In attesa possibili ulteriori rivelazioni (ma qual che siè saputo basta e avanza.
) sabato Giuseppe D'Avanzo ha fatto un riepilogo nel suo articolo "Le menzogne e i fatti".
Ne estrapolo la sostanza.
BERLUSCONI IL BUGIARDO:
a - Ha negato di aver voluto candidare veline al parlamento europeo. E' stato contraddetto finanche dalle veline deluse per l'esclusione e smentito dalle prostitute a cui aveva promesso un seggio a Strasburgo.
b - Ha negato di aver frequantato minorenni, ha giurato di aver incontrato Noemi Letizia soltanto "tre, quatro volte e alla presenza dei genitori". Ha dovuto ammettere di aver avuto Noemi, minorenne e senza genitori, prima acanto ad una cena del governo, poi tra le ospiti del suo Capodanno 2009 a Villa Certosa.
c - Ha dichiarato di non aver mai conosciuto l'avvocato David Mills. E' stato accertato che il corrotto (Mills) e il corruttora (Berlusconi) si sono parlati per lo meno in un'occasione e incontrati in un'atra, ad Arcore.
d - Ha dichiarato di aver usato i "voli di Stato" soltanto per "esigenze di servizio" anche quando erano a bordo musici e ballerine, ma ha dovuto proteggere con il segreto di Stato le liste dei passeggeri e i piani di volo degli aerei presidenziali.
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BERLUSCONI E LE PROSTITUTE:
Patrizia D'Addario dichiara di aver fatto sesso a pagamento con il capo del governo la notte del 4 novembre 2008. La paga un prosseneta, abituale ospite delle feste del premier.......
La sua testimonianza è indiscutibile. Berlusconi e il suo avvocato ne sono consapevoli e accennano a una manovra di aggiramento. Ghedini si preoccupa innanzi tutto di evitare guai giudiziari al Capo: "Ancorchè fossero vere le indicazioni di questa ragazza, e vere non sono, il premier sarebbe l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile" (Affari Italiani, 17 giugno).
Berlusconi, dice l'avvocato, "sarebbe sogetto inconsapevole". Magari incantato, una notte, dalla bellezza di quella donna che non sapeva si prostituisse. Un povero diavolo, insomma, un po' ingenuo e citrullo. Ne ha approfitatto gentaglia rapace e ingrata. E' la linea di difesa che il premier accentua. "Purtroppo abbiamo sbagliato l'ospite e lui ha sbagliato l'ospite dell'ospite" (L'Aquila, Ansa 25 giugno).
E poi, perbacco, gli dà man forte Ghedini, davvero qualcuno può credere che un "sultano" debba pagarsi il sesso? Il presidente è uomo ricco di denari e di simpatia e di voglia di vivere. Pensare che Berlusconi debba pagare 2000 euro una ragazza, perchè vada con lui, mi sembra un po' troppo. Penso che potrebbe averne grandi quantitativi, gratis. (Corriere, 17 giugno).
Grandi quantitavivi, gratis. Lo lascia intendere anche Berlusconi. Si fa chiedere da un salariato della Casa "Ha mai pagato una donna perchè restasse con lei?". Risponde, "Naturalmente no. Non ho capito che soddisfazione ci sia, se non c'è il piacere della conquista..." (Chi, 24 giugno).
Questa è la scena. Già vista, la strategia di banalizzazione. Nessun ecesso, nessuna disinvoltura. Soltanto qualche decisione infelice, un carnet disordinato, un'incuria nell'aprire la porta di casa a chi non lo merita. Nulla di cui Berlusconi si debba vergognare. "Io non ho nulla di cui mi debba scusare. Non c'è nulla nella mia vita privata di cui mi debba scusare". (Chi, 24 giugno).
Anche se non c'è alcun rilievo penale i ricordi dei testimoni e le intercettazioni di un'inchiesta giudiziaria raccontano come le residente private di Silvio Berlusconi (Villa Certosa, Palazzo Grazioli) si affollino con regolarità di prostitute di caro prezzo - "Grandi quantitativi", direbbe Ghedini - ingaggiate dagli amici e dalle amiche del premier secondo un rituale preciso e sempre uguale. Convocazione a Roma, obbligo di vestire in nero, di truccarsi con leggerezza, di essere gentile con il "presidente", di trascorrere la notte con lui in pratiche che la malavita a Bari chiama "torte", (ma questa è un'altra storia).
LE TORTE:
http://www.repubblica.it/2009/07/sezion ... lre=search