ELIZABETH
Gran bel film che mescola storia, dramma e sentimento senza cadere nel mellifluo e nel retorico. Molto ben recitato, sia dai protagonisti che dai comprimari, è supportato da costumi e colonna sonora imponenti. Descrive magistralmente il disagio di una sovrana prigioniera del suo stato e di conseguenza privata delle vere gioie della vita. Non ho solo condiviso la scelta di una Regina un po' troppo confidenziale con la sua corte e una scena troppo evidentemente computerizzata: quella in cui Filippo di Spagna e l'infanta si affacciano al loro popolo.
Ok, l'ho visto.
Gran brutto film: non mescola la Storia ad alcunché, dato che la verità storica non viene tenuta minimamente in considerazione. Una
bella locandina, degli sgargianti
costumi sfarzosi, un paio di
scene ad effetto non una di più, e il resto lo si inventa a piacere. Tutto girato in interni, d'altronde, ergo i sentimenti plastificati e le sciocchezze diplomatiche assortite vanno a nozze... la regina invece, no: ma nella realtà dei fatti, fu per sua libera-capricciosa scelta, giammai perché "prigioniera del suo stato e di conseguenza privata delle vere gioie della vita". A condire il tutto,
il più classico dei triangoli d'amore non corrisposto: partiremo all'alba, amore mio. Infine, la scelta di mostrare una regina "un po' troppo confidenziale con la sua corte" è uno dei pochissimi stralci storici tenuti in debita considerazione; senza farla troppo difficile, restando quindi in tema di
autori amatidalla cinematografia moderna, leggendo
questo libro vi potrete fare un'idea un pochino più esatta sulla vita di Elisabetta I d'Inghilterra... tutto considerato, è da preferirsi
l'episodio precedente a questo.