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da silbusin il 07 lug 2007 11:25


Non è un bianco e nero classico. E' un tonalità di grigio che esalta i bianchi. In certe scene è il fumo della sigaretta che attira l'attenzione. In certe altre il colore è come sgranato
Billy Thornton è così inespressivo che la sua diventa una maschera greca: sono le luci che le danno l'espressione.
Un bel film da vedere in solitudine, con un boccale di birra Leffe e una ciotolina di anacardie pistacchi.

da wineless il 07 lug 2007 23:14


ATTENZIONE: non leggere questo post se si intende vedere la pellicola

maxbor ha scrittoL'UOMO CHE NON C'ERA (Usa 2001, drammatico) Voto 8+

I F.li Coen lasciano per una volta da parte il genere grottesco per calarsi in un noir integrale.
Unico protagonista (tutto il resto è contorno) un uomo mite, silenzioso, solitario. Nella vita tutto gli capita per caso: trova moglie, un lavoro da barbiere nella bottega del cognato, diventa assassino e, infine, quasi pedofilo.
In modo quasi surreale solo nel braccio della morte il mondo si accorge di lui con una rivista che "acquista" la sua storia a 5 cent. a parola!
Fra i mirabili comprimari mi è particolarmente piaciuto il "geniale" avvocato stizzito, per ben due volte, più per non aver potuto affrontare un suggestivo processo che per la tragica sorte dei suoi clienti.
Mi permetto due appunti che non inficiano comunque l'elevato valore del film.
Il primo sul colore. Non so se il bianco e nero abbia aggiunto più di quello che ha tolto. Io avrei scelto ambienti pastello.
Il secondo su un piccolo vuoto di sceneggiatura. Non si viene a sapere come e quando l'amante della moglie abbia scoperto la "truffa" e perchè abbia scelto di pagare.

Prossimo passaggio (vedi sito www.film.tv.it):

Domenica 15/7 Sky Cinema Mania ore 15,50


mamma mia ke palle!!! voto 4,5
da annoverare tra i più soporiferi della storia.
Se non fosse perchè me l'avete consigliato voi (ma vi siete messi d'accordo?) avrei spento dopo 10 minuti. Ed occorre tenere gli occhi aperti a stento perchè ne passino 39 prima che accada qualcosa. Il tipo non spiaccica una parola se non come fuori campo (sarebbe stato il ruolo perfetto per Clint Eastwood).

Sicuramente sono io che non capisco una cippa, perchè tutta la critica lo elogia, ma per me, mi spiace, il cinema è prima di tutto intrattenimento e la visione dev'essere gradevole e coinvolgente già dalle prime scene. Sarà che non avevo la Leffe ma un pessimo Bacardi Breezer...
Per fortuna aumentando la velocità di riproduzione a 1.3x ho potuto alleviare di un poco l'agonia (terminata solamente all'abbassamento della leva).

Adry =^_^=


alla fine sempre di pastasciutta si tratta

da maxbor il 09 lug 2007 18:50


Segnalo su Sky. Oggi:
IL CODICE DA VINCI ore 21 (Non un capolavoro assoluto ma senz'altro da vedere).
WOLF CREEK ore 22 (Thriller-horror di qualità).

Domani:
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI ore 21 (simpatica commedia con un grande Faletti)
UNA PALOTTOLA SPUNTATA ore 21 (Vecchiotto. Uno dei più validi esempi di cinema comico-demenziale).

Avendo visto tutto abbastanza di recente stasera ripiego sul noleggiato (finalmente trovato!) "Guida per riconoscere i tuoi santi".
Domani relazionerò.

Buona serata :roll:

da cisejazz il 10 lug 2007 09:07


maxbor ha scritto
....stasera ripiego sul noleggiato (finalmente trovato!) "Guida per riconoscere i tuoi santi".
Domani relazionerò.

Buona serata :roll:


e' domani: attendo il resoconto

da maxbor il 10 lug 2007 10:47


GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI (Usa 2006, drammatico) Voto 6,5

Mi tolgo subito il peso di dire chè è un buon film dal quale, però, mi aspettavo molto di più. Aggiungo anche che le citazioni di Martin Scorsese e di Spike Lee mi sembrano in buona parte azzardate.
Confesso anche che, per avere un quadro completo dell'opera, mi sono "sorbito" al termine della visione sia le scene tagliate che i diversi finali e inizi di film presenti nella versione a noleggio.
Dito Montiel è regista e sceneggiatore del suo libro autobiografico.
Probabilmente, come avvenuto ad esempio per il Codice da Vinci (almeno a sentire i pareri di chi ha letto il libro ed ha visto anche il film), la lettura del libro sarà stata più coinvolgente rispetto alla visione cinematografica.
Perchè questo potrebbe essere avvenuto. Quelle che non mi hanno emotivamente attratto, in particolare, sono state proprio le scene più drammatiche (incidente alla Metro e sparatoria mortale) che ho percepito quasi surreali.
Anche il rapporto padre-figlio è stato espresso con una recitazione troppo teatrale, ben lontano da quello che, immagino, sarà stato nella realtà.
Ho trascorso una buona serata, non sono rimasto deluso, ma fra un po' mi sarò dimenticato di Dito.

