "pensionato dello Stato" (senza neppure essere ricco di famiglia, aggiungo) con una insana passione per una enogastronomia di qualità (alta, possibilmente).

da Eat il 30 set 2008 10:34


higlander ha scrittoPer noi "mangioni" quel tipo di meta dovrebbe essere l'obiettivo di un anno di lavoro: concedersi uno/due stellati all'anno e rinunciare magari ad uno/due giorni di ferie estive al mare o invernali in montagna... e non venitemi a fare discorsi del tipo," ma non possiamo permetterci neppure le ferie" o amenità del genere.
Se stiamo parlando di ristorazione, se siamo appassionati di enogastronomia, se ci piace andare al ristorante vuol dire che qualcosina possiamo permettercelo o che comunque siamo disposti a qualche rinuncia per poterci gustare le nostre passioni, stare dietro ai nostri hobby gustativi.


Non credo che necessariamente una persona appassionata di enogastronomia debba avere come unico obiettivo il tristellato. La curiosità sicuramente, ma per il resto ci sono moltissime persone che amano andare al ristorante e che non pensano minimamente alle Calandre o a Pinchiorri.

Per quanto mi riguarda, ad oggi, ritengo di non avere la cultura necessaria per apprezzare un pranzo in suddetti locali, per quando ho 600 euro da spendere, mi gioco due o tre cene con mia moglie in altri locali meno blasonati al posto del tristellato.

da Bob il 30 set 2008 11:47


Aggiungo un'altra cosa.
C'è gente (vedi il sottoscritto) che, per necessità e consuetudini, mangia fuori casa più volte alla settimana. La mia ricerca, quindi, non tiene assoluamente conto del tristellato che, per quanto riguarda esclusivamente me, potrebbe anche trovarsi in Uganda che è lo stesso. Il mio interesse è verso ristiranti in cui poter mangiare decentemente, tenuto conto di una sin troppo assidua frequentazione, che spinge verso costi sicuramente più modesti..
Come si vede, il fatto che il tristellato sia una meta e un obiettivo indiscutibile non è assolutamente vero.
Quanto all'"oportunità" di uan spesa simile, non può essere disgiunta da un giudizio morale. E' ovvio che, in questi casi, non si va a "mangiare" al ristorante, ma ci si va per "èprovare" qualcosa di diverso e - si spera - di eccelso, ma, ancora, la discussione cade su quanto è lecito sacrificare ai propri hobby e alle proprie passioni, soprattutto se altre persone sopportano le conseguenze di queste nostre scelte.
Se io avessi una pensione di 1200 euro al mese, e una famiglia che ci conta, potrei avere tutti gli hobby e le passioni di quesdto mondo, ma mi sentirei un delinquente a spenderne 600 per soddisfare un capriccio che sia esclusivamente mio.
Se ci aggiungo uno zero, o se sono da solo, la cosa cambia.
Comunque, specifico una cosa: comprendo di più una spesa di 300 euro per un pranzo eccelso, che una spesa di 150 per un "buon" pasto. Visto che i 300 non ho nessuna intenzione di permettermeli, i 150, d solito, mi fanno solo inc...are come una bessssstia, perchè mangio esattamente quello che in altri posti mangerei a 60, 50, o anche 40 euro.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 30 set 2008 12:34


Mi trovo in assoluta sintonia con Eat e Bob, vado spesso al ristorante , a volte anche per lavoro . Non mi importa delle stelle , mi importa invece mangiar bene. potrei spendere 315 € per una cena ( una volta ogni tanto si intende ) , ma mi sembra francamente esagerato , per me , e ripeto solo per me sarebbero soldi gettati al vento . Non mi va di spendere una simile cifra per mangiare , così come non mi andrebbe di spenderla al casinò. Al di là delle delizie paradisiache che un tristellato può offrire e che non voglio mettere in discussione , sono sinceramente convinta che anche un tristellato potrebbe offrire le stesse cose ad un bel 100 € in meno, limitando il ricarico . Adesso mi si replicherà che non tengo nella debita considerazione tutti gli annessi e connessi di un ristorante di così alto lignaggio , ma da semplice consumatrice qual son io , penso che non debba comunque diventare un mio problema. :wink:

