Una selezione dei topic più discussi, più interessanti, più commentati.
96 messaggiPagina 3 di 5
1, 2, 3, 4, 5

da Rinaldo il 15 giu 2006 15:55


montefollonico ha scrittoomissis....Truciolo o legno è la stessa cosa, sempre della stessa materia prima si tratta.!!!!!!!
montefollonico

ot/on
Mument, mument, mument.....

Barrique= fermentazione malolattica, ovvero l'acido malico si trasforma in acido lattico: molto meno "duro" del primo; in poche parole si arrotonda il sapore di internazionali spigolosi come i Cabernet, Merlot, Syrah e via dicendo.
Il profumo del legno è solo una conseguenza, non il fine della barrique.
Il profumo del legno tramite i trucioli è il fine e basta, e confonde le idee.

Non confondiamo gli utenti. fine ot
Rinaldo

da ilForchetta il 15 giu 2006 15:59


Eh, così a spanne, la teoria energetica mi pare un po' deboluccia.

Penso a un cucchiaio di medicina, una qualsiasi. La versi sul cucchiaino, azz!, era in lavastoviglie, ci sarà ancora detersivo o un po' dello zabaione di ieri sera? Ora la medicina è a contatto con l'acciaio, azz!, micromolecole di metallo in agguato! Arriva dal collo della bottiglietta, azz!, ha preso molecole d'aria e forse di alito!

Porca zozza, ogni cucchiaino di medicina è così terribilmente diverso dal precedente. Ma allora come è possibile che la tosse mi passi sempre? Forse è perché le molecole di detersivo, zabaione, acciaio, starnuti e aria di montagna sono di influenza irrilevante? Certo! Perché non ci ho pensato prima!

Ma, allora, perché la stessa cosa gli omeopati la considerano così differentemente?

E poi, un cucchiaino di sciroppo omeopatico... usa il preservativo per non modificare la propria energia?

fermentazione malolattica

da montefollonico il 15 giu 2006 16:00


:shock:
la fermentazione malolattica mica avviene solo nei barriques,ma che ti raccontanto gli amici sommelier..... :) Un saluto Monty

da Ospite il 15 giu 2006 16:02


Barrique= fermentazione malolattica, ovvero l'acido malico si trasforma in acido lattico: molto meno "duro" del primo; in poche parole si arrotonda il sapore di internazionali spigolosi come i Cabernet, Merlot, Syrah e via dicendo.
Il profumo del legno è solo una conseguenza, non il fine della barrique.
Il profumo del legno tramite i trucioli è il fine e basta, e confonde le idee.


io non sono un tecnico come rinaldo pero'....era quello che volevo dire quando dicevo che il truciolo serve unicamente a correggere il vino..e' come fargli il trucco

Re: fermentazione malolattica

da ilForchetta il 15 giu 2006 16:05


montefollonico ha scritto:shock:
la fermentazione malolattica mica avviene solo nei barriques,ma che ti raccontanto gli amici sommelier..... :) Un saluto Monty


Quindi avviene anche con i trucioli e non cambia nulla?

da silbusin il 15 giu 2006 16:06


vorrei solo precisare (in punta di piedi tra tanti Maestri) che l'acido tartarico è considerato "duro", mentre l'acido malico "aspro".
la fermentazione malolattica avviene comunque in presenza di batteri con un aumento della temperatura. l'utilizzo della barrique è uno dei tanti mezzi.
esistono anche nei disciplinari contenitori certificati ISO9000.
insomma è un processo naturale.

verrò soppresso tra poco? :cry:

Re: fermentazione malolattica

da Rinaldo il 15 giu 2006 16:11


montefollonico ha scritto:shock:
la fermentazione malolattica mica avviene solo nei barriques... omissis
Un saluto Monty


Ho scritto forse questo?

Rinaldo

Re: fermentazione malolattica

da ilForchetta il 15 giu 2006 16:20


Rinaldo ha scritto
montefollonico ha scritto:shock:
la fermentazione malolattica mica avviene solo nei barriques... omissis
Un saluto Monty


Ho scritto forse questo?

Rinaldo

No, però si intendeva che non avviene con i trucioli.

A. Vero?
B. Falso?
C. Ti tocchi? :wink:

Re: vitigni autoctoni

da Rinaldo il 15 giu 2006 16:21


Il Priè Blanc che fa il Blanc de Morgex et de La Salle è un piede franco, come pure le Triolet.

Gli altri sono internazionali o nebbioli quindi sono reinnesti di americana, mi pare (così senza Google e manuali, ma magari dimentico qualcosa)

Ciao

Rinaldo

Re: fermentazione malolattica

da Rinaldo il 15 giu 2006 16:31


alberto ha scritto
Rinaldo ha scritto
montefollonico ha scritto:shock:
la fermentazione malolattica mica avviene solo nei barriques... omissis
Un saluto Monty


Ho scritto forse questo?

Rinaldo

No, però si intendeva che non avviene con i trucioli.

A. Vero?
B. Falso?
C. Ti tocchi? :wink:


I trucioli vengono inseriti nelle autoclavi d'acciaio, da migliaia di litri di capienza, durante l'azione dei lieviti (fermentazione)

Chiaro che lavorare ettolitri di vino in contemporanea è meno costoso che "barriquare" 220 lt. alla volta.
Trattasi di economia di scala che toglie romanticità al prodotto, mio parere personale.