da maxbor il 17 lug 2007 11:31


Visto a leggio:

BABEL (di Inarritu, Usa 2006, drammatico) - Voto 8,5

Pellicola di una certa lunghezza (144') articolata su quattro storie indipendenti ma collegate fra loro da un fucile Winchester.
Detto così si potrebbe immaginare un cocktail di episodi su base internazionale (si spazia dal Marocco al Messico e poi ancora fino al Giappone). Invece un magistrale montaggio, le notevoli interpretazioni di tutti gli attori (protagonisti, co-protagonisti e comparse) e una sceneggiatura meno banale di quanto a prima vista possa apparire ne fanno un film di spessore e qualità.
Non è certo cripato il tema politica, anzi No Global, con il suo mettere a contronto le opulente società occidentali con le miserie del terzo mondo, in questa occasione messicane e marocchine.
Non è forse un caso che, fra tanti eventi drammatici, a lasciarci le penne alla fine sia uno dei personaggi più miseri e indifesi.
Mi ha fatto molto riflettere quel vedere due ragazzini privati della gioventù per i quali un fucile è per loro solo un inatteso giocattolo più che uno strumento di morte.


Questa sera su Sky Cinema Mania segnalo la visione di:
UN AMORE, FORSE DUE (GB 1991, drammatico)
Mi fido del regista: Neil Jordan (tra gli altri "La Moglie del Soldato").

da silbusin il 17 lug 2007 11:38


L'unica cosa che pare un po' forzata. Come al ritorno i poliziotti di frontiera fermano l'auto con su i due bambini biondi è possibile che all'uscita non si fossero interessati? A quanto si legge sui giornali i controlli sono feroci.
Nello stesso tempo la figura della ragazzina giapponese appare struggente nel suo disagio profondo: non è un po' mieloso però il finale con l'abbraccio sul balcone di notte (con il padre e lei completamente nuda?).

da maxbor il 17 lug 2007 18:23


Che dire, qualche pulce alla sceneggiatura si trova.
L'inserimento di un più accurato controllo alla frontiera (in uscita) avrebbe aggiunto altri minuti al film, avranno preferito tagliar corto.
Il finale della storia di Tokio non aveva alternative o il suicidio oppure l'happy end inevitabilmente (?) mieloso. Rivestire la ragazza (tra l'altro molto sexy nella scena alla "Basic Instinct") non avrebbe avuto senso.
Certo che, come qualcuno ha notato, il ragazzo marocchino smentisce la diceria che masturbarsi rende ciechi :roll:
Che bersaglio...chilometrico azzecca poco dopo! :shock:

da maxbor il 18 lug 2007 12:39


Visto ieri sera su Sky

UN AMORE, FORSE DUE (GB 1991, di N. Jordan) - Voto 6+

Film che, per il regista, precede di un anno il superlativo "La moglie del soldato".
Diciamo allora che quest'opera ha svolto la funzione di.....allenamento e, tanto per non cambiare, anch'essa con un argomento scabroso.
La storia ruota intorno a quattro personaggi: un padre e un figlio, rispettivamente a suo tempo abbandonati dalla moglie e dalla madre e alla disperata ricerca di se stessi, di una madre che torna per rivedere un figlio mai conosciuto che deve combattere con le di lui impreviste attenzioni morbose, e infine una ragazza che vorrebbe avere una storia normale fra tante...anormalità.
Tema non facile ma non del tutto ben svolto. Il risultato è una serie di personaggi "border line", non sempre credibili e talvolta stucchevoli.
Si aggiunge un "condimento" di allegorie circensi.
Bella la fotografia.

da maxbor il 20 lug 2007 10:32


In cerca di qualcosa da vedere mi sono imbattuto ieri sera su Sky in:

VIZI DI FAMIGLIA (Usa 2005, commedia) - Voto 6,5

Premessa indispensabile. Per calarsi adeguatamente nel canovaccio si deve aver visto "Il Laureato".
La trama prende infatti spunto da una ragazzotta, felicemente (?) fidanzata ma quasi in età da zitella (Jennifer Aniston), che quando scopre che la sceneggiatura de "Il Laureato" prende spunto da una storia realmente accaduta, sebbene in parte romanzata, e che questa storia è quella della sua famiglia inizia a smaniare dalla voglia di conoscere chi sedusse sua nonna (una brava Shirley MacLaine) e sua madre (intanto scomparsa). Il tizio in questione è un anch'egli bravo Kevin Costner (ma per la parte come sarebbe andato a...fagiolo Jack Nicholson!) non ha alternative al dover finire a letto con la "quasi" figlia, dalla quale è pressochè sedotto.
Peccato che la scelta di una recitazione di tipo "goffo" della Aniston renda il suo personaggio più immaturo di quanto debba risultare.
Il film ha comunque il pregio di non essere pretenzioso e di farsi vedere con leggerezza. Spesso con il sorriso, più raramente con il riso.

da maxbor il 25 lug 2007 12:26


L'altra sera, da uno zapping all'altro, mi sono ritrovato a vedere

NATALE A MIAMI (Italia 2005, di Neri Parenti) - Voto 3,5

Era da tempo, mi pare da "Natale in Egitto" del 2002, che non vedevo il film "natalizio" della, ormai ex, coppia Boldi-De Sica.
Giusto per verificare che al peggio non c'è mai fine.
Due le cose mi hanno sconcertato: il grande successo di pubblico per questa mediocre produzione (ma che gusti hanno gli taliani?) e la possibilità di visione dello stesso alle intere famiglie.
Il film inizia infatti con una esplicita separazione "lesbica" della moglie di Boldi e prosegue con gratuite volgarità di ogni tipo.
Insomma, un bambino lo vedrebbe da "ingenuo" e sarebbe poi costretto a chiedere ai genitori (o agli amici più.....esperti?) imbarazzanti chiarimenti.

Per i masochisti segnalo che è in programmazione su Sky anche stasera :roll:

da silbusin il 25 lug 2007 12:32


mi pare che fante sia già davanti al televisore con canotta, pop corn e Coca Cola zero.


un pezzo l'ho visto anch'io ieri sera....sob

da maxbor il 26 lug 2007 14:35


Una triste notizia.
E' morto a soli 54 anni per un cancro allo stomaco scoperto appena pochi mesi fa Ulrich Muhe, protagonista del film premio Oscar "Le vite degli altri".
Apprendo dal necrologio che egli fu a suo tempo spiato dalla Stasi, la feroce polizia dell'ex Germania Est. Lo ha scoperto in sede di "studio" della sceneggiatura del film. La cosa non lo avrebbe sorpreso più di tanto, visto che frequentava ambienti intellettuali di dissidenti, se non per il fatto che i delatori erano stati quattro attori della sua compagnia e la allora moglie e madre di suo figlio.
Mi è dispiaciuto molto.


Visto ieri sera su Sky
IL MERCANTE DI VENEZIA (GB-Italia 2004, di Michael Radford) - Voto 7,50
Quando Shakespeare scrisse quest'opera non ne poteva prevedere una trasposizione.....cinematografica (?).
Il testo è prettamente teatrale e, pertanto, nell'adattamento non poteva sottrarsi a qualche forzatura. Si aggiunga che non si è voluto calcare troppo la mano sull'antisemitismo ed ecco che, tra un colpo alla botte e uno al cerchio, Shakespeare potrebbe aver finito per rigirarsi nella tomba.
Ma in questo film, un po' dramma e un po' commedia, c'è un elemento che ne giustifica e valorizza la visione: la grandiosa interpretazione di Al Pacino nei panni dell'usuraio ebreo Shylock. Al suo cospetto anche il bravo Jeremy Irons appare solo un comprimario.
Bello. Si consiglia la visione solo ai cinefili.

da butter_fly il 26 lug 2007 14:37


sì, ho letto con dispiacere la notizia: "le vite degli altri" è un film bellissimo, tra i migliori dell'anno, e lui ne è stato un ottimo interprete.


da maxbor il 17 set 2007 11:33


Ho approfittato di un week-end romano con qualche ora da colmare per mette fine all'astinenza cinematografica estiva.

