King, mi dispiace ma stai proprio toppando.
Il tuo ragionamento non farebbe una piega nel caso non fosse dato modo ai ristoratori di replicare alle recensioni scritte dai clienti.
Ciccio, è il tempo del web: si recensisce ogni cosa ... dagli impianti hi-fi alle vacanze, dai libri ai quadri. Lo fanno esperti del settore come persone che semplicemente hanno provato un prodotto. In questo caso un ristorante.
Niente di piu' democratico de IlMangione da questo punto di vista, proprio perchè lascia spazio ai ristoratori per poter controbattere.
Ma torniamo sul pezzo, che è meglio. Non credo che il cappello giallo (che poi come già detto da altri non è certamente una bocciatura) sia scaturito dalle "zucchine-non zucchine".
Ma sino a qui bene ha fatto il ristoratore ha precisare che il cliente ha preso una cantonata, idem per il pane pugliese-non pugliese.
Ma se la replica si fosse limitata a correggere questi errori l'avrei trovata anche simpatica.
Invece il ristoratore ha, a mio avviso sbracato.
- comincio col dire che le citazioni latine mi hanno reso subito il soggetto un poco antipatico. Non altro, ma se a suo avviso "chi non capisce di cucina" non dovrebbe recensire, lui non dovrebbe proprio esercitarsi nello scrivere .... perchè sia nella sua replica che nei suoi interventi qui sopra, ha collezionato diversi pò ... al posto di po';
- I toni usati nella replica sono decisamente poco ortodossi;
- Sostiene che il non consegnare il menu' ai suoi ospiti sia una scelta, dettata dal fatto voglia interagire con loro spiegando i piatti e magari consigliando. Non si capisce come la mancanza di una lista al tavolo e dei relativi prezzi possa in qualsivoglia modo inficiare questo suo intento;
- Sostiene poi di non aver consegnato la lista dei vini perchè i clienti si sono subito buttati sullo sfuso. Ma perchè la carta dei vini si, e quella delle vivande no? Strano percorso mentale ...
- Se si volesse rendere il cliente conscio di quello che puo' scegliere e trovare, sarebbe magari opportuno (non obbligatorio, si intende) inserire il menu' ed i prezzi anche nel proprio sito invece che limitarsi ad alcune ricette. O anche in questo caso, l'intenzione è quella di interagire con il cliente che desidera farsi un idea del target dell'offerta e dei prezzi prima di visitare il locale?
- Il sito stesso è un continuo incensarsi facendo sfoggio delle segnalazioni di questa o di quella guida: se mi è permesso trovo che se un cliente, un cliente qualsiasi trova poca differenza tra i salumi scelti dal ristoratore e quelli che puo' acquistare al supermercato quanto meno l'intenzione di voler colloquiare con i clienti è miseramente fallita e questo ben prima Mangiona63 recensisse, ovvero all'atto della cena.
La penso come Miciagilda: la replica, legittimissima, sarebbe stata ben accetta se avesse corretto le inesattezze della cliente senza commenti di sorta ad esempio sulla sua vita privata che con tutto il rispetto per la categoria dei ristoratori vale tanto se non ancor di piu' del lavoro, quale esso sia. Mi sono tolta ogni dubbio circa la possibilità di avvicinarmi a questo locale.
Ah, mi firmo ... non mi sembra il caso di "nascondermi dietro ad un nick"!
Ma mi faccia il piacere!
Tania Bastoni