da stefano66m il 30 set 2008 12:35


Io sinceramente apprezzo la serata in un ristorante importante, mi compro i jeans all'oviesse e una tantum ci vado, in fondo all'anno spendo come ad essere socio di una palestra o di un circolo del tennis.
Credo che ognuno scelga come spendere i propri soldi, a me fa molto più incazzare spendere 30 euro e mangiare male.
L'altra sera mi hanno portato ad un cino giapponese dove ho mangiato della roba orrenda a 24 euro e il mio umore era veramente fetido, uscito da Vissani con 500 euro in meno, ero felice come un bambino per aver trascorso una serata indimenticabile.
Poi purtroppo bisogna anche fare i conti col direttore della banca... :lol: :lol:

Non so se il mio dire è entrato nel suo capire...

da primus il 30 set 2008 15:28


La cosa assurda è che ci sono persone, donne di solito, che trovano scandaloso spendere 300 € per una cena o 200 € per un vino, e poi spendono 500 € per una gonna di D&G.

Non esiste.........tutto ruota intorno ai soldi. C'e' chi fa sacrifici pazzeschi per fare una settimana in Egitto dopo ferragosto e chi per andare alle Calandre. C'e' invece chi spende 100 mila euro all'anno per l'auto o 40 mila euro per un orologio. Ognuno spende in base alle possibilità.....ma non mi si dica che è scandaloso spendere 300 € per una cena.....è scandaloso per chi non può permetterselo. Per chi li ha da spendere e routine.

Abramovich ha dato 600 € di mancia ad un cameriere per potersi fermare 1/2 in piu a tavola a chiaccherare vista l'ora tarda....scandaloso?? No no.....beato lui io ne avrei dati 1000. 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 30 set 2008 15:39


E' verittimo.

C'è gente che spende 100 euro al mese solo di traffico telefonico per dirsi ciao dove sei cosa fai.

C'è chi se ne sniffa 100 a serata per essere molto simpatico.

La maggior parte di noi consuma vini che ai più sembrano cifre assurde. Ricordo una intervista dove uno sosteneva Mi piace bere bene. Spendo anche 4-5 euro a bottiglia. Certo se vado a casa di amici porto anche bottiglie da 10 euro. :shock:

In breve....

Regalarsi qualcosa a prezzo magari assurdo non è sbagliato. Altrimenti perchè lavoriamo? Vivere al di sopra delle proprie possibilità è chiaramente sbagliato....anche perchè non si dura poi molto...

da Eat il 30 set 2008 15:46


Io credo che non ci sia discussione sul fatto che certe cifre siano "poco etiche", "scandalose", ecc.. Ciascuno spende i propri soldi come meglio crede, giustissimo.

Altro discorso, a mio avviso, il fatto che certi ristotanti siano costosi e che a certe cifre credo sia logico aspettarsi un certo servizio, una certa cucina, una certa location, ecc..

Difficile per me pensare a un "buon" rapporto qualità/prezzo se spendo oltre 300 euro, tutto qui.

da Bob il 30 set 2008 15:49


Eat ha scritto
Difficile per me pensare a un "buon" rapporto qualità/prezzo se spendo oltre 300 euro, tutto qui.

Esatto. Il "buon" rapporto è quello dove, a parità di cifra, avresti potuto avere di più. Qui, se ottengo qualcosa meno del massimo, mi adombro. Ergo, il q/p è, se va bene, "normale",

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 30 set 2008 16:00


Bob ha scrittoEsatto. Il "buon" rapporto è quello dove, a parità di cifra, avresti potuto avere di più. Qui, se ottengo qualcosa meno del massimo, mi adombro. Ergo, il q/p è, se va bene, "normale",


Il buon rapporto è quello in cui ti viene chiesta una cifra che è definibile bassa per il livello qualitativo e quantitativo proposto.

