tiger ha scritto....Giusto..ma perchè la cara Signora Lario, invece di recriminare non lo molla?....Ah...già perchè pensa al futuro dei figli! Che animo nobile!...Secondo me la dice giusta Feltri su questo argomento....anche a proposito delle candidature: "meglio dei bei culi..che delle belle facce da culo!" (chiedo scusa per il linguaggio)
Dì la verità Max: ne avevamo parlato ultimamente; ti fa specie il fatto che il premier sia andato al compleanno di Noemi e non al tuo!!
Mi scuso per l'assenza, dovuta a un paio di giorni di black-out tecnico.
Sono anche debitore di una precisazine. La foto in prima pagina di Veronica Lario a seno nudo è stata pubblicata da Libero e non dal Giornale.
Giusto anche rilevare che Tiger ha avuto la risposta che ironicamente "non" si attendeva.
Parto da domenica, i giornali - quelli meglio informati - titolano:
VERONICA, ADDIO A BERLUSCONI, CHIEDE IL DIVORZIO
dal servizio di Repubblica di Dario Cresto-Dina, stralcio.
Veronica Lario ha contattato il suo avvocato.
"Vogliono stringere i tempi, evitare il contropiede di un uomo sempre molto abile a ribaltare le situazioni, capace di convocare una conferenza stampa per dire che il divorzio lo ha deciso lui per primo e non la signora"
Veronica ne ha discusso con i figli e le persone più vicine.
"Ora sono più tranquilla - ha confidato loro -. Sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi qui. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni".
La ragazza cui si riferisce è tal Noemi Letizia da Casoria.
"E' bella, bionda, studia da grafica pubblicitaria a Portici e sogna una carriera televisiva, tanto che avrebbe inviato il suo 'book' fotografico al presidente del Consiglio in persona. un album che avrebbe provocato la scintilla.
La ragazza chiama Berlusconi "papi", ai giornalisti dirà che lo conosce da tempo e che spesso lo va a trovare a Milano e Roma perchè lui, poverino, lavora molto e non può sempre venire a Napoli".
Aggiunge la signora Lario:
"Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E' stato tutto inutile".
La goffa e patetica reazione della stampa vicina al premier e del suo entourage è stata quella di minimizzare i fatti (non smentiti n.d.r.) riducendoli in un ambito esclusivamente familiare fino ad arrivare al complotto ordito dalla sinistra.
Per me classico esempio di politica e giornalismo di bassa fattura.
Scriveva ieri Peppino Caldarola sul "Giornale":
MA ADESSO LA CORTE DEI GUARDONI FACCIA UN PASSO INDIETRO
..........Quando la principessa Diana morì in un incidente d'auto a Parigi, molti lamentarono l'eccessiva invadenza dei media. L'Unità, che io all'epoca dirigevo, scrisse un titolo clamoroso che suscitò scandalo. "Scusaci principessa" proclamammo in prima pagina nel tentativo di sottolineare la drammaticità di un evento provocato forse dalla fuga di Diana dall'assedio dei fotorafi. Fu un titolo criticato, ma le intenzioni erano serie. Volevamo stabilire una sottile linea di confine fra il diritto dell'opinione pubblica a essere informata sui fatti inerenti la vita privata dei personaggi pubblici e la necessità di mantenere il senso della misura nella caccia alle notizie.
La domanda era ed è: c'è una soglia di privacy che non va varcata anche quando ci si occupa di personalità pubbliche?
Nel caso del divorzio probabile fra Veronica Lario e Silvio Berlusconi il problema non è solo nella notizia in sè né tanto meno nella legittimità di dare a essa l'enfasi giusta.
Probabilmente la signora Veronica voleva provocare il clamore che ne è seguito.
La sottile linea di confine fra la pubblicità delle notizie e il buon gusto riguarda tutto ciò che viene dopo. Leggendo alcuni quotidiani e molti blog dedicati all'evento non ci si sottrae all'impressione di un uso politico di una vicenda che era e resta privata......
C'è da rimanere sconcertati.
E' nell'ordine delle cose (sporche) della vita che un attempato signore abbia un trasporto, magari anche sessuale, nei confronti di una ragazza, sebbene minorenne.
E' nell'ordine delle cose (sporche) della vita che una ragazza, tra l'altro minorenne, si senta attratta da un'affettuosa amicizia verso un uomo ricco e potente, sebbene attempato (che potrebbe dare una svolta alla sua vita) fino magari a sentire anche una pulsione sessuale.
E' nell'ordine delle cose della vita che una moglie, magari già precedentemente tradita, decida che questa costituisca la goccia che fa traboccare un vaso già colmo di sopportazioni e sofferenze.
Non credo che in Italia, e nel mondo, questa sia una situazione che da qualche parte non si stia replicando. Sono cose che appartengono alla sfera privata delle persone, almeno fino a quando non tocchino dei reati (magari non protetti dal lodo Alfano, come ho ascoltato ieri alla "Zanzara" di Radio24).
Non si può però assolutamente pretendere che una Nazione si prenda "I fatti suoi" quando queste situazioni investono l'attuale Capo del Governo e, in pectore, futuro Presidente della Repubblica.
Non so voi, ma a me fa una certa impressione essere rappresentato da un "vecchio sporcaccione".
Non è in questa occasione che per me Berlusconi "muore", politicamente parlando.
Per me, e per tanti altri, è già morto e sepolto sotto il peso del suo modo arrogante e presuntuoso di gestire il potere, spesso "pro domo sua", e sotto la vergogna delle sue gaffe planetarie.
Ora con grande faccia tosta ha tuonato:
"E' lei che deve chiedermi scusa".
E ancora, "Se vuole così, ora saremo durissimi".
Non è ora che muore Berlusconi, questa vicenda uccide un uomo morto, anche se ancora vive nei sogni della maggioranza degli italiani.