Alcune considerazioni, solo per chiarire e non per polemizzare.
Il "pallosetta" era ovviamente scherzoso , ma, soprattutto, si riferiva alla puntigliosità certosina con cui le varie considerazioni sono espresse, puntigliosità che rende la rece esaustiva ma di non agevole lettura. Se a questo aggiungi uno stile - me lo concederai - piuttosto involuto, capirai che la lettura non è delle più facili. Delle tue recensioni (così come per i tuoi interventi) tutto si può dire tranne che siano scorrevoli. Tuttavia, per farti capire che lo reputo un tuo assoluto diritto, e - non solo - che nulla ho da dire nè sui contenuti nè sull'indubbia eleganza dello stile, ti dirò che alcuni pezzi mi ricordano passaggi letterari già trovati in brani "di quel tal Sandro, autor di un romanzetto/ove si tratta di Promessi Sposi (Giusti)". E scusa se è poco.
Per quanto riguarda i 124 euro.....
Sono con te. Ma io "aborrrrrrrro" spendere 124 euro per mangiare, mi deprime la sola idea. E quindi riesco difficilmente a seguirti su questa via.
Resta comunque il fatto che anche quando dovessi decidere per un ristorante da, diciamo, 80 euro cadacranio, prima mi leggo il menù, poi, solo se ci leggo piatti meritevoli di sfizio e considerazione, posso provare ad andarci. Mi rifiuterei di mettere piede in un posto che mi fornisse il migiore pesce del mondo, come dici tu, ma "crudo con cipolle rosse", a 80 euro. Inoltre, i 124 sono frutto di una scelta vinicola, e, dal mio punto di vista (che ti capisco se non condividi), assolutamente sprecati .
Finisco:
quello che intendevo dire era che la rece "dava l'impressione" che tu fossi rimasto seccato sin dall'inizio. Non ti accusavo di averlo fatto. Insomma, la critica era esclusivamente stilistica, e non di merito. Detto questo, io, probabilmete, scrivo molto peggio di te. O meglio...TU scrivi molto meglio di me. Più corretto, direi....

probabilmente, scrivo molto peggio di te. O meglio...TU scrivi molto meglio di me.

Questione di punti di vista: trovo di esser più inadeguato io.

E senza offesa, dicendomelo da solo: quanto a scorrevolezza sono inadeguato, lo riconosco.
Condenso tanti significati per dimostrarmi all'altezza, temo; di cosa, non saprei. Con gli anni
supererò tal insicurezza espositiva, spero… nel frattempo ringraziando quanti si prenderanno
comunque la briga di sbrogliare i miei periodi di contenuto circonvoluto. Senza .giri di parole,

mi impegnerò a essere più scorrevole...

A me le rece di Delozio piacciono sempre , sono eleganti , ironiche e forbite. Come diciamo noi da queste parti : " inscì veghen " ovverosia , avercene di gente che scrive tanto bene ed in modo tanto circostanziato.Delozio non ha cmq bisogno della mia difesa , nè di quella di altri , perchè il suo stile è di gran classe. Ogni volta che ho il piacere di leggere i suoi scritti mi sento culturalmente arricchita e questo per me non solo è importante , ma esclude completamente il rischio di annoiarmi.
Quanto alle scaramucce tra Delozio e chi non lo condivide , a me nulla importa. saranno affari loro , lontani , molto lontani dall'enogastronomia. Se una rece piace o no , giusto dirlo , se un recensore sta antipatico o meno a qualcuno o ai più , questo per me è solo pettegolezzo .

deloZio ha scrittoRileggendola, ho capito cosa .disturba i lettori: su 1.300 battute di recensione

1300 parole...le battute sono 9200!!...

santippe28 ha scrittoA me le rece di Delozio piacciono sempre , sono eleganti , ironiche e forbite. Come diciamo noi da queste parti : " inscì veghen " ovverosia , avercene di gente che scrive tanto bene ed in modo tanto circostanziato.Delozio non ha cmq bisogno della mia difesa , nè di quella di altri , perchè il suo stile è di gran classe. Ogni volta che ho il piacere di leggere i suoi scritti mi sento culturalmente arricchita e questo per me non solo è importante , ma esclude completamente il rischio di annoiarmi.
Quanto alle scaramucce tra Delozio e chi non lo condivide , a me nulla importa. saranno affari loro , lontani , molto lontani dall'enogastronomia. Se una rece piace o no , giusto dirlo , se un recensore sta antipatico o meno a qualcuno o ai più , questo per me è solo pettegolezzo .

Santippe, infatti, non si sta parlando di enogastronomia: si sta parlando di stile per le recensioni. Come ho detto, le rece di deloZio sono assolutamente esaustive. Per raggiungere questo commendevole (nb) risultato, deloZio, spesso, esagera un po' nell'indulgere a descrizioni. Solo questo dicevo.
A proposito....le "tue parti", quali sono?
Dalle "mie", si dice "inscì aveghen" (così averne)

Caro Bob , al circolo filologico meneghino sezione Porta Romana , mi venne insegnato da autorevolissimo maestro che , nel parlato il dialetto milanese , spesso elide le vocali iniziali per così ottenere un'espressione gergale più immediata e ficcante. Ergo , ben stia la a nell'aveghen del milanese scritto , ma la si elida nel parlato , al quale peraltro io facevo espresso riferimento con il mio intervento , laddove rimarcavo quel " COME DICIAMO ... "
Nacqui cmq a Milano da madre milanesissima e padre emiliano , francofono per forzata emigrazione , decisamente milanese di adozione la cui "emilianità" è residuata solo per competenza cognitiva in tema di turtlèn , tagliatelle e piatti simili.
Bob , te sarè minga "un milanes arius " ?

Stessa domanda nei tuoi confronti....
Intanto, tra un po' ci scorporano in Avanzi, ma nel frattempo....
a) Tu hai scritto "veghen", non lo hai "detto". Quindi, la forma corretta è "avèghen". Senza contare che sulla elisione di alcune vocali ci sarebbe da ridire.
b) Tralascio pertanto di rimarcare gli errori di ortografia milanese nella tua frase di chiusura. Sono almeno due. A proposito....In essa, c'è proprio un caso di possibile elisione: la "u" di "un", per cui potrebbe essere scritto ""'n mil.....". Ma non l'ho contata.