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da Paulyste il 03 mag 2011 09:47


Vorrei solo sottolineare che in questo tribunale vengono messe equanimemente alla sbarra ristoratori e recensori, se non te ne fossi accorto, primus cherie.

King, vecchia ciabatta frociuta: ora ti invito ad andare a trovare la taverna in questione, mangiare magari male ma andare in qualsiasi caso a stringere la mano e ad inchinarti di fronte al proprietario per il suo gesto di grande coraggio nello sfidare ilmangione e nel proclamare la scomunica e l'esclusione dall'eucarestia mariannica di tutti gli indesiderati, insulsi sradicati che non possono capire la sua grandezza

da kinggeorge il 03 mag 2011 09:47


miciagilda ha scrittoAmo venire citata con precisione. :D

Ma se ti sembra più elegante posso modificare in "le tue parole mi sembrano rasentare la follia". :wink:

King, non sempre andare controcorrente a tutti i costi è la scelta migliore. :)



E i tuoi commenti mostrano un'abissale ignoranza in materia, ma non per questo mi arrogo il diritto di essere maleducato con chi non ho mai visto né sentito prima :wink: Anzi, preferisco ignorare :)

Felice che tu ribadisca la tua splendida eleganza e credibilità :) Ora basta, però, che siamo completamente OT.

Buona giornata, miciagilda :)

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da kinggeorge il 03 mag 2011 09:50


PaulySte ha scrittoVorrei solo sottolineare che in questo tribunale vengono messe equanimemente alla sbarra ristoratori e recensori, se non te ne fossi accorto, primus cherie.

King, vecchia ciabatta frociuta: ora ti invito ad andare a trovare la taverna in questione, mangiare magari male ma andare in qualsiasi caso a stringere la mano e ad inchinarti di fronte al proprietario per il suo gesto di grande coraggio nello sfidare ilmangione e nel proclamare la scomunica e l'esclusione dall'eucarestia mariannica di tutti gli indesiderati, insulsi sradicati che non possono capire la sua grandezza


Ci andrò se capiterà l'occasione e, qualora mangiassi male, non esiterei a farglielo notare. Di persona. Come ho imparato a fare SEMPRE.

Storico sempre resterà un "A Gennà, stasera non ne hai azzeccata una..." ... con un Direttore Editoriale - assai più diplomatico - che sbiancava accanto a me :lol:

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da miciagilda il 03 mag 2011 09:58


kinggeorge ha scritto Anzi, preferisco ignorare :)



A ognuno la sua ignoranza, quindi.

da Paulyste il 03 mag 2011 10:13


Parlare con il ristoratore sarebbe sempre una cosa saggia, corretta e giusta.

Sappiamo però benissimo che le critiche dirette sono solo poche volte gradite dal ristoratore. O in qualsiasi caso il ristoratore se ne infischia.

Continuo a rivendicare il diritto legittimo e sacrosanto di dire la mia opinione pubblicamente e di farla circolare. Se uno chef non vuole essere giudicato dai propri clienti, competenti o incompetenti che siano, cucini soltanto per la moglie e i figli in casa propria.
Costoro che rivendicano il diritto di essere giudicati soltanto da presunte persone competenti (ovvero solo quelle che approvano) e che non vogliono essere criticati perché di quel lavoro essi vivono, ecco, costoro sembrano uno scrittore che voglia avere solo critiche positive e che non accetti che i lettori scambino tra loro delle opinioni - anche assolutamente infondate dal punto di vista di un esperto di letteratura - che decreteranno il successo o l'insuccesso del libro. O costoro dico: scendete dal pero.

da fulvia il 03 mag 2011 10:34


[. O costoro dico: scendete dal pero.
[/quote]


....Sei disposto a venirmelo a dire di persona?...... :roll: :roll: :twisted: :twisted:

Perchè, a volte, la sottile differenza tra una critica legittima, e lo sputtanamento a mezzo stampa è un labile confine tra un sereno confronto e l'incazzatura..... :P
Silvano ha avuto uno storione poco cotto e ne abbiamo parlato....Bob non ha apprezzato una pasta con funghi e caprino e ne abbiamo parlato davanti ad un bicchiere di liquorino..... :wink:
....A Pasquetta, invece, per la prima volta nella mia vita, ho fatto alzare e uscire dal ristorante un tale, al quale stavo spiegando che il carrè di agnello era rosato perchè cotto a bassa temperatura, e lui alzando la voce mi ha urlato " Tu stai zitta e torna in cucina a cuocerlo perchè io così non lo mangio".....Purtroppo non si è trattenuto così a lungo per vedermici rientrare..... :roll:
Così come quella tipa che ha dichiarato le patate novelle in accompagnamento ad un piatto "insulse patatine".....o i menù artigianali rivestiti in carta di riso " consunti e mangiucchiati".... :roll:
Rispetto......in fondo si chiede così poco..... :roll:
Ma reciproco eh! :wink: :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da Paulyste il 03 mag 2011 10:42


Questi sono dei maleducati che meriterebbero una badilata sui denti, in particolar modo il signore che ti ha detto "taci schiava e lavora".
Il caso in oggetto, come la maggior parte degli altri, mi sembrano diversi.
Sta di fatto che ha ragione silvano: probabilmente fosse stato Visintin a dire che alla taverna marianna si mangiava male, anzi pessimamente, e che il proprietario sembrava un po' tonto, quasi sicuramente il signor Mari pubblicamente avrebbe detto che si duoleva per la brutta esperienza, invitando Visintin a tornare un'altra volta e giustificandosi con mille scuse, come ha fatto di recente chi ben sappiamo... e poi tutti a dire: "Complimenti a X per la gentilezza con cui risponde", "Complimenti a X perché normalmente i ristoratori di fronte a simili critiche si incazzano come bisce", "Complimenti, complimenti, complimenti". 'Ste balle: è troppo facile essere gentili e servili con i potenti.

da kinggeorge il 03 mag 2011 10:55


ogni cliente ha diritto di giudicare in relazione alla sua personale esperienza.

La divulgazione tramite mass media delle opinioni, invece, è un'altra cosa.

Credevo di averlo già detto, forse non era chiaro. Di questo si sta parlando.

Poi, rivendica i diritti che ti pare: del resto, l'assenza di normazione dello strumento internet ti permette di essere nel "legalmente giusto". Esiste poi altro, oltre la legge: dall'autoregolamentazione ai codici etici.

Chi non ha chiari questi passaggi, non ha capito nulla di quanto ho scritto.

... Stella Stellina, la notte si avvicina ...
P.S.: "tu sei il solito facinoroso: un po' diplomatico un po' sovversivo" - wineless, 23/05/2005

da fulvia il 03 mag 2011 11:03


[". 'Ste balle: è troppo facile essere gentili e servili con i potenti.
[/quote]

Guarda che ribalterei la stessa valutazione nei confronti dei recensori..... :roll: :roll: Trooppo facile dire a Rinco che è vestito male...a me che l'agnello è crudo...a Primus che i bagni sono brutti........ :P :P Vai a dire a Marchesi che il suo dripping di pesce sono quattro pesciolini o a Leveillè che il suo risotto ai formaggi e funghi di montagna è pesante...... :roll: Chiunque di fronte all'autorevolezza del suo intelocutore regola le proprie valutazioni......... :wink:
Solo quel pirla di King dice a Gennarino Esposito "...Gennà ...stasera non ne hai azzeccata una!"....ma lì siamo ai limiti della patologia psichiatrica..... :roll:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da doddi1965 il 03 mag 2011 11:06


tavmari ha scrittoE' facile dire gonfio di titoli, presuntuoso.....se la maggior parte di voi non capisce cosa c'è dietro il lavoro. E il presuntuoso sarei io?
Mi sembra di non aver offeso il lavoro di nessuno di voi ma mi sono limitato a difendere il mio lavoro e le falsità che sono state scritte sul mio conto.
Comunque ho capito della inutilità di questi forum dove le parole volano e molto viene scritto senza riflettere.
Non risponderò più anzi chiederò che il mio locale venga cancellato da questo sito e ringrazio tutti coloro che hanno deciso di non venirmi a trovare tanto non sarebbero stati avventori desiderati.....io preferisco la qualità.