LA RAGAZZA DEL LAGO (2006 Italia - di Andrea Mollaioli) Voto 5

Grande delusione di questa opera prima di Mollaioli pur benevolmente trattata dalla critica.
Il punto debole è una sceneggiatura disastrosa che parte da un omicidio anomalo, definito un mezzo suicidio, contornandolo di situazioni e personaggi estremi. Tutto intorno c'è infati una serie di figure border line composta di disabili fisici e mentali, di chi ha scheletri nell'armadio o quanto meno qualche disagio psichico. Aggiungiamo, ohibò, che si scopre che la giovane uccisa, una bella ragazza con diversi corteggiatori e un fidanzato ufficiale è persino vergine ed ecco un ulteriore tassello di incredibilità.
Questo e altro ancora. Ogni tanto esce un Asso che, come canta De Gregori, pare di un colore solo.
Definirlo un puzzle indigesto è limitativo.
La pregevole recitazione del qui sprecato Toni Servillo, nella parte di un comissario al quale per non fare torto a nessuno viene appioppata una famiglia a pezzi, evita il naufragio totale della pellicola.
Alla fine qualcuno confesserà. In qualche modo il film doveva pur terminare.


IL DOLCE E L'AMARO (2007 Italia - di Andrea Porporati) Voto 7+

Un film sulla mafia non può prescindere da un confronto con gli altri e le fiction televisive con la stessa tematica.
Il rischio di ripetitività è dietro l'angolo e fare qualcosa di originale non è facile.
Questo film in cui tutto funziona alla perfezione (personaggi, montaggio e fotografia) deve solo pagare un piccolo dazio a qualche occasionale e forse inevitabile eccesso di sceneggiatura.
L'immagine che ne rende è di una sconfitta totale, sia dello Stato che del crimine.
Personalmente non lo condivido perchè credo che lo Stato sia in grado di ottenere successi come altresì non credo che tutti i mafiosi finiscano ammazzati.
Ciò toglie poco a un film che si vede tutto d'un fiato con un grande Luigi Lo Cascio, attore che conferma doti di qualità e duttilità.
Alcune scene sono da piccola antologia del genere.

da maxbor il 28 set 2007 18:22


Questa sera ale ore 21 su Sky CinemaMania, da non perdere.

L'AMICO DI FAMIGLIA - di P. Sorrentino

da maxbor il 29 set 2007 11:22


Per chi ha programmi casalinghi segnalo questa sera su Sky ore 21.15 il film MIO COGNATO - ambientato a Bari con grandi inerpretazioni di Rubini e Lo Cascio.

Ritorno a ieri sera.

L'AMICO DI FAMIGLIA - Voto 7,50

Sorrentino scava ancora (dopo le Conseguenze dell'amore) nell'animo di uomini soli. Passa però da una storia circondata da personaggi credibili a quella con figure estreme.
Il tratto d'unione è il sentimento che sconvolge la quotidianità e la razionalità.
Geremia dei Geremei è un usuraio che non si riesce a detestare del tutto perchè tutti, vittime e complici, hanno la loro parte di colpevolezza.
Gran bel film.
I cinefili lo hanno certamente apprezzato.

da maxbor il 07 ott 2007 11:59


Lunedì ore 21 su Sky Cinema 1 segnalo il film:
"LA SCONOSCIUTA"

Buon film, non esente da pecche (la critica è stata generosa) comunque di piacevole visione.

da maxbor il 11 ott 2007 14:28


Questa sera alle 22,30 su SkyCinema Mania

"L'ANNO PROSSIMO.....VADO A LETTO ALLE DIECI" - Voto 8
(Italia 1995 di e con Angelo Orlando. Nel cast: Richy Memphis, Claudia Gerini, Valerio Mastrandrea, Ninetto Davoli, Luca Zingaretti, ecc.).
Commedia quasi tragica.

C'è molto da ridere in questo bel film che degnandosi finalmente di trasmettere non mancherò di rivedere.
La storia si svolge tutta in un memorabile Capodanno durante il quale il protagonista dapprima lascia in tronco la fidanzata e poi con una gran faccia di bronzo muove a pietà gli amici dicendo invece di essere stato lasciato rovinando un po' a tutti la festa.
Totò sarebbe stato grandioso nella parte ma fra situazioni grottesche e battute da antologia è comunque una vera chicca gustare un film tanto ingiustamente poco noto e con un cast che oggi sarebbe di grande rilievo.
Per cinefili.

da maxbor il 15 ott 2007 11:15


Visto al cinema.

IL BUIO NELL'ANIMA di N. Jordan con Jodie Foster - VOTO 7+

Bel film. Ovviamente ben fatto con Jordan che scava nel lato oscuro della vita. Messi da parte i limiti della storia che è fatta di scene che sembravo già viste e che scivola verso un epilogo alquanto prevedibile, non si può non sottolineare la bravura di una Foster che esprime magistralmente il vero senso dell'opera. La vendetta e i suoi omicidi sono solo una conseguenza, il vero dramma è l'irreversibile cambiamente che lei, ma può capitare a chiunque, subisce a causa di un evento drammatico di cui non riesce a farsene una ragione.
La vendetta non guarisce le ferite, talvolta le allarga.

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