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da tpt il 16 lug 2008 15:49


Lo so, Primus, è una maleducazione estremamente diffusa.

Quello che tenevo a sottolineare è che gli altri negozi hanno l'obbligo della presenza di un bagno ma per uso proprio ed eventualmente dei propri dipendenti ma non della clientela al contrario di bar, ristoranti e pizzerie.

da Yoda il 16 lug 2008 16:13


caneciccio ha scrittoAllora... non sono un cuoco......


Ma daiii?????.....dopo il brodo con le bucce di melone, in effetti, mi era venuto un piccolo sospetto...8) 8) 8) :lol: :lol:


dai...non arrabbiarti....mi stava in gola da un mese .... 8) 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da merit127 il 16 lug 2008 17:09


tpt, lacsiando da parte le battute, quello che cerco di dirti è che non capisco perchè non possa esistere una concorrenza libera anche in quelle attività che trattano generi di prima necessita.
Ti ripeto che son anni che abbiamo esempi di liberalizzazioni in altri paesi della comunità europea per quanto attiene ristoranti, generi di monopolio ed altro ma non si verificano i problemi che tu hai precedentemente paventato. Ne è dimostrazione il fatto che è orientamento della comunità stessa liberalizzare le licenze.
Per quanto attiene le "caste" io mi riferivo ai notai, farmacisti ecc. che con il loro reddito non hanno certo problemi di pagare affitti o comperare locali o di concorrenza, ne è esempio la liberalizzazione delle parafarmacie che da quando hanno aperto non hanno di certo messo in difficoltà la categoria, seconda in italia per reddito dichiarato.
In ultimo non trovo giusto il fatto che essendoci un ipotetico ristorante nel mio quartiere, ed avendolo avuto in precedenza il padre dell'attuale gestore ed in futuro il figlio, io non potro mai aprirne uno, questa non mi sembra libera concorrenza.

A causare le ansie provvede la vita, a interromperle provvede la vite.
E' la dose che fa il veleno!

da Bob il 16 lug 2008 17:17


merit127 ha scritto anche in quelle attività che trattano generi di prima necessita.
.

:shock:
Che col ristorante non hanno nulla a che fare.
La "prima" necessità sono la assolvono quegli esercizi che offrono prodotti o servizi senza i quali la vita normale non può essere espletata.
Se non hai il ristorante, ti fai da mangiare o compri cibi già pronti.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da caneciccio il 16 lug 2008 17:22


Yoda ha scritto il brodo con le bucce di melone, in effetti, mi era venuto un piccolo sospetto...8) 8) 8) :lol: :lol:


:P :P :P Tra l'altro, ripeto: la ricetta è di Fabio Baldassarre (stellato dell'Altro Mastai a RM); e il brodo di melone aò, se l'è inventato lui...

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tpt il 16 lug 2008 17:24


Merit, così possiamo parlare. Tu non lo trovi giusto, io si.

Una farmacia costa anni di studio, poi di tirocinio, poi di denaro per comprarne una esistente o per aprirne una nuova ... mi pare giusto un farmacista guadagni di più di altri.

Il farmacista "presta" i soldi allo Stato. Nella gda ora hanno aperto le parafarmacie. Se io fossi un farmacista con negozio vicino ad un centro commerciale non lo troverei giusto ... proprio per niente.

Vai al supermercato per comprare la pasta di Fissan perchè ti è più comoda? Allora vacci anche in piena notte ... quando a me tocca, per turno tenere aperto per le emergenze. E magari prova anche a chiedere ai signori dell'Euromercato se sono disposti a darti anche la medicina con ricetta ... tanto poi lo stato li ripaga a babbo morto.

Discorso diverso per i notai (i concorsi a mio avviso sono una bufala ed effettivamente li considero una casta).

Ma ora torniamo ai ristoratori. Tu puoi rilevare un'attività esistente.
Talvolta conviene.

Se lasci che troppi negozi con le stesse categorie merceologiche siano presenti sul mercato, allora non garantisci che la fame a tutti.

E se questo può anche essere giusto per quanto riguarda la vendita di beni voluttuari non lo è per quei servizi che devono essere garantiti.

da Yoda il 16 lug 2008 17:26


caneciccio ha scritto
Yoda ha scritto il brodo con le bucce di melone, in effetti, mi era venuto un piccolo sospetto...8) 8) 8) :lol: :lol:


:P :P :P Tra l'altro, ripeto: la ricetta è di Fabio Baldassarre (stellato dell'Altro Mastai a RM); e il brodo di melone aò, se l'è inventato lui...



azz..e dove fa la spesa..direttamente nei bidoni dell'immondizia??? 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da caneciccio il 16 lug 2008 17:33


tpt ha scrittoUna farmacia costa anni di studio, poi di tirocinio, poi di denaro per comprarne una esistente o per aprirne una nuova ... mi pare giusto un farmacista guadagni di più di altri.
.


Scusa...da dove le tiri fuori, queste tue teorie?

Così, per pura curiosità.

