Patrizio ha espresso un suo parere rispettabile. Vediamo dove sta l'errore metodologico. Se noi fossimo su un forum aperto dove nessuno si nasconde dietro un nick, sicuramente non avremmo tanti ganassa in giro e ci sarebbe più rispetto, più attenzione a quello che si dice, più "sincerità". Quindi lo scambio di opinioni e i giudizi sarebbero più meditati.
Ma dato che ci sono alcuni ristoratori che recensicono abitualmente e di loro si conosce soltanto il nick, l'idea di Patrizio diventa un semplice desiderio romantico.
Marchesi diceva: i recensori sono giornalisti non cuochi...E su questo potrebbe avere ragione Patrizio: se il ristoratore ronny, non solo non commenta una cena dei mangioni ma si limita a fare un bonario suggerimento di miglior cucina, se il ristoratore pinco pallo scrive che il suo collega cucina da schifo, il locale è brutto e il servizio è pessimo, essendo lui un "professionista" quel locale è di fatto stroncato. Qui non si tratta delle sensazioni delle giovinette dai sandaletti, si tratta di un giudizio motivato di un addetto ai lavori e quindi un giudizio molto, ma molto pesante. E di grande attendibilità per l'utente comune.
Ma, come dice bene Max, la presenza di un ristoratore nel sito e nel forum lo parifica ad un semplice utente. Questo utente però, a mio parere, è utilissimo per dare idee, consigli, spiegazioni, ecc. Per quanto garantisce la legge sulla stampa, ha diritto di replica se tirato in ballo: è suo dovere spiegare, correggere imprecisioni, difendersi giustamente se attaccato disonestamente.
NON HA ALCUN diritto di criticare un recensore quando la critica
è nei limiti dell'educazione (in parole povere la rece è stata validata e pubblicata), perchè in quel momento non è più un utente ma un prestatore d'opera.
Quindi, pur rispettando il pensiero di Patrizio e augurandomi di poterlo incontrare presto, la sua posizione non è condivisibile. In fondo per un ristoratore onesto partecipare ad un forum è un atto di professionalità e anche di coraggio. Non dimentichiamo che anche i professori di università alla fine dei corsi sono sottoposti al giudizio da parte degli alunni: giudizio che viene visto dal preside di facoltà o dal direttore del corso e che viene tenuto in grande considerazione. Sono quegli stessi professori che hanno giudicato gli studenti. (ovviamente le schede sono anonime caro Fante; azz...non ti agitare subito con quei fogli in mano, hai tempo fino a domani per mandare il tuo giudizio su alby).
Fa parte della nostra quotidianità essere giudicati. Anche da un Max in vena di distrazioni...
o da un Fante grondante di sangue di numerose mucche macellate tra piazza catello e foro bonaparte.