300 euro per andare a letto con Monica Bellucci è un buon rapporto q/p.
La stessa cifra, per fare la stessa cosa con ChefAlfio, non lo definirei un buon rapporto 8)

Se poi a me lo Scief m'attizza come un avvoltoio, magari posso anche trovarlo conveniente...

da santippe28 il 30 set 2008 16:09


Ecco anche per me , a prescindere dalla moralità o meno della spesa dei 300 € , e dal potersela permettere , cosa che io dò per scontata , perchè non mi piace chi fa il passo più lungo della gamba, pur comprendendo che per Abramovich una simile cifra è un bruscolino , tuttavia continuo ad essere convinta che più di € 300 per mangiare al ristorante , per me non rappresentano un buon rapporto q/p. Sarò libera di pensarla così o devo per forza immolare la mia libertà di opinione sull'altare di uno stellato che , in quanto tale pretende indiscussa e generale approvazione ? :roll:

Primus per tua opportuna conoscenza e per tua tranquillità , sappi che io non spenderei nemmeno i 500 € per la gonna di De G. :wink:

da BUZZY il 30 set 2008 16:25


Se vai in un tristellato sai piu' o meno quello che spendi e quello che puoi pretendere, mentre ci sono locali alla moda dove per 100 euro mangi male e paghi solo l'arredamento o le luci o i calciatori con veline, questi sono secondo me i posti che non valgono il prezzo oppure quelli dove paghi anche poco, ma mangi solo dei piattoni indigesti per riempirsi come un oca, meglio spaghetti al pomodoro a casa

da primus il 30 set 2008 16:28


santippe28 ha scrittoper tua tranquillità , sappi che io non spenderei nemmeno i 500 € per la gonna di De G. :wink: [/size]



ero tranquillo lo stesso :D

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da santippe28 il 30 set 2008 16:33


primus ha scritto
santippe28 ha scrittoper tua tranquillità , sappi che io non spenderei nemmeno i 500 € per la gonna di De G. :wink: [/size]



ero tranquillo lo stesso :D


Meno male ! cmq. giusto per farmi capire meglio , sia ben chiaro che non sono una dalle braccine corte neh ! Ci ho anch'io i miei bei momenti di spensierata prodigalità ! :)

da silbusin il 30 set 2008 18:21


santippe28 ha scrittoMeno male ! cmq. giusto per farmi capire meglio , sia ben chiaro che non sono una dalle braccine corte neh ! Ci ho anch'io i miei bei momenti di spensierata prodigalità sessuale con silbusin ! :)

:shock:

da higlander il 30 set 2008 18:51


ho la sensazione che non si riesca a centrare il problema:
1. NON stiamo parlando di "dover" andare al ristorante perchè si è spesso fuori per lavoro, in quel caso è normale cercare una buona osteria con un rapporto qualità/prezzo tutto a favore della qualità, nella speranza di non incocciare in uno di quei tanti, troppi ristoranti/mense aziandali dove spendi poco, mangi tanto (e spesso anche maluccio).
2. NON stiamo parlando di braccine corte, altrimenti non è neppure il caso di instaurare un discorso.
3. Stiamo (perlomeno io sto) cercando di spiegare perchè, a mio avviso, l'obiettivo di un appassionato di enogastronomia deve essere riuscire a frequentare il massimo che la ristorazione offra, fermo restando che nel fine settimana si può anche andare in pizzeria (BUONA POSSIBILMENTE) o nell'Osteria da 30/50 euro (dipende dal vino) dove il famoso rapporto q/p sia sempre a favore della qualità, che significa bontà e ricerca dei prodotti, moderati ricarichi sui vini, ambientazione curata (sia essa rustica o elegante), apparecchiatura adeguata,disponibilità ed affabilità dei proprietari/gestori/personale di servizio, il tutto offerto a prezzi contenuti, l'alternativa: cenare in casa.
4. Se invece qualcuno dei frequentatori di questo sito ritiene che BUONA ristorazione sia quella dove si mangiano quantità spropositate di cibo (a volte di incerta provenienza e/o qualità), si beve il vinello della casa e si spende meno di 20 euro (e ne esistono tanti di posti così), ho l'impressione di essere io ad aver sbagliato sito.

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