A Mari.... meno male che capisce tutto lei... per quanto mi riguarda tolga pure il locale dal sito, se crede. D'altronde si è già fatto abbastanza pubblicità: alla Sua buona educazione (soprattutto) ed al Suo pluripremiato locale...
P.S. - Credo che anche gli utenti di questo sito preferiscano la qualità; forse è proprio per questo che molti si rivolgeranno altrove.

da tpt il 03 mag 2011 11:45


fulvia ha scritto
....Sei disposto a venirmelo a dire di persona?...... :roll: :roll: :twisted: :twisted:

Perchè, a volte, la sottile differenza tra una critica legittima, e lo sputtanamento a mezzo stampa è un labile confine tra un sereno confronto e l'incazzatura..... :P

....A Pasquetta, invece, per la prima volta nella mia vita, ho fatto alzare e uscire dal ristorante un tale, al quale stavo spiegando che il carrè di agnello era rosato perchè cotto a bassa temperatura, e lui alzando la voce mi ha urlato " Tu stai zitta e torna in cucina a cuocerlo perchè io così non lo mangio".....Purtroppo non si è trattenuto così a lungo per vedermici rientrare..... :roll:

Rispetto......in fondo si chiede così poco..... :roll:
Ma reciproco eh! :wink: :P


Fulvia, mi pareva di aver letto che il cafonazzo di Pasquetta si è reso anche protagonista di un altro episodio .... il ratto del formaggio dal tagliere riservato ad un altro ospite del locale. Mi sbaglio? Questi soggetti sono l'apoteosi delle cattive maniere e dell'ignoranza e temo sia inutile cercare con loro un punto di incontro.

Riguardo il muovere una critica alla cucina di un ristorante ebbene si: per quanto mi riguarda, certo in modo garbato, se un piatto non mi ha convinto, non mi è piaciuto o non l'ho capito lo dico. Poco mi importa se mi trovo davanti la Fulvia, Rinco o Beck.

Ma come dici giustamente, la critica o le perplessità vanno mosse con una certa educazione e sempre nel rispetto del lavoro altrui.

Una cosa è dire ... non mi è piaciuto, un'altra è dire che un piatto fa cagare.

Ma talvolta capita che i camerieri portando via il piatto quasi intatto non chiedano "tutto bene?" proprio per evitare il confronto con il cliente.

Talvolta invece è la mancanza di tempo. Se un cuoco, uno chef famoso, è in cucina a preparare piatti per altri ospiti, non puoi chiedere di parlargli .... o meglio, lo puoi fare ma lo indispettisci perchè prima di tutto deve cucinare.

Ovvio che davanti a critiche educate un ristoratore "di mestiere" se puo' e se comprende il vantaggio intrinseco di un simile atteggiamento, ascolta il cliente, spiega, chiarisce.

Capita pero' che non sia possibile oppure che il ristoratore mal sopporti le critiche anche se dirette.

Nel caso specifico, a parte le dovute puntualizzazioni non mi pare che dalla tastiera del ristoratore sia uscita una sola parola che volesse sottolineare che il piatto che ha poco convinto la cliente potesse effettivamente, per gusto personale, non piacere.

E questo è il classico esempio in cui il problema non è certo rappresentato dalla critica a mezzo web ma dalla critica stessa.

Tanto che ha dato ai Mangioni degli antidemocratici pur avendo avuto lo spazio adeguato per confutare le opinioni espresse da quella che è stata una sua cliente.

La cartina tornasole di questa vicenda è rappresentata dal fatto che, vista la mancata consegna del menu' atta (a dire dal ciarliero cuoco) a meglio trasmettere al cliente l'offerta dei piatti, non altrettanta attenzione è stata data al gradimento degli stessi proprio in loco. Anzi .... è stato spiegato un gran poco se il pane è stato qualificato dalla cliente di tipo pugliese ...

