PaulySte ha scrittotogliendo qualsiasi nome e se non costituisce furto di proprietà intellettuale, raccontacela
Un neorecensore (donna) manda la prima rece cappello rosso.
Nel testo i 2/3 sono occupati, e sono quelli che incidono sul giudizio negativo, dal racconto che al ristorante i due genitori sono andati con il bambino piccolo (sembrerebbe dedursi circa quattro anni) che ad un certo momento lancia dei grossi pezzi di pane per terra.
"Dopo un po'" la cameriera raccoglie i pezzi dal pavimento "brontolando a bassa voce, visibilmente seccata" e alla fine "lancia un'occhiata inceneritrice al piccolo".
Il tutto è una cazzatella se non fosse per alcune considerazioni:
a) il ristorante si sarebbe preso un cappello rosso;
b) è pur vero che la cameriera magari non si sarà comportata professionalmente e l'occhiata assassina non sarà stata per il piccolo ma per gli adulti, ma quello che colpisce è il "
dopo un po' " che fa pensare ad un certo lasso di tempo trascorso tra il lancio e la raccolta;
c) che il recensore non prende nemmeno per un attimo in considerazione che il pane, in tutte le culture, è un alimento considerato sacro e il gettarlo a terra è disdicevole (il bambino non ne ha colpa perchè lui fa doverosamente il bambino, e ci mancherebbe!);
d) che il babbo o la mamma non si siano sentiti il dovere di alzarsi immediatamente a raccogliere il pane per terra scusandosi magari...;
e) se il recensore fosse stato in regola con il regolamento? la classica recensione che viene passata al Direttore Editoriale per la decisione collegiale e che crea sempre un certo imbarazzo.
Piccole cose, ma che fanno riflettere.