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da tpt il 16 lug 2008 22:00


Non sono teorie, Caneciccio.

da Cabrio il 16 lug 2008 22:36


ormai il farmacista non è più come 70/80 anni fà che preparava le pastiglie,gli impacchi o altre medicazioni varie( difatti c'erano i capaci ed i meno capaci)......ora sono solo che rivenditori di farmaci e senza alcuna responsabilità (quella è del medico che prescrive)....sono un pò inutili..chiunque con un triennio università sarebbe capace di distribuire farmaci che non produce e di cui non è responsabile(se non per la data di scadenza).......... :D

da silbusin il 16 lug 2008 23:20


Beh ragazzi, voi di farmacia non ci capite un cazzo.
Lasciando a fante la sua parte, perchè è capace di difendersi da solo, il farmacista in ospedale è una figura importantissima dovendo gestire l'acquisto, la gestione, gli appalti, il corretto consumo e l'eliminazione degli sprechi, dalla pillola di lasix 0,25 centesimi a pacemaker con defribillatore da 50.000 euro.
Negli States c'è un farmacista per ogni reparto.
Nei tra reparti di infettivi della mia azienda si spendono per gli HIV circa 4.500.000 di euro per soli farmaci all'anno.
Deve conoscere tutte le normative europee, deve essere di supporto sui processi di farmacodinamica, deve intervenire nella gestione dei reagenti di laboratorio.
Deve far quadrare i conti perchè per tutti i presidi sanitari non è più come una volta che la regione rimborsava a piè di lista, oggi c'è un bilancio, un budget che non si può sforare: se mancano i soldi non si comprano le protesi, per esempio.
La figura del farmacista è economicamente e strutturalmente fondamentale in un'azienda ospedaliera.
Perchè non parlate di cose che conoscete?

da chefalfio il 16 lug 2008 23:23


silbusin ha scrittoBeh ragazzi, voi di farmacia non ci capite un cazzo.
Lasciando a fante la sua parte, perchè è capace di difendersi da solo, il farmacista in ospedale è una figura importantissima dovendo gestire l'acquisto, la gestione, gli appalti, il corretto consumo e l'eliminazione degli sprechi, dalla pillola di lasix 0,25 centesimi a pacemaker con defribillatore da 50.000 euro.
Negli States c'è un farmacista per ogni reparto.
Nei tra reparti di infettivi della mia azienda si spendono per gli HIV circa 4.500.000 di euro per soli farmaci all'anno.
Deve conoscere tutte le normative europee, deve essere di supporto sui processi di farmacodinamica, deve intervenire nella gestione dei reagenti di laboratorio.
Deve far quadrare i conti perchè per tutti i presidi sanitari non è più come una volta che la regione rimborsava a piè di lista, oggi c'è un bilancio, un budget che non si può sforare: se mancano i soldi non si comprano le protesi, per esempio.
La figura del farmacista è economicamente e strutturalmente fondamentale in un'azienda ospedaliera.
Perchè non parlate di cose che conoscete?



Appunto quindi magari lasciamo stare le farmacie e i ristoranti ....... :twisted:

fante dove sei???????

chefalfio42

scherza con il fuoco ma non con il cuoco

da il_verza il 16 lug 2008 23:25


silbusin ha scrittoLasciando a Fante la sua parte, perchè è capace di difendersi da solo


Immagine
un giorno rosso, prima che sorga il sole

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da vgaber il 16 lug 2008 23:29


Cabrio ha scrittoormai il farmacista non è più come 70/80 anni fà che preparava le pastiglie,gli impacchi o altre medicazioni varie( difatti c'erano i capaci ed i meno capaci)......ora sono solo che rivenditori di farmaci e senza alcuna responsabilità (quella è del medico che prescrive)....sono un pò inutili..chiunque con un triennio università sarebbe capace di distribuire farmaci che non produce e di cui non è responsabile(se non per la data di scadenza).......... :D

:shock: :shock: :shock: :shock: trovato chiuso eh?

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da Cabrio il 16 lug 2008 23:34


Sil ha scritto::La figura del farmacista è economicamente e strutturalmente fondamentale in un'azienda ospedaliera.
Perchè non parlate di cose che conoscete?


Difatti non si parlava di azienda ospedaliera ,ma di una semplicissima farmacia di quartiere! e ti assicuro che il mio farmacista non ha tutto quel da fare che giustamente hai descritto.....è come paragonare il bar che vende hamburgher con chi pianifica gli acquisti per MC Donald.. :D

da vgaber il 16 lug 2008 23:53


Cabrio ha scrittoDifatti non si parlava di azienda ospedaliera ,ma di una semplicissima farmacia di quartiere! e ti assicuro che il mio farmacista non ha tutto quel da fare che giustamente hai descritto.....è come paragonare il bar che vende hamburgher con chi pianifica gli acquisti per MC Donald.. :D

In effetti è come paragonare uno che utilizza l'italiano con un teorico dell'accademia della crusca... 8)

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da tpt il 17 lug 2008 07:53


Dai, ragazzi, ho tirato io fuori il discorso dei farmacisti.

Li ho elencati con tabaccai, giornalai, panettieri, ecc ... solo per esprimere un mio personalissimo parere circa il fatto che un determinato tipo di esercizi non può essere, sempre a mio avviso, lasciato alla libera concorrenza e senza nessunissima regolamentazione che non sia la legge di mercato.

La preparazione di un farmacista, non ha alcuna importanza in tutta questa storia, come non l'ha quella di un giornalaio.

da Fante il 17 lug 2008 08:28


I farmacisti sono tutti una banda di cialtroni.
Meno male che col duetto Bersani-Coop adesso abbiamo finalmente messo ordine.

Non vi aspetterete mica che vi risponda vero? 8)

da primus il 17 lug 2008 08:40


Fante ha scrittoNon vi aspetterete mica che vi risponda vero?


Dovresti, visto che quando la menate a noi ristoratori tutti o quasi si aspettano che noi rispondiamo.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 17 lug 2008 08:43


primus ha scrittoDovresti, visto che quando la menate a noi ristoratori tutti o quasi si aspettano che noi rispondiamo.


Ma infatti sono appena andato su IlFarmacistone a farmi la autorecensione e mi sono appena dato un cappellino blu.
A dire il vero una supposta blu.

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