Non ne sono affatto convinta.

Sinceramente credo che i ristoratori di un certo livello - e quindi con un certo budget - debbano spesso giustificare il conto con clienti molto bauscia e molto maleducati.
Nicolac su facebook ha descritto una situazione a dir poco paradossale.
Cracco fa notizia solo per l'importo delle cifre.

Motivo la mia affermazione. Cracco approfitta di un rapporto poco chiaro tra cliente e ristoratore, e invece di mettere le cose in luce, balla nel manico per poi presentare la mazzata finale.
Che poi ci possa essere un concorso di colpa con il "manager" che vuole fare lo sborone e che quindi mostra un certo disinteresse per i prezzi, è un conto, ma il nostro chef pluristellato si comporta in maniera falsa. stop.

Scusate ma mi pare che si sia perso un punto fondamentale.
Se le notizie riportate sono complete erano in 6 a tavola ed ognuno ha consumato 2 portate con il tartufo bianco (taglierini e uovo).
Se così fosse sarebbero 300g di tartufo per 12 porzioni, cioè 25g a porzione.

Mi pare che 10g a porzione siano già decisamente abbondanti per cui:

1. o manca qualche info nell'articolo;
2. o il conto è veramente sbagliato (per malizia o errore);
3. o la quantità di tartufo era veramente ESAGERATA.

Immaginando le porzioni di Cracco vorrebbe dire che c'era quasi più tartufo che taglierini...

Domanda leggemente OT per chi c'è stato: da Cracco, alla richiesta se gradite un aperitivo, viene portata relativa carta degli aperitivi?

Oppure si scopre all'arrivo del conto a quanto ammonta il prezzo?

Eat ha scrittosi scopre all'arrivo del conto a quanto ammonta il prezzo?

Non so da Cracco, non ci sono mai stato, ma di solito da suoi illustri colleghi e sempre così.

primus ha scritto

Eat ha scrittosi scopre all'arrivo del conto a quanto ammonta il prezzo?

Non so da Cracco, non ci sono mai stato, ma di solito da suoi illustri colleghi e sempre così.

Be' io di solito frequento suoi colleghi meno illustri ed in vita mia non ho mai avuto modo di sapere in anticipo quanto costassero gli aperitivi.

(Grazie a Dio non apprezzo le bollicine per cui non prendo mai l'aperitivo.)

Nell'articolo si legge che Cracco sostiene che il tartufo è stato regolarmente pesato al tavolo e che la grattuggiata è stata generosa

Ora domando ai miei concittadini

Ma vi sembra così strano il cumenda che prima sbauscia e poi alza la voce? Non ve lo vedete lì che tuona "Gratti gratti caro basso dipendente che siam mica qui a vedere il grammo noi AHR AHR AHR" e poi s'indigna? No?

...Mah!..Sono convinto che la verità non si saprà mai....Dico solo che con 4.000 eurozzi...altro che una cena per 6 persone ci farei.....e poi (solito luogo comune) dicono che c'è la crisi!!
...E' anche vero che 300g di tartufo sono veramente un'enormità!!!Da crederci?

Fante ha scrittoMa vi sembra così strano il cumenda che prima sbauscia e poi alza la voce? Non ve lo vedete lì che tuona "Gratti gratti caro basso dipendente che siam mica qui a vedere il grammo noi AHR AHR AHR" e poi s'indigna? No?

Lo vedo qui davanti a me, comparire negli oscuri corridoi universitari

primus ha scrittoNon so da Cracco, non ci sono mai stato, ma di solito da suoi illustri colleghi e sempre così.

The Dude ha scrittoBe' io di solito frequento suoi colleghi meno illustri ed in vita mia non ho mai avuto modo di sapere in anticipo quanto costassero gli aperitivi.
(Grazie a Dio non apprezzo le bollicine per cui non prendo mai l'aperitivo.)

Premesso che i clienti di Cracco credo che se ne sbattano altamente di 20/25 euro di aperitivo a fronte di cene da 300 e passa euro a capoccia, io questa mancanza di trasparenza non l'ho mai capita e non la capisco, a maggior ragione in un bistellato con ambizioni da terza stella.

Immagino che almeno il prezzo del tartufo sia sul menù, indipendentemente dalle oscillazioni di mercato o meno!

Bè, io all'Altro Mastai, stellato, (quando ancora c'era) quanto costasse l'aperitivo etc etc l'ho saputo dopo, a conto pagato. Poi ovviamente me l'aspettavo, ed è un altro discorso. Ma costava, costava. Altrochè.
Ripenso con malinconia alla chiarezza del Vesta di Tivoli, che riportava il prezzo sul menu che ti veniva consegnato appena sedevi...

Su Cracco è riportato un altro caso che lascia perplessi.
Un cliente che non ama le interiora chiede che nel menu degustazione venga sostituito il rognone con un altro piatto.
Il cameriere propone carne di fassona cruda con tartufo senza
ulteriori chiarimenti. Il cliente accetta e si trova nel conto il
costo del menu degustazione raddoppiato.
Forse il tartufo giustifica il maggior costo, ma in un ristorante
serio il cliente sarebbe stato avvertito al momento dell'ordinazione.

Forse i prezzi degli aperitivi non sono scritti causa oscillazioni di mercato.

Quella del cambio nel degustazione (se fosse vera) è "interessante". Sembra quasi che sia ristorazione sia cliente abbiano timore a parlare del prezzo. d'altra parte se sei uno dei migliori ristoranti d'Italia puoi permetterti questo ed altro, no?

sto cercando questa http://www.guidagourmet.com/ dove, per quel che ho capito, dovrebbe esserci illustrata mazzata a cracco col perchè e il percome relativi a qualche problema con i conti finali... chi ce l'ha o ci arriva prima di me m'informi

A memoria mi sembra che su GuidaGourmet non vi sia nessuna "stroncatura" a Cracco, anzi!!!

Ho appena finito di leggere la recensione sulla guida......... ne parla particolarmente bene, con grandi passi in avanti fatti nell'anno 2008........ comunque caro Fante, io capisco che tu ce la possa avere con questo cliente "bauscia", odioso, (chi poi non la mai avuto un cliente così?)però a onor del vero, ripeto, che se TUTTO è chiaro in CARTA..... problemi non ve ne sono, hai il tuo bilancino, pesata prima, pesata dopo e il gioco è fatta....... dov'è il problema? Ho sentito un intervista di Cracco, che si giustificava della mancata presenza del prezzo, dicendo che era poco elegante davanti alla clientela ........ scelta che personalmente reputo a dir poco ardua.................... però essendo lui un professionista avrà valutato anche questa possibilità.......... una cosa a favore di Cracco è quella di aver rifiutato l'assegno di 2 mila euro spedito dal cliente....... se lui è sicuro che tutto è stato servito in CHIARO ha fatto straordinariamente bene a rifiutare......

La recensione di E. Raspelli su Cracco su La Stampa del 20 Novembre, senza essere una stroncatura, non mi sembra certo molto favorevole.
Apprezza ambiente, servizio, materie prime e piatti tradizionali, ma giudica molto negativamente la cucina innovativa, che dovrebbe
essere uno dei punti di forza,
Anche il voto complessivo è basso, per un locale di quel livello.