Inoltre, la volontà tutta da parte del ristoratore di interagire con la propria clientela traspare da questo suo passaggio:

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Deduco che la nostra "Mangiona63" non è molto preparata e quindi la sua recensione risulta pretestuosa. Farebbe meglio a seguire il precetto di Seneca "Tamdiu discendum est, quamdiu vivis" oppure al seguire il precetto, molto più diretto e senza scomodare Seneca, di mia nonna che spesso apostrofa le persone che parlano a sproposito con un bel "mejo se stai zitta".

--------------------------------------------------------------------------------

Ora, quindi, se l'italiano non è un'opinione, cafonazzo è stato il cliente che ti ha detto "zitta e torna in cucina", ma cos'è chi chi ti dice "Zitta e paga?".

Non credo pero' che capitino spesso persone che usano un simile linguaggio con i ristoratori. Tanto che anche per te è stata la prima volta in cui ti sei vista giustamente costretta ad allontanare il cliente dalla sala. Ma il problema non credo sia stata la critica ma la sua maleducazione.
Inoltre mi rendo conto che quasi tutte le repliche alle recensioni descrivono ristoratori poco propensi a ricevere critiche anche poste in maniera educata.

Fatte le dovute eccezioni quindi, trovo che non sempre sia possibile esprimere un parere negativo in loco. Preferisco infatti sorvolare su cosa sarebbe accaduto se Mangiona63 avesse "osato" esprimere le sue riserve all'interno del ristorante ...... vista la reazione scomposta e maleducata avuta ad una critica pubblicata quando la possibilità data dallo scritto concede tempo per riflettere.
Ultima modifica di tpt il 03 mag 2011 11:58, modificato 2 volte in totale.

da silbusin il 03 mag 2011 11:56


@ Danilo, devi ammettere che io non mi nascondo mai dietro un dito e dico le cose che penso (dopo averci riflettuto su, evitando se possibile di dire cazzate spacciandole per "sincerità prorompente") cercando di motivarle. Il fatto di essere in disaccordo o meno è nelle cose. Oltre che dirle le cazzate, ovviamente.
Il forum de ilmangione.it è una piccola piazza dove pochi passano e parlano. Vale per quello che è.
Le recensioni sono "filtrate" al meglio delle nostre capacità. Si può sempre migliorare. Ogni contatto con l'altro da sè ci insegna qualcosa.
Ripeto: la critica non fa parte del vissuto positivo dell'uomo, ma della sua parte incazzosa. Tutte le professioni e tutti si comportano allo stesso modo di fronte ad una "pubblica" critica. Quindi io non mi stupisco. Basta leggere le risposte stizzite dei recensori che si vedono al centro dell'attenzione in questa sezione. E sono critiche tra recensore-recensore quindi tra buffoni impreparati, come la pensa qualcuno.
Diceva Baldwin che "la democrazia vale anche nelle piccole cose". Può darsi, ma in questi tempi scomodarla per la pastasciutta personalmente lo trovo irriverente.
Sulla sindrome ava come lava perchè sono piccolo e nero, ti dico sorridendo che tu stesso confermi di essere cresciuto, perchè quindi utilizzarla ancora? :lol:
Non ultimo: sono così vanesio che non ho paura di lucidarmi il pelo...non sarà un sito allelico comune? :P

@ fulvia e stefano. Non portate esempi di maleducati perchè il discorso non gira più allora. La loro mamma è sempre incinta, come si dice. Pensa che voi li potete cacciare a calci nel culo, io non solo non posso ma devo anche essere più paziente che verso altri, perchè in gioco ci sono altre priorità. Come vedi il discorso non ha un riferimento corretto. Come dicono i fighi: benchmark differente.
ilmangione.it non è diventato un tribunale: è lo stesso di cinque anni fa, solamente che in questi cinque anni è diventato il secondo portale gastronomico specialistico d'Italia più cliccato, c'è una crisi economica profonda, ecc. Nella sezione più importante cioè l'area delle recensioni, non c'è alcuna atmosfera di caccia alle streghe come sembra paventarsi sul forum che, l'ho già detto, è insignificante nella vita del sito. Eppure riceviamo circa 20-25 recensioni al giorno e quasi altrettante comunicazioni in "contattaci". 8)
La vita, in redazione, è nella giusta normalità di una testata giornalistica di settore, senza condizionamenti pubblicitari e con il piacere di leggere e validare tanti giudizi. Giudizi di coloro che danno da vivere a tanti ristoranti, i quali a loro volta danno da vivere a famiglie proprie e di lavoratori. Un'atmosfera molto diversa da come la si vuol far apparire. Se no gli eventi non potrebbero essere organizzati.

