maxbor ha scritto il mio Salento letteralmente massacrato da scenografia e fotografia. Non è assolutamente quello che viene mostrato.
.

direi per coloro che non provengono e non conoscono il salento, che si vedono dei bellissimi panorami

primus ha scritto

maxbor ha scritto il mio Salento letteralmente massacrato da scenografia e fotografia. Non è assolutamente quello che viene mostrato.
.

direi per coloro che non provengono e non conoscono il salento, che si vedono dei bellissimi panorami

Qualche scorcio apprezzabile c'è ma altri, come alcune campagne (ad esempio nella scena d'azione) o qualche centro abitato, sono secondo me tra i peggiori che potessero essere scelti.
I dialoghi in dialetto sono "surreali". Tra l'altro corre l'abitudine in alcuni film ambientati nel Salento di utilizzare attori baresi che non ce la fanno proprio ad esprimersi nel nostro idioma. Ne esce un ibrido inascoltabile. Ovviamente per le orecchie doc.
Mi fa piacere che tali incongruenze al nord non si siano notate.

maxbor ha scrittoQualche scorcio apprezzabile c'è ma altri, come alcune campagne (ad esempio nella scena d'azione) o qualche centro abitato, sono secondo me tra i peggiori che potessero essere scelti.

vabbè scusa è ovvio, trattasi di un film sulla malavita mica di uno spot turistico.

caruccio

Voto 7

maxbor ha scritto

primus ha scritto

maxbor ha scritto il mio Salento letteralmente massacrato da scenografia e fotografia. Non è assolutamente quello che viene mostrato.
.

direi per coloro che non provengono e non conoscono il salento, che si vedono dei bellissimi panorami

Qualche scorcio apprezzabile c'è ma altri, come alcune campagne (ad esempio nella scena d'azione) o qualche centro abitato, sono secondo me tra i peggiori che potessero essere scelti.
I dialoghi in dialetto sono "surreali". Tra l'altro corre l'abitudine in alcuni film ambientati nel Salento di utilizzare attori baresi che non ce la fanno proprio ad esprimersi nel nostro idioma. Ne esce un ibrido inascoltabile. Ovviamente per le orecchie doc.
Mi fa piacere che tali incongruenze al nord non si siano notate.

pensa a chi si deve subire le ricostruzioni delle 5 giornate di Milano con attori che parlano in napoletano

Questa sera su Cult-319: Mare Dentro


Mare dentro passa su un tema troppo delicato e fragile per essere qui discusso: l’eutanasia, ciò cui Ramón, il protagonista del film, ambisce da 28 lunghi anni, da quel giorno maledetto in cui un tuffo mal calcolato lo ha reso tetraplegico, costretto per sempre dentro quattro mura, su una letto, tagliato fuori della sua stessa vita.
Il ritorno in Spagna di Amenabar è un’opera meravigliosa dall’inizio alla fine, che si pregia di una grande prova d’attore di Javier Bardem, tra i migliori in circolazione oggi. In Mare dentro l’uomo/la storia si racconta da sé, attraverso i profumi, i colori e i suoni della vita che materializza con efficacia sublime. Amenabar scansa verbosità e moralismi sempre abusati dai film che trattano di handicap, e ci regala un gioiello che sa parlare al cuore e alla testa, capace di infondere nuova speranza che il cinema possa tornare a narrare l’uomo con toni epici. È proprio questa la banale, sconcertante, sconvolgente novità di Mare dentro: che il suo protagonista non è un tetraplegico, un "più debole", un freak. No, Ramón Samperdo è un uomo. E scusate se è poco.
Mare dentro non delude le aspettative che un titolo così evocativo genera: un film magnifico, che parla di uomini, del loro rapporto con il mondo e la natura, di Dio e della morte, e ne fa uno spettacolo grandioso. Proprio quello che è la vita. Proprio quello che è il cinema.

sarò di parte visto che adoro spike lee, ma a mio avviso un film meraviglioso.

Voto 10



questo invece è una puttanata.

Voto: 5

primus ha scritto

sarò di parte visto che adoro spike lee, ma a mio avviso un film meraviglioso.

Voto 10



questo invece è una puttanata.

Voto: 5

concordo pienamente,anzi per il secondo io darei -15

Dio mio ma come si può avere il coraggio di girare una roba simile???
Un "film" penoso come raramente ho visto negli ultimi anni!

Jacchetti, già scarsissimo come attore, nella parte di un uomo-sessuale (come dice Zalone) è inguardabile.
Il mitico (una volta) Don Johnson di Miami Vice, doppiato da uno che parla come il Doguin, fa ridere per compassione!

