silbusin ha scrittobeh dovreste vedere come si sono sbranati sul GR sullo stesso argomento e proprio su Vissani.
la maggioranza diceva: "se io vado da Vissani (padre) e spendo 250 zucche a cranio LO VOGLIO vedere e VOGLIO anche che mi venga a salutare in sala".
i soliti noti: "non è vero, tanto Luca (il figlio) interpreta bene quello che il papi gli dice".
alla fine questi ultimi, assai aggressivi, facevano emergere tra le righe:
a) se non sei sborone e non spendi una certa cifra non capisci niente di ristorazione;
b) siccome ho speso 250 zucche a testa perchè devo sentirmi dare dello sciocco anche se Vissani non c'è praticamente mai nel suo ristorante;
c) l'importante è dire sono stato da Vissani
Come dice un nostro associato, viaggiatorcortese:
Altissimo ceto!
Non vorrei mescolare il sacro con il profano: ma se uno va a farsi visitare da un grande luminare della chirurgia e viene visitato invece da un suo, seppur validissimo, collaboratore e sa che non verrà operato dal maestro ma sempre dal suo validissimo collaboratore, tanto è un lavoro d'equipe, è contento?
silbusin ha scrittoalla fine questi ultimi, assai aggressivi, facevano emergere tra le righe:
a) se non sei sborone e non spendi una certa cifra non capisci niente di ristorazione;
b) siccome ho speso 250 zucche a testa perchè devo sentirmi dare dello sciocco anche se Vissani non c'è praticamente mai nel suo ristorante;
c) l'importante è dire sono stato da Vissani
così come pochi hanno gradito le Fettuccine con pollo allo spiedo, salsa di rosmarino e fegatini, gelato di olive e fegatini di Gianfranco Vissani che si è giustificato con tre acciacchi che ne limitano i movimenti e i gesti, compreso il poter stare seduto senza soffrire.
Vissani, detto con affetto, viaggia ormai su altri sentieri di altre galassie rispetto ai suoi colleghi, un animale da tivù e circo mediatico più che un cuoco-ristoratore ed è quasi inutile chiedergli di prendere questi eventi con serietà. Lui ormai è condannato a bucare lo schermo, cucinare e pensare lo lascia agli altri, tanto ha un istinto per sposare le materie prime che è innato, come quei calciatori geniali che snobbano gli allenamenti perché confidano nel tiro a sorpresa per fare gol, l’attimo di genio preferito all’applicazione costante. Poi però va a finire che a cena archiviata, al momento di applaudire i vari protagonisti, chiamati a uno a uno da Bonilli su un palco, per Iaccarino padre e figlio un’ovazione e per lui qualche buuu, diversi fischi e rari applausi di circostanza. Anche questa è una classifica, quella di professionisti che giudicano altri professionisti e non ci sono raccomandazioni, cantine milionarie e vogliamoci bene che tengano: prima o poi arriva il momento che sei nudo davanti ai tuoi colleghi e o sono fischi o sono applausi.
Notarella finale: sarà l’età, sarà l’usura ma non immaginavo che esistessero, nel pianeta informazione golosa, i forumisti ovvero chi, quasi per professione, frequenta e scrive nei forum, non il ghiottone che dice la sua e amici come prima, intendo proprio dei cultori dell’intervento calcolato e ben mirato, pronti a prendersi sul serio come certi tromboni del gastro-giornalismo. Ho visto, ad esempio, un paio di pezzi da novanta, un gamberetto e un cuoco, salutare una persona, cupa e introversa, con lo stesso timore, rispetto e quasi imbarazzo di un fedele qualsiasi catapultato in una riunione di cardinali. Ho chiesto chi mai fosse e la risposta è stata secca: “E’ un forumista”. Traduzione: “è un poveretto che si crede Napoleone, andrebbe ignorato ma se non gli diamo corda e lo riveriamo, domani ci spara contro ad alzo zero nel primo forum in cui entra”. In pratica stanno alla cucina come le radio libere romane al calcio: sono ascoltatissimi ma fanno danni come elefanti imbizzarriti in una cristalleria.
alberto ha scrittoSu questo hanno ragione, ci prendiamo troppo sul serio.