@ fulvia e danilo, umma umma. ho respinto in questi giorni un cappello arancione di neorecensore del locale famoso in cui illo tempore entrammo alle 21 e uscimmo alle 2 di notte. Con le stesse motivazioni, sembrava una rece fotocopia. :wink:

da Paulyste il 03 mag 2011 12:56


kinggeorge ha scrittoogni cliente ha diritto di giudicare in relazione alla sua personale esperienza.

La divulgazione tramite mass media delle opinioni, invece, è un'altra cosa.


Senti, la civilizzazione tecnologica la si accetta tutta oppure nulla. Un ristoratore, bravo o meno che sia, non può pretendere che il suo locale sia recensito sul web e da libri specializzati, che prima non esistevano, che la gente magari faccia decine o centinaia di chilometri per fargli visita, altra cosa che prima non era possibile, ma poi lamentarsi perché non esite regolamentazione e i clienti - venuti lì grazie al web - hanno l'ardire di divulgare che si sono trovati male o non molto bene senza, peraltro, in alcun modo scendere sul piano delle offese personali.
Il tuo discorso non sta in piedi, mi dispiace.
Immagina se imponessero al mondo del giornalismo di non sparare cavolate e di non infarcire gli articoli di velate calunnie... il tuo amato Dagospia dovrebbe immediatamente chiudere i battenti. Perché, sai, anche Bersani o Tremonti campano del loro lavoro e non è giusto che chiunque possa dire la sua, senza aver mai letto il "Capitale" di Marx né aver mai studiato diritto tributario.

da kinggeorge il 03 mag 2011 13:22


Pauly: Bravo. Il mondo del giornalismo. Non dei signori nessuno. Un giornalista è iscritto a un albo, ne rispetta la deontologia, rispetta una "gerarchia interna" e la legge. Che poi anche questo sistema non funzioni granché, soprattutto da noi, non è un motivo per dire che si possa farne a meno. Magari va migliorato.... E su Dagospia, pessimo esempio, non scrivono tizio e caio liberamente, scrivono operatori del settore, giornalisti etc. Esisterebbe comunque. Qui invece stiamo parlando di un modello di "giornalismo" (tra virgolette) in cui ogni persona che legge ha anche facoltà di scrivere, avendo assegnato uno spazio del tutto identico a quello di chiunque altro.. capisci che è completamente differente? Io non sono contrario al giornalismo on line e - giova ricordarlo - ilmangione è anche una testata editoriale registrata. Sono perplesso (non contrario: PERPLESSO) dal modello adottato. Lo sono da anni: quindi, anche qui, nulla di nuovo.

Silvano: se mi piace tanto quando ti lisci il pelo, sarà perché ogni volta imparo da te un modo nuovo per lisciarmie il mio, no? :wink: Resta in sospeso l'invito, l'unica parte a cui sarebbe stato davvero utile rispondere... 8) Il resto, è la solita sbobba :roll:

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da Paulyste il 03 mag 2011 13:41


