caneciccio ha scritto2) maxbor: ma perchè devi linkare il mangione sul GR? A noi darebbe fastidio se uno linkasse qui il GR e viceversa. Poi tu te ne esci lì su che lo hai fatto per fare "proselitismo" ma come ti viene?
4) sulla querelle Bella Napoli del GR, ognuno ha le proprie trattorie in cui si trova bene (io mangio benone dal sardo sotto casa e gli ho dato anche una buona rece sul Mangione) ma non mi interessa convincere l'universo mondo che il mio sardo sia un ottimo posto; a me piace, ma rimane appunto una mia opinione e so bene che in questo specifico settore* la soggettività è altissima
5) il fatto è che sul GR hanno letto che hai dato q/p negativo a Bir&Fud e ottimo a Bella Napoli, ed è ovvio che si siano un po' seccati trattandosi di un raffronto fra la pizzeria (non solo) che usa materie prime di primo livello assoluto, contro una trattoria di cui descrivi un eccesso d'olio nel piatto come positivo ; nonchè di una pizzeria che ti fa una margherita a 8 euro, che rispetto alla media di una pizzaccia romana da turista a 7 se ti va bene, è da encomio
2) A me non dispiacerebbe se qualche recensore del GR venisse "da noi" a portare il suo contributo. Non c'è niente di male a postare da una parte e dall'altra, diciamo che il "proselitismo" sarebbe reciproco.
4) Io non voglio convincere il mondo che il Bella Napoli è la migliore trattoria di Roma di fascia "bassa". Per me lo è, almeno tra quelle provate, ma non è questo il punto. Non sono ammissibili il tipo di risposte ricevute dove sono poco velatamente tacciato di scrivere bufale e il ristorante di utilizzare chissà quali intrugli. Mai avuto, tra l'altro, problemi digestivi.
Per quanto riguarda l'olio ritengo che nelle preparazioni marinare si debba essere un tantino più generosi rispetto a quelle terraiole.
Io stesso mi comporto in tal guisa tra i miei fornelli, quindi lo ritengo un fatto positivo.
5) Leggendo integralmente la rece di B&F si evince che la cucina è stata giudicata ottima e anche i dolci, pur non gustati, sono quelli di Cristalli di Zucchero, come dire il top della pasticeria della capitale.
Che poi i prezzi mi siano comunque sembrati elevati (7 euro per tre piccoli arancini, 11 euro per una pizza di grandezza normale e 5 euro per un bicchiere birra) può derivare dal fatto che a Lecce la stessa pizza, scelta tra le migliori della città, costa 4,50 euro mentre un romano abituato a mediocri margherite a 7 euro ridimensiona il tutto.
Ammetto l'errore. Avrei dovuto calibrare il rapporto q/p su base...romana.