Il resto una sfilata di fighe. Su tutte la bellissima Henger (meglio come pornostar..molto meglio)

Sor Calà.....e basta. Vada in pensione. grazie.

Voto: 1

primus ha scritto

Dio mio ma come si può avere il coraggio di girare una roba simile???
Un "film" penoso come raramente ho visto negli ultimi anni!

Jacchetti, già scarsissimo come attore, nella parte di un uomo-sessuale (come dice Zalone) è inguardabile.
Il mitico (una volta) Don Johnson di Miami Vice, doppiato da uno che parla come il Doguin, fa ridere per compassione!

Il resto una sfilata di fighe. Su tutte la bellissima Henger (meglio come pornostar..molto meglio)

Sor Calà.....e basta. Vada in pensione. grazie.

Voto: 1

Con tanti ottimi film che passano queste bufale te le vai proprio a cercare!

SVEGLIATI NED (Gb 1998 di K. Jones. Commedia) - Voto 7+

In un piccolo villaggio irlandese qualcuno ha vinto un rilevante premio della lotteria. Non è consentibile che il misterioso vincitore si goda la vincita tutto da solo, tutti ne devono godere. Come individuarlo? E dopo, cosa fare?
Commedia simpatica e gradevole che dimostra come anche nella filmografia così detta minore ci siano film di gran lunga migliori di quelli che vengono settimanalmente sfornati nelle sale.


LA SICUREZZA DEGLI OGGETTI (Usa, Gb 2001 di R. Troche con Glenn Close. Drammatico) - Voto 6+

"Commedia corale e ironicamente amara che si interroga su come le ralazioni con gli oggetti e i beni materiali possono impedire l'intimità e la comunicazione tra le persone". Questo il tema arduo e impegnativo dell'opera.
Non bastano però 120 minuti per assemblare la quotidianità e la psicologia dei componenti di quattro famiglie, vicine di casa, ognuna delle quali è afflita da problemi di una certa gravità.
La lunghezza del film è alleggerita da momenti, anche esilaranti, di ironica convivenza.
Vedibile.

Molto bello
Voto: 9



Non è che lo scopro oggi, ma in assoluto un capolavoro. Il miglior film comico mai girato.

Voto: 10 con lode.

quasi (5 nomination all'Oscar) un capolavoro del grande Lumet.
Cast stellare ed un Newman informissima! Da vedere.

Voto 8,5

Bello, ma a mio avviso non imperdibile.

Voto 7

KAMIKAZEN - ULTIMA NOTTE A MILANO - Voto 7,5
Italia 1987 di Gabriele Salvatores. Commedia.

E' stato il secondo film di Salvatores dopo lo shakesperiano "Sogno di una notte d'estate". Si ispira alla pièce teatrale "Comedians" e porta in scena, in una Milano tetra e angosciante, Paolo Rossi insieme a una serie di attori all'epoca poco o nulla affermati (Mara Venier, Claudio Bisio, Antonio Catania, Bebo Storti, Nanni Svampa, Davide Riondino, Giovanni Storti, Diego Abatantuono, Lucia Vasini, e altri).
Kamikazen è un cavallo perdente, chi lo gioca è un pirla. Lo fa un impresario con debiti di gioco che impianta una piccola truffa ai danni di sei attori in cerca di successo (per qualcuno è solo un secondo lavoro). Loro sperano nell'occasione della vita e vivono la notte che precede il provino alla disperata ricerca dell'ispirazione vincente.
E' stato un piacevole amarcord rivederlo dopo tanti anni.

maxbor ha scrittoKAMIKAZEN - ULTIMA NOTTE A MILANO - Voto 7,5
Italia 1987 di Gabriele Salvatores. Commedia.

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ma alla fine cosa dice il topolino all'elefante??

fortissimo, visto 3 volte

raramente mi è capitato di mollare un film senza vedere il finale. Oggi si.

Pessimo
Voto: 4

S.O.S. Summer of Sam (Usa 1999 di Spike Lee. Drammatico) - Voto 7

Non è uno dei migliori film del grande Spike. A mio parere il film paga una sceneggiatura prolissa che lo conduce a una durata di 141', decisamente troppi.
Ciò non toglie che la periferia newyorkese (siamo a Brooklyn) sia il giusto scenario per la quotidianità di un gruppo di giovani alquanto eterogeneo che a un certo punto si trova a fare i conti con un serial killer che nel quartiere fa strage di coppiette. La voglia di protagonismo li porta a volersi fare giustizia da soli, purchè prendano la persona giusta.
Più che vedibile.