King, sembra che tu finga di ignorare come funzionano i giornali e il mondo dell'editoria. Soprattuto fingi di ignorare che le guide gastronomiche "ufficiali" sono preparate da persone che in larga parte sono semplici appassionati non più di me o di te. E anche quelle persone che lo fanno per lavoro spesso non hanno né un master presso prestigiose scuole di cucina, né il diploma della scuola alberghiera di Losanna, né un diploma di scienze gastronomiche dell'Università SlowFood. Spesso, anche quando competenti (forse), non sempre sono corretti o si attengono a una particolare deontologia. Tra l'altro, è noto che si massacrano tra di loro, accusandosi vicendevolmente di scorrettezza, di servilismo, ecc.
Infin dei conti, il fatto che i giornalisti non siano dei "signor nessuno" dipende unicamente dal fatto che qualcuno li ha accreditati. Ma non è detto che l'ente che accredita sia degno di credito o che abbia solide basi capaci di motivarne la richiesta; spesso vengono considerati degni di credito soltanto perché una volta lo furono, o meglio lo furono grazie alla presenza di singole persone ma non per forza nel complesso. Tipico è il caso delle università che ostentano la loro lunga storia e i vecchi nomi, magari morti secoli o decenni fa.

In ogni caso io sono per la libera espressione, SEMPRE, anche a favore di coloro che scrivono cazzate, perché la storia mi sembra abbia ampiamente dimostrato che le leggi o il "grazioso signore", come lo chiamava Kant, nulla possono per portare le persone a maggior lume e a maggior responsabilità: l'unica speranza è che esse ci arrivino autonomamente attraverso il libero uso, sviluppo e accrescimento della propria ragione.
Scimus Christus surrexisse a mortuis vere. Amen.
Ultima modifica di Paulyste il 03 mag 2011 14:13, modificato 1 volta in totale.

da silbusin il 03 mag 2011 13:49


kinggeorge ha scritto Il resto, è la solita sbobba :roll:

già...

da santippe28 il 03 mag 2011 14:08


kinggeorge ha scrittoPauly: Un giornalista è iscritto a un albo, ne rispetta la deontologia, rispetta una "gerarchia interna" e la legge.

:


.... :shock: :shock: :shock: :shock: ma in quale film ? per piacere , cosa tocca leggere

da nebbiolo75 il 03 mag 2011 15:29


Ah, io comincerei a chiudere un po' di guide cartacee se si dovesse rispettare i discorsi di King :-)

Altro che giornalisti....molti non sono neanche iscritti al circolo ARCI per le boccette....

E poi parlano di serietà sui giudizi...

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Bob il 03 mag 2011 16:39


Mi permetto un'ultima considerazione, a seguito della riposta del Sig.(?) Mari al mio post.
Magari mi potete aiutare.

Io ho scritto quella che mi sembrava una considerazione distensiva, che tendeva soprattutto a rilevare come giuste alcune osservazioni del sig. Mari, ma anche a cercare di fargli capire che, essendo lui uno che vive di clientela, e non potendo sempre scegliersela ad hoc, forse avrebbe dovuto porre più attenzione al fatto che alcune sue prestazioni ingeneravano quantomeno equivoci. Non ho espresso giudizi di sorta, nè sul suo locale, nè sullo scritto, se non in termini dubitativi e possibilistici, non conoscendo il locale.
A questa (sottolineo) pacata considerazione, mi è stato risposto di "non sparare cazzate".
Io credo che:
a) le cazzate si potrebbero scrivere, come qui facciamo in molti, ca@@ate, che goliardizza un'espressione altrimenti offensiva
b)le cazzate si dicono quando si afferma erroneamente qualcosa, ai limiti della stupidità, e non quando si cerca di considerare i duplici aspetti di un problema
c) dire che uno dice "cazzate" è comunque atteggiamento maleducato e scortese: la forma è molto, se non proprio tutto. Detto poi da uno che poi afferma di non insultare nessuno, non solo è maleducato. E' ipocrita.

Sto sbagliando?

Chiudo qui (per sempre) con tavmari.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da inappetente il 03 mag 2011 16:51


Bob ha scrittoc) dire che uno dice "cazzate" è comunque atteggiamento maleducato e scortese: la forma è molto, se non proprio tutto. Detto poi da uno che poi afferma di non insultare nessuno, non solo è maleducato. E' ipocrita.

Sto sbagliando?

Chiudo qui (per sempre) con tavmari.
... sarebbe il massimo se il Nostro ristoratore ti rispondesse mandandoti aff@@@lo... :lol:

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