Per Monte:
so benissimo che le fermentazioni si fanno in vari modi: dai tini tronco conici di Damijan alle anfore di Gravner alle più tradizionali botti grandi dei barolisti, ai tonneau di Castagno umbro e così via, forse non ero riuscito ad esprimermi nel mio msg precedente sorry.

rinaldo

da fulvia il 15 giu 2006 16:31


:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

......."sono un giovin attore".......Non fare la Francesca Bertini..staccati dalle tende.....scherzavo noo???? Ma le benzodiazepine me le dai ancora senza ricetta? :cry: :cry: 8)

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da ilForchetta il 15 giu 2006 16:35


Rinaldo, scusa, non ho capito. Quindi con i trucioli non avviene? :oops:

da Rinaldo il 15 giu 2006 16:42


alberto ha scrittoRinaldo, scusa, non ho capito. Quindi con i trucioli non avviene? :oops:


CHE COSAAAAAAAAAAAAAAAAA????????????????

Sììì urlato.

Alura:
trucioli = profumo di legno/vaniglia, piace molto agli americani e agli australiani, intesi come popolo.

E basta.
Non fanno lievitare, non fanno fermentare, non stabilizzano, non chiarificano, non illimpidiscono, niet niet niet.

Sei proprio un sottococo....

Da "Amici Miei":
<Ma quanto piglia un sottococo?>
<Meno di un coco>

Rinaldo

da Fante il 15 giu 2006 16:47


fulvia ha scritto:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

......."sono un giovin attore".......Non fare la Francesca Bertini..staccati dalle tende.....scherzavo noo???? Ma le benzodiazepine me le dai ancora senza ricetta? :cry: :cry: 8)


Pssst....Fulvia....ci siamo scorporati in varie....qui la discussione è seria, vieni via.....

da Fante il 16 giu 2006 14:36


Vi riassumo un interessante articolo comparso su Le Scienze di questo mese.
Alcuni ricercatori dell’Istituto universitario di Pèriguex hanno condotto un analisi su diversi campioni di fragole. Analizzando i risultati ottenuti con uno spettrometro di massa, hanno definito le variazioni delle componenti organolettiche delle fragole tra 17 varietà di fragole di annate diverse. Lo studio ha evidenziato che esiste una maggiore differenza tra le annate che non tra le varietà di fragole. Come dire che sono più “diverse” fragole dello stesso tipo di annate diverse che non fragole dello stesso anno ma di diversa qualità. Analizzando poi campioni prelevati da zone diverse, hanno riscontrato una minore variabilità che non tra le diverse qualità. Riassumendo possiamo dire che le variabilità tra annate è superiore a quello tra le diverse qualità; la variabilità tra qualità supera quella delle diverse zone che a sua volta supera quella all’interno dello stesso campione.
Una ipotetica classifica di responsabili delle variazioni nel gusto delle fragole vedrebbe quindi al primo posto l’annata, al secondo la qualità e al terzo il territorio.
Probabilmente questo studio non può essere applicato all’uva, dove sappiamo che le qualità sono determinanti. Mi riesce molto difficile pensare che ci siano meno differenze tra un sangiovese e un nebbiolo che tra due sangiovese di annate diverse. Tuttavia la scarsa rilevanza che il territorio ha mostrato avere sulla variabilità tra le fragole, potrebbe essere un interessante spunto di approfondimento.

N.b. il presente topic non vuole dimostrare o confutare nulla. Mi sono limitato a riassumere un articolo e a concedermi una piccola riflessione.

da ohara il 20 giu 2006 14:10


Fante ha scrittoUna ipotetica classifica di responsabili delle variazioni nel gusto delle fragole vedrebbe quindi al primo posto l’annata, al secondo la qualità e al terzo il territorio.


Interessante spunto di riflessione.

Vale però la pena sottolineare che nel dibattito enologico l'abusato termine francese "terroir" non indica il "suolo" di per sè, come invece intendi nella tua riflessione rispetto alle fragole. Il termine "terroir" infatti include anche l'insieme di cultura/tradizioni/tecniche che a quell'area geografico-morfologica si collegano. Ergo, la traduzione italiana "territorio" in senso strettamente letterale non è precisa.

Sull'incidenza del suolo, in senso morfologico, e delle sue componenti minerali, sull'uva, credo che ci sia abbondanza di parola scritta.

Ciao

da ilForchetta il 20 giu 2006 14:14


Beh, Ohara, anche la parola italiana "territorio" racchiude in se le caratteristiche che citi per il termine francese "terroir".

Quello di cui parli tu (e Fante, suppongo) è il "terreno"....

O no? :wink:

da ohara il 20 giu 2006 14:18


alberto ha scrittoBeh, Ohara, anche la parola italiana "territorio" racchiude in se le caratteristiche che citi per il termine francese "terroir".

Quello di cui parli tu (e Fante, suppongo) è il "terreno"....

O no? :wink:


Terreno o suolo è quello che intende Fante nella sua riflessine sulle fragole, ergo "territorio" come terzo in graduatoria non è coretto. aAl terzo posto andrebbe "terreno" o "suolo". Terroir o territorio pari sono se usati nell'accezione giusta.

Spero di aver chiarito cosa intendevo.

da ilForchetta il 20 giu 2006 14:25


ohara ha scrittoSpero di aver chiarito cosa intendevo.


Yes! :)

da Fante il 20 giu 2006 14:38


ohara ha scrittoTerreno o suolo è quello che intende Fante nella sua riflessine sulle fragole, ergo "territorio" come terzo in graduatoria non è coretto. aAl terzo posto andrebbe "terreno" o "suolo". Terroir o territorio pari sono se usati nell'accezione giusta.

Spero di aver chiarito cosa intendevo.


Eccomi :D
Giusta precisazione.
Concordo inoltre nel sottolineare che l'esempio riportato non si può applicare in toto alla vite, che ha caratteristiche indubbiamente molto diverse.
L'uso del termine "terreno" al posto di territorio e senz'altro più corretto.

96 messaggiPagina 3 di 5
1, 2, 3, 4, 5
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 34 ospiti

Moderatori: Silbusin, scogghi

cron